Poster Cenerentola (2014)

Cenerentola (2015)

Cinderella
Locandina Cenerentola
Cenerentola (Cinderella) è un film del 2015 prodotto in USA, di genere Fantasy e Romantico diretto da Kenneth Branagh. Il film dura circa 105 minuti. Il cast include Cate Blanchett, Lily James, Richard Madden, Stellan Skarsgård, Holliday Grainger, Sophie McShera, Derek Jacobi, Helena Bonham Carter, Nonso Anozie, Ben Chaplin, Hayley Atwell, Richard McCabe. In Italia, esce al cinema giovedì 12 Marzo 2015 distribuito da The Walt Disney Company Italia. Disponibile in homevideo in DVD da mercoledì 26 Agosto 2015. Al Box Office italiano ha incassato circa 14873155 euro.

Nonostante venga maltrattata da matrigna e sorellastre, Ella prende in mano il suo destino con l'aiuto della Fata Madrina.

Cenerentola racconta le vicende di una giovane ragazza figlia di un mercante. Dopo la morte di sua madre, suo padre si risposa e lei, per dimostrargli il suo affetto, accoglie in casa la matrigna e le sue figlie, Anastasia e Genoveffa. Ma quando improvvisamente suo padre muore, Cenerentola si ritrova alla mercé di tre donne gelose e malvage. Relegata alla stregua di una serva coperta di cenere e stracci, Cenerentola potrebbe facilmente perdere ogni speranza. Invece, nonostante le crudeltà di cui è vittima, desidera solo onorare le parole pronunciate da sua madre sul letto di morte, che le raccomandava di "avere coraggio ed essere gentile". La giovane fanciulla non intende disperarsi né disprezzare chi la maltratta. E poi c'è l'affascinante straniero che incontra nel bosco. Senza sapere che si tratta di un principe, e non di un semplice apprendista del Palazzo Reale, Cenerentola sente di aver incontrato la sua anima gemella. E quando i reali invitano tutte le fanciulle del regno a partecipare a un ballo, spera che il suo destino stia finalmente per cambiare e di poter nuovamente incontrare l'affascinante principe. Purtroppo la sua matrigna le proibisce di andare al ballo, strappandole l'abito che avrebbe dovuto indossare. Ma come in tutte le favole che si rispettino, qualcuno accorre in aiuto: una gentile mendicante si fa avanti e, con una zucca e qualche topolino, cambierà per sempre la vita di Cenerentola.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 12 Marzo 2015
Uscita in Italia: 12/03/2015
Data di Uscita USA: venerdì 13 Marzo 2015
Prima Uscita: 13/03/2015 (USA)
Genere: Fantasy, Romantico
Nazione: USA - 2015
Durata: 105 minuti
Formato: Colore
Produzione: Walt Disney Productions
Distribuzione: The Walt Disney Company Italia
Budget: 95.000.000 dollari (stimato)
Box Office: USA: 200.306.000 dollari | Italia: 14.873.155 euro
Conosciuto anche come: Cinderella [USA]
In HomeVideo: in DVD da mercoledì 26 Agosto 2015 [scopri DVD e Blu-ray]

Recensioni redazione

Cenerentola, la recensione
Cenerentola, la recensione
Erika Pomella, voto 8/10
'Cenerentola' di Kenneth Branagh è una favola vecchio stile, fatta di sontuosi abiti e di elegantissime scenografie, che vi farà sognare come quando eravate bambini.

Immagini

[Schermo Intero]

UNA STORIA SENZA TEMPO

Ella (Lily James) è una giovane e bellissima ragazza, figlia di un mercante (Ben Chaplin), la cui vita idilliaca crolla quando sua madre (la candidata al Golden Globe Hayley Atwell) muore e suo padre si risposa. Decisa a sostenere l'amato padre, Ella accoglie in casa la sua nuova matrigna (la due volte premio Oscar Cate Blanchett) e le sue figlie, Anastasia (Holliday Grainger) e Genoveffa (Sophie McShera). Ma quando improvvisamente suo padre muore, Ella si ritrova alla mercé di tre donne gelose e malvagie.

Presto, sarà costretta a diventare la loro serva, coperta di cenere e crudelmente soprannominata Cenerentola. Ma nonostante le crudeltà di cui è vittima, Ella non intende cedere alla disperazione o disprezzare chi la maltratta e rimane ottimista, desiderosa di onorare le parole pronunciate da sua madre sul letto di morte, che le raccomandava di "avere coraggio ed essere gentile".

Quando Ella incontra un affascinante sconosciuto nel bosco, senza sapere che si tratta del Principe (Richard Madden) e non di un semplice apprendista del Palazzo Reale, sente di aver finalmente trovato la sua anima gemella. Il destino della ragazza sembra sul punto di cambiare Quando il Re (il vincitore del BAFTA e dell'Emmy Derek Jacobi) convoca tutte le fanciulle del regno a partecipare a un ballo reale al palazzo, Ella spera che il suo destino stia finalmente per cambiare e di poter nuovamente incontrare l'affascinante ragazzo. Purtroppo la sua matrigna le proibisce di andare al ballo, strappandole senza pietà l'abito che avrebbe dovuto indossare.

Nel frattempo, l'astuto Granduca (Stellan Skarsgård) escogita un piano per impedire al Principe di ritrovare Ella, alleandosi con la subdola matrigna. Ma come in tutte le favole che si rispettino, qualcuno accorre in aiuto: una gentile mendicante (la due volte candidata all'Oscar Helena Bonham Carter) si fa avanti e, con una zucca e qualche topolino, cambierà per sempre la vita di Cenerentola.

Il lungometraggio live-action della Disney ispirato alla classica fiaba, Cenerentola porta in vita le immagini senza tempo del capolavoro d'animazione Disney del 1950 e i suoi personaggi a tutto tondo, in uno spettacolo visivamente stupefacente destinato alle nuove generazioni.
Diretto dal regista candidato a cinque Oscar Kenneth Branagh, il film è prodotto da Simon Kinberg, p.g.a., Allison Shearmur, p.g.a. e David Barron, p.g.a., mentre Tim Lewis è il produttore esecutivo. La sceneggiatura è firmata dal candidato all'Oscar Chris Weitz.

I Walt Disney Studios erano interessati da anni a riportare Cenerentola sul grande schermo, per reintrodurre questa fiaba senza tempo al pubblico del XXI secolo e risvegliare la nostalgia e i ricordi di milioni di persone in tutto il mondo. Prima di tutto, il film doveva essere capace sia di intrattenere sia di dare umanità ai personaggi della storia, preservando al tempo stesso le indimenticabili caratteristiche del classico d'animazione.

Il regista Kenneth Branagh (Hamlet, Thor) non aveva mai pensato di dirigere una fiaba, ma dopo aver letto la sceneggiatura di Chris Weitz (About a Boy – Un Ragazzo) si è inaspettatamente immedesimato nella storia.

"Sono stato catturato dalla potenza della storia e mi sono trovato in sintonia con lo stile visivo che gli artisti stavano sviluppando", afferma Branagh. "È il classico racconto in cui il personaggio principale parte per un viaggio con il quale gli spettatori riescono realmente a identificarsi, e in qualità di regista è stato davvero meraviglioso giocare con la struttura e l'ambientazione di questa grande storia".

Dopo tanti anni al fianco di Branagh come produttore, David Barron (Jack Ryan – L'Iniziazione) era sicuro che fosse il regista più adatto per il progetto. "Ho lavorato con Ken per oltre vent'anni, ed è la scelta migliore per dirigere Cenerentola", afferma Barron. "Ha una passione per l'arte della narrazione, e un dono raro che gli permette di trovare l'umanità in ogni situazione, persino nelle fiabe".

Per adattare la storia al pubblico moderno, era fondamentale conservare il messaggio di gentilezza e compassione del classico originale. I realizzatori erano convinti che la potenza della storia, unita a un cast di straordinario talento e a una sceneggiatura forte con dei personaggi più complessi e realistici, potesse dare vita a un'esperienza cinematografica di grande intrattenimento.

"Non abbiamo provato a immaginare di nuovo ogni cosa, ma abbiamo deciso di trovare il centro della storia: un mondo di meraviglie nascoste, con la forza creatrice della gentilezza e della fede alla base di tutto", afferma Weitz.
La produttrice Allison Shearmur (Pride and Prejudice and Zombies) afferma: "Cenerentola è uno dei più grandi tesori cinematografici di tutti i tempi. È un film spettacolare, quindi avere la responsabilità di rivisitarlo, con la Disney, era una proposta che intimoriva tutti noi. Ma abbiamo amato il film originale ed eravamo determinati a onorarlo".

La fiaba animata Cenerentola, la magica storia d'amore di una bistrattata eroina i cui sogni divengono realtà, rappresentò una svolta fondamentale nella ricca storia cinematografica della Disney. Con un budget produttivo di quasi 3 milioni di dollari, Cenerentola fu un enorme rischio finanziario per lo studio in quel periodo, ma alla sua uscita nelle sale, il 15 febbraio 1950, fu acclamato dalla critica e incassò più di 34 milioni di dollari, confermando la Disney come una delle maggiori compagnie nell'industria cinematografica.

Oggi, 65 anni dopo, Cenerentola è diventato uno dei titoli più amati dello studio. Il film è incluso nella lista dei 10 migliori film d'animazione di tutti i tempi, redatta dall'American Film Institute, e ha un posto fisso all'interno della cultura popolare americana.

