Poster Downton Abbey II: Una Nuova Era

Downton Abbey II: Una Nuova Era (2022)

Downton Abbey: A New Era
Locandina Downton Abbey II: Una Nuova Era
Downton Abbey II: Una Nuova Era (Downton Abbey: A New Era) è un film del 2022 prodotto in USA, di genere Drammatico diretto da Simon Curtis. Il film dura circa 120 minuti. Il cast include Hugh Bonneville, Laura Carmichael, Jim Carter, Brendan Coyle, Michelle Dockery, Kevin Doyle, Joanne Froggatt, Harry Hadden-Paton, Robert James-Collier, Allen Leech, Phyllis Logan, Elizabeth McGovern. In Italia, esce al cinema giovedì 28 Aprile 2022 distribuito da Universal Pictures. Disponibile in homevideo in DVD da giovedì 14 Luglio 2022, in Digitale da giovedì 30 Giugno 2022.

Un grande viaggio verso il sud della Francia per svelare il mistero della villa appena ereditata dalla Contessa madre.

È il 1928 e la famiglia e la servitù di Downton Abbey partecipano tutti al matrimonio di Tom Branson e Miss Lucy Smith, figlia di Maud, Lady Bagshaw. Da quando la sua salute è peggiorata, la Contessa Madre, la vedova Crawley, si è trasferita di nuovo a Downton per essere più vicina alla sua famiglia. Lord Grantham annuncia che l’avvocato di famiglia farà visita a Downton su richiesta della Contessa Madre e che tutta la famiglia deve essere presente. Violet ha ereditato una villa nel sud della Francia che, a sua volta, vuole lasciare in eredità a Sybbie, la figlia di Lady Sybil e Branson. Decisione che non piace molto a Tom Branson. Pieno di domande sul perché il defunto Marchese di Montmirail abbia lasciato un dono così generoso alla Contessa Madre, Lord Grantham riceve un’interessante telefonata. Mister Barber, un regista della società cinematografica British Lion, vuole ambientare il suo prossimo film muto, The Gambler, a Downton Abbey. Robert pensa che sia un’idea grottesca ma, con un’importante offerta sul piatto e un veloce tour dei solai e del tetto con Lady Mary, concede con riluttanza a Mary di occuparsi lei della cosa e fare quello che crede sia meglio.

Nei sottoscala, la notizia dell’arrivo del film a Downton causa grande agitazione. Daisy e Anna sono sopraffatte dall’eccitazione all’idea di vedere di persona i loro idoli delle matinée mentre Mrs Hughes deve trovare il modo per riferire la notizia a Mr Carson. Daisy e Andy sono ormai sposati e vivono nella fattoria di Mr Mason all’interno della proprietà – arrangiamento che presenta le sue difficoltà anche se Daisy elabora un piano che, spera, porterà la coppia di neosposi ad avere il proprio spazio.

Mentre la troupe e le star del film si preparano ad arrivare a Downton Abbey, la famiglia pianifica la fuga dall’imminente caos e sfrutta l’opportunità per andare a vedere la villa nel sud della Francia. Edith pensa di tornare a lavorare dopo la nascita del figlio Peter e la prospettiva di scrivere un articolo su quanto il sud della Francia sia diventato una destinazione di gran moda per le vacanze dei ricchi e famosi è troppo allettante per essere rifiutata.

Mentre la famiglia si prepara per la partenza verso la Francia, l’attrice e l’attore protagonisti del film arrivano alla casa mandando la servitù in un frenetico stato di eccitazione. Myrna Dalgleish di persona è bella quanto sui manifesti, ma sarà all’altezza della sua fama? Il suo co-protagonista, Guy Dexter, è affascinante e gentile e lascia le donne della servitù in estasi nei corridoi. Il suo fascino non è estraneo a Thomas Barrow che però, essendo stato respinto così crudelmente in passato, tiene fermamente sotto controllo i suoi sentimenti. Essendo stato convinto da Lady Mary a portare con loro Carson in Francia, Robert e il resto della famiglia si imbarcano per la Francia per conoscere i Montmirail lasciando a Mary la responsabilità della squadra del film. Robert e Cora sono piacevolmente sorpresi dal caldo benvenuto che ricevono dal nuovo Marchese di Montmirail ma si rendono conto che ci vorrà del tempo perché la madre si abitui all’idea di perdere la sua casa d’inverno in favore di una bambina che appartiene a questa famiglia aristocratica inglese. Una volta in Francia, la famiglia cerca di svelare il mistero di questo generoso dono ricevuto dalla Contessa Madre e si gode i meravigliosi paesaggi della Costa Azzurra. Cercando la verità, però, Robert trova di più di quello che si aspettava e questo genera più domande che risposte. Domande alle quali solo sua madre può rispondere. Avendo anche lei un segreto, Cora si sente obbligata a condividerlo con il marito e questo affretta la loro partenza dalla Francia.

A Downton il film è tormentato dai problemi perché la società cinematografica minaccia di bloccare i finanziamenti a causa dell’aumento di popolarità dei film sonori. Jack manda a casa i suoi artisti secondari perché non può più pagarli. Quando il film è sull’orlo del collasso, Mary e Mrs Hughes vanno in soccorso al regista con un’idea ingegnosa che potrebbe salvare la situazione ma che significa che tutta la servitù deve darsi da fare e dare una mano. Mr Molesley scopre un sorprendente talento che non sapeva di avere e che apre una nuova opportunità di carriera per il suo futuro.

I Crawley tornano a Downton dove Isobel ha ricevuto da Violet il compito di occuparsi delle carte. Qui scopre alcune lettere del defunto Marchese di Montmirail alla Contessa Madre e ne parla con Violet e Robert. Con l’aiuto dell’intera servitù Jack Barber riesce a completare il suo film. Downton Abbey 2: Una nuova era è pieno di momenti allegri, divertimento e umorismo, lacrime di gioia e di tristezza e nuovi inizi.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 28 Aprile 2022
Uscita in Italia: 28 Aprile 2022 al Cinema; 30 Giugno 2022 in TVOD; 14 Luglio 2022 in DVD
Genere: Drammatico
Nazione: USA - 2022
Durata: 120 minuti
Formato: Colore
Distribuzione: Universal Pictures
Conosciuto anche come: Downton Abbey 2: Una Nuova Era [Italia]
In HomeVideo: in Digitale da giovedì 30 Giugno 2022 e in DVD da giovedì 14 Luglio 2022 [scopri DVD e Blu-ray]

SAGA Downton Abbey

Cast e personaggi

Regia: Simon Curtis
Sceneggiatura: Julian Fellowes
Fotografia: Andrew Dunn
Scenografia: Donal Woods
Montaggio: Adam Recht
Costumi: Anna Robbins

Cast Artistico e Ruoli:
foto Hugh Bonneville

Hugh Bonneville

Lord Grantham
foto Laura Carmichael

Laura Carmichael

Lady Edith Hexham
foto Jim Carter

Jim Carter

Mr Carson
foto Michelle Dockery

Michelle Dockery

Lady Mary Talbot
foto Kevin Doyle

Kevin Doyle

Mr Molesley
foto Joanne Froggatt

Joanne Froggatt

Anna Bates
foto Allen Leech

Allen Leech

Tom Branson
foto Phyllis Logan

Phyllis Logan

Mrs Hughes
foto Elizabeth McGovern

Elizabeth McGovern

Lady Grantham
foto Sophie McShera

Sophie McShera

Daisy Parker
foto Lesley Nicol

Lesley Nicol

Mrs Patmore
foto Maggie Smith

Maggie Smith

Contessa Madre di Gratham
foto Imelda Staunton

Imelda Staunton

Lady Bagshaw
foto Penelope Wilton

Penelope Wilton

Lady Merton
foto Hugh Dancy

Hugh Dancy

Jack Barber
foto Laura Haddock

Laura Haddock

Myrna Dalgleish
foto Nathalie Baye

Nathalie Baye

Mme De Montmirail
foto Dominic West

Dominic West

Guy Dexter
foto Samantha Bond

Samantha Bond

Lady Rosamund Painswick
foto Raquel Cassidy

Raquel Cassidy

Miss Baxter
foto Paul Copley

Paul Copley

Mr Mason
foto Michael Fox

Michael Fox

Andy Parker
foto Douglas Reith

Douglas Reith

Lord Merton
foto David Robb

David Robb

Dr Clarkson
foto Fifi Hart

Fifi Hart

Sybbie
foto Archer Robbins

Archer Robbins

Johnny Bates
foto Eva Samms

Eva Samms

Marigold
foto Karina Samms

Karina Samms

Marigold
foto Bibi Burr

Bibi Burr

Caroline
foto Olive Burr

Olive Burr

Caroline
foto Alex McQueen

Alex McQueen

Mr Stubbins



Produttori:
Gareth Neame (Produttore), Liz Trubridge (Produttore), Julian Fellowes (Produttore), Nigel Marchant (Produttore esecutivo), Mark Hubbard (Coproduttore)


Assistente Costumista: Maja Meschede | Make Up e Hair Designer: Anne 'Nosh' Oldham | Compositore: John Lunn | Consulente storico: Alastair Bruce | Responsabile Casting: Jill Trevellick.

Recensioni redazione

Downton Abbey II: Una Nuova Era, recensione del film
Downton Abbey II: Una Nuova Era, recensione del film
Giorgia Tropiano, voto 7/10
Nuovo capitolo che si va ad aggiungere al mondo tanto amato di Downton Abbey e che, tra eredità inattese e l'arrivo di un'intere troupe cinematografica alla tenuta, non potrà non essere apprezzato dai fan della serie.

Immagini

[Schermo Intero]

LA GENESI DI DOWNTON ABBEY

Quando Gareth Neame, (CEO della Carnival Films e produttore esecutivo su Downton Abbey), ha cominciato a parlare a Julian Fellowes di sviluppare una nuova serie televisiva, aveva in mente un adattamento dell’acclamato romanzo di Julian Snobs. La discussione ha subito ruotato intorno a un argomento sul quale Gareth rimuginava da un po’ e, fortuna ha voluto, i pensieri di Julian erano andati su binari simili.

“È stato mentre stavo lavorando a un adattamento del romanzo di Julian, Snobs, che ho pensato per la prima volta che avremmo dovuto davvero lavorare su una serie a episodi ambientata in una tenuta di campagna edoardiana,” dice Neame. “Prima di tutto perché è un’ambientazione inconfondibilmente inglese e non abbiamo un programma originale come questo da anni, e poi perché io e Julian pensavamo entrambi che fosse un buon terreno da rivisitare.”

“Per scriverla non riuscivo a pensare a nessuno di migliore al mondo di Julian e naturalmente c’era un grandissimo riferimento a Gosford Park, che ha avuto un’enorme influenza nel definire il genere casa di campagna inglese,” spiega.

“Ho pensato che se fossimo riusciti a prendere quel periodo e metterlo in una serie da prima serata, avremmo avuto qualcosa di veramente speciale,” continua.

Per Gareth ci sono alcuni generi televisivi che sono squisitamente americani e altri che sono unicamente inglesi e Downton Abbeyè uno di questi ultimi.

“Julian, nel suo trattamento iniziale che ho letto, aveva una padronanza così grande di questo periodo storico e una comprensione di questo mondo, della famiglia, della servitù e dell’intera ambientazione da rendere chiaro che questa era una cosa che lui avrebbe voluto scrivere da molto tempo.”

Gosford Park ha avuto un grande successo tra il pubblico di tutto il mondo e quello era un periodo a cui Julian non vedeva l’ora di ritornare.

“Non avevo mai scritto una serie televisiva prima e ho trovato che si ha un’eccezionale libertà di sviluppare i personaggi. Il modo di vivere di queste grandi case con la servitù mi ha sempre interessato, già molto prima di scrivere Gosford Park. C’è qualcosa di intrigante in un gruppo di persone che vivono a così stretto contatto ma che hanno aspettative così diverse.”

In queste dimore in campagna, Julian parla di famiglie che vivono all’interno di “un universo curioso, a fianco dei loro domestici che, in generale, vivono una vita diversa ma sono comunque tanto fortemente gerarchizzati quanto i loro padroni così che, all’interno del loro mondo, il maggiordomo è il Re e la governante la Regina, con tutte le loro speranze e i loro sogni.”

“Mi ha sempre intrigato il modo in cui le persone affrontavano questa situazione; mantenevano comunque un senso di sé? Spero che in Downton ci sia un impianto molto equilibrato perché sia io che Gareth volevamo fosse qualcosa di riconoscibile e identificabile per il pubblico.”

Il periodo edoardiano non viene rappresentato molto spesso in televisione perché i drammaturghi e gli scrittori preferiscono invece il periodo Regency di Jane Austen.

“Questo è un periodo in cui hanno forse vissuto i nostri genitori, ma più probabilmente i nostri nonni, per cui non è un tempo completamente estraneo,” spiega Gareth. “L’era moderna è cominciata alla fine del 19mo secolo e questa è una cosa di cui io e Julian abbiamo parlato molto. Verso la fine del 19mo secolo, è arrivata l’elettricità e poi gradualmente le auto a motore, i telefoni, le persone che facevano i pendolari sulla metro di Londra o sull’autobus, e poi sono arrivati i mutui e le pensioni e queste sono tutte cose con cui il pubblico moderno può identificarsi.”

“Mio padre è nato nel 1912,” aggiunge Julian, “Per cui il 1912, che è l’anno in cui cominciava la serie televisiva, è un periodo di cui molte persone che vivono oggi hanno sentito parlare dai membri della loro famiglia più vicini; è ancora storia relativamente recente.”

Per l’aspetto e l’atmosfera della serie, per Gareth era fondamentale portare modernità al prodotto senza compromettere il periodo storico.

“Volevamo che avesse un’atmosfera contemporanea senza perdere nessuno dei gloriosi elementi che hanno reso unica quell’epoca. Credo che a questo contribuisca il fatto che è un copione originale che permette al pubblico di godere di tutti gli orpelli associati al film storico in costume.”

Julian era anche entusiasta di rappresentare cosa significasse vivere e lavorare a servizio durante quest’epoca e per le donne, specialmente le donne giovani, il servizio era l’unica opzione.

“Quando il sistema economico è cambiato, alla gente, e più in particolare alle donne, hanno cominciato a venire offerti dei lavori in cui potevano avere delle sere libere invece di essere in servizio fino a che non andavano a letto. Era chiaramente un’opzione migliore. Ricordiamoci che è in questo periodo che vediamo l’emergere dei diritti per le donne, l’organizzazione del lavoro, la trasformazione dello status dei lavoratori, il massivo aumento della produzione nelle Midlands. Il mondo moderno spingeva e la Prima Guerra Mondiale, poi, avrebbe liberato tutta quell’energia,” spiega Julian.

Il sogno di Downton Abbey è stato realizzato non solo nel copione, ma anche nella scenografia, negli ambienti, nei valori della produzione, e infine nel casting. Per Gareth, il bello di essere un produttore è vedere questi elementi unirsi insieme.

“Mi piace l’intero processo coinvolto nel realizzare un film, dall’inizio alla fine,” dice. “È un processo fatto di tanti talenti e tante abilità differenti e vedere ognuno di questi unirsi agli altri è enormemente gratificante. Intendo l’intera operazione, incluso lavorare fianco a fianco sullo sviluppo e a quel punto si tratta soprattutto del copione; poi a un certo punto si tratta di scegliere gli attori, le location, i costumi, il trucco e parrucco, poi c’è il montaggio e improvvisamente la cosa più importante alla quale si lavora è la musica e alla fine la pubblicità. Mi piacciono davvero tutti questi aspetti della produzione,” spiega.

“Da produttore, per me si tratta essenzialmente di vedere costruirsi il prodotto finito. Si crea qualcosa di valore che ha un obiettivo e che intratterrà.”

Prima che tutti questi elementi possano unirsi, per il successo di qualsiasi produzione è fondamentale trovare il produttore giusto.

“Ho chiesto a Liz (Trubridge) di essere la produttrice della serie, non da ultimo per il suo curriculum ma soprattutto per il suo rapporto con Julian che sapevo avrebbe funzionato molto bene per noi. Per me lei è stata una vera benedizione e ha organizzato tutto perfettamente. Nigel Marchant è un produttore eccellente con il quale ho avuto il piacere di lavorare in passato. Avere una squadra come questa alle spalle rende davvero la mia vita mille volte più facile.”

Per Gareth, anche il casting era fondamentale per Downton Abbey ma quello che può spesso dimostrarsi un processo difficile è stato in realtà molto semplice.

“Fare casting è stata semplicemente una gioia perché non è stato difficile trovare gli attori che avremmo voluto per i ruoli e siamo stati fortunati che tutti quelli a cui ci siamo rivolti hanno accettato.”

Uno dei tanti considerevoli risultati di Julian con i copioni è stato creare molti personaggi, presentarli tutti nel primo episodio e dare a tutti loro una storia.

“Julian ha una grande conoscenza e padronanza di ogni singolo personaggio e del percorso che fa e questo da’ agli attori molto su cui lavorare.”

“Oggi il modo in cui il pubblico moderno guarda un programma è molto più sofisticato e gli spettatori sono in grado di gestire tante informazioni simultaneamente, probabilmente anche come risultato del ritmo sempre crescente di serie televisive come Chicago Hope e Tutti gli uomini del Presidente (The West Wing),” dice Julian.

Uno dei personaggi più importanti del copione era la casa stessa e nonostante abbiano visitato il castello di Highclere per primi, Gareth, Julian e la squadra di produzione hanno passato sei mesi a vedere tante case diverse e ritornando poi alla fine a Highclere. Con i suoi 1.000 acri di terreno, progettati da Capability Brown, il Castello è lo scenario perfetto per Downton Abbey.

“Trovare l’ambiente protagonista della serie è stato un buffo percorso perché dal primo giorno Julian ha detto che la casa che aveva in mente era Highclere. Quando la serie ha avuto il via libera io sono andato a dare un’occhiata in giro,” ricorda Gareth.

“Inizialmente sembrava sbagliato sbarrare subito la casella ‘casa’ senza esaminare altre opzioni perché era un fattore chiave della serie e probabilmente il personaggio singolo più importante,” aggiunge. “Una delle ragioni per cui siamo ritornati a Highclere era che il nostro scenografo (Donal Woods) ha osservato che la serie era ambientata nell’Inghilterra edoardiana e molti film storici in costume degli ultimi anni tendevano a venir ambientati in edifici georgiani.”

“L’aspetto alto vittoriano di Highclere lo rendeva molto diverso da altri film in costume e noi eravamo contenti di fare qualcosa di nuovo e di far risaltare il nostro spettacolo.”

La passione di Julian per le grandi dimore è ben documentata e per lui la scelta del Castello di Highclere come location per Downton Abbey è stata facile. In ogni caso, con un enorme cast corale, gli artisti di supporto e una troupe di più di 100 membri era importante da un punto di vista logistico che la casa fosse accessibile.

“Amo Highclere e volevo che Gosford venisse girato a Highclere. Ma Bob Altman voleva tanto che le persone potessero dormire nei loro letti per cui ci siamo dovuti spostare più vicino a Londra a Wrotham, (un’altra casa splendida). Per me, Highclere è un esempio architettonico unico e ci dice tanto sulla grande fiducia dei tardi Vittoriani e sulla sicurezza dell’Alto Impero,” dice Julian.

Il castello di Highclere è la casa del Conte e della Contessa di Carnavon e della loro famiglia e, circondato da uno spettacolare parco, è indubbiamente uno dei più bei castelli d’Inghilterra. Gli avi dei Carnavon vivono ad Highclere dal 1679.

“Il Castello ha degli interni molto belli specialmente la biblioteca che è una stanza assolutamente meravigliosa. È la tipica biblioteca inglese e la sala grande è splendida,” aggiunge Fellowes.

Il piano è sempre stato quello di filmare le stanze private e quelle pubbliche in location, ma purtroppo nel corso degli anni le cucine e le stanze da letto delle grandi case di campagna sono cambiate drasticamente e questo ha reso necessario costruire in teatro i quartieri della servitù, la cucina e le stanze da letto.

