Ci vuole un gran fisico
Ci vuole un gran fisico

Recensione: Ci vuole un gran fisico


Recensione della commedia Ci vuole un gran fisico di Sophie Chiarello con Angela Finocchiaro, Raul Cremona: divertimento gradevole e spensierato.
Voto: 6/10

La vecchiaia, uno spauracchio temuto da tutti, o quasi; in particolare dalle donne, per le quali la boa dei 50 anni è sempre un momento fatidico in cui fare i conti con la propria vita, riflettendo su fallimenti, successi, delusioni e inevitabili frustrazioni, con l'incubo delle rughe e dei chili di troppo costantemente in agguato. Per riuscire ad affrontare tutto quanto, insomma, ci vuole un gran fisico.

Succede così anche nella vita di Eva, una quasi cinquantenne come tante, che alla vigilia del suo compleanno si sente sempre più trascurata da tutti quelli che la circondano, e si chiede se non sia destinata a diventare invisibile al resto del mondo. Eva ha infatti una figlia adolescente con cui non riesce a comunicare, un'arzilla madre che invece le rinfaccia continuamente la mancanza di una vita sentimentale, e un ex marito che continua a usarla come albergo o lavanderia gratuita. Come se non bastasse, al lavoro la situazione si fa difficile quando il suo odioso caporeparto sembra privilegiare un'altra collega. Eva però riceve l'inaspettata visita di un angelo custode, incaricato di aiutare il destino delle donne come lei a prendere il giusto corso.

Dopo anni di rispettabilissima carriera come attrice teatrale, cinematografica e televisiva, nonché apprezzata cabarettista sul palcoscenico di ZeligAngela Finocchiaro si cuce su misura il personaggio di Eva, in questo film di cui è non solo protagonista ma anche autrice del soggetto e co-sceneggiatrice. Dirige la debuttante Sophie Chiarello, già autrice di premiati cortometraggi e aiuto regista dei film di Aldo, Giovanni e Giacomo a cui la stessa Finocchiaro ha partecipato come interprete; e anche nel cast l'attrice si circonda di molte vecchie conoscenze, volti noti del piccolo e del grande schermo: gli stessi Aldo, GiovanniGiacomoElio (delle Storie Tese), Raul Cremona, anche lui protagonista di diverse stagioni di Zelig.

E, in effetti, Ci vuole un gran fisico ha poco in comune con altri titoli che, anche nel recente passato del cinema italiano, affrontavano il tema delle crisi di una donna di mezza età andando a sfociare nell'analisi sociologica: a prevalere sono le gag, fisiche e no, le battute e i momenti di comicità, peraltro spesso esilaranti, che si concedono anche spassose citazioni cinematografiche, come le scene che evocano il kubrickiano Full Metal Jacket. Apprezzata negli ultimi anni soprattutto come comprimaria, spesso anche in ruoli drammatici, Angela Finocchiaro ha qui invece la possibilità di dare espressione a tutto il suo talento comico e autoironico, costruendo il film fin dalla prima inquadratura sulla travolgente umanità della sua Eva.

Sono infatti principalmente le trovate divertenti e gli espedienti comici a dare verve alla storia, più della trama, che si fa convenzionale e poco approfondita in certi momenti, come nel rapporto con la figlia; le scene insieme alla ragazza, diciottenne aspirante musicista, fungono soprattutto da traino alla sua interprete Antonella Lo Coco (finalista di X Factor e autrice di due brani per la colonna sonora del film). Prima di perdere in parte la sua ironia mordace nel finale, Ci vuole un gran fisico fornisce comunque un divertimento gradevole e spensierato, per prendere (e prendersi) in giro con allegria.

Valutazione di Matilde Capozio: 6 su 10
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