La Shearmur ricorda di aver visto Cenerentola da bambina in un cinema a Long Island, New York, e di aver pensato che fosse l'esperienza più magica di sempre. "Non è stata l'idea di una giovane ragazza priva di prospettive, i cui sogni si avverano improvvisamente, a conquistarmi", afferma. "Mi è rimasta impressa la grandezza di quel mondo e il fatto che la vita di Cenerentola potesse rivoluzionarsi".

I significati e la popolarità delle fiabe resistono ancora oggi e, se le storie e le illustrazioni catturano l'immaginazione dei bambini, le morali e gli insegnamenti li aiutano a crescere emotivamente e psicologicamente. Il racconto di Cenerentola è una storia semplice che ha commosso tante persone in tutto il mondo.

Secondo il produttore Simon Kinberg (X-­‐Men: Giorni di un Futuro Passato) sono le storie più semplici a rimanere più impresse. "Possiedono delle qualità universali", afferma. "Non importa quante volte sono ripetute o reinterpretate, storie come Cenerentola perdurano per centinaia, a volte migliaia, di anni".

Molte persone hanno scoperto la fiaba proprio grazie al classico d'animazione del 1950, ma le sue origini risalgono al I secolo d.C. con la fiaba egiziana Rodopi, trascritta dallo storico greco Strabone e considerata la prima versione documentata del racconto. Nel 1697, il francese Charles Perrault trascrisse e pubblicò Cendrillon o La storia della scarpetta di cristallo, in cui compaiono per la prima volta la fata madrina, la zucca-­‐carrozza e la scarpetta di cristallo.

La versione dei fratelli Grimm, Aschenputtel, fu pubblicata in Germania nel 1812: in essa, il ruolo della fata madrina era affidato a un albero cresciuto sulla tomba della madre di Cenerentola e le atmosfere erano molto più cupe. La versione di Perrault è quella più simile al film d'animazione Disney. Da allora, la storia è stata adattata innumerevoli volte nella letteratura, al cinema, in televisione, a teatro, nella musica e nelle arti figurative.

Cate Blanchett (Blue Jasmine, The Aviator) ha sempre amato le fiabe, questa in particolare, perché trattano temi complessi per i bambini. "Ci sono tante storie che fanno credere ai bambini di essere eroi capaci di superare ogni difficoltà, che il mondo è un posto perfetto",

afferma. "Ma le storie classiche, come Cenerentola, ci ricordano che il mondo può essere un posto crudele, in cui servono tanto coraggio e tenacia per sopravvivere".

DARE VITA ALLA FIABA

Kenneth Branagh è uno dei cineasti contemporanei più rispettati, a suo agio sia con le opere di William Shakespeare che con Tom Clancy o i supereroi della Marvel.

Oltre alle sue grandi capacità registiche, è anche un attore, sceneggiatore e produttore pluripremiato, e nel 2011 la sua interpretazione nel ruolo di Sir Laurence Olivier in Marilyn gli è valsa la sua quinta nomination all'Oscar®, rendendolo uno dei pochi attori a essere candidato agli Oscar® in cinque categorie differenti (Miglior attore, Miglior attore non protagonista, Miglior regia, Miglior sceneggiatura e Miglior cortometraggio).

La produttrice Allison Shearmur afferma: "Kenneth Branagh è uno dei più grandi attori al mondo e uno dei più grandi registi al mondo, dunque sapevamo fin dall'inizio che avrebbe apportato una complessità nelle relazioni, nei personaggi e nei temi della storia. Ma lo stile epico che ha regalato al film Marvel Thor è stato assolutamente meraviglioso e unico, e trovare una combinazione di tutte queste caratteristiche in un solo regista sembrava quasi troppo bello per essere vero".

Branagh è stato attratto dalla potenza della storia, ma anche dalla forza d'animo del personaggio principale.

"La maggior parte degli spettatori, indipendentemente dall'età, conosce bene la storia di Cenerentola", afferma Branagh. "Dunque riuscire ad apportare qualcosa di nuovo in qualità di regista, rendendo al contempo giustizia ai momenti più iconici della fiaba, è stata per me una sfida meravigliosa".

Prosegue: "Avere la possibilità di dirigere Cenerentola per la Disney nel XXI secolo, significa poter raccontare un mito che ha resistito nel corso dei secoli grazie alla sua profonda connessione con gli esseri umani".
Quando Branagh e la Shearmur hanno discusso il progetto per la prima volta, il regista si è dichiarato interessato a realizzare un film in cui i personaggi possedessero una psicologia più complessa e approfondita, e in cui la gentilezza fosse una sorta di superpotere. La Shearmur spiega: "La gentilezza è una caratteristica fondamentale per Cenerentola, ma l'idea che la sua

forza, la sua abilità di cambiare chi le sta intorno, di superare le difficoltà e sconfiggere il male derivino proprio dalla gentilezza mi è sembrata estremamente interessante".

Prosegue: "È questa forza interiore, questa certezza, che le permette di sopportare ogni cosa, il freddo, la fame, la solitudine e il silenzio: le sopporta perché è assolutamente certa che quello in cui crede si avvererà. E nonostante sia messa alla prova, e spesso perda la speranza, non si separa dalle sue convinzioni e così è in grado di cambiare non soltanto la sua vita, ma anche quella di chi le sta intorno".

Il compito di scrivere una sceneggiatura che riuscisse a bilanciare l'essenza del film d'animazione con l'esigenza di adattare la storia per il pubblico moderno, è stato affidato al talento dello sceneggiatore Chris Weitz. Come Branagh, anche Weitz è un esperto attore (Chuck
& Buck), produttore (A Single Man) e regista (Per una Vita Migliore, La Bussola d'Oro) e ha amato l'idea di espandere la storia per offrire al pubblico il punto di vista e le motivazioni di ogni personaggio.

I realizzatori volevano creare qualcosa di simile ai classici film d'intrattenimento per famiglie per i quali la Disney è celebre, ma senza dimenticare che oggi le famiglie sono differenti rispetto all'epoca d'oro dello Studio. La Shearmur spiega: "Raccontare il cambiamento interiore di ciascun personaggio è più importante rispetto all'aspetto esteriore del film. Ma era anche importante che la sceneggiatura rimanesse fedele al film d'animazione originale".

"Non stiamo realizzando una versione revisionista di Cenerentola", afferma Weitz. "Il personaggio si comporta come nella fiaba originale, ma per modernizzarla per il pubblico odierno abbiamo deciso che la virtù della nostra protagonista risiedesse nell'abilità di preservare il suo buon cuore e il suo carattere nonostante le tante sofferenze che è costretta a sopportare".

La sceneggiatura include delle scene con Ella da bambina, in compagnia di sua madre e suo padre, le quali ci mostrano la vita pittoresca che condivideva con i suoi genitori in luoghi affascinanti prima della morte della madre. È in queste scene che scopriamo che il valore del coraggio e della gentilezza, che la accompagnerà per tutto il film, le è stato insegnato dai suoi genitori.

"È il retaggio di sua madre", spiega il produttore David Barron. "Si tratta di parole molto semplici, ma per Ella rappresentano tutto. Le danno la forza per affrontare qualunque cosa le si pari davanti, ovviamente senza sapere fino a che punto sarà messa alla prova".

"Nella versione animata di Cenerentola, non vediamo sua madre; muore dopo la prima o la seconda frase pronunciata dalla voce narrante", afferma Weitz. "Ho ritenuto importante mostrarla al pubblico, per far capire non solo cosa abbia perso Ella dopo la sua morte ma anche ciò che ha guadagnato da lei. Volevamo inoltre una pietra di paragone per i doni intangibili che Ella possiede".

Branagh afferma: Cenerentola possiede un forte senso dell'umorismo ed è molto matura. È convinta che le persone non vogliano realmente essere crudeli o malvagie. Non è una vittima inerme che si autocommisera. Trova divertenti molte cose. Queste caratteristiche non sono debolezze, ma rappresentano la sua forza".

Aggiunge Barron: "In un certo senso, il viaggio di Cenerentola è speculare a quello della matrigna, poiché entrambe hanno sofferto, ma le loro scelte le differenziano. Ella potrebbe essere arrabbiata e amareggiata come la sua matrigna, e ne avrebbe tutte le ragioni, ma sceglie di essere buona e questo fa infuriare la matrigna ancora di più".

Un'altra idea originale affrontata dalla sceneggiatura è il concetto di scegliere la persona con cui passare il resto della nostra vita, e nel classico originale i personaggi non avevano molte opportunità di farlo. Per questo, Weitz ha deciso di far incontrare Ella e il Principe molto presto, senza far scoprire le loro rispettive identità, per esplorare le loro idee comuni sulla vita.

Branagh afferma: "Il nostro Principe è un uomo che è stato in guerra, e dunque conosce il prezzo della guerra in modo molto intimo e significativo. È meno ingenuo e innocente dei principi cinematografici del passato. Gli abbiamo dato delle precise idee politiche e filosofiche su come si governa un paese. È circondato da persone convinte che un paese si governi a forza di guerre".

Allo stesso tempo, i realizzatori volevano dare a Cenerentola un'anima gemella, una persona matura con la quale interagire spiritualmente ed emotivamente. Troppe volte, nelle fiabe, i personaggi maschili sono marginali rispetto a quelli femminili, dunque il Principe è stato reso riflessivo e appassionato, oltre che affascinante e intelligente.