“La questione di filmare in queste splendide case è che se si dovesse cominciare da zero non potresti naturalmente costruirle e se invece lo facessi dovresti utilizzare tutto il budget per una sola stanza.”

INTERVISTE AI CREATIVI

JULIAN FELLOWES
Scrittore

Dove sono i personaggi di Downton all’inizio dei questo nuovo film?
Alla fine del primo film era chiaro che Mary stava prendendo il controllo a Downton e questo è un tema che ci accompagna per tutto il corso del secondo film. Uno dei compiti che fanno parte dell’essere in un business ereditario è accettare che è ereditario e che arriva il momento in cui la tua utilità diminuisce, il momento di passare il testimone alla generazione successiva. Il matrimonio di Edith con Bertie sta andando bene e lei ha appena dato alla luce un bambino ma, con una mentalità piuttosto moderna, gestire Brancaster e la maternità non è abbastanza per lei. Ha bisogno di un’attività che stimoli il suo cervello e che sia al di fuori della sua famiglia. Negli anni ’20 e durante la Prima Guerra Mondiale, le donne erano state messe a lavorare in diversi campi e con diversi impieghi e questo le ha incoraggiate a voler lavorare. Il lavoro di Cora e Robert nel primo film era ospitare il Re e la Regina, cosa che hanno fatto con buona grazia. Entrambi hanno un percorso emotivo più difficile in questo film. Questa volta volevo dare più da fare a tutti i personaggi e sono piuttosto contento del risultato.

Cosa ha portato Simon Curtis al film?
Io e Gareth abbiamo cominciato a pensare a Downton circa 12 anni fa e Simon fa parte della struttura interna di questo progetto da allora, come tutti i partner centrali della squadra e del cast, inclusa mia moglie. Simon ha uno spiccato senso della narrazione, che è sempre un dono utile, ma con Downton è essenziale per la natura narrativa multipla delle sceneggiature. Alcune storie sono grandi e corrono per tutto il film, altre sono piuttosto brevi e raccontate in tre scene solamente. In ogni caso, tutte le storie sono interconnesse e ci sono molte scene che servono più di una storia e questo è il motivo per cui, quando facciamo la lettura del copione all’inizio della produzione, dico sempre agli attori che devono prendersi la responsabilità della loro propria storia.

Come cominci a strutturare un film come Downton che ha una così grande molteplicità di voci?  
Il mio primo colpo di fortuna è stato che mi hanno chiesto di scrivere un film per Robert Altman, che poi è diventato Gosford Park. Sospettavo che Altman si sentisse fuori dalla sua zona di comfort a fare un film sul sistema di classi sociali britannico per cui ho pensato che l’unico modo per aggirare il problema fosse scrivere una sceneggiatura completamente altmaniana in cui ogni volta che girava la pagina ne avrebbe riconosciuta la struttura. Per riuscirci sono uscito per andare alla videoteca – a quei tempi si faceva così – e ho preso ogni singolo film di Altman che ho trovato. Li ho guardati tutti in tre, quattro giorni e, nonostante l’ambientazione, ho progettato il film in modo che Altman potesse riconoscere il suo territorio. Il risultato è stato che ho scoperto che mi piaceva quella forma di narrazione e che era perfetta per me. Da allora, mi sono allontanato dalla narrazione chiara, lineare, che avevo prevalentemente fatto fino a quel momento per una narrazione a più voci, multipla, una forma con molti archi di sviluppo che è rimasta la mia. Questa struttura ha caratterizzato tutta la serie di Downton dal suo primo concepimento, ma questo significa che devi avere a bordo registi che sono interessati a questo modo di narrare, comprendono le storie e le seguono. Simon è molto bravo in questo.

Quando scrivi, quanto sei consapevole dell’equilibrio tra dramma e umorismo?
Il genere di comicità che mi piace è quello della vita reale e nelle nostre vite di tutti i giorni conosciamo tutti persone che sono più divertenti di altre. Queste persone hanno il dono di uscirsene con frasi che sono divertenti ma che non ti staccano da quello che ti succede intorno per cui, in un certo senso, puoi tornare alla verità del contesto narrativo senza difficoltà. Questo è il tipo di comicità che si sposa bene con una saga familiare continuativa come Downton e naturalmente per questo hai bisogno che un certo numero di membri del cast abbia talento con le battute comiche. Sono stato fortunato con Maggie Smith, perché avevo già lavorato con lei prima e il personaggio che ho scritto che lei ha interpretato in Gosford Park era piuttosto simile a Violet Grantham in Downton. Maggie ha molti talenti e uno di questi è che sa essere molto divertente per un minuto e due minuti dopo farti piangere senza trasformarsi in un’altra persona. Lei resta sempre molto fedele al personaggio.

Quali sono le principali differenze tra scrivere una serie televisiva e un film?
La differenza principale tra i due è che quando scrivi una serie per la televisione, dopo la prima, scrivi per interpretazioni che già esistono. Scrivi per e sugli attori. Per esempio, Lesley Nicol è un’attrice molto divertente ma all’inizio di tutto questo non la conoscevo bene. L’avevo vista in East is East dove era molto brava ma più mi rendevo conto di quanto fosse divertente più scrivevo per il fatto che fosse divertente. Impari anche quali attori sono molto bravi nelle scene più emotive e allora, deliberatamente, dò loro materiale in cui so che brilleranno perché questo ti da punti. Io faccio parte della specie in estinzione che pensa che uno dei compiti dell’industria dell’intrattenimento sia intrattenere. Voglio che la gente guardi Downton e se lo goda. Voglio che vada a vedere questo film, passi il tempo piacevolmente, rida, pianga, poi esca per andare a cena e torni a casa sentendo di aver trascorso proprio una bella serata. Questo è il mio obiettivo e se la gente chiede se intrattenere e basta sia abbastanza, la mia risposta è sì. Spero anche che ogni tanto riusciamo a farli pensare alla disparità di background in una società egalitaria, o alla difficoltà di essere omosessuale in un periodo storico in cui era ancora illegale. Tocchiamo questo tipo di argomenti ma non sono lo scopo principale del film. Lo scopo del film è regalare al pubblico una bella serata.

GARETH NEAME
Produttore

Cosa succede nelle vite della famiglia Crawley e della sua servitù?
Abbiamo diverse storie che corrono simultaneamente nel corso del film e una di queste vede alcuni membri della famiglia Crawley viaggiare verso la Francia. L’altra storia chiave è che Hollywood arriva a Downton Abbey sotto forma di un film muto. Il film però, si apre con il matrimonio di Tom Branson e Lucy Smith e dato che Tom e Lucy stanno da qualche parte tra la famiglia e la servitù sarebbe assolutamente appropriato sia per la famiglia che per la servitù essere presenti al loro matrimonio.

Ci descrivi le circostanze che portano la famiglia in Francia e come questa linea narrativa si lega a quella del film muto?   
Violet riceve una lettera che la informa che le è stata lasciata una generosa eredità – una splendida villa nel sud della Francia – da un vecchio conoscente… una persona che lei conosceva decenni prima. Dal suo canto, lei ha deciso di lasciarla alla sua pronipote Sybbie, la figlia di Tom Branson e Lady Sybil. Tutti i suoi altri pronipoti hanno già la loro eredità, ma la piccola Sybbie non erediterà nulla e Violet vuole occuparsi anche di lei. Ovviamente il resto della famiglia è curioso e vuole scoprire l’antefatto e il mistero per cui le sia stato fatto un dono così stravagante da qualcuno di cui non hanno mai sentito parlare. Vengono invitati dagli attuali proprietari a visitare la villa e questo è il motivo per cui Robert, Cora e alcuni altri membri della famiglia partono per la Francia, sia per vedere la villa che per fuggire dalla confusione e dal caos delle riprese del film muto a Downton.

Come reagisce Robert alla notizia che Downton Abbey verrà trasformata in un set cinematografico?
Robert pensa che l’idea che un film muto venga girato a Downton sia assolutamente grottesca e non vuole essere presente quando tutta questa gente del cinema invaderà la sua casa. Mary, su richiesta di Violet, lo porta a vedere lo stato dei solai e il resto della famiglia lo assicura che ha davvero bisogno dei soldi che il film pagherà per aggiustare il tetto e altre cose. Per Robert è una scusa molto comoda per scappare dalla gente del film e andare giù in Costa Azzurra. Sa di non poter davvero ostacolare quello che è un modo molto semplice per fare soldi per cui lascia a Mary la responsabilità di occuparsi della squadra del film.

Qual è l’impatto del film sulla casa, Lady Mary e la servitù?
Ci sono tutti i soliti traffici e maneggi delle cose che non vanno proprio come pianificato e come la famiglia e lo staff restino invischiati nella realizzazione del film. Un pezzo particolare di storia è che, visto che è ambientato negli anni ’20 il film è muto ma durante le riprese si rendono conto che i film muti stanno velocemente diventando obsoleti e che la nuova tendenza è che devono diventare “parlanti”. È di Lady Mary l’idea che il regista prenda in considerazione di trasformare il film in un “parlante”. Attraverso entrambe queste storie principali ci ritroviamo con tutti gli amatissimi personaggi, ognuno dei quali ha la sua propria storia piena del solito dramma, di amore e comicità.

Qual è il significato di portare la famiglia fuori da Downton nel secondo film?
Ho sempre voluto portare i Crawley in Europa e in Costa Azzurra in particolare perché è una parte d’Europa che l’aristocrazia inglese avrebbe visitato. Non abbiamo mai visto la famiglia andare oltre l’Inghilterra prima. Nella serie televisiva avevamo un viaggio nelle highland scozzesi, qualche viaggio in Northumbria e a Brancaster, la residenza della famiglia di Bertie Pelham, e c’è stato un episodio in cui Lady Rose è stata presentata a corte a Buckingham Palace per la Stagione di Londra. L’aristocrazia inglese è stata molto importante nella creazione della Costa Azzurra dove viaggiava dal Nord Europa per fuggire dai rigidi inverni. È stato solo alla fine degli anni ’20 e all’inizio dei ’30, però, che ha iniziato a recarvisi nei mesi estivi. È stata resa famosa da americani come F. Scott Fitzgerald e Ernest Hemingway. La splendida villa e i magnifici giardini che abbiamo trovato a Toulon incarnano assolutamente la Costa Azzurra che avevo immaginato quando abbiamo per la prima volta parlato di quest’idea per la storia.

Come è venuta l’idea di portare Hollywood a Downton?
Il film è ambientato nel 1928 e quello è stato il tempo in cui i film muti stavano diventando sonori. Il film di Alfred Hitchcock, Ricatto (Blackmail), è stato girato nel 1928 e per una straordinaria coincidenza personale, mio nonno ci ha lavorato come assistente cameraman per cui so praticamente direttamente cosa è successo su quel set. Hanno cominciato le riprese e, mentre stavano facendo Blackmail, è uscito Il cantante di Jazz (The Jazz Singer) e per la prima volta il pubblico è potuto andare al cinema e vedere gli attori cantare e sentire le loro voci. Questo ha rivoluzionato il cinema e il cinema muto quasi da un giorno all’altro, cinema che esistendo solo da un paio di decenni, era una forma d’arte relativamente nuova.
Ricordo mio nonno che mi raccontava cosa è successo quando sono arrivati i tecnici del suono e come le cineprese siano state limitate perché facevano molto rumore. Le cineprese dovevano stare chiuse in cabine insonorizzate in modo che i microfoni non ne riprendessero il rumore, e questo a sua volta limitava il movimento della cinepresa. I tecnici del suono diventarono poi i più importanti membri della troupe sul set. Abbiamo usato questo dettaglio nella storia con il nostro tecnico del suono molto pieno di sé interpretato da Alex McQueen.

Quali difficoltà avete incontrato nel dare vita alla sceneggiatura con restrizioni di viaggio e una pandemia globale da affrontare?
Stavamo lavorando a bozze della sceneggiatura durante l’estate del 2020 e ricordo di aver pensato che per quando avremmo iniziato le riprese un anno dopo il mondo sarebbe tornato alla normalità. Invece la seconda ondata ha colpito nell’inverno 2020/21 e muoversi in giro per l’Europa è diventato molto difficile. Solo quando il nostro cast e la troupe sono atterrati in terra francese a giugno 2021 su due aerei noleggiati ho davvero creduto che ci saremmo arrivati. Non sapevo se ce l’avremmo fatta, potevamo solo sperare e incrociare le dita e, allo stesso tempo, cercare di preparare una versione alternativa del film in cui avremmo girato le scene francesi in Inghilterra. Il giorno in cui la troupe e il cast sono partiti ho seguito entrambi gli aerei su un’app di volo per essere sicuro che atterrassero senza problemi in Francia, tanta era la mia apprensione per tutta la faccenda!

Simon Curtis fa parte della famiglia di Downton family da tantissimo tempo, perché è stato lui la vostra scelta per la regia del secondo film?
Conosco Simon da più di 20 anni ma non abbiamo lavorato insieme per tanto tempo. È stato un grande campione di Downton e una delle primissime persone che hanno visto il primo episodio della serie TV. Da allora è stato un enorme sostenitore di Downton che accompagnava sua moglie Elizabeth McGovern (Cora Grantham) a molte delle conferenze stampa in giro per l’Inghilterra e gli USA. Fa davvero parte della famiglia da tanto tempo. Volevo che il regista fosse qualcuno che tenesse a Downton e conoscesse i personaggi profondamente, e Simon era tutto questo.

Dopo il successo mondiale del primo film come assicuri che il secondo film alzi il livello?
Questa volta non sentivo la pressione che ho sentito prima del primo film. Avevamo già dimostrato che Downton Abbey poteva riempire uno schermo più grande con il primo film e la serie televisiva era molto nota per la qualità dei valori di produzione, delle scenografie, dei costumi e del trucco e delle acconciature insieme a quegli enormi edifici che avevano mandato in visibilio i fan di tutto il mondo. Sono molto soddisfatto che abbiamo trovato delle idee sfarzose e nuove in questo film che, spero, piaceranno ai nostri fan. Facciamo sempre qualcosa di nuovo, senza indebolire quello che sappiamo piace ai nostri fan, e cioè ritrovarsi con tutti i personaggi che amano.

Cosa cercavate nei vostri attori guest?
Tutti e tre i nostri attori guest inglesi sono assolutamente perfetti. Dominic West è una grande star e quello che ha fatto con il suo personaggio è bellissimo. Lo stesso vale per Hugh Dancy nei panni di Jack Barber il regista del film e Laura Haddock come la nostra star del cinema muto – entrambi sono stati affascinanti nei loro ruoli. Credo che l’esperienza sia piaciuta a tutti. In Francia i nostri attori guest sono stati Nathalie Baye e Jonathan Zaccaï che sono molto famosi in Francia. Certo, viviamo in un’era globalizzata e vediamo sui nostri schermi attori di tutto il mondo. Nathalie non aveva visto Downton Abbey ma per prepararsi al suo ruolo è riuscita a vedere tutte le sei stagioni e il film, cosa che ci ha colpito molto.

Cosa c’è nella scrittura di Julian che continua a coinvolgere il pubblico?
Questi personaggi sono molto ben definiti ora e questa è la combinazione tra i personaggi originali che Julian ha creato più di 13 anni fa e il modo in cui sono diventati vivi nelle mani di questi attori. Alla lettura del primo episodio Julian ha detto che gli attori erano i custodi dei loro personaggi e questo è vero. Ha uno straordinario modo di esprimersi e sa scrivere grandi momenti comici e poi colpirti con momenti dolorosi un attimo dopo e viceversa. È un grande osservatore del comportamento umano. Poi naturalmente i personaggi sono sostenuti da attori così bravi che hanno la capacità di passare dalla commedia al dramma.

Cosa vorresti che il pubblico portasse via con sé dal film?
Spero che il pubblico veda questo film come stimolante e come qualcosa con la quale entrare veramente in connessione. Spero sia un tonificante per la gente dopo gli ultimi due anni passati e forse, se la tempistica funziona, questo film incoraggerà addirittura le persone a tornare al cinema.

LIZ TRUBRIDGE
Produttrice

Puoi illustrarci la storia del film?
Ci ricongiungiamo al cast di Downton nel 1928 e nove mesi dopo la fine del primo film. Violet ha fatto un po’ di matchmaking nel primo film e il secondo comincia con il matrimonio dei nostri due piccioncini Lucy Smith e Tom Branson. Anche Daisy e Andy si sono sposati e ora vivono nella fattoria di Mr Mason. Tuttavia, capiamo già dall’inizio del film che questa sistemazione è un po’ affollata e che lui è molto più esigente di quello che immaginavano e questa situazione è difficile per la giovane coppia. Nella casa Violet fa scoppiare una grossa bomba quando dice alla famiglia che le è stata lasciata una villa in Francia che lei, a sua volta, lascerà a Sybbie perché i figli di Mary avranno una grossa eredità e Caroline e i figli di Lucy e Tom avranno Brompton House. I figli di Edith e Bertie sono a posto e quindi c’è solo la povera figlia di Sybil, Sybbie, che non erediterà nulla e lei vuole rimediare. Certo, ma la domanda sulla bocca di tutti è: perché le è stata lasciata una villa in Francia?
Accanto a questa storia c’è una trama aggiuntiva che è l’arrivo del cinema a Downton. Un regista, Jack Barber, telefona alla casa per dire che vorrebbe fare il suo prossimo film a Downton, che ha visto partecipando a un a serata benefica, e dato che il 1928 è l’anno in cui i film muti escono dai teatri di posa per girare in location, ha pensato che la casa potesse essere una buona ambientazione per il suo film, The Gambler.

Com’è nata la storia del film nel film?
Il nonno di Gareth Neame, il defunto regista cinematografico Ronald Neame, aveva lavorato come operatore sul film muto di Alfred Hitchcock, Il ricatto (Blackmail), è questo che ha ispirato questa parte della trama del nostro film. Dovevamo trovare qualcosa che fosse diversa dal primo film ed era difficile superare la visita dei Reali, per cui questa idea ci sembrava meravigliosa e in netto contrasto con il primo film. Era il periodo in cui i film muti stavano diventando ripetitivi e i ‘parlati’ erano la grande novità. È stata una svolta significativa nell’industria cinematografica perché molte star del muto non sono state capaci di fare il passaggio da recitare nel muto a parlare e questo ha spesso avuto delle conseguenze tragiche.

C’è mai stato un punto in cui ti sei domandata come avresti inserito nelle stanze di Highclere una troupe di un film in costume insieme alla troupe del film moderno?
C’è stato un giorno in particolare in cui stavamo nella sala da pranzo e abbiamo pensato a come avremmo fatto ad avere la nostra squadra del film, la squadra del film all’interno del film, gli attori all’interno del film e i nostri attori e tutta l’attrezzatura, che era davvero tanta. La cinepresa degli anni ’20 era collocata in un’enorme cabina tipo quelle telefoniche e ospitava un attore e una cinepresa e questo era un fatto che dovevamo affrontare in termini di spazio, ma fortunatamente siamo riusciti a fare tutto.

Che cosa ha portato Simon Curtis a essere la prima scelta come regista del secondo film?
Dirigere Downton non è un’impresa facile per una persona che arriva a freddo perché è un mondo molto ben definito e noto che bisogna conoscere bene per salire a bordo. Sarebbe una curva di apprendimento molto ripida per qualsiasi regista entrarci. Sia io che Gareth avevamo già lavorato con Simon e ovviamente, essendo sposato con Elizabeth McGovern, ha fatto parte del nostro mondo per gli ultimi 11 anni. Lui era interessato e, una volta letto il copione, ha accettato e ci è sembrata la scelta giusta. Aveva anche già lavorato prima con molti membri del cast che erano contenti che lui si unisse alla squadra, e quando si ha un bravo regista che i tuoi attori amano già è un gran vantaggio. Simon tiene molto a Downton ed è un regista molto collaborativo.

