Elemental - immagine ufficiale [credit: Pixar; Copyright 2023 Disney/Pixar. All Rights Reserved; courtesy of Disney Italia]
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C: Pixar; Copyright 2023 Disney/Pixar. All Rights Reserved; courtesy of Disney Italia

Elemental e The Flash deludono al Box Office USA


'Elemental' e 'The Flash' non hanno mantenuto le aspettative al box office, con incassi molto bassi: cosa sta succedendo?

Elemental The Flashpur essendo due prodotti molto diversi tra di loro, hanno in comune il fatto che, quando sono stati distribuiti, erano pellicole su cui gli studio puntavano per ottenere dei buoni risultati quanto a incassi. Aspettative che, tuttavia, dopo la diffusione dei primi dati, risultano essere state disattese. Secondo le cifre riportate da Variety, infatti, The Flash ha incassato 55 milioni di dollari, mentre Elemental non è riuscito a raggiungere nemmeno i 30 milioni su suolo statunitense. Si tratta di un vero e proprio flop, considerando che entrambi i film hanno avuto costi di produzione da capogiro, a cui si aggiungono altre cifre astronomiche per assicurare un buon lancio pubblicitario.

Il caso di The Flash

Ezra Miller come The Flash e Sasha Calle come Kara Zor-El/Supergirl in The Flash della Warner Bros. Pictures [credit: courtesy of Warner Bros. Pictures/DC Comics; Copyright 2023 Warner Bros. Ent. All Rights Reserved./DC]
Ezra Miller come The Flash e Sasha Calle come Kara Zor-El/Supergirl in The Flash della Warner Bros. Pictures [credit: courtesy of Warner Bros. Pictures/DC Comics; Copyright 2023 Warner Bros. Ent. All Rights Reserved./DC]

The Flash è arrivato in sala sfruttando un po’ il concetto del multiverso e dei viaggi nel tempo già utilizzati in casa Marvel. La trama del film, infatti, ruota intorno a Barry Allen/The Flash (interpretato dal problematico Ezra Miller) che viaggia nel tempo nella speranza di poter evitare la morte della madre. All’interno del film, inoltre, c’è anche la presenza di Michael Keaton che torna a vestire i panni di Batman (qualcosa di molto simile a quello avvenuto nel Marvel Cinematic Universecon Tobey Maguire che è tornato a interpretare Spider-Man).

La promozione di The Flash è ruotata intorno al concetto di presentare al pubblico quello che dovrebbe essere uno dei più grandi film di supereroi mai realizzati. Tuttavia, gli incassi registrati durante il primo weekend di programmazione, sembrano dimostrare quanto poco il pubblico abbia creduto a questo “motto” di lancio. E se non cambia la parabola degli incassi, se non subentra il potere del passaparola, è difficile immaginare come The Flash possa sopravvivere in sala per altre settimane, soprattutto quando all’orizzonte si vedono già i grandi titoli dell’estate, come Indiana Jones e il quadrante del destino (che esce il 28 giugno), Mission Impossible: Dead Reckoning – Parte 1 (atteso per il 12 luglio) e Oppenheimer (che arriva il 21 luglio).

David A. Gross, della Franchise Entertainment Research, ha però sottolineato come le cose potrebbero cambiare, visti i precedenti. L’esperto e consulente cinematografico ha infatti spiegato:

“Si tratta di un weekend d’apertura molto debole per un film sui supereroi. Ci sono stati, però, altri esordi in sala che sono cresciuti fino ad ottenere grandi numeri.”

Il riferimento è ad Ant-Man, pellicola del 2015, che ha aperto con appena 57 milioni di dollari e ha finito con il guadagnarne 519 a livello mondiale. Allo stesso modo, Aquaman nel 2018 ha avuto un debutto di 67.4 milioni di dollari, arrivando addirittura a superare il miliardo di incassi a livello globale. Ma Gross sembra essere convinto che queste eccezioni non riguarderanno The Flash. La pellicola diretta da Andy Muschietti ha guadagnato 75 milioni di dollari da 78 mercati internazionali, facendo salire l’incasso globale a 139 milioni. Se l’andamento degli incassi non dovesse cambiare, è possibile che il film venga considerato un fallimento, capace di creare solo un piccolo introito considerando i costi di produzione e marketing. Un insuccesso, questo, che potrebbe essere legato anche al fatto che Warner Bros. ha scelto di non seguire una linea tradizionale per pubblicizzare il film a causa di Ezra Miller e dei problemi avuti con la giustizia negli ultimi anni.

Il flop di Elemental

Elemental - immagine ufficiale [credit: Pixar; Copyright 2023 Disney/Pixar. All Rights Reserved; courtesy of Disney Italia]
Elemental - immagine ufficiale [credit: Pixar; Copyright 2023 Disney/Pixar. All Rights Reserved; courtesy of Disney Italia]

Elemental [RECENSIONE] è il film d’animazione diretto da Peter Sohn che racconta una tenera storia d’amore tra una ragazza di fuoco e un ragazzo d’acqua, sullo scenario di una città immaginifica creata sul modello di New York. Storia di crescita e di presa di consapevolezza, Elemental è un piccolo gioiellino che, tuttavia, non sta convincendo affatto il pubblico ad andarlo a vedere in sala.

Coi suoi 29,5 milioni di dollari ottenuti negli Stati Uniti e gli altri 15 milioni registrati a livello internazionale, il film si è fermato a 44.5 milioni di dollari al primo weekend di messa in programmazione. Sebbene il pubblico abbia riconosciuto il valore del film – e questo significa che nelle prossime settimane gli incassi potrebbero gonfiarsi – Elemental rappresenta il peggior opening della storia moderna della Pixar, con risultati peggiori rispetto a Il viaggio di Arlo e al bellissimo e sottovalutato Onward, entrambi con appena 39 milioni di incassi. I bassi incassi di Elemental, però, hanno una giustificazione più concreta rispetto a quelli di The Flash. Sembra, infatti, che la Disney non sia riuscita del tutto a liberarsi dello “stato d’emergenza” messo in atto durante la pandemia, quando molti film andavano direttamente su Disney+. Andamento che è stato mantenuto anche dopo la riapertura delle sale, quando i titoli arrivavano in tempi davvero brevi sulla piattaforma streaming di casa Disney. Questo, aggiunto al prezzo sempre più proibitivo dei biglietti del cinema, ha spinto molte famiglie a rinunciare alla sala cinematografica per risparmiare, con la consapevolezza che tanto i lungometraggi arriveranno su Disney+. Da questo punto di vista si potrebbe anche aprire una riflessione su come il cinema sia diventato ormai un bene di lusso, e che molti nuclei familiari preferiscono rinunciare alla sala per poter risparmiare.

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