Branagh prosegue: "Il Principe trova uno spirito affine in Cenerentola, la quale è convinta che la cosa importante non sia combattere il prossimo, ma avere coraggio, essere gentili e generosi e, dove possibile, porgere l'altra guancia. Volevamo che fosse un uomo ragionevole e sensibile, ma anche divertente. È un giovane pragmatico e realista in un mondo politico disordinato. Deve mostrarsi all'altezza dei sentimenti profondi e comprensivi di Cenerentola".

Il film presenta anche un'altra aggiunta: tramite alcuni piccoli suggerimenti sul passato della matrigna, si spiegano le ragioni del suo comportamento spregevole. Non è semplicemente cattiva, o crudele…la verità è molto più complessa.

La Shearmur spiega: "Nel film, il pubblico vedrà che la matrigna ha subito delle perdite e delle sofferenze, e ha avuto il cuore spezzato, ma reagisce con rabbia ed è pronta a tutto pur di assicurare il benessere a se stessa e alle sue figlie".

Prosegue: "La nostra storia si svolge in un tempo e in una società differenti, in cui le donne non potevano trovare un lavoro per prendersi cura delle proprie famiglie. Il matrimonio era l'unico mezzo per garantirsi un minimo di sicurezza, ed è questo che rende il personaggio così complesso: le sue ragioni sono legittime".

La matrigna è fiera del suo aspetto rispettabile, della sua casa e delle sue figlie beneducate, e dà molta importanza a ciò che il prossimo pensa di lei. Ma il suo dolore diventa più profondo quando si rende conto che il suo nuovo marito considererà per sempre la madre di Ella – e non lei – come l'amore della sua vita, e si intensifica quando anche lui muore. Allo stesso tempo, si rende conto della profonda differenza tra Cenerentola e le sue figlie, e questo la fa infuriare ancora di più.

Weitz aggiunge: "Era importante fin dall'inizio che la matrigna avesse qualcosa da dire. Ha sofferto in passato, ma è anche molto affascinante e seducente".

Inoltre, la matrigna trama con il Granduca, un astuto e pragmatico alleato della famiglia reale, un altro elemento che la sceneggiatura ha arricchito rispetto al classico originale. Per il Granduca il matrimonio non è altro che un accordo economico, ed è convinto che il Principe debba sposare una persona politicamente rilevante per la famiglia reale. Crede che il suo compito sia impedire al Principe di trovare – e sposare – Cenerentola, e così si allea con la matrigna per assicurarsi che ciò non accada.

PERSONAGGI FIABESCHI

Portare un personaggio fiabesco come Cenerentola in un mercato cinematografico dominato da eroi maschili era una sfida, ma i cineasti erano decisi a non compromettere o modificare il cuore della storia. Come ogni classico, Cenerentola può contare su un gruppo leale e affezionato di appassionati, che conoscono fin troppo bene le scene madri del capolavoro Disney.

Prima di tutto, i cineasti dovevano trovare l'attrice perfetta per incarnare Ella, qualcuno che emanasse bontà e innocenza, e che potesse far superare al pubblico la bellezza esteriore del personaggio per concentrarsi sul suo cammino interiore. Lily James, nota al pubblico grazie al ruolo di Lady Rose in Downton Abbey, è stata scelta per interpretare l'amorevole e gentile Ella, una giovane donna dall'animo indistruttibile.

Branagh afferma: "È stato molto difficile trovare un'attrice che sapesse essere arguta e intelligente, tagliente ma non crudele, che possedesse una scintilla negli occhi e una bellezza sia interiore sia esteriore, ma la Cenerentola di Lily James incarna tutte queste qualità. Il pubblico deve tifare per Cenerentola, deve amarla, deve stare dalla sua parte, e dunque possedere una simpatia innata è fondamentale".

Prosegue: "Lily ci ha trasmesso tutto questo durante la sua prima audizione. È una bellissima ragazza, e il suo calore la rende una bellezza molto alla mano: è così solare che sentivamo di poter essere amici".

Allison Shearmur aggiunge: "Lily James è Cenerentola. È gentile. È interessata alla persona più silenziosa della stanza e ha un grande interesse per ogni tipo di individuo. Ha un gran cuore. È una brava persona ed è straordinariamente bella, ma non è un cartone animato".

Il produttore David Barron è d'accordo, e afferma: "In superficie, Lily possiede questa meravigliosa innocenza, una gioia nell'essere viva e nello scoprire il mondo intorno a sé, ma è anche incredibilmente intelligente. Possiede un'immediatezza e un'intelligenza emotiva che ci hanno permesso di rendere la nostra Cenerentola molto stratificata".

Per la James, l'opportunità di interpretare uno dei personaggi più celebri e amati di sempre è un sogno diventato realtà. Spiega: "Mi è piaciuta la decisione di Kenneth di rendere tutto magico e leggero, proprio come in una fiaba. Oltre al fatto che Cenerentola è così speciale, gentile e unica, abbiamo avuto la grande opportunità di espandere e rendere più ricca la fiaba, dando a ogni personaggio una storia precisa".

Prosegue: "Il cuore della storia risiede nella forza di Ella, che, nonostante viva delle esperienze tremende, riesce a mantenere la sua bontà, la sua purezza e il suo ottimismo".

In preparazione al film, la James ha mantenuto uno stile di vita sano, praticando yoga tutti i giorni per ottenere la postura, la grazia e l'eleganza necessarie al personaggio di Ella. Ha anche seguito delle lezioni di equitazione per sei settimane e svolto molte ricerche sulla spiritualità, leggendo diversi libri su leader pacifisti come Gandhi.

"Volevo rendere Ella più realistica che mai, ma non volevo che apparisse senza difetti, poiché temevo che gli spettatori non si sarebbero immedesimati in un personaggio troppo perfetto", afferma la James.

Per il ruolo del Principe, Richard Madden si è unito con entusiasmo al progetto. Era ansioso di interpretare l'affascinante e riflessivo Kit, il brillante ragazzo che inizialmente nasconde a Ella la sua vera identità. L'attore, che ha interpretato Robb Stark, il Re del Nord, nella celebre serie HBO Il Trono di Spade, è rimasto elettrizzato nello scoprire che il Principe non era il personaggio monodimensionale presente nel film d'animazione, ma un giovane uomo intelligente del quale Ella si innamora in un modo credibile per gli spettatori.

Madden afferma: "Io e Kenneth abbiamo avuto numerose discussioni sul rapporto dei sovrani più giovani con le idee tradizionaliste dei loro predecessori. Il Principe vuole fare ciò che è più giusto per il Regno, ma allo stesso tempo ha una sua visione delle cose".

Secondo la Shearmur, "Kenneth è molto interessato alle idee degli altri. È il regista perfetto per chiunque si trovi a collaborare con lui. Lavora con gli attori dando loro tutto il tempo di cui

hanno bisogno per tirare fuori l'interpretazione giusta. Riesce a comprendere molto bene la mentalità dell'attore".

Il rapporto tra il Re e il Principe si evolve nel corso del film, mostrando un giovane uomo che cresce per portare avanti la famiglia reale. Madden spiega: "Suo padre è un re più anziano e tradizionalista che desidera il meglio per il figlio e il regno, ma hanno idee diverse su cosa sia più giusto. Hanno il medesimo obiettivo, ma lo perseguono in modo molto diverso".

Prosegue: "Credo che sia importante far capire alle nuove generazioni che, quando i giovani mettono in discussione i pensieri e le azioni delle generazioni precedenti, si possono ottenere grandi progressi".

Nel descrivere il rapporto del Principe con Ella, Madden afferma: "Nonostante si tratti di un film in costume, c'è molto umorismo nella loro relazione. Il modo in cui legano ha un sapore molto moderno".

Nel film, il Principe ed Ella non sanno niente l'uno dell'altra quando si incontrano per la prima volta, dunque non importa che lui sia un principe e lei una contadina: il loro legame è molto più profondo a livello umano.

La James afferma: "Il Principe impara molto da Cenerentola. E il personaggio è stato scritto molto bene: lei mette alla prova i suoi pensieri, spingendolo a mettere in discussione le idee del Re".

Branagh aggiunge: "Le interpretazioni di Lily James e Richard Madden sono brillanti, profonde e complesse, nel modo in cui reagiscono alle cose, nell'atteggiamento, nello spessore dei loro pensieri. Sono persone dai sentimenti intensi, ma sono anche enormemente divertenti e gentili".

I realizzatori erano sicuri che Cate Blanchett sarebbe riuscita a interpretare la temutissima – e incompresa – matrigna senza trasformarla in una caricatura. L'attrice, candidata all'Oscar® sei volte (in quattro dei sei film ha interpretato persone realmente esistite: Elisabetta I in Elizabeth, Katharine Hepburn in The Aviator, Bob Dylan in Io Non Sono Qui e Sheba Hart in Diario di uno Scandalo), porta in vita un'elegante vedova dal passato difficile, che invidia la giovinezza, la bellezza e il fascino di Ella.

"Kenneth mi ha subito spiegato che, in questa storia, la gentilezza è un superpotere, una cosa che ho trovato molto interessante", afferma la Blanchett. "In più, ho tre figli maschi, e tutti i film che vedono sono incentrati su supereroi maschi, quindi il prospetto di partecipare a un film incentrato su delle protagoniste femminili mi ha elettrizzato".