Cosa cercavate tu e il responsabile del casting Jill Trevellick negli attori guest?
Alla fine degli anni ’20 la maggior parte delle star del cinema muto era americana ma una manciata di attori britannici si sono infiltrati a Hollywood, hanno avuto successo e sono diventati famosi. Il nome di Dominic West è entrato in scena e noi tutti abbiamo pensato che sarebbe stato superbo come la nostra star del film muto. Siamo stati davvero fortunati ad averlo perché doveva cominciare The Crown ma le loro date si sono spostate e siamo stati contenti che fosse disponibile. Era perfetto per il ruolo. Per il regista Jack Barber abbiamo tratto ispirazione dalle fotografie e avevamo in mente un personaggio molto bohemièn. Il bello di questi personaggi ospiti è che sono davvero in contrasto con la nostra consolidata famiglia e la nostra servitù. Erano persone che non vivevano affatto secondo i protocolli di Downton per cui Jack era una ventata di aria fresca che entrava. Quando è stato fatto il nome di Hugh Dancy abbiamo pensato che fosse perfetto per questo personaggio e fortunatamente a lui la parte è piaciuta molto e ha voluto interpretarla. Per quanto riguarda Myrna c’è voluto un po’ per trovare l’attrice giusta ma quando abbiamo poi trovato Laura Haddock abbiamo capito che nessuna l’avrebbe potuta interpretare come Laura e io penso che lei si sia anche divertita moltissimo. Per quanto riguarda il cast francese, abbiamo trovato due attori esperti e famosi, Nathalie Baye e Jonathan Zaccaï, che sono stati una fantastica aggiunta alla gang.

Come siete riusciti a trovare una location in Francia così splendida durante la pandemia?
Io, il nostro location manager e il nostro scenografo siamo riusciti ad andare in Francia tra i due lockdown e a incontrare il nostro line producer francese che ci ha fatto vedere un gran numero di ville nel Sud della Francia. Come era successo con il Castello di Highclere, la prima villa che abbiamo visto è stata quella che abbiamo scelto ed era davvero mozzafiato. Si affacciava sul Mediterraneo e aveva giardini fantastici e la sua spiaggetta privata. Offriva molto spazio e vista per le cene fuori sulla terrazza – situazioni in cui raramente vediamo i Crawley.

Cosa significa per te personalmente, dopo aver lavorato con questi attori e parte della troupe per gli ultimi 11 anni, realizzare questo secondo film e riportare insieme la famiglia di Downton?
Portare questo secondo film sul grande schermo per me significa tutto e pensarci mi commuove. È stato davvero un viaggio. Io e Gareth siamo un’ottima squadra e mi piace tanto lavorare con lui. Teniamo a questo mondo e teniamo a farlo bene per offrirlo a i fan che sono stati così leali per tutto questo tempo. Spero che il film piacerà.

Che cosa c’è nella scrittura di Julian che entra in risonanza con il pubblico?
La sua grande abilità è che lui è capace di scrivere per 20 personaggi e dare a ognuno un pezzo di azione. Ha il compito incredibile di dare a ognuno di loro qualcosa da fare che alimenti la narrazione del film complessivo e, allo stesso tempo aggiunga abbastanza parti ‘ospiti’ che portino dentro attori della bravura che vogliamo. Non sottovaluto questa abilità.

Cosa vorresti che il pubblico portasse via con sé dal film?
La chiave di Downton è che è un film che trasmette sensazioni positive e non pretende di essere niente altro. Spero tanto che il pubblico verrà con noi mentre portiamo i nostri personaggi fuori dal loro ambiente abituale a incontrare mondi diversi. Ci sarà il solito mix di comicità e di alti e bassi come sempre nel mondo di Downton. Spero sia un vero stimolo per famiglie di tutte le generazioni e che riescano a tornare al cinema per trascorrere un paio di ore felici insieme.

SIMON CURTIS
Regista

Come sei arrivato a essere coinvolto nel film come regista?
Ho avuto il privilegio di lavorare con tanti membri del cast e della troupe da entrambi i lati della telecamera in passato. Io e Gareth Neame abbiamo lavorato insieme su Twenty Thousand Streets Under the Sky e io e Liz Trubridge abbiamo lavorato insieme su Una breve vacanza in Svizzera (A Short Stay in Switzerland) che ho fatto con Julie Walters. Credo che il fatto che io conoscessi molto bene la serie e tutti i personaggi, più il fatto che l’ho seguita molto da vicino dal primo episodio, siano stati punti a mio favore.

Cosa ti piace della serie e del primo film?
Avevo letto la sceneggiatura del primo episodio della serie molto presto e l’ho assolutamente amata. Poi quando l’ho visto ho pensato che fosse straordinario, ho guardato ogni episodio della serie e l’ho amato. La mia più grande ammirazione va agli attori e a Julian Fellowes. Julian è davvero un genio nel dare a tutti una storia piena di momenti di umorismo efficace e di emozioni che caratterizzano la serie, come faceva Chekhov con le sue storie. È stato molto gratificante cercare il ritmo emotivo di ogni scena preparandola. Credo che la ragione per cui Downton Abbey entri in risonanza con il pubblico sia che è un momento specifico nel tempo che è universale perché tratta tutti con rispetto. A prescindere dall’età, dalla classe sociale o dal ruolo, Julian da’ a tutti umanità e dignità.

Conoscendo così bene la serie, ti ha sorpreso la sceneggiatura di questo film?
Ho pensato che fosse una sceneggiatura molto soddisfacente che risolveva molte delle storie in maniera soddisfacente, anche più di quanto aveva fatto il primo film. Dava ai personaggi chiave delle storie molto belle su cui lavorare con la parte del film nel film, che attinge alla storia del cinema nel Regno Unito, e un viaggio nel Sud della Francia. Ho detto ‘Ci sto’, perché queste sono delle mie passioni. Avevo fatto già un film sul fare un film che mi è molto caro, proprio come il Sud della Francia.

Dove lasciava i personaggi l’ultimo film e dove li ritroviamo ora all’inizio di questo?
Alla fine dell’ultimo film si aveva la sensazione che Tom e Lucy si sarebbero sposati e nove mesi dopo eccoci al matrimonio di Tom e Lucy. Violet, che sapevamo essere malata, si è trasferita a Downton Abbey per stare più vicina alla famiglia. Quando tornano a Downton dal matrimonio, tutti vengono sorpresi da una notizia esplosiva. Violet ha ricevuto una lettera che rivela che, dal nulla, le è stata lasciata in eredità una splendida villa nel sud della Francia e questo da il via al mistero che implica un viaggio in Francia per scoprire la vera storia che c’è dietro.

Qual è l’antefatto della linea narrativa del film nel film?
Un regista, Jack Barber, interpretato da Hugh Dancy, fa una telefonata a Downton Abbey per chiedere l’uso della casa come location per il suo film successivo, The Gambler. Curiosamente, quello che succede al film di Barber, The Gambler, a Downton è molto simile alla famosa storia del film Il ricatto (Blackmail) di Hitchcock, che era un film muto fatto negli anni ’20 proprio quando è arrivato il sonoro. Hitchcock ha dovuto rimescolare tutto e trasformarlo in un film parlato. E questo fa Barber. Inevitabilmente i nostri personaggi vengono coinvolti nella realizzazione di quel film e nella sua trasformazione da film muto a sonoro con tanta ilarità e conseguenze per tutti.

Come reagiscono la famiglia e la servitù a queste star del cinema che arrivano a Downton Abbey?
Come ci si può aspettare, reagiscono con un mix di orrore da parte dei tradizionalisti come Robert e Carson ed eccitazione da parte di alcuni dei membri più giovani della servitù; Daisy per esempio, è fuori di sé all’idea di conoscere delle star del cinema.

Avendo già lavorato con molti degli attori, com’è stato dirigere un ensemble così ampio?
Sono stato molto fortunato perché in alcune delle cose che ho fatto per la televisione, come David Copperfield e Cranford, ho fatto esperienza di lavorare con un cast d’ensemble molto grande. Quello che spaventa nel dirigere Downton, (e sono sicuro che tutti i registi precedenti hanno provato la stessa cosa) è che non c’è una scena facile. Possono esserci quattro mini scene all’interno di una scena più grande e quattro diverse conversazioni che richiedono tutte la copertura da vari angolazioni diverse e tutto questo richiede tempo. In questo film abbiamo avuto il solito gruppo di attori, più la troupe e gli attori del film nel film, più la nostra troupe, e questo ammontava a più di 50 allestimenti nel giro di tre giorni per una particolare scena di una cena. È stato un sollievo arrivare alla fine di quella scena.

Che consigli vi ha dato la consulente di storia del cinema Laraine Porter?
Laraine è stata molto utile anche solo per conoscere quel momento molto specifico nel tempo in cui è diventato possibile per la prima volta parlare in un film. Ci ha anche informato di dettagli importanti come che la cinepresa doveva essere in una cabina insonorizzata perché era troppo rumorosa. Elementi che non conoscevo e altri dettagli come avere un pianista che suona per gli attori del cinema muto per aiutarli a entrare nello stato d’animo del momento e così via.

Sei riuscito ad aiutare Hugh Dancy con il suo ruolo da Regista, Jack Barber?
Potevo immedesimarmi totalmente nell’angoscia del Jack Barber di Hugh Dancy, il regista che ha problemi con la sua tabella di marcia, con gli attori e così via e ho convogliato tanta della mia energia nell’aiutarlo a trovare il personaggio. Poi c’era Alex McQueen, di cui sono un grande fan, che si è unito a noi per interpretare il borioso Tecnico del Suono che vuole gestire il set a modo suo.

Cosa cercavi negli attori guest che interpretano Jack Barber, Myrna Dalgelish e Guy Dexter in Inghilterra, e Nathalie Baye e Jonathan Zaccaï in Francia?
Ammiro sia Hugh Dancy che Dominic West da tanto tempo per cui ero entusiasta che potessero unirsi a noi. Laura Haddock è stata un grande apporto al cast e molto brava come attrice che prova panico all’idea dell’arrivo del suono. Poi in Francia il brillante attore belga Jonathan Zaccaï si è unito a noi insieme a Nathalie Baye, che è una delle migliori attrici francesi. Ho sempre amato il suo lavoro per cui lavorare con lei è stato emozionante. Durante la prima settimana di quarantena in Francia abbiamo organizzato con la troupe una visione del suo film Effetto notte, che è una lettera d’amore al fare un film nel sud della Francia e che è stato molto significativo.

Come descriveresti al meglio questo gruppo di attori e quello che sono diventati nel corso degli anni?
Questa è una famiglia di attori che interpreta una famiglia di personaggi, e molte delle scene di questo film sono il compendio di 12 anni di vita, tutte le nascite, i matrimoni e le morti che sono accadute nella vita reale e sullo schermo. Gli attori sono assolutamente a conoscenza di quello che succede nelle vite personali di ognuno, gli alti e bassi, i nuovi arrivi in famiglia e la perdita di membri della famiglia e questa comprensione emotiva e conoscenza è stata incredibilmente potente e preziosa per molte scene di questo film.

Quanto è stato importante portare per la prima volta Downton fuori dall’Inghilterra?
È stato complicato sia dal punto di vista della storia che della produzione, perché a causa del Covid, non sapevamo se saremmo potuti partire per la Francia o meno fino a un paio di settimane prima di partire. La società ci ha ovviamente chiesto di avere un piano B e di preparare delle location in Inghilterra che avrebbero dovuto rimpiazzare quelle francesi nel caso non fossimo stati in grado di partire. Non ero mai stato nelle location francesi prima delle riprese. Avevo naturalmente visto dei video di questa splendida villa e ho lottato per andarci. È stata una esperienza speciale per tutti, specialmente dopo il lockdown alla fine del film.

Qual era la tua visione per il film?
La risposta facile a questa domanda è che le storie che si intrecciano ma sono separate ci hanno dato la possibilità di realizzare ogni scena con una sorta di colpo di scena, cosa che è stata molto liberatoria.
Quando la troupe cinematografica arriva a Downton, saltano tutte le regole e le convenzioni abituali e questo mi ha aiutato a spingere tutto un po’ fuori fase. Dirigere qualsiasi film è un’enorme responsabilità e questo è un gran film con un enorme pubblico che lo aspetta.

Come vi adoperate tu, come regista, e i produttori Liz e Gareth insieme a Julian a rendere Downtown un’esperienza da grande schermo in termini di valori di produzione e scala?   
I valori di produzione sono sempre stati molto elevati nella serie ma, ovviamente, in un film si ha più tempo. Il viaggio in Francia da solo da’ le proporzioni del film e lo rende diverso, questo significa che potevamo essere ambiziosi con le scene e le sequenze. Il risultato visivo è un’esperienza molto cinematografica. Come con tutti i nostri collaboratori, ero entusiasta di avere Andrew Dunn come direttore della fotografia. Ammiro enormemente il suo lavoro da tanto tempo e poi lui ha girato Gosford Park, che è il padrino di Downton Abbey. È stato un grande onore averlo a bordo e ha fatto un lavoro fantastico. Poi ho lavorato con lo scenografo Donal Woods e la sua squadra cinque o sei volte ed è stata una gioia riunirmi a lui. Per quanto riguarda la costumista e la truccatrice e parrucchiera ero sicuro che Anna (Robbins) e Nosh (Anne Oldham) sapevano quel che facevano e le ho lasciate lavorare. I costumi sono fenomenali e il trucco e le acconciature mi piacciono moltissimo. Loro hanno realizzato le componenti chiave dell’aspetto visivo del film.

Quale pensi sia il fascino intramontabile di Downton Abbey per il pubblico di tutto il mondo?
Quello che Julian sa fare molto bene è dare a ognuno dignità e umanità, siano essi giovani o vecchi e a prescindere dalla loro classe sociale e dal loro lavoro, e credo che le persone nel mondo rispondano a questo.  Le donne in cucina e le Lady della casa sono ugualmente importanti nell’insieme della storia e questo è un esempio di una società che collabora. Non che tutto andasse bene nel 1929 per le persone che vivevano in quel tempo, ma c’erano cose ed elementi di quella vita che ora sembrano invidiabili, come che le persone lavorassero insieme.  Il primo film è uscito nel bel mezzo della Brexit e di Trump, in un tempo in cui le persone provavano nostalgia per gli anni in cui si sedevano sul divano a guardare le serie ed erano felici di trascorrere una domenica sera con la famiglia. Spero che questo film arrivi in un momento in cui, specialmente dopo la pandemia e gli ultimi anni che sono stati molto difficili per tanta gente in tutto il mondo, riesca a regalare una tanto necessaria familiarità e dell’intrattenimento. Spero che questo sarà un dono al mondo, una montagna russa emotiva e divertente proprio quando ce ne è più bisogno.

DONAL WOODS
Scenografo

Come hai affrontato il copione di questo secondo film dopo lo splendore del primo film e della famiglia Reale che arriva a Downton? Hai sentito un’ulteriore pressione?  
Nel secondo film Julian ha scritto nella sceneggiatura una bella villa situata al sud della Francia che mi ha dato tantissime nuove idee. Quando cercavo la villa ne abbiamo viste cinque in tutto e la mia indicazione è stata che doveva essere differente da tutte le altre case che avevamo già visto in serie televisive o al cinema. In altre parole, doveva essere la perfetta antitesi di Downton Abbey. Quando ho trovato Villa Rocabella vicino a Toulon in Francia, è piaciuta a tutti. Doveva essere molto mediterranea e dare una sensazione di apertura e di estate più tutto quello che si associa al sud della Francia.

Qual era la tua visione complessiva per la villa francese?
Volevamo che la villa francese fosse veramente colorata, luminosa e che avesse un’atmosfera rilassata. A Downton c’erano tanti servi e valletti e in Francia i servi dovevano essere quasi invisibili e pochi e lontani. Ci sono delle scene esilaranti di Mr Carson che porta un po’ della ‘maggiordomeria’ del nord dell’Inghilterra a queste persone francesi piuttosto rilassate che dovrebbero far ridere molto il pubblico. L’atmosfera generale della villa è informale, con tanta luce, il sole e il mare e circondata da un ricco verde a perdita d’occhio e dalla bellezza dei fiori e delle piante del Mediterraneo. C’è qualcosa di speciale nella luce nel Mediterraneo, è unica e piuttosto diversa dalla luce in tutte le altre parti del mondo. È davvero magica.

Puoi descrivere le altre location e gli altri ambienti che hai dovuto creare?  
Abbiamo naturalmente il nostro ambiente protagonista nel Castello di Highclere come Downton Abbey che non cambia e tutti gli ambienti delle stanze della servitù che sono state fatte nei teatri di posa di Ealing. La nostra scena d’apertura, però, è il matrimonio di Tom Branson con Lucy Smith che ha luogo nella casa di famiglia di Bagshaw. Questa location è stata molto difficile da trovare perché era una casa che doveva essere più piccola di Highclere ma avere comunque una sua identità. Doveva anche avere una chiesa molto vicina, cosa difficile da trovare, ma abbiamo scoperto una bella casa nel Suffolk, Belchamp Hall, vicino a Sudbury che funzionava perfettamente.

Il castello di Highclere è un edificio iconico e noto al mondo come la casa di Downton Abbey; quali sono state le tue indicazioni per la ricerca delle altre location importanti per il secondo film?
Tutte e tre le nostre location principali nel secondo film dovevano essere in contrasto tra loro e credo che alla fine siamo riusciti a ottenere questo risultato molto bene. Ogni location doveva avere il suo carattere e questo era cruciale. Volevo dare a ognuna la propria tavolozza di colori, il proprio stile e la propria atmosfera. Nel sud della Francia non ci sono dipinti con cornice d’oro né molti mobili. Abbiamo riempito le stanze con alcuni pezzi di ‘arte moderna’ degli anni ’20, ma per lo più c’erano pareti vuote e pochi mobili perché per i Montmirail era una casa di vacanza. L’aristocrazia inglese avrebbe avuto tanti dipinti con pesanti cornici d’oro e ritratti di famiglia nelle proprie case e i francesi erano leggermente più moderni e avanti a quel tempo. Casa Bagshaw è stata utilizzata come sfondo per a festa di matrimonio e, di nuovo, volevo che fosse molto differente dalla maestosità austera di Downton Abbey, per cui quando Belchamp House era precisamente questo. È una dimora di campagna stile Regina Anna di importanti mattoni rossi che è lì dal 17mo secolo e contrasta perfettamente con Downton Abbey e la villa francese in termini di stile, grandezza e imponenza.

Downton è sempre caratterizzato da un certo numero di pezzi forti e questo film non fa eccezione – puoi descrivere cosa volevi creare con le scene di apertura del matrimonio?
Il film comincia al matrimonio di Tom e Lucy che si svolge in una piccola chiesa nei terreni della casa di famiglia dei Bagshaw che abbiamo trovato a Belchamp Hall, in Suffolk. Avevamo bisogno di avere una chiesa che fosse molto vicina a dove ci sarebbe stato il ricevimento di nozze soprattutto perché più pratico per le riprese. Per tutto il corso della serie televisiva la chiesa di famiglia è stata sempre la stessa e si trovava nel villaggio di Bampton, nell’Oxfordshire. Il matrimonio di Lucy, però, doveva avere luogo da un’altra parte ovviamente. Volevamo che questa chiesa fosse meno formale di quella di Downton Abbey perché sia Tom che Lucy stano da qualche parte tra l’aristocrazia e la working class e non appartengono a nessuna delle due. Abbiamo messo un tendone nei giardini e gli ospiti gironzolavano lì intorno. C’è anche un riferimento alle radici di Tom con dei violinisti irlandesi e la faccenda è molto informale e divertente. Ho basato la tavolozza di colori per il matrimonio sulla scena iniziale del primo film di Il Padrino senza la violenza. In particolare la luce del sole, toni pesca, tendoni e tanti ospiti che parlano tra loro in maniera divertita e rilassata. Il loro è un matrimonio più informale e in un certo senso più moderno.

I matrimoni informali erano tipici del tempo?
Abbiamo fatto delle ricerche e abbiamo scoperto un matrimonio piuttosto aristocratico in cui gli ospiti erano in costume da bagno e si tuffavano in piscina, per cui non era insolito avere matrimoni informali. Noi dovevamo comunque trovare un giusto, felice equilibrio tra la nostra famiglia aristocratica, i loro ospiti e la servitù.

