Venezia 70: Clooney e Bullock al Lido per Gravity


George Clooney e Sandra Bullock sono arrivati al Lido per presentare il loro film Gravity, che apre questa sera la 70ma edizione della Mostra del Cinema di Venezia.

La parata di vip si appresta a sfilare questa serasul red carpet inaugurale della 70ma edizione della Mostra del Cinema di Venezia, che vedrà la presenza di due star hollywodiane come George Clooney e Sandra Bullock, protagonisti del film d'apertura fuori concorso Gravity di Alfonso Cuaron. Clooney e la Bullock sono arrivati già ieri al Lido.

A Gravity il compito di aprire la 70. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (28 agosto – 7 settembre 2013), diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. Gravity sarà proiettato in prima mondiale in 3D questa sera nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido, a seguire la cerimonia di apertura, prevista alle ore 19.00 condotta dalla madrina di quest'anno, l'ex top model ora attrice Eva Riccobono.

Clooney è giunto ieri a Piazzale Roma a Venezia a bordo di un automobile. Occhiali da sole, jeans e t-shirt bianca, il divo è salito subito su un motoscafo per arrivare, attraverso il Canal Grande, all'Hotel Cipriani, dove alloggia sempre quando impegnato alla Mostra del Cinema. Prima della proiezione ufficiale nella Sala Grande del Palazzo del Cinema, sfileranno sul tappeto rosso altri membri del cast.

Il legame di Alfonso Cuarón con la Mostra di Venezia risale al 2001, quando il suo film Y tu mamá también vinse l'Osella per la miglior sceneggiatura e il Premio Marcello Mastroianni. Nel 2006, I figli degli uomini vinse l'Osella per la migliore fotografia, premiando Emmanuel Lubezki, che è il direttore della fotografia anche di Gravity. E nel 2007, il co-sceneggiatore di Gravity Jonás Cuarón fece il suo debutto da regista con Año Uña alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia.

Gravity è un thriller ambientato nello spazio profondo. Nel film, Sandra Bullock è la dottoressa Ryan Stone, ingegnere medico alla sua prima missione spaziale, comandata dall'astronauta veterano Matt Kowalsky (George Clooney), al suo ultimo volo prima del ritiro. Ma durante una passeggiata spaziale di routine, un incidente li sorprende. La nave è distrutta, lasciando la Stone e Kowalsky completamente soli, legati a nulla se non l'uno all'altra, vorticando nell'oscurità.

In sala siederanno anche le giurie internazionali al completo: Bernardo Bertolucci, Andrea Arnold, Renato Berta, Carrie Fisher, Martina Gedeck, Jiang Wen, Pablo Larraìn, Virginie Ledoyen, Ryuichi Sakamoto per la Giuria Venezia 70; Paul Schrader, Catherine Corsini, Leonardo Di Costanzo, Golshifteh Farahani, Frédéric Fonteyne, Ksenia Rappoport, Amr Waked per la Giuria Orizzonti; Haifaa Al Mansour, Amat Escalante, Alexej German jr., Geoffrey Gilmore, Ariane Labed, Razvan Radulescu, Maria Sole Tognazzi per la Giuria Premio Venezia Opera Prima. Ci saranno anche William Friedkin, Leone d'oro alla carriera della 70ma Mostra, e alcuni dei registi del progetto speciale 'Venezia 70 'Future Reloaded', tra i quali Amiel Courtin-Wilson, Jan Cvitkovic, Marlen Kutziev, Yorgos Lanthimos, Edgar Reitz e Sono Sion.

La serata sarà trasmessa in diretta da Rai Movie, a partire dalle ore 18.45.

Alla conclusione della proiezione di Gravity, seguirà il tradizionale Gala di apertura sulla spiaggia dell'Hotel Excelsior offerto dalla Biennale di Venezia e da Maserati, sponsor ufficiale della 70ma Mostra.

Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, alla vigilia della manifestazione, non manca di puntualizzare sulle critiche ricevute per questa edizione del Festival:

"Venezia perde terreno rispetto a Toronto? Balle!. A Toronto ci sono sette film italiani, a Venezia sono venti prime mondiali, mentre, sempre a Toronto, sono solo tre. L'unico film che non è al Lido è quello di Daniele Luchetti 'Gli anni felici' che ha preferito Toronto per la sua precedente esperienza a Venezia. Insomma non è vero che i film italiani non vengono a Venezia, anzi siamo noi a sostenere il cinema italiano. L'unico film che volevo e non ho avuto è quello di Steve McQueen '12 Years a Slave'. Gli americani hanno ritenuto infatti che il film, anche per il tema trattato, era meglio presentarlo negli States".

Riguardo le star e il glamour al Festival, Barbera dice:

"non mancano certo rispetto agli anni scorsi. La crisi c'è, non si può negare, ma non c'è un calo di star. Anzi forse ce ne è qualcuna in più. Insomma siamo nella media".

Film da segnalare? Barbera evita di preferire i film in Concorso, ma ricorda la presenza del film di Ettore Scola su Fellini (Che strano chiamarsi Federico. Ettore Scola racconta Fellini), e remake giapponese di Gli spietati di Clint Eastwood, interpretato da Ken Watanabe, ambientato negli stessi anni, ma in Giappone.

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