Decisa a non rendere la matrigna completamente antipatica, la Blanchett si è calata nel ruolo con arguzia ed emotività, offrendo una prova sanguigna arricchita da sfumature che alludono al passato sofferto del personaggio.

Volevamo che gli obiettivi di questo personaggio apparissero genuini e ragionevoli al pubblico", afferma Branagh. "Per esempio desidera una vita stabile dal punto di vista finanziario e un futuro felice per le sue figlie, ma si spinge fin troppo oltre per ottenere queste cose".

La Shearmur aggiunge: "La cosa incredibile dell'interpretazione di Cate è che, anche nei momenti più calmi e riflessivi, riesce a mostrare una donna che per tutta la vita ha visto i suoi sogni infrangersi".

"Con una grande attrice come Cate, la matrigna diventa un essere umano complesso e dettagliato", afferma Branagh. "Ha una tale eleganza, è così bella e i suoi occhi nascondono molte cose. La matrigna interpretata da Cate è spaventosa, passionale e pericolosa".

Prosegue: "Riuscire a dare un passato a questo personaggio, e farlo interpretare da un'attrice come Cate in un modo così leggero e disinvolto, è una delle cose che distinguono questo film dagli adattamenti di altre fiabe, e credo che il pubblico moderno lo apprezzerà".

La Blanchett sapeva che sarebbe stato divertente incarnare un personaggio così pittoresco, ma voleva evitare di renderlo troppo ridicolo, come spesso accade nelle fiabe. Branagh l'ha incoraggiata a trovare il centro del personaggio, bilanciando le sue varie caratteristiche.

"Nessuno è semplicemente cattivo… tutti hanno una motivazione", afferma la Blanchett. "La matrigna mostra cosa succede quando la bontà viene corrotta: si trasforma in malvagità. Volevo esplorare i motivi che spingono una persona a diventare malvagia".

Prosegue: "Attraverso piccole vignette sparse nel film capiamo di trovarci di fronte a una donna che ha provato a iniziare una nuova vita, molto gelosa dell'affetto che il suo nuovo marito nutre per la figlia. Non è bella, gentile o buona come lei. E quando il padre di Ella muore, le difficoltà economiche, il panico e la gelosia crescono… rendendola cattiva".

La Fata Madrina è una donna deliziosamente eccentrica, uno dei personaggi più amati del film d'animazione. Secondo la Shearmur "Il personaggio del classico d'animazione è fantastico e iconico, ma riuscire a ricrearlo, specialmente senza una canzone, sarebbe stato difficile, dunque ci siamo concentrati sulle caratteristiche che la rendono così amata".

I realizzatori cercavano un'attrice che potesse portare un po' di frivolezza nel ruolo, riuscendo al contempo a essere materna e divertente e a sembrare realmente magica. Si sono subito resi conto che Helena Bonham Carter sarebbe riuscita a dare la sua versione del personaggio, evitando di renderlo troppo perfetto o smielato.

La Bonham Carter, le cui interpretazioni variano da personaggi dolci e schivi come Lucy Honeychurch in Camera con Vista e Lady Jane Grey in Lady Jane, a ruoli cupi e stravaganti come Bellatrix Lestrange nella saga di Harry Potter, la Regina Rossa in Alice in Wonderland e Mrs.

Lovett in Sweeney Todd – Il Diabolico Barbiere di Fleet Street, è da sempre attratta da personaggi che le offrono la libertà creativa per essere esplorati e analizzati.

"Ho avuto la fantastica opportunità di reinventare questo personaggio, dato che non si sa bene chi sia la Fata Madrina", afferma la Bonham Carter. "È stato molto divertente pensare come abbia fatto ad arrivare a questo punto. In un certo senso sono come una stilista, perché aiuto Cenerentola a prepararsi per il ballo, dunque progetto e disegno il suo vestito, le sue scarpe, i suoi valletti e il suo mezzo di trasporto".

Prosegue: "Forse ha scelto una zucca come carrozza per sbaglio, ho pensato che all'inizio avesse scelto qualcos'altro, per esempio un cocomero. Le possibilità sono infinite, e come attrice mi piace ideare un passato per i miei personaggi".

Chris Weitz ha approfittato di questa occasione per espandere il ruolo in fase di sceneggiatura, creando un nuovo personaggio, una mendicante (sempre interpretata dalla Bonham Carter), che incontra Ella e viene trattata con gentilezza prima di trasformarsi nella Fata Madrina. Weitz ha tentato di inventare delle battute e dei momenti che si addicessero allo stile dell'attrice, e a tal proposito afferma: "Helena voleva dar vita a un personaggio molto simile alla Fata del film d'animazione, impiegando però il suo particolare umorismo".

"La mia Fata Madrina non è sempre la migliore in ogni cosa che fa, e a causa dei tempi stretti è stressata e sbadata", afferma la Bonham Carter. "Ella è in ritardo per il ballo, la fata è incredibilmente anziana e non ci sta con la testa, e questo la rende molto simpatica".

Branagh aggiunge: "Da qualche parte, ho letto che la Fata Madrina originale era descritta come
'sbadata ma in modo benevolo'. Helena ha lavorato su questa caratteristica, offrendo una sorta di variazione sul tema, un'elaborazione del personaggio originale".

Prosegue: "È molto appassionata, molto acuta, ma non riesce sempre a controllare la sua magia. È totalmente devota a Cenerentola. Chiaramente, prova per lei un sentimento materno. È la sua madrina, o meglio, Fata Madrina, quindi si preoccupa e si prende cura di lei come se fosse di famiglia".

"La Fata Madrina vuole bene a Cenerentola, è fuori questione", aggiunge il produttore David Barron, "Ma è severa e si diverte con lei, e non è esperta in tutto – una sorta di Fata Madrina in prova –, quindi c'è molto umorismo".
Due dei personaggi più memorabili del film d'animazione sono le sorellastre sgarbate e scorbutiche di Cenerentola, Anastasia e Genoveffa, che stavolta sono interpretate rispettivamente da Holliday Grainger (Bonnie & Clyde) e Sophie McShera (Downton Abbey). I personaggi sono più complessi rispetto ai precedenti adattamenti, ma offrono sempre molta comicità.

"Le sorellastre sono creature grette e meschine", spiega la Shearmur. "Sono superficiali, prive di gratitudine e non riescono a vedere la bellezza del mondo circostante. Pensano solo ai loro desideri e alle loro esigenze".

Prosegue: "Entrambi i personaggi possiedono una bruttezza interiore. Sono carine, ma si spingono fin troppo oltre con le acconciature, il trucco e il vestiario, risultando pacchiane. Il loro aspetto riflette il loro egoismo e la mancanza di considerazione nei confronti del prossimo…questa è la loro bruttezza interiore".

La Grainger spiega: "Anastasia è la sorellastra minore. Lei e Genoveffa stanno sempre insieme, come se fossero gemelle siamesi. Sono prive di autostima e sempre alla ricerca dall'approvazione della madre, per questo motivo sono invidiose ed egoiste nei confronti di Cenerentola. Non è colpa loro se non sono attraenti o interessanti, e nessuno vuole sposarle".

"Siamo piuttosto cattive, ma abbiamo un aspetto ridicolo, dunque spesso siamo dispiaciute per noi stesse", aggiunge la McShera.

Cenerentola non disprezza le sorellastre, non essendo capace di odiare nessuno, ma non le comprende. "Credo che un po' le compatisca", afferma la James. "Si accorge che sono persone infelici ed egoiste, ma a volte le trova divertenti".

Per i realizzatori era importante che le sorelle, per quanto antipatiche e fastidiose, apparissero credibili agli occhi del pubblico. Sul set, Branagh ha incoraggiato la Grainger e la McShera a improvvisare, per sviluppare più facilmente un rapporto fraterno credibile e naturale.

La Blanchett afferma: "Sophie possiede ottimi tempi comici, e sia lei che Holliday sono molto credibili nei panni di due ragazze convinte di essere sempre le più belle e le più intelligenti. E nonostante gli assurdi vestiti, non hanno esagerato con l'interpretazione. Hanno trovato subito il giusto equilibrio".

Per il ruolo del Re, il padre del Principe, Branagh si è rivolto a un suo abituale collaboratore, lo stimato attore teatrale e cinematografico britannico Derek Jacobi, che fu suo mentore e regista nell'Amleto, esordio teatrale di Branagh. Alcuni anni dopo, i ruoli si invertirono quando Branagh diresse Jacobi nell'adattamento cinematografico di Enrico V.

Jacobi afferma: "Conosco Kenneth dal 1979: io interpretavo Amleto all'Old Vic nel periodo in cui lui studiava alla Royal Academy of Dramatic Arts, e un giorno mi fece un'intervista per il giornale scolastico dell'accademia. Poi si diplomò e in poco tempo divenne famoso, ma siamo rimasti amici da allora".

Nel descrivere il suo ruolo, Jacobi afferma: "Il Re è molto tradizionalista ed è convinto che, prima di poter governare un regno stabile e sicuro, suo figlio debba accettare un matrimonio di convenienza. Col tempo scopriamo che i due sono molto legati, e quando il Principe deciderà di sposare una contadinella incontrata nel bosco, il Re, mosso dall'enorme affetto che nutre per

suo figlio, gli dirà: 'Va bene, stavolta mi fido di te. Sei molto coraggioso, e credo che tu debba seguire il tuo cuore'".