Avendo lavorato con Simon Curtis varie volte, avete creato una sintonia tra voi?
Io e Simon abbiamo lavorato insieme su Cranford, Marylin (My Week with Marylin) e The Student Prince per cui ci sentiamo a nostro agio uno con l’altro e questo ci porta a lavorare in maniera incredibilmente collaborativa. Di solito non abbiamo una formale rigida idea e un piano a cui dobbiamo tutti attenerci – di solito troviamo un’idea e poi la ampliamo in modo naturale coinvolgendo i costumi, il trucco e parrucco. È un processo che permette alle persone di pensare in una certa direzione che funziona per tutti.

Ci descrivi l’arco narrativo che si svolge a Downton Abbey; quali difficolta hai trovato nel reperire l’attrezzatura originale anni ’20?
La società cinematografica British Lion era molto prolifica ai suoi tempi e realizzava film muti e poi ‘parlanti’. Una delle difficoltà iniziali è stata ricevere il permesso di usare il nome ‘British Lion’ ma, una volta ottenuto, abbiamo chiamato degli esperti con il kit originale per il film. La cinepresa era molto rumorosa ma questo non importava perché fino a che i film sono stati muti il rumore di sottofondo non era un problema. Quando però sono arrivati i ‘parlanti’ la cinepresa è stata messa con un operatore dentro una cabina per limitare il rumore ma questo era davvero proibitivo perché la cinepresa non si poteva muovere. Di conseguenza molti dei primi film sonori erano piuttosto statici perché la cinepresa non poteva fare panoramiche e il suono era molto rozzo con un solo grande microfono.

Hai un set preferito di Downton?
Tra tutti i set, nel corso degli anni e dei due film, forse quello di cui sono più fiero è la cucina di Mrs Patmore e la sala della servitù perché sono diventati iconici e noi non avremmo mai pensato per un secondo che Downton Abby sarebbe diventato l’enorme successo globale che è.

Qual è stata la difficoltà più grande nell’allestire un film durante la pandemia? 
Generalmente sarei andato a vedere le location cinque o sei volte. La villa francese l’ho vista una volta sola insieme al produttore e al location manager e il regista non l’ha vista fino a quando non siamo arrivati. Di solito, quando trovi una location ci ritorni con il regista, poi con un più ampio gruppo di creativi, poi di nuovo con la tua squadra e poi alla fine per la ricognizione tecnica. Non abbiamo potuto fare niente di tutto questo durante la pandemia per cui tutto è stato piuttosto compresso. Potevo solo sperare che piacesse a tutti.

ANNA ROBBINS
Costumista  

È il 1928. Qual era la tua visione per il secondo film?
Quello che volevo fare nel secondo film era spingere i costumi verso la fine del decennio e guardare alla moda emergente degli anni ’30 e alle tendenze che avrebbero presto dominato il mondo della moda. Inoltre, la sceneggiatura di Julian ci permetteva di esplorare mondi completamente diversi che non avevamo mai preso in considerazione prima su Downton; una troupe cinematografica, un film muto e il sud della Francia.  Il cast e la troupe del film muto contrastano graziosamente con la famiglia Crawley e noi avevamo dei nuovi attori guest da vestire. Il film nel film è ambientato nel 1875 e questo voleva dire un look ancora completamente diverso, e questo era meraviglioso.

Il film si apre con l’imponente scena del matrimonio tra Tom e Lucy – cosa volevi creare col vestito da sposa di Lucy? 
Volevo che il vestito da sposa di Lucy fosse all’avanguardia della moda, fresco e disinvolto; come se, al suo ricevimento, lei potesse tirarsi su le gonne e ballare per davvero. Doveva quindi essere bello, ovviamente, ma anche avere un tocco divertente. Mi piaceva l’idea di un corpetto satin avorio con una lunga scollatura sulla schiena e con la vita bassa, lunghe maniche di chiffon e strati di tulle di seta irrigidito che spruzzano fuori formando gonne e strascichi asimmetrici. Abbiamo applicato una trama d’argento ricamata d’epoca sul satin e ho trovato un velo di tulle di seta che era una copia ricamata a mano di un originale degli anni ’20. Per quanto riguarda gli accessori, una tiara di perle e diamanti e una bellissima spilla con diamante che lei indossa proprio sotto la clavicola, entrambi meravigliosi pezzi originali forniti da Bentley Skinner. Ho immaginato che Lady Bagshaw abbia passato a Lucy i suoi gioielli di famiglia. Per il ricevimento abbiamo tolto lo strascico e il velo e cambiato la tiara con uno splendido velo berretto Juliet tipico degli anni ’20 che sta basso sulla fronte, incorniciando il viso di Tuppence e dandole un perfetto look da sposa anni ’20. La grande sfida durante le riprese era il tempo, perché è stato variabile con pioggia per tutti e tre i giorni delle scene del matrimonio. La mia squadra ha fatto miracoli per tenere il vestito da sposa e le scarpe di satin avorio il più asciutti e puliti possibile per far apparire Lucy sempre perfetta. Abbiamo fatto quattro intere prove costume per il vestito con Tuppence, un lusso se consideriamo il ritmo serrato con cui lavoriamo su Downton ma essenziali per una cosa così speciale. Mi piace ideare le scene di matrimonio perché sono come un tableau su cui io posso comporre la scena avendo in mente ogni personaggio e guardare tutti i colori e i tessuti e creare nell’insieme una bella tavolozza di colori primaverili ed estivi.

Hai ideato i costumi per il film nel film. Puoi descrivere più in dettaglio i vari aspetti differenti coinvolti nella tua ideazione e gli elementi dei costumi nel film muto?
Un regista cinematografico vuole usare Downton Abbey come location per il suo film e fa un’offerta a Lord Grantham e Lady Mary. Il film è muto ma era proprio il momento in cui i film muti stavano diventando roba del passato e i ‘parlanti’ li stavano sostituendo. Il film si chiama “The Gambler” ed è ambientato nel 1875 che era una fantastica occasione per guardare ai film e alle pièce teatrali realizzati negli anni ’20 ma ambientati in un’epoca diversa. Abbiamo guardato L’importanza di chiamarsi Ernesto (The Importance of Being Earnest) che rispecchiava perfettamente le nostre date. Abbiamo guardato anche film come Via col vento (Gone With The Wind) che è stato fatto nel 1939, e addirittura My Fair Lady fatto negli anni ’60, entrambi ancora importanti per vedere quali elementi entravano nei set del periodo così avremmo potuto cercare di catturare quel bell’effetto ibrido.   Quello che volevamo creare era un pastiche anni ’20 della moda del 1875, mescolando modelli, forme e tendenze degli anni ’70 dell’800 con tessuti, combinazioni di colori e abbellimenti come perline, perle, pailletes, ricami e fiori di seta anni ’20. Abbiamo usato tessuti anni ’20 mescolati a sete del 19mo secolo. Il 1875 era il culmine di corsetti e sellini ma noi abbiamo aumentato leggermente le proporzioni perché sembrasse una versione degli anni ’20 di quel look, aggiungendo ai vestiti lunghi guanti di seta e un mix di gioielli del 19mo e 20mo secolo. È stato molto divertente, e lo splendido lavoro di Nosh con incredibili parrucche e trucchi in combinazione con i costumi dava il senso di un film che veniva fatto negli anni ’20 ma che era ambientato in un periodo diverso.      Ho anche guardato come si comporta il colore nei vecchi film in bianco e nero perché alcuni colori nello spettro si comportano diversamente. Abbiamo fotografato delle prove costume a colori su uno sfondo monocromatico per avere la migliore indicazione di come venissero i costumi ripresi dalla cinepresa.

La produttrice Liz Trubridge ha detto che è stata una tua idea quella di ambientare il film muto in un’epoca diversa; com’è accaduto?
Nel corso degli anni abbiamo visto uno strato della società impressionantemente ampio evolversi con il cambiare dei tempi mentre la serie progrediva e poi con il film. La famiglia di Downton e gli ospiti che hanno visitato la casa hanno esibito una vasta gamma di abiti eleganti. Questa era un’opportunità incredibile per fare qualcosa di davvero diverso e che lasciasse di stucco dal punto di vista visivo. A rinforzare tutto ciò, nei meandri della mia mente, c’era il riferimento al periodo in cui Violet sarebbe stata una neo-sposa e avrebbe conosciuto Montmirail, indossando corsetti e sellini come le giovani donne nella seconda metà del secolo scorso. Mi piaceva molto il legame tra queste due linee narrative quando Julian ha specificatamente suggerito il 1875. Si trattava di creare piccoli parallelismi e addentrarsi in un periodo storico che è importante per il film ma anche sontuoso, teatrale e splendido da guardare. Ci dava un grande contrasto tra la Myrna nei suoi abiti da star del cinema e il suo aspetto in costume nelle riprese. È molto diverso da tutto quello che abbiamo fatto finora ma, allo stesso tempo, rimanda leggermente ai primi episodi della serie in cui c’era un modo di vestire più formale, strutturato, e a quello che la gente ha amato di Downton all’inizio.  È stato anche molto bello, e divertentissimo, vestire le nostre star della servitù nei loro abiti più eleganti, cosa che non avevamo mai fatto prima ma che avremmo sempre voluto fare, sperimentando colori, tessuti e ornamenti. Aver potuto vestire Baxter con seta color crema e gioielli raffinati per la sua grande scena è stato perfetto. Lesley Nicol ha detto che avrebbe sempre voluto indossare una tiara e una volta scoperto che il suo personaggio avrebbe avuto il ruolo di attrice secondaria è stato un piacere assoluto esaudire quel suo desiderio e immergersi nel mondo dei diamanti per Mrs Patmore!

In quali altri modi ti piace esaltare o valorizzare i costumi per fare da complemento alle storie?
In ogni scena c’è un fulcro e di solito comincio con un personaggio chiave e poi progetto intorno a questo per creare un punto focale e un complemento o contrasto con gli altri personaggi a seconda di quello che richiede la scena. Per esempio, l’abito per il matrimonio di Maud, la madre della sposa, è stato pensato per corrispondere a Imelda Staunton ma anche per spiccare in questo giorno speciale. Tutti gli altri sono stati pensati intorno a quel blu. Oppure l’abito di Myrna quando arriva è stato pensato per avere il massimo impatto in termini di colore e forma. Oppure uno degli abiti da sera di Myrna per creare un effetto drammatico che le è proprio e fare direttamente da contrasto con Lady Mary. Volevo anche guardare al colore in maniera leggermente diversa a causa dei nuovi ambienti all’interno del film e trovare un contrasto tra Downton e il sud della Francia, quando il copione alterna tra i due. Sapevo di poter usare il colore per rafforzare i due mondi diversi e contribuire a trasportare il pubblico. Il DNA delle mie creazioni per questo periodo è usare originali quanto possibile perché credo che diano autenticità alla storia e rafforzino l’impatto visivo degli abiti, esibendo spesso un’artigianalità che non potrebbe essere ricreata in un laboratorio moderno. Il film è stata un’altra opportunità per reperire alcuni degli abiti, dei tessuti, degli ornamenti e degli accessori d’epoca più belli del mondo.

Come sono andati avanti i costumi degli uomini dal primo film?
I vestiti maschili sono andati avanti in pochi modi piccoli ma significativi. Le tendenze per l’abbigliamento maschile si sono evolute più lentamente di quelle della moda femminile. Ma questo film ha dato alcune interessanti opportunità per mostrare cosa stava succedendo nella società. Abbiamo introdotto la maglieria e l’idea di spezzati per vari personaggi dei piani alti dando così un’impressione più informale. Abbiamo vestito spesso Jack Barber con maglie e pantaloni e gilet senza giacca. Barber ha una sicurezza disinvolta che compensa l’informalità del suo guardaroba da lavoro, spesso indossato con le maniche arrotolate. Infatti molti degli artisti secondari della troupe del film sfoggiano una gamma eclettica di maglie e spezzati che appaiono differenti dai classici abiti a tre pezzi a cui siamo stati abituati dai nostri uomini aristocratici. Quando gioca a tennis, Bertie indossa addirittura una canottiera in maglia che amo, un look che sembra uscire direttamente fuori dalle pagine di una rivista.Volevo anche esplorare l’idea dell’abito doppiopetto che stava aumentando in popolarità e funzionava bene in Francia perché sembra leggermente più informale ed era anche più fresco perché si evita il gilet. Abbiamo creato in sartoria abiti estivi per Robert, Branson e Bertie e vestito Branson in un completo con doppiopetto di lino chiaro che sembra attuale e fresco. Si adatta al personaggio di Montmirail e fa bene da contrasto a Robert. Il completo da sera con cravatta nera di Bertie ha il doppiopetto ed è incredibilmente elegante. Molto spesso gli abiti degli uomini sono pensati per creare dei punti di differenziazione del personaggio ma anche per creare armonia nelle scene facendo da complemento ai vestiti delle donne e questo è stato particolarmente vero nel caso dei costumi per la Francia. Volevo riprodurre un perfetto vestito di lino crema vintage che stesse bene a Hugh Bonneville ma non andava per cui gli abbiamo fatto un vestito su misura e abbiamo trascorso mesi a cercare l’esatto tessuto a spina della leggerezza giusta da tingere e ritingere fino a che non abbiamo trovato il tono giusto. Stava benissimo a Hugh e a loro volta gli abiti di Robert funzionavano perfettamente con tutti i costumi di Cora.

Quanto è stato entusiasmante progettare i costumi per gli attori che vanno in Francia?
Creare per la Francia è stata un’opportunità davvero meravigliosa ed eccitante per portare i costumi sia maschili che femminili in una nuova direzione. La Francia significava uno splendido relax per la famiglia che volevo rispecchiare, specialmente per la generazione dei più giovani, in un modo che fosse in sincronia con l’atmosfera modaiola della Costa Azzurra. Era appena diventato di moda per l’aristocrazia passare le vacanze nel sud della Francia durante i mesi estivi e per questo la moda aveva cominciato a rispecchiare questa novità con tagli informali, colori, tessuti e forme freschi. I colori più pallidi, crema, degli abiti degli uomini si sposavano meravigliosamente con i toni più vivaci e le stampe più coraggiose dei costumi delle donne. Esibiamo anche degli abiti per lo sport per Edith, Bertie, Lucy e Branson quando giocano a tennis e per quando Branson e Lucy nuotano, ed è stato molto divertente farli.

Come hai proceduto nella creazione dei look delle donne per la Francia?
Tendo a creare una palette di colori per ogni personaggio che sia unica ma che si accordi con il resto dei personaggi, l’ambiente e la scenografia. A Downton abbiamo toni più ricchi, colori più scuri e uno sfarzoso legno scuro. È elegante ma tradizionale e molto inglese. Per la palette francese volevo allontanarmi da quello che i personaggi avrebbero indossato di solito per cui ho cercato dei pigmenti più chiari e luminosi, stampe vivaci e combinazioni di splendidi colori sorbetto – rosa, blu, verdi e gialli – spesso di gusto piuttosto napoletano e in armonia con il bel décor della villa francese e il luminoso, saturo sole mediterraneo. Ho lavorato con abiti originali e fatti in sartoria su misura utilizzando tessuti d’epoca o materiali contemporanei reperiti con cura e attenzione. È stato molto bello fare shopping per il guardaroba per la vacanza della famiglia, rigenerante e allegro. Ho reperito alcuni pezzi originali davvero speciali che vengono indossati in Francia. Per esempio, un vestito di chiffon giallo con motivi floreali con giacca abbinata per Lucy, una giacca cinese ricamata chiara e un vestito da giorno blu di cotone con bordatura bianca per Cora. Per Edith ho trovato un incredibile pantalone pyjama di seta color crema con motivi menta che aveva le sue pantofole abbinate e una piccola borsa – una meraviglia!

Come contrasta il look di Lady Mary con l’energia vibrante della moda della Riviera francese?  
Lady Mary ha sempre stile, è elegante e alla moda e spesso sorprendente. Abbiamo fatto scelte sartoriali coraggiose, specialmente dove Mary ha bisogno di dimostrare forza anche se è una facciata. Questa volta io e Michelle (Dockery) volevamo rendere Lady Mary più morbida. Nell’ultimo film abbiamo rispecchiato la forza di Mary e in questo rispecchiamo la sua delicatezza e una certa vulnerabilità. L’ho fatto soprattutto attraverso il colore e il tono, ma anche attraverso la morbidezza dei tessuti che abbiamo usato. Abbiamo sempre cercato linee pulite e allungate, blocchi di colore e motivi grafici; mai troppo vezzose o elaborate. Lei resta una donna professionale, la custode della tenuta e il futuro di Downton Abbey per cui i suoi costumi devono avere autorità e un senso del sé. Ho ideato i suoi costumi usando i classici colori primari di Lady Mary – blu navy e rossi intensi, monocromi e metallici. Ma poi ho aggiunto alcuni nuovi verdi salvia, rossi bruni, rosa scuri e colori neutri delicati. Lady Mary ha più di venti giorni di storia quindi tanti costumi con cui utilizzare il colore ed esplorare le tendenze che ci portano verso la fine del decennio, principalmente orli più lunghi uniti a girovita più aderenti. Downton ha sempre mostrato il fatto che i punti vita sono scesi e poi spariti e gli orli si sono alzati raggiungendo il massimo del corto nel 1927. Poi hanno cominciato a scendere di nuovo in quel look anni ’30 davvero lungo, insieme all’esaltazione delle forme femminili; abiti da giorno avvitati, tagli di sbieco per la sera ecc. Siamo passati dai corsetti alla vita bassa, alla creazione di modelli dritti, lineari fino a ritornare quasi all’inizio ritrovando il punto vita. Se Edith fa passi avanti indossando pantaloni in Francia, Mary mantiene la sua solita eleganza all’avanguardia a Downton con abiti raffinati con girovita con cintura.

Quali difficoltà avete incontrato nel cercare di progettare e fare i costumi durante gli scorsi due anni e qual è stato l’impatto della pandemia globale sul modo in cui tu e la tua squadra avete lavorato? 
Ci siamo dovuti tutti adattare e fare il nostro lavoro in modo molto diverso a causa della pandemia. Se di solito acquistavo alle fiere e ai mercati d’epoca e compravo i tessuti di persona ora ho dovuto cambiare il modo in cui reperire gli abiti d’epoca e fare acquisti. Ho lavorato molto online – su Etsy e Instagram soprattutto – e ho mantenuto i contatti con molti dei commercianti di abiti d’epoca con i quali avevo lavorato nel corso degli anni.
È stato un modo di lavorare molto più pesante sotto molti aspetti. Quando non puoi acquistare di persona e fai tutto online non puoi vedere come si muove il tessuto e come cambia il colore con la luce e nemmeno la qualità delle stoffe né le sue condizioni, cosa molto tosta per un film come Downton perché la qualità deve essere molto alta per il grande schermo. Anche la Brexit ha causato ritardi enormi nel ricevere la merce e costi aggiuntivi.
È stato veramente difficile ma il lato positivo di questo nuovo modo di lavorare è stato che ho dovuto ampliare la mia rete e sono finita a fare acquisti internazionali scoprendo così risorse mai sfruttate e conoscendo online alcuni splendidi collezionisti. Di conseguenza, ho scoperto molte gemme inestimabili che non avrei trovato se non fossimo state in questa situazione.
Per esempio, uno degli abiti da sera con perle di Cora in Francia, che la mia squadra ha chiamato ‘Tutti Frutti’ per le sue perline tutte colorate, ha davvero sintetizzato il sud della Francia per me con i suoi rosa, blu e gialli su uno chiffon verde acqua. L’ho visto su Instagram e ho preso contatto con la venditrice che era a New York e vendeva pezzi della sua splendida collezione personale. Ho continuato a lavorare con lei per vari pezzi per il film.

