Ouija - Le Origini del male
Ouija - Le Origini del male

Ouija – Le Origini del male, Recensione


Il sequel 'Ouija 2' è un film che riesce a far saltare sulla poltrona con una storia che magari non è tra le più spaventose ma riesce a farsi seguire.
Voto: 6/10

Alle volte, i prequel (o i sequel) non riescono mai ad essere all'altezza del primo film a causa soprattutto di visibili forzature. Non è il caso di Ouija. Questo secondo film riesce sicuramente a superare, a livello qualitativo, il primo. Un film low cost che divenne campione di incassi in America nonostante una storia un po' troppo stereotipata e confusionaria.

Ouija – Le Origini del Male ci porta indietro nella Los Angeles del 1965. Una famiglia, orfana di padre, vive grazie ad alcuni espedienti legati a sedute spiritiche palesemente falsificate. Un giorno però, Alice (Elizabeth Reaser già vista in True Detective e nella saga Twilight), la madre di Lina e della piccola Doris, compra una tavola Ouija per aumentare la credibilità delle sue sedute. Ma qualcosa va storto sin da subito ed uno spirito si impossessa di Doris trascinando la famiglia nel terrore più assoluto.

Alla regia di questo prequel troviamo Mike Flanagan, che già aveva diretto il mediocre Oculus ma che qui mostra tutte le sue abilità al meglio raccontando una storia molto lineare e precisa, senza mai strafare ma riuscendo comunque a colpire con colpi di scena davvero degni di nota. Le trovate stilistiche risultano essere molto azzeccate ed altrettanto acute. Sicuramente nulla di eccelso ma considerata la povertà di horror di questi tempi, "Ouija – Le Origini del Male" appare una boccata d'aria fresca.

I ritmi sono scanditi alla perfezione, alternandosi sempre in alti e bassi che rendono il film godibile e mai troppo noioso o troppo vivacizzato. Le ambientazioni sono ricostruite alla perfezione grazie anche ad una fotografia oculata che porta il film direttamente negli anni 60. I titoli d'apertura già riescono a calare lo spettatore nell'epoca in quanto riprendono gli stessi open title dei film degli anni 60.

Riferimenti e citazioni a capolavori come "La Casa" e "L'esorcista" sono palesi ed impreziosiscono il film, così come il finale aperto. Normalità se consideriamo che questo deve essere il film che spiega la nascita della tavola maledetta.

Ouija – Le Origini del Male è dunque un film che riesce a far saltare lo spettatore sulla poltrona con una storia che magari non sarà tra le più spaventose della storia del cinema ma che riesce comunque a farsi seguire senza perdersi in frivolezze o buchi vari, cosa a cui l'horror di oggi ci ha fortemente abituati.

Valutazione di redazione: 6 su 10
Ouija – L’Origine del Male
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