Jacobi prosegue: "Il Re si rende conto che l'amore, la gentilezza e il coraggio sono qualità non meno importanti delle terre, dei soldati e della nobiltà. Nella scena in cui, a mezzanotte, Cenerentola fugge dal ballo, c'è un momento molto toccante in cui la ragazza si scontra inavvertitamente il Re e, prima di scusarsi con lui, gli dice che ha un figlio meraviglioso che lo ama molto. Credo che, in quel momento, il Re si renda conto che un matrimonio tra i due non sarebbe una cosa negativa".

Stellan Skarsgård (Millennium – Uomini che Odiano le Donne) interpreta il Granduca, il quale gestisce le politiche estere del regno e gli accordi commerciali che potrebbero andare a beneficio del paese. Skarsgård spiega: "Muove le fila del regno ed è convinto che sposarsi per amore sia un'idea sciocca, per questo tenta di fermare il Principe".

Barron entra nel dettaglio: "C'è un rapporto complicato tra il Granduca, il Principe e il Re poiché tutti e tre vogliono fare ciò che è meglio per il regno, ma hanno idee differenti in merito".

Prosegue: "Il Granduca non solo vuole manipolare il Principe, ma è convinto di salvaguardare il benessere della nazione e farà di tutto per proteggere i suoi ideali".

Il cast è arricchito da Nonso Anozie (Jack Ryan – L'Iniziazione) nel ruolo del Capitano, consigliere e migliore amico del Principe, Ben Chaplin (Formula per un Delitto) nei panni del padre di Ella, e Hayley Atwell (Captain America: The Winter Soldier) in quelli della madre di Ella.

CREARE LA MAGIA SULLO SCHERMO

UN REGNO LONTANO
Le riprese di Cenerentola hanno avuto inizio nell'estate del 2013, sia nei teatri di posa dei Pinewood Studios che in varie location nei pressi di Londra. Dato che si tratta di una fiaba senza tempo, i realizzatori hanno deciso fin da subito di non attenersi a un periodo storico preciso. Questo ha permesso al team produttivo di pensare fuori dagli schemi e scatenare la propria fantasia, creando luoghi e atmosfere magiche con uno stile unico.

"Cenerentola ha molte scene ambientate all'interno di enormi scenografie", afferma Kenneth Branagh, "dunque non dovevamo deludere le aspettative del pubblico, ma allo stesso tempo dovevamo superarle, offrendo una visione brillante e originale".

Il pluripremiato scenografo Dante Ferretti, che ha lavorato con registi acclamatissimi come Federico Fellini, Martin Scorsese, Franco Zeffirelli e Francis Ford Coppola, ha svolto un'enorme quantità di ricerche durante la preparazione per il film, ispirandosi principalmente all'architettura nordeuropea del XVI, XVII e XVIII secolo.

Ferretti afferma: "Kenneth voleva uno stile che ricordasse il XIX secolo, e questo ci ha dato l'opportunità di incorporare anche stili architettonici precedenti. I personaggi vivono in luoghi costruiti secoli prima del periodo in cui si svolge il film, e sono stato particolarmente attratto dalle atmosfere magiche e opulente del periodo Barocco. La mia intenzione era creare un mondo a metà tra realismo storico e fantasy, con un'atmosfera credibile e fantastica al tempo stesso".

Prosegue: "Ricordo che, quando ero un bambino e vivevo a Macerata, i miei genitori mi portarono al cinema per vedere la versione animata di Cenerentola. Quando sono stato contattato per questo progetto, ho subito rivisto il film e sono rimasto colpito dalla sua magnificenza. È un film che ti trasporta in un altro mondo, con enormi castelli, sale da ballo e maestose scalinate".

Branagh voleva che il film evocasse una maestosa opulenza, come si addice a un regno fiabesco, in cui la magia e l'intervento della Fata Madrina apparissero plausibili. Allo stesso tempo, desiderava che tutte le ambientazioni fossero credibili il più possibile.

Ferretti  ha  ideato  e  costruito  i  set  per  gli  esterni  del  Palazzo  Reale,  un'enorme  struttura provvista di un'ampia scalinata, magnifici giardini e fontane finemente decorate, i set per la casa di Ella, e soprattutto, la grande sala da ballo del palazzo, dove Ella fa il suo indimenticabile ingresso e danza con il Principe.

Secondo Simon Kinberg, molti altri film avrebbero realizzato la sala da ballo al computer, ma non questo. "Per Dante e Kenneth era fondamentale che questo luogo, il più iconico nella fiaba di Cenerentola e uno dei più celebri nella storia del cinema, fosse reale", afferma.

"Nella mia mente volevo evocare l'Europa del vecchio mondo, che si addice alla magia di questa storia e ai suoi personaggi eccentrici", afferma Ferretti. "Il realismo è il mio obiettivo primario, dunque preferisco creare delle scenografie vere e proprie, e anche gli attori le preferiscono al green screen… li aiutano a entrare nei personaggi".

Branagh e Ferretti hanno avuto numerose discussioni e hanno deciso di comune accordo di costruire delle vere scenografie, dunque tutto è stato assemblato nei teatri di posa e nei back lot. Ferretti ha coinvolto nel procedimento la sua collaboratrice, la set decorator Francesca Loschiavo-­‐Ferretti, che lavora con lui da trent'anni.

Ferretti spiega: "Disegno tutti i bozzetti, e poi Francesca li revisiona per controllare che tutti i dettagli siano accurati. Ma non volevamo che tutto apparisse troppo perfetto, quindi abbiamo

volutamente conservato dei piccoli errori in tutte le nostre scenografie per farle apparire più realistiche".

Richard Madden afferma: "Le scenografie, proprio come i personaggi, possiedono una personalità, e ci raccontano chi siano realmente queste persone. Il pubblico ne rimane visivamente estasiato, e gli attori possono trarne ispirazione".

Prosegue: "Dei dettagli così vividi e realistici rendono ogni cosa plausibile e speciale come non mai".

L'INCANTEVOLE BALLO A PALAZZO REALE
Per il ballo al palazzo, Kenneth Branagh voleva la sala da ballo più spettacolare che si potesse immaginare. Il set è stato costruito ai Pinewood Studios nel famoso teatro di posa 007, il più grande d'Europa, che negli anni ha ospitato centinaia di gigantesche produzioni.

Ricordando la prima visita al set, Allison Shearmur afferma: "La grandezza di quest'ambiente mi ha lasciata senza parole. Sostanzialmente, è una grande, enorme caverna di cemento, larga come svariati campi da calcio, e Dante Ferretti ha costruito una sala da ballo di tre piani che riempiva tutto il teatro di posa, trasformandolo nella sala più bella che si potesse immaginare".

Prosegue: "Camminare su quel set è stato come entrare in un libro di fiabe".

"Il palazzo doveva essere magico, dunque ho studiato molta architettura francese, come il Louvre, il Palais Opéra e l'Hôtel de Soubise, tutti luoghi provvisti di grandi scalinate", afferma Ferretti. "Siamo partiti dalla scalinata e poi abbiamo creato tutto il resto, compresa l'entrata principale con il suo grande arco e le sue fontane interne".

Ferretti e la sua squadra hanno costruito una sala da ballo vasta e sontuosa, con un'impressionante lunghezza di 45 metri per 32 di larghezza. Il set comprendeva una grande scalinata, pavimenti e muri di marmo, statue d'oro, migliaia di fiori, affreschi e candelieri decorativi, e tende realizzate con quasi due chilometri di tessuto.

La  sala  da  ballo  includeva  anche  17  enormi  lampadari  appositamente  realizzati  in  Italia, provvisti di quasi 5.000 candele a olio, ciascuna delle quali doveva essere accesa manualmente. Francesca Loschiavo-­‐Ferretti voleva inoltre che i lampadari posti nel corridoio principale e nella sala fossero esagerati. In conclusione, i lampadari sono stati appositamente realizzati a Venezia, e sono delle vere e proprie opere d'arte.

"Doveva esserci una grandiosità, un momento mozzafiato in cui Ella entra nella sala per la prima volta, ma allo stesso tempo una certa leggerezza", afferma Branagh. "Il momento in cui Lily è entrata per la prima volta nella sala da ballo, nel mezzo di quella sequenza, è stato uno dei più belli, elettrizzanti e toccanti in tutta la mia carriera. Persino gli operai più incalliti e i truccatori più cinici avevano gli occhi lucidi".

Lily James è d'accordo, e afferma: "Entrare in quel set per la prima volta è stato straordinario. La sala da ballo era la cosa più magica che avessi mai visto, e quando sono entrata e tutti avevano gli occhi puntati su di me ero terrorizzata, ma è stato il momento culminante delle riprese".

Cate Blanchett aggiunge: "Quando sono entrata nella sala da ballo, ho dovuto raccogliere la mia mandibola dal pavimento… sembrava di essere tornati indietro nel tempo, in un film in Technicolor della MGM. Quando Cenerentola e il Principe hanno iniziato a ballare, è stato profondamente emozionante".

"Dante è brillante e possiede un senso dello stile che non è mai invadente, stucchevole, pacchiano o stravagante, ma sempre molto elegante", afferma Branagh. "La sala da ballo offre tutto ciò che il pubblico si aspetta, e sebbene ricordi altre famose sale da ballo di Vienna, Parigi o Londra, è unica nel suo genere".