Per viaggiare all’estero la famiglia si sarebbe vestita in una maniera particolare?
Quando la famiglia parte per la Francia si veste con abiti da viaggio adatti alla circostanza. Il viaggio dura due giorni per cui li abbiamo vestiti con costumi differenti, più leggeri per il loro arrivo alla villa nel sud della Francia. Abbiamo avuto la bella opportunità di vestire Robert con la sua giacca da barca delle Grenadier Guards con pantaloni di flanella. Non abbiamo mai visto prima Robert in uno spezzato e io aspettavo l’occasione giusta. È molto elegante e tipicamente inglese. Indossa un blazer blu notte con bottoni di ottone reggimentali, una cravatta reggimentale delle Grenadier Guards e pantaloni di flanella grigio scuro per la partenza da Downton e un marrone chiaro per il suo arrivo in Francia. La cosa bella è che quanto conosce il Marchese di Montmirail abbiamo la quintessenza del Conte inglese che incontra la quintessenza del Marchese francese.

Qual è l’effetto che hai voluto ottenere con i costumi di Myrna Dalgleish?
Volevamo che la protagonista del film muto Myrna Dalgleish arrivasse con massimo impatto e lo mantenesse per tutto il corso del film. Ci siamo ispirati a star di Hollywood come Greta Garbo, Louise Brookes e Clara Bow. Myrna è il massimo del lusso e del gusto costoso ma è glamour dove Mary è la classe. Volevamo usare una determinata palette di colore per Myrna che la facesse apparire molto diversa da Lady Mary e dal resto della famiglia, e questo si adattava benissimo con il biondo platino esplosivo dei capelli che Nosh ha creato per lei. Abbiamo cercato toni ghiaccio che la differenziassero da tutti gli altri a Downton. Il suo costume d’arrivo era un vestito asimmetrico ghiaccio, eau-de-nil, con uno stupendo mantello di velluto bordato da una pelliccia d’epoca riadattata, abbinati a delle scarpe d’argento originali anni ’20. La forma esagerata è progettata per accrescere la sua audacia.  Tutto in Myrna è audace e piuttosto sfacciato fino ai gioielli che porta.  Quando la vedi vicino a Cora, Edith e Mary, la sua bellezza si scontra con la loro. E questo è quello che volevamo ottenere. Myrna è mozzafiato ma non è accogliente, calda. Quando si addolcisce un po’ alla fine, abbiamo usato dei colori più soft e, quando scende alle cucine per vedere la servitù, l’abbiamo vestita in un completo pesca.

Hai un tuo pezzo preferito tra quelli che hai concepito per un personaggio in particolare quest’anno, o ci sono troppe gemme per scegliere? 
È davvero difficile rispondere a questa domanda ma ci sono sempre dei pezzi speciali per ogni personaggio che mi piacciono leggermente di più. Il look di Robert del Royal Yacht Squadron per la sua uscita sullo yacht di Montmirail. L’ho semplicemente amato! Il vestito che Cora indossa per la soirée francese. È una scena significativa per Elizabeth e volevo che indossasse qualcosa di veramente speciale. Sono molto fortunata a poter lavorare con la leggendaria azienda tessile Fortuny e ho commissionato da loro di stampare per me del velluto per questo abito da sera. La stampa è uno dei design originali di Mariano Fortuny. Mary indossa tantissimi originali tra cui uno splendido abito da sera Patou con molte perle. Ma il mio look preferito è forse una camicetta rosa a maniche lunghe con un gilet insolito di perline. Oppure il vestito verde pallido con pettorina crema che indossa alla fine del film; lasciamo il pubblico con il senso di dove stia andando la moda negli anni ’30. I pantaloni larghi di Edith sono il paradiso della moda e pensarli e farli è stata una gioia. Il vestito da sposa di Lucy… mi piace ogni elemento dalla tiara, al velo, al vestito, allo strascico fino alle scarpe satin e argento.

ANNE ‘NOSH’ OLDHAM
Hair and Make Up Designer

Ci sono stati dei cambiamenti significativi dallo scorso film nelle acconciature e nel trucco dei nostri attori principali?
Ci siamo mossi nel tempo di solo nove mesi per cui gli stili non erano cambiati molto in quel breve lasso di tempo. Volevamo comunque mostrare che ci eravamo mossi un po’ per cui abbiamo fatto qualche ritocco più che grandi cambiamenti. Abbiamo cambiato leggermente lo stile di Lady Mary e Cora. Lady Mary è passata da un caschetto molto netto a uno più morbido con la riga da una parte e i suoi capelli sono leggermente più lunghi. Abbiamo tenuto lunghi i capelli di Cora ma abbiamo cambiato l’equilibrio dell’acconciatura rendendolo più lungo sulla schiena di prima.

Quali cambiamenti hai introdotto nel trucco delle signore?
Ho cambiato leggermente la forma delle sopracciglia delle donne che hanno anche labbra più definite con un po’ più di colore. Niente di drastico, abbiamo solo rinfrescato il look, mentre per le attrici dei piani bassi come Mrs Patmore e Mrs Hughes non avrebbe avuto senso cambiare il trucco. Abbiamo dato a Miss Baxter un nuovo taglio di capelli, un grazioso caschetto che arriva proprio all’attaccatura del collo e la fa apparire molto diversa.

Siete riusciti a fare qualcosa di diverso con gli uomini del cast?
Siamo riusciti a divertirci un po’ con i nuovi attori maschili ospiti, Hugh Dancy, Dominic West e Alex McQueen e ho aggiunto questi piccoli baffi a matita che sono piaciuti a tutti. Sia Dominic che Alex portano dei buffi baffetti con quelli di Alex che si curvano in punta.  Come attore di Hollywood Guy Dexter doveva assolutamente avere i baffi e vestire all’ultima moda. Alex è un attore con un timing comico geniale per cui i baffetti comici sono stati la trovata perfetta per lui.

Quanta collaborazione c’è nella creazione dei look individuali?
Abbiamo lavorato a stretto contatto con la produttrice, il regista, la costumista e gli stessi attori perché anche loro hanno la loro opinione personale sui personaggi. Ma più che altro, è davvero bello per gli attori uscire dal bus del trucco sentendosi contenti e a proprio agio con quello che abbiamo creato. Barba e baffi appaiono quest’anno più volte di quanto siano apparsi in ogni episodio di Downton. Ci siamo divertiti molto a creare i look del 1875 come visti attraverso le lenti della squadra trucco e parrucco del cinema anni ’20 e il risultato è stato: molti baffi a matita e basette insieme agli smoky eyes da Valentino per Guy Dexter. Dominic West per esempio adorava essere un rubacuori di Hollywood e ha portato questo look molto bene.

Quanto è stato divertente truccare la servitù con un look da 1875?
È stata una vera gioia. Lesley Nicol voleva le si mettesse tutto, dal mascara alle tiare e quando abbiamo finito erano tutti davvero affascinanti. È stato molto eccitante renderli i pezzi forti dello show. Fin dall’inizio io e Anna Robbins (la costumista) volevamo che il loro look fosse a sé stante e in contrasto con il look anni ’20 del cast dei piani alti. Siamo state contente che ai produttori e a Julian l’idea è piaciuta.

Qual è stata la trasformazione più spettacolare?
Sono tutti splendidi nei loro abiti eleganti ma per me la trasformazione più spettacolare è stata Mrs Patmore che di solito indossa un grembiule e una cuffia che riesce a stento a trattenere i suoi ricci.  Ha lo stesso aspetto da 11 anni e anche quando esce o va in giro è vestita con lo stesso tipo di abbigliamento e cappello. Non so quanti pezzi di capelli aveva su ma tanti quante la mia collega Elaine è riuscita a impilarle in testa. Abbiamo davvero esagerato.

Ci descrivi il look che hai creato per Myrna Dalgleish?
Volevo che Myrna fosse leggermente estranea a tutto quello che è Downton Abbey e doveva essere in contrasto con Lady Mary, Lady Cora e Lady Edith. Doveva arrivare a Downton ma non necessariamente integrarsi. Doveva essere super affascinante perché alla fine era una delle più belle e celebrate star del cinema muto al tempo. Io avevo in mente un’immagine di Jean Harlow con i capelli biondo platino. Tutti a Downton sono naturali e reali ma Myrna doveva apparire leggermente irreale e proveniente da un altro mondo. Lady Mary è la grande bellezza aristocratica del suo tempo ma è una bellezza naturale e, dato che le due avevano tante scene insieme, volevamo che Myrna fosse davvero l’opposto di Lady Mary restando comunque una bellezza nel suo proprio stile.

Che tipo di look hai creato per la Francia?
Creare i look per la Francia è stato divertente perché ho potuto ammorbidire leggermente tutti, per esempio Lucy Branson sembra davvero rilassata e in vacanza. I suoi capelli erano più sciolti e il trucco è stato ammorbidito leggermente; le abbiamo dato un po’ di colorito perché era il tempo in cui stava diventando di moda per i più giovani avere l’abbronzatura. C’è un’atmosfera davvero rilassata in Francia per la famiglia e anche se sono lì per uno scopo sembrano tutti più liberi e disinvolti per quanto riguarda i costumi, il trucco e le acconciature.

Cosa pensi ci sia in Downton Abbey che entra davvero in risonanza con il pubblico? Perché lo amano tanto?
Credo che gran parte dell’amore per Downton Abbey abbia a che fare con la nostalgia per un tempo passato, in più i personaggi sono diventati così cari al pubblico grazie alla serie televisiva. La gente ha investito in loro e ama i membri della famiglia e la servitù in ugual maniera. Ora che sono sul grande schermo il pubblico conosce già i personaggi e quindi può concentrarsi su quello che accade.

INTERVISTE AL CAST PRINCIPALE

SAMANTHA BOND
Lady Rosamund Painswick

Come si inserisce Lady Rosamund nella storia di questo film?
All’inizio vediamo Lady Rosamund e tutta la famiglia e la servitù al matrimonio di Tom e Lucy. È una parte splendida, tuttavia quello che il pubblico non vedrà è che quel giorno abbiamo avuto il tempo più orribile ed è un miracolo che siamo riusciti a girare comunque. Poi dopo il matrimonio, la famiglia riceve una richiesta da un regista cinematografico che vuole utilizzare Downton Abbey come location per il suo prossimo film. Allo stesso tempo la Contessa Madre riceve una lettera che la informa che ha ereditato una villa nel sud della Francia e questo genera tutti i tipi di domande.

Quanto era insolito che un film venisse fatto in una tenuta di campagna come Downton?
A quel tempo, negli anni ’20, la maggior parte dei film veniva fatta nei teatri di posa e i cineasti stavano appena iniziando a guardare più lontano per delle location esterne. Sarebbe stato anche insolito che una famiglia come la nostra prendesse anche solo in considerazione di permettere a una società cinematografica di occupare la propria casa. Io non lascerei entrare una troupe cinematografica a casa mia, ma Downton ha un tetto che perde e avevano già aperto le porte al pubblico nella serie televisiva, con grande orrore di Carson.

Com’è stato tornare a Downton Abbey?
Mi sono sentita molto privilegiata a lavorare perché è stato molto difficile stare lontana dalla nostra tribù durante la pandemia. Quando ci siamo ritrovati, tutti con le mascherine e a distanza, è stato davvero bello rivedere tutti. È stato un periodo difficile per tutti i nostri amici di cinema e teatro per cui sono stata estremamente grata di aver potuto lavorare in documentari e nel film. Io, mio marito e i nostri figli abbiamo girato un cortometraggio di 15 minuti per la BBC intitolato Treasure. Mio figlio ha girato l’intera cosa e noi siamo stati diretti via zoom. La parte negativa è stata che dovevo svegliarmi alle 6.30 ogni mattina per mettere in ordine la casa e poi dovevo anche preparare il pranzo per nutrire il cast. È per questo che so che non lascerei entrare una troupe cinematografica a casa mia. Starei fermamente dalla parte di Lord Grantham.

Cosa c’è nella scrittura di Julian che veramente coinvolge il pubblico?
Credo che la scrittura di Julian sia molto interessante per un pubblico di massa. Downton ha la magia di Gosford Park,
e c’è qualcosa nel raccontare storie di un altro tempo che la gente ama. Credo che il pubblico sia pronto per questo film e spero che torneremo tutti al cinema a guardarlo sul grande schermo. Nel film c’è leggerezza e molto umorismo, oltre a un vero messaggio di amore. E questo è quello che tutti vogliamo e di cui abbiamo bisogno.

HUGH BONNEVILLE
Lord Grantham

Puoi cominciare parlandoci della storia del secondo film e di quanto siamo andati avanti dalla fine del primo film?
Adesso siamo nel 1928, alcuni mesi dopo la fine del primo film. Si apre con il matrimonio di Tom e Lucy, che abbiamo visto l’ultima volta ballare sulla terrazza al chiaro di luna. Presto scopriamo che una società cinematografica vuole utilizzare Downton come location per un film muto, cosa che Robert trova ovviamente allarmante. Violet poi ha misteriosamente ereditato una splendida villa nel sud della Francia da un vecchio conoscente che non ha più visto da decenni e del quale non hai mai parlato.

Come viene convinto Robert a lasciare che la troupe cinematografica venga a Downton?
La società cinematografica British Lion mette sul piatto un’offerta economica che Edith e Mary trovano da capogiro e irresistibile. Robert pensa che sia tutto alquanto sgradevole ma, avendo mostrato al padre lo stato dei solai, dove dei secchi raccolgono l’acqua piovana che entra dai buchi nel tetto, Mary lo convince a ripensarci. Robert ammette che anche se lui è ancora Lord Grantham, in realtà è Mary che gestisce la casa e che dovrebbe fare quello che ritiene giusto per risolvere la situazione. Come sempre, sono le donne di Downton che comandano veramente.

Come farà a tollerare che la sua casa venga invasa da una troupe cinematografica?
Violet ha deciso di lasciare la villa francese che ha ereditato a Sybbie, la sua unica pronipote che altrimenti beneficerebbe davvero poco della sua posizione in famiglia. La famiglia francese, che possedeva la villa, ha invitato i Crawley nel sud della Francia per vedere la proprietà. L’invito coincide perfettamente con l’arrivo della troupe cinematografica a Downton quindi Robert, Cora, Tom, Lucy, Edith e Bertie partono per il sud della Francia e lasciano a Mary la responsabilità della troupe.

Come è stato portare Downton oltre la tenuta e in Francia?
Avevamo già viaggiato per andare al Castello Inveraray in Scozia in uno speciale natalizio e al Castello di Alnwick un paio di volte ma questa è la prima volta che i Crawley si spingono all’estero. Questa parte della storia è una festa dal punto di vista visivo. Edith coglie l’opportunità per ritornare al suo giornalismo, scrivendo di come sia una nuova moda andare nel sud della Francia d’estate e non solo d’inverno come prima. Tradizionalmente le ville in Cote d’Azur erano dei ritiri invernali perché veniva considerata troppo calda nei mesi estivi. Poi gente come Scott Fitzgerald e star del cinema del tempo hanno cominciato a rendere alla moda andare lì in vacanza d’estate. La ragione principale della visita della famiglia, però, è fare la conoscenza della famiglia Montmirail, che è rimasta scioccata quanto Violet quando ha scoperto che una delle loro case era stata lasciata a una perfetta sconosciuta. Sia i Crawley che i Montmirail sono ansiosi di svelare il mistero che si cela dietro l’amicizia tra la Contessa Madre e il defunto Marchese e il motivo per cui lui, nel testamento, abbia lasciato a lei la sua villa.

Vedremo Robert e la famiglia più rilassati in Francia? E questo come si riflette sia nei costumi che in questa parte della storia?
Robert scambia il suo cashmere e gli abiti di lana per flanella e blazer da viaggio. Poi, una volta arrivato nel caldo del sud della Francia, per abiti di lino più freschi e leggeri. Mr Carson, naturalmente, continua a vestirsi in maniera formale con la sua pesante giacca da maggiordomo e ne paga le conseguenze. Edith, Lucy, Cora e Maud cominciano a vestirsi con abiti molto leggeri e colorati che sembrerebbero fuori luogo a Downton. I costumi sono magnifici. Se guardi le fotografie di quell’epoca c’è qualcosa di così affascinante nello stile e nelle mode emergenti a metà degli anni ’20. Robert comincia a vestire in maniera più disinvolta; porta un berretto da barca, blazer e pantaloni di flanella quando lui e Cora fanno una gita su una lancia a motore, godendosela davvero in Costa Azzurra, il parco giochi dei ricchi e famosi. Vediamo anche i membri più giovani della famiglia che giocano a tennis, nuotano in mare e sdraiati a bordo piscine, cosa che non vedremmo mai a Downton… troppo freddo!

Com’è stato ritornare nel mondo familiare di Downton Abbey dopo questi ultimi anni straordinari?
È stato molto diverso dal primo film e se è stato facile riscivolare nei personaggi, c’era decisamente un’atmosfera di sollievo perché tornavamo a lavorare. Abbiamo sempre apprezzato enormemente che la serie e il primo film sono stati accolti da così tanti milioni di persone in tutto il mondo e nessuno di noi lo da per scontato. Il mondo è stato in una situazione davvero straordinaria questi ultimi due anni e ci sono stati tanti momenti in cui fare il film sembrava impossibile. Provo un profondo senso di gratitudine perché siamo riusciti a tornare a lavorare e per la fortuna di lavorare a un progetto che è amato da tanti. Ho davvero apprezzato questo secondo film più di molte altre iterazioni di Downton perché ha significato molto per noi e so che significherà molto per il pubblico. Gareth (Neame) ha detto che Downton Abbey 2 è il tonico che i nostri fan stavano aspettando. Le serie televisive sono finite nel 2015, prima della Brexit e i cambiamenti epocali nella politica americana e al tempo in cui il mondo sembrava un posto leggermente più calmo. Downton è sempre stato un mondo di fuga e rivedere quel mondo ora significherà molto per tanti mentre riemergiamo dalla pandemia. È un mondo di benessere e rassicurazione. Qualsiasi crisi attraversino la famiglia o le persone che lavorano nella casa viene sempre risolta con ottimismo. Questo è stato sempre il marchio di fabbrica di Julian. Ho detto tante volte che Julian scrive partendo dalla convinzione che le persone cercano di essere buone. Possono fare delle brutte cose, ma il mondo che cercano di affrontare è un mondo in cui la compassione e la tolleranza sopravvivono. Dopo quello che il mondo ha attraversato credo che abbiamo tutti bisogno di una grande cucchiaiata di tolleranza e compassione. Non è scoprire di nuovo la ruota ma il film è una celebrazione di tutte le cose che il pubblico ha amato di Downton per più di 11 anni, oltre che una celebrazione di tutti i personaggi che amano. È una festa per gli occhi.

Com’è stato lavorare di nuovo con il regista Simon Curtis?
Quando Gareth mi ha chiamato dicendo che sperava che Simon Curtis dirigesse il film, non riuscivo a pensare a scelta migliore.  Ho già lavorato con Simon in passato e, a parte il fatto che è sposato con mia moglie sullo schermo Elizabeth, con la quale mi ero già sposato due volte sullo schermo prima, ho sempre saputo che lui non è solo un bravo regista ma anche un grande leader sul set: paziente, entusiasta e incoraggiante. La sua energia è molto divertente e lui ha una grande passione per i personaggi, gli attori e il raccontare. Avere al comando una persona che viene dal teatro ed è stato produttore e regista alla BBC per tanti anni era estremamente rassicurante. La sua energia sia con la troupe che con il cast era davvero piacevolissima. Voleva davvero che tutti si divertissero e ha fatto di tutto per assicurarsi che tutti fossero contenti. Si è preso cura di tutti e ha prestato attenzione a tutti, a prescindere da quale fosse il loro lavoro, cosa fantastica da vedere in un regista. Oltre a questo, perché è sposato con Elizabeth, è stato parte della famiglia di Downton dall’inizio, conosce i pro e i contro di questo show, conosce e ama i personaggi tanto quanto gli altri e comprende le dinamiche che fanno funzionare questa macchina. È stato anche capace di portare il suo proprio gusto senza sconvolgere quello che c’era. Sopra tutte queste cose, Simon ha davvero capito che questo era un evento speciale per noi e per i fan di Downton e sapere che lui lo ama come tutti noi ha reso l’esperienza ancora più speciale. È un’anima generosa e un regista intelligente.

