Poster To Leslie di Michael Morris - wide
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To Leslie, recensione del dramma con Andrea Riseborough


La candidata all'Oscar Andrea Riseborough è protagonista di To Leslie, un dramma su una madre in lotta contro l'alcolismo, che tenta di rimettere in sesto la sua vita, per una produzione indipendente efficace nella sua semplicità.
Voto: 7/10

In pochi avevano sentito parlare di To Leslie prima che, lo scorso gennaio, il film diventasse un vero e proprio caso quando, durante l’annuncio delle nomination agli Oscar, una candidatura è andata ad Andrea Riseborough come Miglior attrice protagonista ed è scoppiata una polemica con cui si accusava la produzione del film di avere infranto le regole dell’Academy, con una campagna promozionale fatta anche di post sui social media e proiezioni organizzate da nomi celebri dell’industria, a cui si sono aggiunte le proteste di chi sosteneva che quella nomination sarebbe invece potuta andare a un’attrice afroamericana; alla fine, la protagonista non ha conquistato la statuetta (ottenuta, come ricordiamo, da Michelle Yeoh per Everything everywhere all at once) ma il clamore ha generato sicuramente più attenzione attorno al film, presentato adesso alla Festa del Cinema di Roma 2023 nella sezione Alice nella città.
Leslie (Andrea Riseborough) è una ragazza madre, rimasta single dopo quella che capiamo essere stata una relazione abusiva, la cui vita è stata influenzata dall’alcolismo di cui soffre; c’è stato un momento in cui la vita della giovane donna sembrava sul punto di svoltare, dopo aver vinto una grossa somma di denaro alla lotteria, ma capiamo che le cose non sono andate come previsto quando, anni dopo, Leslie si ritrova sfrattata dalla sua abitazione, e ha perso anche, comprensibilmente, la fiducia del figlio James (Owen Teague) con cui i rapporti si sono raffreddati da anni. Così la donna è costretta a ritornare nella sua cittadina d’origine, in Texas, da cui dovrà provare a rialzarsi e ricominciare a mettere in sesto la sua vita.

To Leslie con Andrea Riseborough, trailer
To Leslie con Andrea Riseborough, trailer

To Leslie è una tipica produzione indipendente e a basso budget

To Leslie segna l’esordio nella regia cinematografica per l’inglese Michael Morris, ex direttore teatrale e finora molto attivo in tv, dove ha diretto episodi di serie come Brothers and sisters-Segreti di famiglia, House of cards, Tredici e Better call Saul, ed è un film che rientra perfettamente nei canoni di una tipica produzione indipendente del cinema americano, girato in soli 19 giorni, durante la pandemia, e con un micro budget che non raggiungeva neanche un milione di dollari, e una trama che segue anch’essa un percorso piuttosto classico: la faticosa risalita di una persona che nella sua vita ha sofferto e fatto soffrire gli altri, e che per ogni passo in avanti rischia di farne due indietro, in un’alternanza fra ottimismo e speranza, con il raggiungimento di un qualche risultato, e il senso di sconfitta e di rifiuto che accompagnano fallimenti ed esistenze caotiche.
Qualche prevedibilità nella trama potrebbe essere in parte giustificata dal fatto che si tratta di un film parzialmente ispirato a eventi reali, nello specifico alcune vicende autobiografiche dello sceneggiatore Ryan Binaco, con l’utilizzo della pellicola in 35 mm, che aiuta a dare al film quell’aspetto visivo più granuloso che fa riferimento al cinema del passato, e serve a radicare visivamente la storia nel cuore dell’America di provincia.

Una storia drammatica ma dagli echi speranzosi

To Leslie è una di quelle vicende che puntano su una protagonista altamente imperfetta, per cui lo spettatore è spinto a provare alternativamente empatia e insofferenza, tra la voglia di riscatto e la frustrazione per le occasioni calpestate e, sebbene non nasconda gli aspetti drammatici legati non solo all’alcolismo, ma a qualsiasi tipo di dipendenza, la sceneggiatura ci tiene comunque a far quadrare, quasi fin troppo, i conti fino alla conclusione.
Nel cast, sebbene alcuni personaggi secondari siano un po’ sacrificati dalla trama, troviamo anche il premio Oscar Allison Janney (Tonya), Andre Royo (The Wire, Empire) e soprattutto un efficace Marc Maron, noto in America anche come comico e cabarettista, con una luna serie di special, spettacoli e perfino una sit-com creata su misura per lui, Maron.

To Leslie è un film che, seppur costruito su una storia non originalissima e dunque in parte prevedibile, è un film che può contare sull’assoluta aderenza della sua protagonista al personaggio, accompagnando fino in fondo lo spettatore verso un messaggio che trasmette fiducia e umanità nei confronti di tutti coloro che sono stati sconfitti, ciascuno a suo modo, dalla vita.

Valutazione di Matilde Capozio: 7 su 10
To LeslieFesta del Cinema di Roma 2023
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