 

CASA DOLCE CASA
In aggiunta ai set del palazzo e della sala da ballo, Dante Ferretti e la sua squadra hanno costruito gli esterni della casa di Ella in location a Black Park, un vasto parco naturale situato a Wexham, Buckinghamshire (non lontano dai Pinewood Studios), con delle stalle, una fontana e una serra.

Lily James afferma: "Le location degli esterni, come i prati pieni di fiori selvatici coloratissimi, con il polline che si spargeva nell'aria, e le pecore, le oche e i cavalli che correvano in giro, erano davvero spettacolari".

Gli interni della casa, incluse le camere da letto, lo studio del padre di Ella e la soffitta dove la ragazza dorme, sono stati costruiti nei teatri di posa, insieme a una replica degli esterni della casa. Ferretti afferma: "Abbiamo riempito la casa di colori, come in una fiaba. La carta da parati, che abbiamo disegnato e stampato, ha uno stile bourgeois in gran parte della casa, mentre nello studio del padre è orientale e più decorata. Dato che per lavoro fa il mercante, abbiamo riempito lo studio di oggetti provenienti da ogni parte del mondo".

Kenneth  Branagh  afferma:  "Avevamo  bisogno  che  la  casa  di  Ella  possedesse  calore,  per ricordare al pubblico la vita di una famiglia felice. Grazie alla cura di Dante, questo risultato è stato ottenuto".

Helena Bonham Carter aggiunge: "Questo è un grande film con scenografie gigantesche, che mi hanno molto aiutato nel mio lavoro. Ho fatto molti film con dei green screen, in cui bisogna immaginare ogni cosa, quindi è stato molto d'aiuto poter girare le mie scene nel giardino, con la serra e la casa di Ella a fungere da inspirazione".

COSTUMI REGALI
La presenza di costumi elaborati era ugualmente fondamentale per la produzione, e per crearli è stata ingaggiata la costumista Sandy Powell, più che qualificata per un lavoro di questo tipo. Oltre alla sua impressionante filmografia, che include produzioni indipendenti come La Moglie del Soldato, Lontano dal Paradiso e Orlando, ma anche premi Oscar® come The Young Victoria, Shakespeare in Love and The Aviator, la Powell ha trascorso molti anni progettando costumi da uomini in film per uomini, dunque era molto emozionata al prospetto di lavorare a un film pieno di personaggi femminili forti.

Era essenziale che ci fosse un look simile tra i costumi e le scenografie, quindi la Powell ha lavorato a stretto contatto con lo scenografo Dante Ferretti. Fortunatamente i due condividevano il medesimo studio durante la pre-­‐produzione, e potevano vedersi ogni giorno per controllare che tutto fosse coordinato.

La Powell, che ha iniziato a lavorare sui bozzetti di ogni personaggio quasi due anni prima delle riprese, ha optato per uno stile a metà tra il XIX secolo e gli anni '40 del XX secolo. Ha affrontato il film come se fosse un libro di fiabe per bambini: molto vivace e colorato, con dei colori che facessero distinguere subito i buoni dai cattivi.

"Quando stai lavorando a un film hai molte idee, quindi devi riuscire a capire la sceneggiatura", afferma la Powell. "È inutile ideare un costume che non si abbini con gli altri. Il film doveva sembrare una fiaba, e nelle fiabe non ci sono regole".

Prosegue: "La storia si svolge più o meno nel 1830, ma è un'ottima cosa avere la libertà di scegliere il costume più giusto per ogni personaggio. Ci sono stili e influenze differenti per ogni personaggio, o per ogni gruppo di personaggi".

La Powell ha visionato il film d'animazione prima di iniziare il suo lavoro, ma solo per curiosità e non necessariamente come fonte di ispirazione. Ma, dopo aver iniziato a disegnare gli abiti, ha notato delle chiare somiglianze, come se fosse stata inconsciamente influenzata dal film. "Le immagini del film d'animazione sono talmente iconiche da essere stampate nella nostra memoria".

Per gli abiti da lavoro di Ella, la Powell ha deciso di evitare gli stracci del film d'animazione. Invece, indossa un vestito simile a ciò che indossava in tempi più felici, prima della morte di suo padre. Realizzato con del voile di cotone verde acqua, il vestito è stato influenzato da una stampa floreale del 1920 con dei grandi fiori rosa, quasi nascosti nel tessuto, ma invece di ridurlo a brandelli come nel film originale, si deteriora semplicemente nell'arco del tempo.

La gonna che Cenerentola indossa durante il suo emozionante ingresso al ballo ha richiesto mesi e mesi di preparazione per la Powell e la sua squadra, a causa dei numerosi prototipi e delle prove da effettuare per i vari movimenti e le scene di danza. "Non deve soltanto ballare, ma deve anche fuggire dal ballo correndo per una grande scalinata", afferma la Powell. "La

gonna è stata progettata sapientemente, quindi anche se è voluminosa, è sempre molto bilanciata".

Prosegue: "Non è nemmeno pesante perché poggia su punti strategici del corpo, e i supporti posti sotto le numerose sottovesti rendono i movimenti incredibilmente semplici. Non è la gonna più sontuosa o elegante del ballo, ma doveva risaltare tra la folla restando allo stesso tempo molto semplice".

La Powell voleva evocare un senso di leggerezza e semplicità, e nonostante le grandi dimensioni doveva apparire priva  di  peso.  Per riuscirci ha  utilizzato  diversi strati di  tessuto  finissimo, ognuno di una diversa sfumatura di blu, che messi insieme appaiono blu-­‐lilla. "Gli strati di tessuto funzionano molto bene, e sembrano quasi fluttuare attorno a lei quando si muove. Fanno apparire Lily molto minuta, e allo stesso tempo forniscono un forte contrasto con l'aspetto che ha all'inizio del film. Volevo che sembrasse un acquerello", afferma la Powell.

Inoltre, l'aggiunta di un corsetto ha aiutato ad accentuare il fisico minuto della James, creando un forte contrasto tra il suo punto vita di 55 centimetri e la voluminosa gonna. Ma la Powell ha deciso di non inserire dei gioielli o una tiara, per evidenziare la sua semplicità. "Cenerentola conquista il cuore del Principe con la sua onestà e la sua bontà, quindi volevo che i suoi abiti mostrassero questo".

Le è poi venuta l'idea di far posare delle piccole farfalle sul vestito subito dopo che la Fata Madrina lo crea, che sarebbero poi state incorporate nelle decorazioni del vestito. In conclusione, sono state create nove versioni della stessa gonna, ognuna delle quali è stata realizzata con oltre 240 metri di tessuto, più di 10.000 cristalli Swarovski, numerose sottovesti e oltre quattro chilometri di cuciture.

"La prima volta che ho visto il vestito blu di Cenerentola nell'ufficio di Sandy Powell, sono rimasta  senza  parole"  afferma  Allison  Shearmur.  "Mi  ha  invitato  a  toccarlo  ed  io  ero terrorizzata, ma quando l'ho fatto sembrava di toccare una nuvola. Eppure, c'era una quantità impressionante di tessuto in quella gonna".

Per la Powell, i costumi della celebre matrigna cattiva sono stati i più divertenti da ideare. Cate Blanchett è stata la prima attrice a entrare nel cast del film, quindi la Powell ha disegnato i vestiti della matrigna pensando a lei. La Powell aveva già lavorato con l'attrice in The Aviator di Martin Scorsese e in Carol di Todd Haynes, di prossima uscita.
Nella sceneggiatura, il personaggio della Blanchett è descritto come una grande bellezza (o almeno lo era in gioventù), dunque la Powell ha deciso di vestire la matrigna seguendo questa idea. La Powell voleva mostrare al pubblico che la matrigna e le sue figlie stavano dilapidando la fortuna del padre di Cenerentola in vestiti, ecco il perché delle straordinarie gonne e dei numerosi cambi d'abito.

La Powell afferma: "Volevo che avesse un aspetto minaccioso, e Cate ha un portamento straordinario. Indossa ogni vestito in modo meraviglioso. È il sogno di ogni stilista, perché è una

persona fantastica da vestire. Solo alcuni attori riescono a indossare qualsiasi vestito, e lei è una di questi".

"Sandy e io ci siamo inspirate a dive degli anni '40 come Marlene Dietrich e Joan Crawford, donne che ammiriamo ancora oggi, che avevano un'aria di pericolo e mistero intorno a loro, grazie anche alla luce con cui venivano fotografate", afferma la Blanchett.

La Powell aggiunge: "Il profilo di Cate è molto espressivo, e ho usato una tavolozza di colori simili a quelli di alcune gemme, oltre a molto nero. Era bellissima, eppure c'era qualcosa di tagliente e affilato nel suo aspetto".

La  Powell  ha  anche  ideato  le  varie  calzature  indossate  dalla  matrigna, tutte  realizzate da
Salvatore Ferragamo.

I costumi delle sorellastre erano eccessivi (e non in modo positivo), proprio come voleva la Powell. Spiega: "Erano molto appariscenti e colorati, con strati di tessuto accatastati uno sopra all'altro… molto goffi e grossolani".

Le sorellastre sono belle al di fuori, ma superficiali e brutte nell'animo, quindi per la Powell era fondamentale che apparissero anche sciocche, oltre che brutte. Spiega: "Ho deciso di vestirle in modo identico, come nel film d'animazione Disney, quasi come se fossero due amiche che escono a fare shopping e comprano gli stessi vestiti, ma di colori diversi, o due gemelle che si vestono sempre allo stesso modo, ancora una volta con colori diversi".