LAURA CARMICHAEL
Lady Hexham

Dove troviamo Lady Edith all’inizio del secondo film?
Siamo nove mesi dopo la fine del primo film e Edith ha avuto il suo bambino, Peter. La ritroviamo, insieme al resto della famiglia e alla servitù, al matrimonio di Tom e Lucy. A Downton Abbey arriva Hollywood sotto forma di un film muto, cosa che diverte molto Edith. È anche entusiasta dell’opportunità di andare in Francia con i suoi genitori per svelare il mistero della villa lasciata a sua nonna in un testamento e il viaggio stuzzica anche il suo interesse nello scrivere un articolo sulla nuova tendenza dell’aristocrazia inglese di andare in vacanza nel sud della Francia durante i mesi estivi. Essere la moglie di un aristocratico non è abbastanza per Edith che vuole ritornare al suo mondo del giornalismo. Stare in Francia insieme offre al pubblico l’opportunità di vedere quanto Bertie supporti il lavoro e le ambizioni di Edith.

Cosa porta la famiglia nel sud della Francia e cosa scopre al suo arrivo?
A nonna è stata lasciata una proprietà nel sud della Francia, una splendida villa sulla Costa. Le è stata lasciata da un suo vecchio conoscente e la notizia arriva inaspettata. Lei, a sua volta, vuole lasciarla a Sybbie in modo che la sua pronipote abbia la sua propria eredità. Fino a quel momento nella Storia il sud della Francia non era di moda come destinazione per le vacanze ma artisti del calibro di Scott Fitzgerald e Coco Chanel avevano cominciato a far tenere aperti gli alberghi nei mesi estivi, per cui all’improvviso è diventato molto chic passare le vacanze lì. Edith e Bertie si auto-invitano all’incontro con gli attuali proprietari. Edith ha in mente di unire la visita al lavoro e scrivere un articolo sulla Costa Azzurra e adesso è anche molto pratica con la cinepresa. Tom e Lucy, e in realtà tutta la famiglia, sono molto curiosi della ragione per cui il defunto Marchese abbia scelto di lasciare la proprietà a Violet che, a sua volta, dice di non averne idea.

Come è riuscita Anna Robbins a portare i tuoi costumi a nuove vette per questo film?
I costumi sono sempre molto chic e Edith è sempre stata leggermente più moderna, forse perché ha sempre avuto un atteggiamento progressista. I costumi che Anna ha ideato per me per il sud della Francia sono probabilmente i miei costumi preferiti tra tutti quelli che ho indossato nelle serie e nel primo film. Sono fantastici. Anna ha suggerito un look pyjama di seta per Edith così giusto per la sua vacanza e perfetto per il clima. Ci stavo così comoda, quanto nei pantaloni palazzo bianchi con la vita alta che sono stati divertenti da indossare. Avevo anche un’acconciatura più sciolta che andava benissimo con l’energia vacanziera della Francia e ho dovuto indossare anche dei foulard da testa molto divertenti.

Com’è stato lavorare con Simon Curtis dopo averlo conosciuto per così tanto tempo come parte della famiglia allargata di Downton?
Simon capisce Downton in un modo in cui non molti registi che ci arrivano dal nulla capirebbero, credo. Lui è davvero un regista degli attori; è molto sensibile e per questo gli siamo stati tutti molto grati. Simon fa parte dell’esperienza Downton da tantissimo tempo e l’ha condivisa con noi, per cui è stato meraviglioso avere qualcuno con tutta questa conoscenza che ci accompagna in questo film.

Come pensi che Julian abbia potenziato questo film rispetto al primo?  
La cosa divertente del film è che si ha un tempo molto breve per rivisitare questi personaggi, per cui il mondo dei
Crawley e dello staff ti arriva con un’energia diversa. Secondo me il mondo della realizzazione del film nella storia è ancora più eccitante della famiglia perché è un grandissimo stacco dal consueto, dalla norma di Downton. È fantastico vedere questi nuovi personaggi frastornare la famiglia e la servitù e mostrare quanto sia fuori di testa il mondo dell’aristocrazia. Ovviamente c’è tanto di quello che gli spettatori amano di Downton nei loro personaggi preferiti e nella casa. Spero che sia un vero regalo per il pubblico che lo merita tanto dopo questo periodo orribile che abbiamo vissuto tutti.

JIM CARTER
Mr Carson

Come entra Mr Carson nella storia di Downton Abbey 2 – Una nuova era?  
Carson è ancora in pensione, si occupa con gioia del suo orto e con molto successo giudicando da quello che il reparto fabbisogni di scena mi ha fornito. Carson ha coltivato delle carote estremamente pulite e del sedano che sembrano venire direttamente dal negozio di verdure. Poi, all’improvviso, trapela che a Downton verrà girato un film, cosa che Carson non approva per nulla. Ricorda con orrore quando è stato permesso al pubblico di entrare nel castello e questo è stato un incubo per lui – una troupe cinematografica con attori che arrivano al castello è orrore per lui.

Come riesce a sostenere l’invasione della troupe cinematografica?
Per toglierselo dai piedi e non fargli causare problemi, Mrs Hughes e Lady Mary preparano un piano, un po’ sospetto, in cui sua Signoria ha bisogno che Carson vada ad aiutare nel sud della Francia. Naturalmente, Carson ha tutte le qualità necessarie visto che è assolutamente xenofobo, non parla nessuna lingua straniera e ha pochissime capacità diplomatiche; è l’uomo perfetto per il lavoro! E quindi parte con la sua borsa dell’acqua calda e vestiti di lana pesante per il sud della Francia.

È uscito dal pensionamento?
Lui non esce ufficialmente dal pensionamento perché non lavora più alla casa, gli è stato chiesto di aiutare sua Signoria a gestire il viaggio nel sud della Francia. Carson è leggermente confuso e non capisce il motivo per cui c’è bisogno di lui, Lord Grantham è ugualmente confuso, ma questo serve a togliersi Carson dai piedi. Elsie (Mrs Hughes) e Lady Mary sanno che sarebbe solo d’intralcio alle riprese del film.

Il viaggio di Carson nel sud della Francia non è senza disagi. Cosa deve sopportare?
Abbiamo girato il traghetto che attraversa il Canale sul Royal Yacht Britannia a Edimburgo che, grazie al cielo, era stazionario perché, come Carson, non sono un buon marinaio per cui non mi ci sarebbe voluta una gran recitazione se avessimo navigato. C’è una scena in cui Miss Baxter decide che una buona tazza di minestra di pollo avrebbe aiutato Carson con il suo mal di mare ma questo si dimostra troppo per lui e lo manda fuori di testa. Poi arrivano a questa torta nuziale di una villa, che è un luogo fantastico che si affaccia sul Mediterraneo con splendidi giardini e una vista mozzafiato sul mare blu scintillante, cosa piuttosto eccitante da vedere nel 2021, figuriamoci nel 1928. Doveva essere miracolosamente diversa ed esotica.

Come sopporta Carson le maniere francesi e in particolare il caldo?
Non li sopporta in nessun modo. Carson porta con sé l’Inghilterra ovunque va e si porta addirittura la sua bollente borsa d’acqua calda. È inglese e molto formale e non si conforma alle maniere o alle volontà di nessun altro perché sa di essere nel giusto. È inglese, per cui deve essere nel giusto. Se ne sta lì a cuocere nella sua formale divisa nelle scene in cui si cena fuori sulla terrazza e credetemi, in queste scene non ho dovuto recitare per niente perché faceva davvero caldo. Come Carson me ne stavo lì in piedi, stoicamente, a sudare.

Quando ritornano a Downton, qual è la situazione che coglie tutti di sorpresa?
Quando ritorniamo a casa, c’è un po’ di crisi con il film perché non hanno più attori secondari per una scena. La servitù è costretta a recitare delle parti nel film. Fedele alla forma e a sé stesso, Carson si rifiuta di indossare gli stravaganti costumi degli anni ’70 dell’800, ma indosserà un farfallino diverso, e questo è tutto. Il resto sono i suoi vestiti. Niente stupide basette né baffi per lui. Lo staff dei piani bassi si ritrova a sedersi al posto di quelli che hanno servito per anni. Carson si riprende un po’ perché gli viene detto che lui interpreta un Lord per cui il suo ego è lusingato e, alla fine, partecipa e si diverte.

Ci descrivi la scena che hai con tua moglie Imelda Staunton che interpreta Maud Bagshaw?
Carson sta camminando su un caldo lungomare nel sud della Francia quando vede un negozio di cappelli. Ha un disperato bisogno di un cappello più leggero, più fresco, della sua bombetta e Lady Bagshaw entra e lo aiuta traducendo per lui. È stata una scena corta ma molto emozionante. È la prima scena che abbiamo insieme in entrambi i film a parte quando le ho spostato la sedia per farla sedere.

RAQUEL CASSIDY
Miss Baxter

Cosa è successo da quando abbiamo visto Miss Baxter l’ultima volta?
Dall’ultimo film troviamo che Daisy ha sposato Andy e noi siamo tutti presenti all’incredibile matrimonio di Tom Branson e Lucy Smith che si prevedeva alla fine del primo film. È un inizio del film bello e molto gioioso. Anche Baxter ha l’amore nel cuore e i matrimoni nella mente ma una certa persona non le ha ancora fatto la proposta per cui Baxter resta nubile. Magari lo resterà per sempre, chissà. A Downton arriva la richiesta di un regista cinematografico che vuole fare il suo prossimo film nella casa. Lord Grantham è contro quest’idea fino a che la Contessa madre suggerisce a Mary di portare suo padre a vedere lo stato del tetto e le riparazioni di cui la casa ha estrema necessità. Mi piace molto questo senso pratico e lo spettacolo deve andare avanti, cioè la casa deve andare avanti e noi facciamo quello che dobbiamo fare per mantenere la casa.

Come reagisce la servitù alla notizia che si farà un film a Downton?
Ognuno ha una sua opinione e, a parte Mr Carson, sono tutti eccitati all’idea dell’arrivo del film, specialmente Daisy e Anna. Anche Mr Molesley è fuori di sé dall’entusiasmo per l’arrivo della gente del cinema e ne vediamo lo sviluppo nel corso del secondo film in un modo bello e divertente.

Cosa succede che vede Baxter partire per la Francia con la famiglia?
All’improvviso arriva una lettera alla Contessa madre che la informa che ha ereditato un’incredibile villa nel sud della Francia. Nessuno ha mai sentito parlare della famiglia che, finora, è proprietaria della villa. Questo provoca ogni sorta di domande. Baxter è una della servitù che, insieme a Mr Bates e Carson, andrà in Francia con la famiglia che vuole saperne di più. Nel profondo, Baxter è una grande avventuriera ed è davvero felice di andare in Francia. È riluttante a lasciare Mr Molesley e credo che questo sia in parte perché ha paura che lui metterà il suo zampino nel mezzo della realizzazione del film creando il caos e lei non sarà lì a proteggerlo. Le piacerebbe tanto anche condividere l’esperienza della Francia con lui e prega in silenzio che lui non si renda ridicolo là in casa.

Cosa pensa veramente Baxter di Mr Molesley?
Lei sa che lui è un uomo profondamente intelligente, premuroso e sensibile che però a volte non sa aiutarsi e per la sua innocenza si può mettere in ogni sorta di guai. Abbiamo visto come ha difeso la servitù di Downton quando la Regina e il Re sono venuti in visita e questo perché ha un profondo senso della giustizia.

Come pensano i tuoi compagni di viaggio del viaggio in Francia?   
Per Mr Bates e Baxter andare in Francia è un’avventura entusiasmante, come andare sulla Luna, paragone che ci ha suggerito il nostro consulente storico Alastair Bruce. Per Mr Carson invece è probabilmente terrificante. Carson non capisce la ragione per cui sia stato portato che è, in realtà, per evitare che interferisca con il film che deve essere girato alla casa. Mrs Hughes e Lady Mary lo vogliono fuori per cui sua Signoria acconsente a portarlo in Francia. Per i personaggi sarebbe stato un viaggio straordinario. È stato meraviglioso girare la partenza del gruppo sul Royal Yacht Britannia che è ormeggiato a Edimburgo. Per me è stato un vero pezzo forte essere il primo film che gira sul panfilo reale, e vedere tutte quelle belle fotografie intime della famiglia reale durante le sue vacanze è stata un’esperienza meravigliosa.

BRENDAN COYLE
Mr Bates

Come si è sviluppata la relazione tra Anna e Mr Bates?
La relazione tra Bates e Anna come corteggiamento si è sviluppata nel corso di un periodo di tempo molto lungo e io penso che il pubblico abbia apprezzato questo processo lento nelle prime due stagioni della serie televisiva. È stato un processo lento ma è stato molto romantico e vecchio stampo. C’era moto rispetto e affetto tra i due. Credo che ai fan sia piaciuto e, in questo film, vediamo il risultato. Si tratta di cogliere i momenti e questo è quello che cerchiamo di fare nel corso delle serie e dei film. Le nostre linee narrative ci portano in direzioni diverse e, per la maggior parte di questo film, Anna e Bates sono separati. Lui va in Francia con Lord Grantham mentre Anna resta a casa a Downton per immergersi nel glamour delle star del film che stanno girando nella casa. Flirtiamo con l’idea che lei possa essere piuttosto presa da una delle star del film ma ci ridiamo sopra. Sono molto uniti come coppia e lo vediamo dall’inizio, nella scena di apertura del film al matrimonio con il piccolo Johnny Bates.

Ci puoi descrivere questa scena, per favore?
Il film comincia con questa meravigliosa scena del matrimonio che si svolge in una splendida tenuta nel Suffolk. L’intera scena è stata concepita in maniera bellissima con costumi fantastici e c’era una chiesa alla fine del giardino dove si svolge la cerimonia. C’era una bella atmosfera, nonostante il clima inclemente. È stato bello ritrovarsi tutti fuori all’esterno e ci siamo risintonizzati l’uno con l’altro come succede sempre quando ci ritroviamo insieme. È stato fantastico ritornare a lavorare anche con il nostro nuovo regista Simon Curtis, che fa parte della famiglia di Downton, essendo il marito di Elizabeth. È stato un bell’inizio rigenerante.

Ci descrivi l’arco narrativo che porta Bates nel sud della Francia?  
La Contessa madre riceve una lettera che la informa che ha ereditato una villa nel sud della Francia da una vecchia conoscenza. Nel tentativo di fuggire dall’invasione della troupe cinematografica a Downton, Lord Grantham e alcuni membri della famiglia partono per vedere la villa e cercano di svelare il mistero del motivo per cui la Contessa madre ha ricevuto un lascito così generoso. Come valletto di sua Signoria, Bates tende a viaggiare con Lord Grantham cosa fantastica perché così può fare pratica con il suo francese e esplorare con Miss Baxter e Mr Carson. La Francia è così rilassante per Lord Grantham che a malapena ha bisogno dei servizi di Bates, ma detto questo ci sono dei momenti molto divertenti con Mr Carson alle prese con la lingua e la cultura. Ci sono molti momenti di grande comicità tra noi. Io non parlo francese ma ho guardato tanta televisione francese mentre ero là. In più abbiamo avuto due attori francesi/belgi che si sono uniti a noi per questa parte della storia – Jonathan Zaccai e Nathalie Baye.

Com’è stato tornare a lavorare dopo il lockdown?
All’inizio ero in lockdown a Chicago che ha chiuso tutto due settimane prima di Londra e questa è stata una strana esperienza. Alla fine sono ritornato a Norfolk e ho fatto cose come letture Zoom per i BAFTA e reading di pièce teatrali. La gente era incredibilmente creativa e piena di risorse e si sono fatte cose fantastiche durante la pandemia. Comunque, quando siamo arrivati all’inverno il Covid sembrava essere inarrestabile con nuove ondate dopo nuove ondate ed è stata duro per tutti. È in tempi come questi che ringrazi il cielo. Tornare a qualcosa di familiare come Downton e lavorare con persone con cui ami lavorare è stata una delle cose per cui ringraziare il cielo.

MICHELLE DOCKERY
Lady Mary Talbot

Dove troviamo Lady Mary all’inizio del film e cosa le è successo dall’ultima volta che l’abbiamo vista?
È il 1928, sono passati nove mesi dall’ultimo film e le cose sono piuttosto rimaste le stesse per Mary. Gestisce ancora la casa e questo la diverte; nei passati dieci anni dello show sembra essere passata da una che non si vedeva proprio nel ruolo del capo di casa a chi invece ora ci si sente bene. Questa è stata una trasformazione piuttosto interessante perché lei, se guardo indietro, non ha mai voluto questo ruolo mentre adesso lo apprezza.

A che punto è con il suo matrimonio e cosa ha in serbo per Mary il futuro prossimo?
Henry è lontano a correre con le auto cosa che, come sappiamo dalle serie e dal film, ama profondamente per cui c’è l’idea che Mary si senta un po’ vulnerabile quando lui non c’è. Lei riceve una telefonata a Downton da un produttore cinematografico che chiede di poter usare la casa come location. Lord Grantham la respinge ma la sempre pragmatica Mary dice, ‘no, dobbiamo sentire cosa ci offrono’. Lei cerca sempre dei modi per trovare le risorse per il mantenimento della casa e per riparare il tetto, per cui Lady Mary e Edith incontrano il regista, interpretato dal bravo Hugh Dancy, che gli fa quella che pensano sia un’offerta molto allettante. Mary allora diventa il capitano della nave che gestisce la casa quando la troupe cinematografica vi si trasferisce e si assicura che dietro le quinte tutto vada liscio.

Come riesce a convincere suo padre che è la cosa giusta da fare?
Mary lo porta nelle camere da letto in soffitta a vedere lo stato del tetto dove Albert sta sistemando dei secchi per raccogliere la pioggia che penetra attraverso i buchi. In realtà è Violet a suggerire a Mary di mostrare al padre lo stato dei solai e lei lo convince che questa offerta pagherà questo e altre cose della casa che hanno bisogno di riparazioni. Vediamo come Mary cerchi sempre di trovare modi per far andare avanti la casa. Si ha anche l’impressione che lei confidi molto in Violet, cosa che non si vede direttamente ma tra loro c’è una comunicazione senza parole. Come in quel momento in cui lei dice, ‘Mary, porteresti tuo padre su a vedere le soffitte?’ Robert allora acconsente e dice a Mary che è lei che comanda ora e che faccia quel che ritiene giusto, cosa che lei fa.

Cosa significa l’arrivo della troupe cinematografica a Downton in termini di scombussolamento nella casa e nella servitù?
Ovviamente questo scombussolerà sia la gestione della casa ai piani alti che ai piani bassi ma penso che Mary sia eccitata dalla cosa. Per quanto imperturbabile sia all’esterno, credo che lei dentro di sé sia piuttosto elettrizzata da tutto questo. Sarebbe stato fantastico per tutti loro vedere queste star del cinema muto di persona. Myrna Dalgleish e Guy Dexter erano molto famosi al tempo e all’improvviso arrivano nel bel mezzo della loro casa e del loro mondo, cosa alquanto straordinaria. Molte regole saltano perché non c’è ragione per cui loro debbano adeguarsi alle regole della casa e agli orari dei pasti della famiglia. Myrna è un tornado che arriva nella casa e decide quando vuole mangiare per cui Mary cerca di occuparsene e la informa che si mangia quando le cucine sono pronte e non prima. Di solito passo molto tempo a lavorare con Laura, Elizabeth e Hugh con tutte le scene di famiglia che giriamo e anche se ci sono alcune di queste scene in questo film, gran parte della storia di Mary è con i nuovi personaggi. È molto diverso questa volta. Il divertente di questo film è che la casa viene quasi messa sottosopra perché è piena dell’attrezzatura che riflette quello che succede nella vita vera. Abbiamo l’attrezzatura d’epoca e la troupe che viene utilizzata per filmare gli attori insieme alla nostra troupe e a tutto quello che viene di conseguenza. Ci sono stati momenti in cui c’era davvero il pienone.

Con chi interagisce di più Mary nel film?
Mary interagisce per lo più con il regista del film, Jack Barber, che è interpretato da Hugh Dancy. Barber è un regista bello e molto carismatico che piace molto a Mary e con il quale va d’accordo. C’è questa parte della storia in cui il film che Jack sta facendo ha dei problemi finanziari perché i film muti non incassano più e c’è una crescente spinta da parte dell’industria verso l’introduzione dei ‘parlanti’. Jack propone a Mary di portarla a vedere uno dei film di Myrna e il cinema è completamente vuoto mentre il cinema alla fine della strada che proietta un film sonoro ha la fila che gira lungo tutto l’isolato.

Ci sono stati dei grandi cambiamenti nei costumi di Mary questa volta?
I costumi su Downton sono bellissimi come sempre e Anna Robbins, la costumista, si è di nuovo superata. Mi piace molto il lavoro con Anna dalla prima prova fino all’inizio delle riprese perché lei trova sempre dei pezzi incredibili. Di solito riesce ad andare a Parigi e a volare in varie nazioni per trovare pezzi diversi ma, a causa del Covid, non ha potuto farlo per cui la maggior parte dei costumi sono stati comprati online. Credo che anche in queste circostanze lei si sia superata di nuovo. Ho un pezzo originale di Missoni che ho adorato indossare e c’è un abito originale Jean Patou, (uno stilista parigino) che ho amato indossare insieme a un bellissimo abito Fortuny che è un riferimento agli anni ’30 anche se siamo nel 1928. Alcuni degli abiti che indosso sono un po’ più lunghi perché Mary è sempre un passo avanti quando si tratta dell’ultima moda. Ha anche una nuova pettinatura e il bob strutturato è andato e i suoi capelli sono più morbidi ed eleganti e tutti miei, per cui è stato bello non dover portare la parrucca. Mi è piaciuto molto questo periodo ed è il mio preferito finora – ma probabilmente l’ho ripetuto già ogni volta che se ne parla. Ma è vero. È un bel periodo con tanto colore in più per Mary, con blu e rosa ecc. Il mio abito da sera preferito era il Patou e il mio abito da giorno preferito è un abito verde che fa riferimento a Violet, che Anna ha creato specificatamente a questo scopo.

Com’è stato poter tornare a lavorare dopo l’ultimo anno che abbiamo vissuto?
Mi sento estremamente fortunata non solo di poter essere tornata a lavorare durante la pandemia che è semplicemente la posizione più privilegiata in cui trovarsi, ma anche, avendo lavorato sulla serie televisiva dall’inizio, mi sento ancora più grata di poter essere tornata a lavorare in posti come Highclere.  Ha aggiunto un altro strato di gratitudine per quello che facciamo tutti perché è stato un anno terribilmente difficile per le persone. Lavorare su qualcosa come Downton in luoghi così belli, essere con una troupe che è come una famiglia e lavorare con i tuoi amici è semplicemente magnifico. Tornare a qualcosa che si conosce così bene, ricaderci dentro e lavorare con le persone che ami è il privilegio più grande. Anche se i protocolli Covid sono molto diversi è davvero bello riprovare questa sensazione. È stato difficile ritornare tutti insieme ed è stato magico. Siamo stati molto fortunati.

KEVIN DOYLE
Mr Molesley

Dove troviamo Mr Molesley al nostro ritorno a Downton Abbey?
Molesley fa l’insegnante in una scuola locale ma, nel primo film, è riuscito a trovare il tempo di tornare alla casa per aiutare come valletto quando il Re e la Regina sono venuti in visita. Ora che è arrivata Hollywood a Downton sembra ugualmente affascinato dal cinema e viene visto gironzolare parecchio intorno al set. Sono realmente preccupato per il futuro dei suoi alunni perché lui li trascura molto. Forse a scuola ci sono le vacanze!

Molesley ha fatto un bel percorso nel corso della storia di Downton Abbey, non credi?  
Ha fatto un bel percorso, sì, e in realtà non credo che ci sia un altro personaggio in Downton che ha fatto un percorso così pieno di avvenimenti. Ha cominciato nella prima stagione della serie come maggiordomo di Matthew e Isobel Crawley – introducendoli all’esperienza di avere una servitù cosa che faceva sentire Matthew particolarmente a disagio. Poi è diventato il valletto di Matthew, e quando Matthew ha sposato Lady Mary, si è trasferito con lui a Downton Abbey. Quando Matthew muore si ritrova senza lavoro e senza futuro a Downton. Non c’era l’assistenza sociale né redditi di disoccupazione al tempo, per cui lui si ritrova a vivere tempi duri e a venir aiutato dai suoi amici, la servitù e in realtà anche dalla Contessa madre che gli ha dato dei soldi. Alla fine è tornato a Downton come cameriere, poi ha aiutato Daisy a istruirsi, prima di assicurarsi il lavoro di maestro di scuola. È qui che lo troviamo ora ed è molto felice di insegnare, ma deve sistemare la sua vita privata.

Come avviene il suo coinvolgimento nel film?
Spesso veniamo piacevolmente sorpresi dei cambiamenti di passo che Julian tira fuori per i nostri personaggi, per esempio abbiamo capito che Molesley è devoto alla Famiglia Reale nel primo film. Ora, nel secondo film, capiamo che è un gran appassionato di cinema e di andare al cinema e dato che è autodidatta immaginiamo che possa essere affascinato da tutta la tecnologia e dal narrare storie. È un fenomeno relativamente nuovo e, con l’avvento dei film sonori, un’opportunità da non perdere.

Qual è la natura del rapporto tra Molesley e Ms Baxter? È chiaro che provano sentimenti l’uno per l’altra.
il loro è un rapporto da movimenti glaciali e si capisce che sono entrambi stati feriti in passato e che hanno perso delle opportunità. Sono piuttosto cauti e rispettosi nei confronti uno dell’altra, ma sono anche molto premurosi. Semplicemente non vogliono di nuovo esporsi alla possibilità di ferirsi per cui se la prendono comoda. Non sono molto sicuri di cosa provi l’altro anche se questo è diventato un po’ più chiaro alla fine del primo film, dove Baxter credo si sia mostrata più aperta a ipotizzare un futuro insieme.

Che effetto ha l’arrivo della troupe cinematografica sulla servitù?
È un po’ come l’arrivo della famiglia Reale nel primo film perché getta tutti nel caos. Tutto è sottosopra e la casa viene gestita in modo differente perché ci sono gli ospiti che non sono necessariamente grati di quanto stia lavorando sodo la servitù. Anna e Daisy hanno delle difficoltà con la protagonista del film e Lady Mary viene lasciata a gestire la casa da sola. Nei piani bassi è caos organizzato con tutti che cercano di procedere con questa nuova esperienza.

Quali sono le circostanze che portano al maggiore coinvolgimento di Molesley nella realizzazione del film?
La società cinematografica chiama Jack Barber per dirgli che stanno per sospendere il film e tra lui e Lady Mary escogitano il piano di trasformare il film muto in un ‘parlante’ ed è qui che entra Molesley. Si rende utile sul set aggiungendo e scrivendo le battute per le scene e questo alla fine lo porta a inventarsi delle scene intere, cosa che è di grande aiuto per il regista e, alla fine, per il film.

MICHAEL FOX
Andy Parker

Dove riprende la storia di Downton Abbey nel secondo film?
Andy e Daisy sono finalmente sposati e vivono con Mr Mason. Ci troviamo nel 1928, per cui è passato un po’ di tempo dalla fine del primo film. C’è anche la prospettiva dell’arrivo di un film a Downton che è un nuovo evento nella storia della casa; un momento a sé stante che funziona molto bene – come la visita del Re e della Regina ha funzionato nel primo film. Hollywood arriva in città!

Da neosposi, come affrontano Daisy e Andy il fatto di vivere con Mr Mason?
È quasi come se Julian avesse scritto questa parte del racconto tra le righe, non dichiarandola mai apertamente. Comunque, se sei una coppia di neosposi non vuoi vivere con un terzo incomodo che poi si da il caso sia il suocero di Daisy dal suo breve precedente matrimonio. Poste queste premesse, Mr Mason è stato come un padre per Andy nella serie televisiva e loro sono stati molto vicini in passato. Ma anche con le persone che ti sono più care, se vuoi stare solo con la tua nuova signora e iniziare una vita insieme, condividere lo spazio con un altro non può funzionare.

Come si svolge questo nella storia tra Andy e Daisy?
Ci sono alcuni momenti in cui Mr Mason interrompe dei momenti privati tra i due per cui Andy e Daisy decidono di sistemare la vita sentimentale di Mr Mason. Andy fa da spalla a Daisy in questo piano, perché lei crede che Mr Mason e Mrs Patmore potrebbero essere molto felici insieme. Potrebbero essere il Ross e la Rachel di Downton.

Come viene coinvolto Andy quando il film arriva a Downton?
Tutti sono super eccitati per le star del film e la troupe che stanno per arrivare a Downton, specialmente Daisy, ma Andy cerca di mantenere la calma e all’esterno sembra non essere molto interessato alle star che verranno a Downton. Praticamente per lui questo significa una caterva di bagagli, e cioè più lavoro per lui. Sotto tutto questo è difficile per lui non farsi rapire dal glamour di tutta la faccenda. È una cosa senza precedenti per tutti loro.

Con l’arrivo del cast e della troupe del film a Downton, chi sono i nuovi attori che inevitabilmente si uniscono a quelli centrali di Downton?
Dominic West si unisce come la grande star del cinema muto dell’epoca, Guy Dexter, con Laura Haddock che recita accanto a lui il ruolo di Myrna Dalgleish. Jack Barber, il regista del film, è interpretato da Hugh Dancy. C’è anche un tecnico del suono chiamato Mr Stubbins interpretato dal brillante Alex McQueen; quando la sua faccia è comparsa su zoom alla lettura del copione ero davvero felice. C’è una cosa geniale che fa Jill Trevellick (il responsabile casting) ogni volta, cioè inserire queste incredibili guest star, ed è stato davvero eccitante quando si è unito Alex McQueen perché io guardo tantissima della sua roba. È in alcune commedie inglesi davvero interessanti. Quindi ci sono tutti questi personaggi che sono i protagonisti del film nel film.

Visto quello che abbiamo passato tutti in questi ultimi 18 mesi o due anni di pandemia, come ti sei sentito a poter ritornare a lavorare sul film?  
Sono stato fortunato a lavorare su alcuni voice-over ma, in termini di vera recitazione, questo è stato il mio primo lavoro e tornarci è stato un dono. Ho realizzato quanto fossimo tutti davvero fortunati a sapere, a metà del lockdown, che saremmo tornati a lavorare a questo film. Sapere che avevo un lavoro in arrivo, cosa che molte persone non avevano, è stato un privilegio assoluto. Sapere che Gareth, Liz, Carnival, Focus e NBCUniversal volevano tutti che funzionasse è stato semplicemente fenomenale e davvero molto speciale. Credo anche che questo film familiare sia un film davvero importante con cui ritornare al cinema e che piacerà a tante persone. Questo è un film su una famiglia e la sua servitù con il quale, spero, le persone si immedesimeranno per molte ragioni, non ultima quella che siamo stati tenuti separati dalle nostre famiglie per la maggior parte di un anno. Sotto molti aspetti è una fuga gioiosa e positiva insieme a potente ensemble di personaggi. Nessuno è lo stesso dopo questa pandemia e a livello personale sono semplicemente molto grato di essere di nuovo insieme alle persone e di lavorare di nuovo con i miei colleghi.

JOANNE FROGGATT
Anna Bates

Dove vediamo Anna all’inizio del secondo film?
Ci uniamo ad Anna, Mr Bates, il piccolo Johnny e il resto della famiglia e della servitù di Downton al matrimonio di Mr Branson con Miss Lucy Smith, che è la figlia di Maud Bagshaw. Ritroviamo tutti quanti, la famiglia e la servitù, e vediamo dove sono tutti dopo nove mesi. Alla fine del primo film abbiamo saputo che la salute della Contessa madre stava peggiorando per cui lei si è trasferita di nuovo a Downton Abbey per stare più vicina alla famiglia. C’è una grande notizia dalla Francia che significa che la famiglia e parte della servitù partono per il sud della Francia, viaggio che ha come fulcro un mistero nel passato della Contessa madre. Oh sì, e Hollywood arriva a Downton sotto forma di un film muto che manda la gang dei piani bassi in un delirio d’eccitazione.

Quanti anni ha ora il piccolo Johnny?
Johnny ha 3 anni e lo vediamo al matrimonio. È interpretato da Archie Robbins, il figlio della nostra costumista e di uno dei nostri addetti stampa, ed è stato incredibile. Archie era un neonato nel primo film e io non lo vedevo da allora, per cui abbiamo trascorso un po’ di tempo insieme e ci siamo fatti una chiacchierata prima della scena per spiegargli che io avrei fatto finta di essere sua madre così che lui si sentisse bene e a suo agio con me. È stato davvero bravo e si è fatto tenere da me. Ha anche avuto una battuta nel film e ha detto ‘ciao’ ogni volta che abbiamo salutato con la mano la giovane coppia che partiva.

Puoi descriverci lo scenario del film di Hollywood e sottolineare l’effetto che questo ha su Anna in particolare?
Lady Mary riceve un’offerta da un regista cinematografico che vuole utilizzare Downton come location per il suo film e offre una bella cifra di denaro per questo privilegio. Dopo varie discussioni, accettano di far girare il film nella casa, e questo è molto eccitante per Anna, perché lei ama tantissimo il cinema. Non vede l’ora che arrivino le star del film, e sia lei che Daisy sono super emozionate per l’arrivo di Myrna Dalgleish, perché lei è il simbolo del fascino di Hollywood, che poi scopriamo non essere vero.

Le grandi star di Hollywood sono all’altezza delle aspettative?
Myrna è andata molto avanti nella vita perché Daisy e Anna sanno che ha origini umili, proprio come loro. Suo padre aveva una bancarella al mercato di Borough e lei è londinese, una ragazza dell’East End che è riuscita a sfondare a Hollywood, ed è per questa ragione che loro la stimano molto. È davvero un modello per loro perché a quei tempi era difficile per le donne eccellere in qualsiasi campo o avere davvero una carriera. Non c’erano molte opportunità per le donne. Immaginate la loro delusione quando vedono che il comportamento di Myrna è sprezzante e arrogante. Si comporta come una diva ed è scortese con le persone che le stanno intorno e questo non fa una buona impressione a Anna e Daisy – a loro questo non piace molto.  In ogni caso, gli avvenimenti subiscono una svolta più avanti nel film e vediamo Anna e Daisy venire in soccorso parlando chiaro.

Non vediamo Anna e Mr Bates molto insieme in questo film, perché?
Mr Bates parte per il sud della Francia con Lord Grantham, Mr Carson, Ms Baxter e il resto dei viaggiatori. La famiglia va a investigare sulla villa che è stata lasciata all’anziana Lady Grantham da un conoscente di tanto tempo prima. Una splendida villa in Costa Azzurra che la Contessa madre a sua volta lascia in eredità a Sybbie. Bel gesto, anche se sorprendente, che accende la coscienza socialista di Branson e lo fa dubitare della sua giustizia.

Ci descrivi le circostanze che portano la servitù a recitare come comparse nel film e com’è stato girare quelle scene?
Quando riceve una telefonata che gli comunica che la società cinematografica ha chiuso i rubinetti del film, il regista manda a casa tutti gli artisti secondari. Quando il film si rimette in carreggiata lui si ritrova senza comparse, per cui propone che la servitù lo aiuti. È stato molto divertente vestirsi con i costumi del 1875 e indossare trucco, gioielli e tiare. Bisogna pensarlo come un film in costume fatto nel 1920 che è molto diverso da un film in costume fatto nel 2021 per esempio. I costumi sono veramente esagerati e sgargianti e questo è stato molto divertente. Abbiamo indossato costumi importanti con grosse parrucche e ci siamo seduti al tavolo da pranzo, un grande cambiamento di circostanze per la servitù.

Com’è stato tornare a lavorare dopo la pandemia?
Non ho lavorato durante il primo lockdown ma sono stata abbastanza fortunata da lavorare durante il secondo su una mini-serie intitolata Angela Black per ITV e Spectrum. Nel terzo lockdown ho fatto del voice-over e degli audiolibri da casa e poi sono ritornata immediatamente dopo a lavorare su Downton.  Mi sono sentita molto fortunate a lavorare per la maggior parte del tempo ma mi rendo conto che non è stato così per molti miei colleghi e amici nel nostro campo.

HARRY HADDEN-PATON
Lord Hexham

Dove troviamo Bertie Pelham all’inizio del film?
Bertie e Edith hanno un nuovo figlio Peter, che è a casa con la nanny mentre Edith e Bertie fanno visita a Downton Abbey. Bertie è molto più risolto e ha una persona che si occupa della sua tenuta di Brancaster che è molto più grande di Downton

Qual è la storyline di Bertie nel film?   
Bertie va in Francia con Edith e la famiglia per cercare di svelare il mistero dell’eredità lasciata a Violet. Edith ha deciso di tornare a lavorare e la famiglia van nel sud della Francia in un momento in cui è diventato popolare passare lì le vacanze estive. Lei sta scrivendo un articolo per la sua rivista sulla Costa Azzurra e ha una cinepresa al seguito. Vediamo Bertie e Edith molto più rilassati di quanto li abbiamo mai visti; giocano a tennis e trascorrono il tempo insieme.

Come influenza l’arrivo del film a Downtown la famiglia e lo staff?
Porta un tocco di glamour a Downton con tutte le luci, le cineprese e le splendide star del cinema che si impadroniscono della casa con i loro costumi e la loro nuova tecnologia. È leggermente frastornante per la servitù e la famiglia per ragioni differenti. La parte eccitante è che vedi questi personaggi che conosci da un decennio e ami reagire a loro proprio modo a questa situazione straordinaria in cui si ritrovano.

Il primo film è stato un grande successo, come farà questo secondo film a superarlo?  
Il film è pieno delle tante cose che i fan amano di Downton Abbey e aggiunge a queste il fascino e la celebrità di Hollywood e della Costa Azzurra. Cosa potrebbe esserci di meglio? Ci saranno anche tante esperienze elettrizzanti inaspettate lungo la strada.

Com’ è stata l’esperienza di lavorare con due degli attori più famosi in Francia? 
È stato fantastico lavorare con Nathalie Baye che ho amato in Call my agent (Dix pour cent), che è stato un grande successo dappertutto. Conosco Jonathan Zaccaï per il suo lavoro su The Bureau che è un prodotto televisivo brillante. Ho un diploma in francese per cui ho potuto fare pratica della lingua con la troupe francese che è stata molto accogliente.

ROBERT JAMES-COLLIER
Thomas Barrow

Dove troviamo i Crawley e la loro servitù in questo secondo film e come si inserisce Barrow in questa nuova era di Downton Abbey?
Questo film inizia non molto tempo dopo la fine dell’ultimo – circa nove mesi. Tutti sono ancora a Downton e tutto procede come al solito. Poi la famiglia riceve una telefonata con la richiesta di utilizzare Downton come location per un film e mentre i membri più giovani della famiglia come Lady Mary sono tutti d’accordo, Lord Grantham pensa che sia un’idea terribile. Thomas ora è il maggiordomo, essendo sopravvissuto alla visita Reale nel primo film, e la vita gira bene per lui. Ovviamente, ai piani bassi c’è grande eccitazione per l’arrivo del film a Downton ma Barrow non vuole che lo staff si ecciti troppo per cui cerca di tenerli a bada e di essere professionale. Mostra nonchalance nei confronti dell’intera faccenda finché l’attore protagonista del film Guy Dexter arriva a Downton.