Spiega: "In sostanza, le ho vestite in modo fin troppo pittoresco, usando i tessuti più economici che potessimo trovare, spingendomi leggermente oltre con i loro vestiti, ma senza combinare un disastro. Questo aiuta anche a concentrarsi sulla matrigna".

Secondo la Powell, tra tutti i personaggi, il Principe è quello che somiglia di più alla sua controparte animata. Doveva essere bello e affascinante, ovviamente, ma non c'erano dubbi che avrebbe dovuto indossare un'uniforme bianca per il ballo (è l'unico a essere vestito di bianco nella sala da ballo). Ha usato varie sfumature di blu per accentuare i suoi occhi azzurri, ma invece di colori mascolini e scuri, ha optato per l'azzurro, il verde e il bianco, e siccome Il personaggio fa parte dell'esercito, gli ha fatto indossare un'uniforme bellissima, seppure storicamente inaccurata. Sarebbero stati più realistici dei pantaloni bianchi alla zuava, larghi alle ginocchia, ma la Powell ha deciso che dei pantaloni aderenti sarebbero stati più appropriati.

I  costumi  di  Helena  Bonham  Carter  sono  stati  abbastanza  difficili  da  ideare,  poiché  il personaggio ha due lati. La Powell ha ideato per primo il costume della mendicante che si avvicina a Cenerentola dopo che la matrigna le strappa la gonna.

"Non volevo mostrare la solita mendicante con un cencioso mantello di lana e un cappuccio", afferma. "Ho pensato che fosse molto più interessante farla somigliare al bosco dal quale emerge".

Per  quanto  riguarda  la  Fata  Madrina,  la  Powell  voleva  esaudire  i  sogni  di  ogni  bambina, portando in vita l'amato personaggio in un modo magico e appariscente. Per riuscirci ha creato una gonna bianca con ali d'argento, realizzata con 120 metri di tessuto, 10.000 cristalli Swarovski, e 400 luci a LED, cucite sul tessuto, che si illuminano ogni volta che lancia un incantesimo.

La Bonham Carter afferma: "Il costume era largo quasi un metro e venti e non era molto pratico, devo ammettere. Non riuscivo a trovare una posizione in cui rilassarmi, ed era quasi impossibile respirare con quel corsetto, dunque per la maggior parte del tempo ero esausta e delirante".

Prosegue: "Ovviamente la gonna era fantastica una volta indossata, ma ogni volta che dovevo muovermi ero come un disastro ambulante, perché abbattevo sgabelli e qualsiasi altra cosa mi si parasse davanti".

Riuscire a vestire e a preparare l'attrice per la macchina da presa non era un processo semplice. "La cosa triste è che all'inizio sono una vecchia mendicante, ma ci voleva più tempo a farmi assomigliare a una fata che a una vecchietta", afferma la Bonham Carter.

"Sandy è brillante, precisa e preparata, ma è aperta anche ai suggerimenti degli attori, o ai miei", afferma Kenneth Branagh. Per esempio, Helena voleva che la Fata Madrina avesse le ali. Alla fine, è stata una combinazione tra il loro lavoro e quello della post-­‐produzione che ha permesso alla Fata Madrina di apparire splendente ed elegante, brillante ed eccentrica, ma comunque molto bella, attraente e materna".

Per gli ospiti che presenziano al ballo, gli abiti della Powell si sono ispirati ai balli presenti in classici film come Il Gattopardo di Luchino Visconti e L'Ottava Meraviglia di Alexander Hall. Il risultato è un mix di stili e look differenti provenienti da diversi secoli, riuscendo a comunicare la varietà degli ospiti presenti.

Per le scene del ballo sono state impiegate 200 comparse, che comprendevano 25 guardie, 20 servitori, 54 ballerini professionisti e 30 musicisti, ciascuno dei quali indossava un costume ideato e creato dalla Powell e la sua squadra. L'intera sequenza del ballo ha richiesto più di tre mesi di preparazione, tra cui le audizioni, le varie prove costume e le coreografie.

"Volevamo che tutto fosse il più colorato possibile", afferma la Powell. "Dunque l'intera sala da ballo è un'esplosione di colori: sontuosa, ricca, e a tratti molto eccessiva, poiché gran parte degli ospiti sono intenzionati a stupire, o preferibilmente sposare, il Principe". Gli ospiti includevano un variegato gruppo di personaggi provenienti da varie classi economiche e sociali, e principesse dal Medio Oriente, dalla Cina e dal Giappone, dal Galles, dall'Africa, dalla Spagna e dalla Russia.

L'INDIMENTICABILE SCARPETTA DI CRISTALLO
Le iconiche scarpette di cristallo che Cenerentola indossa al ballo, una delle quali viene smarrita in modo memorabile, sono uno degli elementi più amati della fiaba originale trascritta da Charles Perrault.

Per Sandy Powell, il processo di creazione delle scarpe è stato eccitante, ma anche molto scoraggiante. "Ho studiato diverse modalità per realizzare una scarpetta di vetro, e ho capito che la cosa più importante era che brillasse, dunque doveva essere fatta di cristallo e non di vetro, perché il vetro non brilla", afferma. "Sapevo già di quale forma la volevo, perché mi sono inspirata a una scarpa originale del 1890, trovata al museo delle scarpe di Northhampton… la scarpa  era  incredibilmente  minuscola,  con  un  tacco  di  12  centimetri,  e  semplicemente elegante".

La Powell si è subito resa conto che realizzare una scarpa di cristallo avrebbe richiesto l'aiuto della compagnia austriaca Swarovski, che ha subito accettato la sfida. Così ha avuto inizio una collaborazione tra il design della Powell e la realizzazione svolta da Swarovski, che ha occupato mesi  e  mesi  di  tempo,  con  numerosi  test  e  prove  costume,  che  è  risultata  in  un  grande successo.

Spiega: "Abbiamo scannerizzato la scarpa e ne abbiamo realizzato diverse versioni in resina, ma è stata una sfida ottenere la giusta forma e capire come crearla utilizzando il minor numero di giunture possibile. Ci sono stati numerosi problemi tecnici nel corso del lavoro, e hanno dovuto sviluppare un macchinario speciale per creare le scarpe, ma alla fine siamo riusciti a ottenere una scarpa che sembrasse ricavata da un singolo pezzo di cristallo, proprio come volevamo. Il giorno in cui ci hanno mostrato la scarpa finita è stato incredibile… abbiamo provato un grande sollievo".

Sono state realizzate otto copie della scarpa, ma nessuna di esse poteva essere indossata, perché il cristallo non permette il movimento. Sono quindi state utilizzate come oggetti di scena per le scene in cui le fanciulle del regno la provano, o come modelli da essere distrutti durante le riprese.

Kenneth Branagh aggiunge: "Sandy ha realizzato una scarpa in 3D molto affascinante, realizzata per far sì che, da qualsiasi angolazione, la luce rifrangesse in riflessi colorati, dando così una ricchezza, una magia e un dinamismo alla scarpa".

CATTURARE I MOMENTI SU PELLICOLA
Il direttore della fotografia Haris Zambarloukos (Locke, Thor) ha dovuto affrontare delle sfide altrettanto complesse. Il suo lavoro richiedeva una grande quantità di pianificazione e preparazione,  oltre  che  molta  passione.  Fortunatamente  Zambarloukos  si  sentiva perfettamente a suo agio nel teatro di posa 007, dove aveva già girato le scene ambientate nel villaggio di pescatori in Mamma Mia! e le scene del tunnel allagato in Jack Ryan – L'Iniziazione.

Per quanto riguarda le scene del ballo, Zambarloukos afferma: "Concettualmente, volevamo ricreare l'atmosfera di un elegante ballo illuminato dalla luce delle candele, ma allo stesso tempo volevamo evidenziare gli spettacolari dettagli delle scenografie di Dante Ferretti e dei costumi di Sandy Powell. Inoltre sapevamo che certe interpretazioni sono troppo speciali per essere ripetute".

Zambarloukos e la sua squadra speravano di catturare ciascun momento delle sequenze del ballo da più punti di vista possibili, utilizzando cinque macchine da presa e due gru per ottenere un effetto spazioso e mostrare la maestosità dei set e delle coreografie. Per ottenere la giusta atmosfera, gli addetti alle riprese hanno anche costruito dozzine di attrezzi per l'illuminazione, che sono poi stati posti sui reds (le travi sul soffitto del teatro di posa), che potevano essere posizionati e controllati tramite il computer.

Il film è stato girato interamente su pellicola, e non in digitale, usando pellicole 200 ASA e 50
ASA, che oggi sono utilizzate molto raramente. Zambarloukos ha anche usato delle lenti anamorfiche Panavision per creare un effetto wide-­‐screen in stile CinemaScope. Spiega: "Kenneth ed io volevamo realizzare un classico film senza tempo… un film ispirato ai musical più smaglianti e ai colossal più epici, di conseguenza abbiamo utilizzato molti strumenti che venivano usati in quel tipo di film".

La maggior parte delle telecamere digitali sono molto sensibili alla luce, e quindi rispecchiano il modo in cui l'occhio umano la vede. Utilizzare uno stile più tradizionale di riprese voleva dire che i cineasti dovevano immaginare e creare l'effetto desiderato, proprio come succedeva nell'epoca d'oro di Hollywood.

"Il risultato è davvero magico, e molto più opulento rispetto a ciò che viene ripreso dalle moderne telecamere digitali", afferma Zambarloukos. "I grandi classici di Walt Disney erano completamenti disegnati a mano, facendo apprezzare l'arte e l'immaginazione umana, quindi siamo tornati indietro nel tempo per realizzare un tributo a quel tipo di cinema".

TRUCCARE E ACCONCIARE LA PIÙ BELLA TRA LE FANCIULLE
Nella prima scena in cui Lily James compare sul grande schermo nei panni di Ella, i realizzatori volevano che l'attrice apparisse più semplice e naturale che mai, un compito affidato nelle mani capaci della truccatrice Naomi Donne (Skyfall, Chocolat) e dell'acconciatrice Carol Hemming (Frankenstein di Mary Shelley). L'obiettivo è stato raggiunto applicando soltanto una piccola quantità di trucco sul volto della James.

La Donne spiega: "La mancanza di trucco sul volto di Ella aiuta a comunicare un'idea di purezza, pulizia e vivacità, in qualche modo anche di magia, perché l'attenzione è focalizzata sulla sua essenza, senza alcun artificio creato da noi".

Prosegue: "La sua pelle doveva apparire perfetta e, dato che già lo è normalmente, abbiamo utilizzato il blush per esprimere le sue varie emozioni. Quando era triste o abbattuta, la sua

pelle era pallida, mentre nelle scene in cui era emozionata o innamorata le applicavamo il blush
sulle guance".

Per il ballo, la Donne voleva dare un po' di brillantezza in più alla James, per farla apparire più luminosa e magica perché il personaggio è sotto un incantesimo. Ci è riuscita mescolando una lozione riflessante con del glitter bianco, e applicando poi il preparato sulla pelle dell'attrice. Poi le è stato applicato del glitter sulle palpebre, e la Hemming e la sua squadra hanno inserito dei cristalli nei suoi capelli per farli risplendere.

"Non erano molto visibili ma riflettevano molta luce, dunque la pelle di Lily appariva come illuminata a sua volta", spiega.

Per la scena del matrimonio, la Donne e la Hemming desideravano che Cenerentola apparisse più elegante e sofisticata, per mostrare che stava diventando una donna, dunque è stata utilizzata una piccola quantità di fondotinta, di rossetto e di eyeliner. "Un po' di make up, che nelle scene precedenti era praticamente assente, ha fatto una differenza enorme", afferma la Donne. "Una volta pettinata, sembrava improvvisamente cresciuta".

Oltre ai personaggi principali e secondari, la Donne e la Hemming erano anche responsabili delle acconciature e del trucco di tutte le comparse nelle scene del ballo, che richiedevano cinquanta truccatori e acconciatori in più rispetto al resto delle riprese. In stretta collaborazione con la Powell e la squadra, erano necessarie cinque ore di tempo per vestire, truccare, fotografare e classificare singolarmente ogni comparsa.

UN GIOIELLO DI CARROZZA
Per l'iconica carrozza, lo scenografo Dante Ferretti voleva realizzare qualcosa di speciale e originale,  ma  ideare  e  creare  l'elemento  più  fondamentale  di  una  delle  sequenze  di metamorfosi più famose di sempre non era un'impresa facile.

La memorabile scena ha inizio quando la Fata Madrina, alla ricerca di un mezzo di trasporto per condurre Cenerentola al ballo, trasforma una zucca in una bellissima carrozza, con tanto di cocchieri e valletti. Cenerentola deve tornare a casa prima dello scoccare della mezzanotte, quando la carrozza ritornerà a essere una zucca.

Lily James afferma: "Kenneth voleva che tutte le ragazze del mondo desiderassero fare un giro su quella carrozza, e spero che tutti la troveranno la cosa più bella del mondo. Entrare nella carrozza per la prima volta è stata un'esperienza surreale, assolutamente mozzafiato".

"Non volevamo ricreare la scena nei minimi dettagli, ma sapevamo che nella storia sarebbero comparse una zucca e una carrozza. Dunque ci siamo ispirati all'atmosfera del film animato del
1950,  piuttosto  che  agli  eventi  effettivi",  afferma  Kenneth  Branagh.  "C'era  molta  gioia  di vivere…  tanta  meraviglia,  passione,  gioia  e  leggerezza,  tutte  caratteristiche  che  abbiamo provato a inserire nel nostro film".

Prosegue: "Abbiamo deciso di inserire una scena mozzafiato, in cui Cenerentola fugge dal castello, lottando contro il tempo prima che scocchi la mezzanotte, che ovviamente ha richiesto una pianificazione meticolosa tramite storyboard e filmati di pre-­‐visualizzazione, realizzati in digitale come in un film d'animazione".

Infine, la scena è stata girata utilizzando una carrozza d'oro simile a una zucca, totalmente funzionante e trainata da quattro cavalli bianchi. Era alta tre metri, lunga cinque, e pesava circa due tonnellate.

Per quanto riguarda il design, Ferretti ha deciso di iniziare a progettare la carrozza a partire da un gioiello piuttosto che da un frutto o un vegetale, così da farla sembrare un bellissimo prezioso che avvolge Cenerentola, il vero gioiello della storia. Spiega: "In un certo senso sono diventato un attore, mi sono trasformato in una fata, o in questo caso in un mago, e ho lasciato che  la  mia  immaginazione tramutasse  una  zucca  nella  carrozza  che  vediamo  nel  film.  Ho studiato  diversi  gioielli  e  portagioie,  tra  le  altre  cose,  e  dopo  molti  bozzetti  e  tanta pianificazione siamo arrivati al risultato finale".

Prosegue: "Abbiamo deciso di far svolgere l'effettiva trasformazione nella serra di vetro situata nel cortile di Cenerentola, dove lei ha coltivato la zucca originale, dunque abbiamo incorporato alcuni elementi architettonici della serra nel design della carrozza".

Stuart Heath (Maleficent) della BGI Supplies ha ideato un telaio per sorreggere la carrozza, poi costruito da un fabbricante di carrozze polacco in ghisa e acciaio. Il telaio è stato poi dipinto e decorato affinché apparisse più magico e mistico che mai.

"Il design della zucca doveva armonizzarsi con la serra" afferma Heath. "La zucca si ingigantisce e sfonda il tetto, quindi dovevamo prendere alcuni elementi della serra e incorporarli nella zucca. Il nastro che si trova attorno alla parte superiore della carrozza proviene dalla serra, così come il sedile sul quale si trova Cenerentola".

Il lavoro è poi passato alla squadra del supervisore agli effetti speciali David Watkins (World War Z). Dovevano occuparsi della scena in cui la carrozza fugge via dal palazzo, dando inizio a una corsa molto accidentata. Watkins e la sua squadra hanno preso il telaio creato dalla Big e vi hanno installato leve pneumatiche, pulegge e cavi per controllare ogni impatto senza dover guidare la carrozza vera e propria.

Infine, gli elettricisti hanno montato sulla carrozza i vari generatori, e gli addetti alle riprese hanno installato le loro macchine da presa.

PER SEMPRE FELICI E CONTENTI

Fin dal primo giorno, tutte le persone coinvolte nella realizzazione di Cenerentola hanno condiviso la stessa passione e lo stesso entusiasmo nel raccontare questa storia, rendendo omaggio agli indimenticabili elementi del classico d'animazione e creando un film umano, bello e pieno di calore, che durerà per generazioni. I meravigliosi costumi e le scenografie opulente hanno aiutato a costruire la magica ambientazione del film, e l'onestà e la profondità infuse nei personaggi li hanno resi reali in un modo fantasioso, eppure credibile.

Quando Cenerentola arriverà nelle sale, il 12 marzo 2015, al pubblico sembrerà di vedere questa storia per la prima volta. "Tutti conosciamo la storia di Cenerentola. Tutti conosciamo la storia di Amleto. Eppure andiamo a vedere Amleto decine di volte, perché i migliori allestimenti riescono a farci credere che, magari, Amleto ucciderà Claudio stavolta".

Prosegue: "Con questa versione di Cenerentola gli spettatori proveranno gli stessi sentimenti e rimarranno sorpresi da molte scene, perché sono così reali, divertenti e tragiche".

La maggior parte delle fiabe sono raccontate tramite film d'animazione, e ciò impedisce al pubblico di immedesimarsi realmente con i personaggi, ma con questa versione di Cenerentola l'effetto sarà immediato e palpabile. "Vedendo Cenerentola sul grande schermo ci ricordiamo dei pregi e dei difetti degli esseri umani, che nelle fiabe sono spesso incarnati da personaggi come il lupo cattivo o la malvagia matrigna", afferma la Blanchett. "Gli spettatori faranno davvero il tifo per questa Cenerentola".

Un film senza tempo, nella migliore accezione del termine, che con la sua combinazione di umorismo, romanticismo e avventura intratterrà e catturerà bambini e bambine, uomini e donne in tutto il mondo. "È una storia che non invecchia mai", afferma la Shearmur, "tutti vogliamo che la bontà e la gentilezza trionfino".

"Il nostro obiettivo era realizzare una versione soddisfacente e seria di Cenerentola, e in questo contesto siamo riusciti ad affrontare alcuni argomenti interessanti", afferma Chris Weitz.

Kenneth Branagh aggiunge: "L'umanità di Cenerentola è il centro di tutta l'opera. È un film divertente, ma possiede anche molto cuore".

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Cenerentola (2014) disponibile in DVD da mercoledì 26 Agosto 2015
info: 12/03/2015.

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