Cos’è in particolare di Guy Dexter a risvegliare l’interesse di Barrow?
Il glamour della troupe cinematografica che arriva si rivela piuttosto inebriante per tutta la servitù incluso Barrow. C’è il regista Mr Barber, la protagonista Myrna Dalgleish e il protagonista Guy Dexter. Gente che abbiamo solo visto sullo schermo e poi Thomas stringe  con Guy Dexter un’amicizia che sembra venir fuori dal nulla. Dexter è molto disponibile, molto divertente, amichevole e aperto e Barrow si sente attratto da lui.

Quanto interagisci con il cast guest?
Dominic West interpreta l’dolo delle matinée, Guy Dexter, che è il protagonista di The Gambler e che fa amicizia con Thomas. Poi c’è Laura Haddock che interpreta la protagonista femminile Myrna Dalgleish, e poi Hugh Dancy che interpreta il regista del film Jack Barber. Barrow resta a Downton quando la famiglia parte per la Francia per cui gran parte dell’interazione è con questi tre attori guest, cosa molto divertente. È sempre bello avere dei nuovi attori che si uniscono al cast perché portano sul set un’aria di novità e ci tutelano dal non sederci sugli allori, specialmente se recitiamo con un attore bravo come Dominic West.

Visto lo straordinario successo riscosso dal primo film, come pensi che il secondo sia stato potenziato per essere sicuri di raggiungere di nuovo quelle vette? 
Penso che il secondo film riporterà tutto quello che i fan amano di Downton: i loro personaggi preferiti che hanno imparato ad amare nel corso degli anni, gli ambienti sontuosi e i meravigliosi costumi, il pathos, i rapporti, le emozioni, il mistero e le risate. La gente ama Downton per la sua semplicità. Richiama alla memoria un tempo in cui il mondo era un luogo più semplice. Credo che ci siano più cose di questo stesso genere perché questa formula funziona davvero. Non è stato fatto per esplorare nuovi territori cinematografici, ma non è quello che deve fare. Offre escapismo, quello di cui la gente ha bisogno ora più che mai.

Cosa c’è nella scrittura di Julian che continua ad attrarre il pubblico?  
In Downton Abbey, Julian fa quello che sa fare meglio. Da’ a ogni personaggio pane per i suoi denti. A tutti succede qualcosa. Poi, non contento di due linee narrative che corrono simultaneamente, ci mette dentro anche un film nel film per rendere tutto più vivace, con tutte le difficoltà che portano sia il set nel set che la nostra troupe, e chapeau a loro per esserci riusciti.

ALLEN LEECH
Tom Branson

Cosa è successo nella vita di Tom Branson dalla fine del primo film?
Siamo nel 1928 e ci siamo mossi di nove mesi da quel bel momento alla fine dell’ultimo film in cui Tom e Lucy danzavano sulla terrazza. Era il simbolo del fatto che entrambi appartengono in parte a questo mondo ma, in parte, ancora no. Da questo punto di vista stavano quasi nel loro proprio mezzanino, tra la vita della servitù e il mondo dell’aristocrazia. Quando inizia questo film quella relazione è andata avanti piuttosto bene perché loro stanno per sposarsi. Credo che il fatto che Branson abbia ritrovato l’amore e per una che è sua uguale in ogni modo sia un buon segno dei tempi che cambiano sempre in Downton Abbey che si evolve sempre. C’è questo imponente fantastico matrimonio in cui il pubblico vede tutti i suoi personaggi preferiti.

Ci descrivi le scene del matrimonio e dove sono state girate?
Abbiamo girato il matrimonio in una splendida casa in un posto chiamato Sudbury che ora è la casa e la proprietà di Branson. C’era una chiesa nella proprietà, che era apparentemente piuttosto normale a quel tempo per cui ci si sposava nella propria chiesa, cosa molto comoda. Le riprese sono durate tre giorni ed è stato semplicemente fantastico avere quell’atmosfera di pura gioia e felicità all’apertura del film. L’unico personaggio che manca al matrimonio è Violet, la Contessa madre che, dopo aver dato la sua benedizione a quest’unione, non ce l’ha fatta. Julian comunque scrive queste scene corali in maniera davvero brillante e ognuno ha la sua propria piccola scena all’interno della festa di matrimonio. C’era anche tutta la servitù perché non sarebbe stato giusto per Branson sposarsi senza di loro. È da qui che si parte e mi piace molto questo inizio.

Come è andata avanti la carriera di Branson?
Adesso si è sposato, ha la sua proprietà da gestire e non lavora più a Downton e anche se non lo vediamo lavorare nella sua proprietà in questo film, capiamo che è andato avanti con la sua vita ma che comunque resta parte della famiglia Crawley.

Come si inseriscono i Branson nella più ampia storia del film?
Mentre Tom e Lucy sono in luna di miele, arriva una lettera a Violet che le rivela che le è stata lasciata una meravigliosa villa nel sud della Francia da un suo vecchio conoscente. Lei, dalla sua, decide di lasciare la villa in eredità a mia figlia e sua pronipote, Sybbie. Dato che vede che tutti i suoi altri nipoti sono sistemati ed erediteranno una proprietà eccetto Sybbie, vuole assicurarsi che anche lei abbia qualcosa di suo. Questo è scioccante per Violet, la famiglia e soprattutto per Tom che prova molta angoscia al riguardo perché va contro la sua natura e contro tutto quello in cui crede, e cioè che le belle cose accadano a sua figlia solo per il suo lignaggio.

Non è un po’ un doppio standard per Branson dato che la sua vita è cambiata per sempre grazie al suo matrimonio con Lady Sybil e alla fine ha accettato tutto quello che Downton aveva da offrire?
Lui non vede la villa in Francia come simile a Downton e nemmeno alla sua proprietà perché queste ultime sono tenute dove si lavora e che hanno valore, danno un impiego e forniscono cibo a chi ci lavora. Per lui la villa nel sud della Francia è come una stravaganza dove si va a fare feste. Non si accorda con le sue idee socialiste né con quello che sente. Branson è sempre stato una persona che vuole essere pragmatica ed è sempre riuscito a trovare un modo per accettare Downton per questa ragione: è un luogo d’impiego. Quando hanno cominciato a costruire cottage e ad affittarli si è reso conto che questo non era sostenibile come coltivare la terra. Vuole che la terra o la casa siano di beneficio ad altre persone e ha dei problemi a immaginare come questo possa accadere con la villa in Francia. Lucy, invece, è una buona cassa di risonanza per idee diverse ed è la voce della ragione, mentre spesso Branson può rimanere intrappolato nei suoi propri modi di vedere.

Coma fa Lucy a convincere Tom che la casa in Francia può funzionare per loro come famiglia?
Il ragionamento di Lucy è che ci sono dei modi in cui può essere vantaggiosa e comunque già da’ impiego alle persone che la custodiscono. È sempre consapevole di cosa vorrebbe Lady Sybil per sua figlia e non ha mai paura di parlare di lei con Sybbie e Tom. Credo che alla fine sia l’ipotesi di Lucy che Lady Sybil vorrebbe che sua figlia ereditasse la villa che convince Tom dell’idea.

Cos’altro dice questo gesto del rapporto che si è sviluppato tra Violet e Branson nel corso degli anni? 
Credo che mostri quanto siano andati avanti rispetto ai primi giorni di Downton e che entrambi abbiano fatto delle eccezioni ai loro modi di pensare per adattarsi all’altra persona.  Branson ha sempre mantenuto la sua posizione e lo stesso ha fatto Violet, più di chiunque altro, per cui penso ci sia rispetto reciproco tra loro. Nel copione lui in realtà dice di essergli molto grato e sottolinea quanto lei sia stata una buona amica per lui nel corso degli anni; questo film evidenzia che loro sono amici in realtà.

Abbiamo guardato i momenti più felici e quelli più tragici dei Crawley nel corso degli anni. Come ci si sente a fare parte di questa amata famiglia sia sullo schermo che fuori?  
Per il mio 40mo compleanno Simon Curtis ha organizzato una piccola cena (socialmente distanziata) per me a Sudbury dove stavamo girando le scene di apertura del matrimonio e il giorno dopo ha detto quanto fosse importante che noi vedessimo questa famiglia di attori come una famiglia, e quanto fosse bello che fossimo tutti diventati una famiglia fuori dal film e che ora avevamo pure le nostre famiglie – e questo è davvero un pensiero meraviglioso. Dopo gli ultimi anni che abbiamo passato e, in particolare, l’isolamento che abbiamo sentito, tornare insieme a Downton è come ritornare a casa.

Cosa pensi che darà al pubblico questo film?
Credo che darà al pubblico precisamente ciò che ama perché la gente vuole vedere questi personaggi ancora, ancora e ancora. Vogliono vederli continuare ad adattarsi e svilupparsi e andare avanti nelle loro vite nel corso di quelli che sono tempi che cambiano molto per la famiglia e la servitù. Toccherà le corde del cuore dando quello che probabilmente non si vuole oltre a quello che si vuole, ma poi questi momenti fanno tutti parte della vita. Credo che questo sia quello che fa Julian: trova un bell’equilibrio tra il mondo com’era allora e com’è sempre.

PHYLLIS LOGAN
Mrs Hughes

Dove si trova Mrs Hughes all’inizio di questo film?
Siamo andati un po’ avanti dal primo film e questo si apre con il grande, splendido matrimonio tra Mr Branson e Lucy Bagshaw. Mr Branson ha trovato di nuovo l’amore con la bella Lucy dopo aver perso la sua amata Lady Sybil nella serie televisiva. Al matrimonio c’è l’intero cast che assiste al loro amore l’uno per l’altra.

Dove si è svolto il matrimonio?
Abbiamo girato il matrimonio nel Suffolk in una location fantastica in cui io avevo già girato 30 anni fa, quando interpretavo Lady Jane Felsham in Lovejoy. La location per il matrimonio è la casa di Lady Jane. Questa proprietà appartiene alla famiglia da secoli e quando ci sono stata era abitata da una deliziosa coppia, Daphne e Michael Raymond, che allora ci ha accolti molto calorosamente. Il loro figlio Charlie è ora l’attuale inquilino e ci vive con sua moglie e i tre figli. Mi sono inaspettatamente commossa quando ho rivisto la casa perché ci avevo trascorso molto tempo. La cosa meravigliosa della location è che c’è una chiesa quasi alla fine del giardino, perfetta per la cerimonia di Tom e Lucy. C’erano degli enormi tendoni fuori sul prato per gli ospiti del matrimonio.

Cosa succede invece a Downton Abbey?
A Downton Abbey Lady Mary riceve una telefonata da un produttore cinematografico. Intorno a quel periodo storico, con l’evoluzione dell’industria cinematografica, i film muti stavano diventando sonori e invece di essere girati nei teatri di posa c’erano sempre più registi che cercavano di muovere le loro produzioni all’esterno, in location, e questa era una cosa molto nuova. Alla famiglia Crawley viene chiesto da Mr Barber, il regista del film, di poter affittare la casa come location, idea che inizialmente fa inorridire Lord Grantham. Viene allora accompagnato da Lady Mary su per le scale per vedere l’acqua che penetra dal tetto e, quando vede l’offerta di Mr Barber, cambia la sua opinione.

Dove sono Mr Carson e Mrs Hughes nel loro rapporto?
Rivediamo Mr Carson in e intorno alla casa ma non vogliamo che lui gironzoli interferendo con il film perché sappiamo che sarebbe d’intralcio. Lady Mary elabora che sarebbe molto meglio se Carson accompagnasse Lord Grantham in Francia. Io convinco Mr Carson che Lord Grantham ha bisogno di lui perché né Mr Bates né Miss Baxter avrebbero l’autorità per rappresentare la famiglia in Francia e che c’è bisogno di qualcuno della statura e serietà di Mr Carson. Lui sarebbe inorridito di fronte a quello che succede a Downton Abbey.

Come pensi che questo film potenzierà l’esperienza del primo per il pubblico?
Tutti amiamo le happy end e Downton, attraverso le storie di Julian, regala sempre ogni possibile moto del cuore umano. Regalerà anche una location affascinante nel sud della Francia che non abbiamo mai visto in Downton, e questo sarà bello per i fan. C’è davvero qualcosa per ognuno in questo film.

ELIZABETH MCGOVERN
Lady Grantham

Cosa succede nel mondo di Cora a questo punto in Downton Abbey?
Il film inizia al matrimonio dell’ex genero di Cora, Tom Branson, con Lucy Smith e Tom è una persona che ha fatto parte della famiglia da quando Lady Sybil, la figlia più piccola di Cora, muore nella terza stagione della serie televisiva. Credo sia emozionata per Tom e vuole bene sia a Tom che a Lucy. È molto contenta per entrambi.

Cosa succede a Downton Abbey?
Una telefonata porta alla famiglia un’opportunità di fare dei soldi quando un regista di nome Jack Barber vuole girare il suo film nella casa. Cora è sempre aperta al divertimento e accoglie l’idea pensando che sarà un’avventura. Lord Grantham, dall’altra parte, è molto più cauto e un film che fa base a Downton è molto fuori dalla sua zona di comfort, per cui è contro l’intera questione.

Come viene convinto Lord Grantham a cambiare idea?
Violet e Mary sono molto coinvolte nelle questioni pratiche che riguardano i soldi e il modo di gestire la casa e Cora si fa da parte per permettere a Mary di prendere il controllo. Cora non sente il bisogno di controllare le cose e quando si apre la discussione sulla questione del film è Violet che suggerisce a Mary di portare suo padre a vedere lo stato dei solai. Questo sembra funzionare.

Quali sono le circostanze che portano la famiglia in viaggio in Francia?  
Scopriamo da Violet che ha ricevuto un’eredità, cosa insolita e sorprendente perché si tratta di una villa nel sud della Francia. Lei, a sua volta, vuole lasciarla alla sua pronipote Sybbie, ma nessuno capisce bene il motivo per cui lei sia la beneficiaria di un dono così importante. La famiglia che prima era proprietaria della villa invita i Crawley a far visita per vedere il posto. Era piuttosto alla moda a quel tempo trascorrere le vacanze nel sud della Francia durante i mesi invernali ma non in estate. Verso la fine degli anni ’20, grazie ad artisti americani del calibro di F. Scott Fitzgerald e Ernest Hemingway, è diventata una destinazione affascinante anche d’estate.

In che cosa si differenzia sostanzialmente questo film dal primo?
Sotto certi aspetti sarà molto diverso da quello che credo il pubblico si aspetta da Downton Abbey specialmente con la faccenda del film che prende il controllo di Downton e la storia in Francia. Tutto cambia con la luce in Francia ed è delizioso vedere i nostri personaggi sotto un albero tropicale, sullo sfondo del Mediterraneo, crogiolarsi al sole e le coppie più giovani giocare a tennis. È tutto piuttosto affascinante ma in un luogo diverso e con un’energia diversa, più rilassata.

I costumi in Downton Abbey sono sempre spettacolari – quanto è importante il rapporto tra te e la costumista, Anna Scott Robbins?
Anna è una costumista estremamente collaborativa e piuttosto insolita perché pensa all’intero arco della storia per il tuo personaggio e non solo ai costumi; ha una visione globale dell’intero film. Lei mi aiuta a fare il mio lavoro perché i costumi mi potenziano. È davvero una delle migliori costumiste con cui io abbia mai lavorato.

Il look di Lady Cora è cambiato molto dall’ultimo film a questo?  
Abbiamo fatto un salto in avanti nel tempo di soli nove mesi per cui non ci sono cambiamenti significativi negli orli o nello stile di Cora. I membri più giovani del cast stanno diventando più all’avanguardia con Lady Edith che indossa pantaloni palazzo e foulard per i capelli e gli uomini che indossano dei bellissimi vestiti di lino e giacche monopetto. Il mio look per il sud della Francia è forse un po’ più leggero con acconciature meno ricercate.

Spesso può essere difficile far seguire a un primo film di successo un sequel – come pensi che questo film sfrutterà il successo del primo?
Questo film ha molto fascino. Tutta l’idea del film muto che viene girato nella casa e questi magnifici personaggi di Hollywood che arrivano nel mondo di Downton si è dimostrata essere una bella idea. È davvero come l’invasione del mondo moderno e credo sia entusiasmante vederla accadere specialmente nelle mani dei nostri artisti guest che interpretano molto bene questi personaggi. Anche se la famiglia parte per la Francia c’è tantissimo di quello che il pubblico ama di Downton Abbey da soddisfare tutti – molto umorismo e le solite stramberie sia ai piani alti che a quelli bassi. Sono davvero contenta.

Cora ha un’altra storyline più personale che corre lungo tutto il film.
Come sempre Cora fa buon viso a cattivo gioco ma qualcos’altro sta succedendo nel suo mondo oltre a Cora che è la solita buona e dolce sé stessa tutto il tempo. Ho davvero apprezzato di avere la mia storyline alla base delle trame principali, cosa che Julian sa fare eccezionalmente bene. Fa ribollire delle cose tutto il tempo e questo rende tutto più interessante sia per gli attori che per il pubblico. In Downton poi c’è sempre stato un senso di inizi e fini nel corso della serie televisiva e del primo film. C’è intensità e significato nella grande felicità che questo show ha portato a molte persone e nel fatto che noi come compagnia di attori e parte della troupe siamo insieme da tanto tempo.  La scrittura di Julian investe su questo con echi di inizi e fini tutto il tempo e questo è quello che porta ricchezza e profondità.

Com’è stato lavorare con tuo marito, il regista Simon Curtis?
È stato davvero un privilegio lavorare di nuovo con Simon. Non lavoravamo insieme da tanto tempo e avevo dimenticato com’era lavorare con lui in veste professionale. È stato incredibile vedere quanto la sua sicurezza sia cresciuta e quanto sia maturato in questo tempo. È veramente un bravo regista e vedere quanto abbia fatto sentire tutti felici, sicuri e a proprio agio sul set ogni giorno è stata la parte più significativa di questa esperienza per me. Mi ha fatto sentire davvero fiera di lui.

SOPHIE MCSHERA
Daisy Parker

Qual è la situazione personale di Daisy all’inizio del secondo film? 
Daisy era Daisy Robinson, poi Daisy Mason e ora è Daisy Parker e Daisy e Andy sono felicemente sposati. Dopo la piccola avventura che ha avuto con l’idraulico nel primo film non sapevamo se ce l’avrebbero fatta, ma si sono sposati tra i film e fuori dallo schermo.

Dove vivono ora?
Vivono con Mr Mason (l’ex suocero di Daisy) nella sua fattoria è questo è una linea della trama del film per la coppia. Si stanno decisamente tra i piedi e dandosi sui nervi reciprocamente. Quando ho letto il copione mi sono chiesta come avrebbe potuto funzionare questa dinamica perché Paul Copley è la persona più amabile del mondo e noi vogliamo così bene a Mr Mason che non riuscivamo a sopportare che vivere con lui sarebbe stato pesante, ma Paul l’ha interpretato molto bene. Si vede come sia potuto succedere. Nessuno si comporta male ma i tre vivono semplicemente uno addosso all’altro. Essendo una coppia giovane di neosposi, Daisy e Andy vogliono giocare a fare i fidanzatini e Mr Mason dice cose tipo “Non fate questo, non fate quello” e li innervosisce anche se loro sanno di non poter essere seccati da lui perché lui gli ha fatto un favore offrendogli una casa.

Come hanno in mente di affrontare la situazione Daisy e Andy?
Daisy tira fuori il piano di tentare magari di riaccendere la fiamma che Mr Mason aveva per Mrs Patmore e di incoraggiare un’amicizia tra i due. Come attori siamo ossessionati da Mrs Patmore e Mr Mason e abbiamo creato un’intera backstory per loro per conto nostro per cui è difficile ricordare cosa è successo veramente sullo schermo. Credo ci fosse una piccola cosa tra loro che non è stata mai espressa. Ora Daisy prova a intromettersi per incoraggiare qualcosa tra loro. Lei spera che questo difficile lavoro, cioè intromettersi, funzionerà e che, alla fine, sarebbe bello per Mrs P avere compagnia. La casa tecnicamente è di Daisy visto che Mr Mason ha detto che l’avrebbe lasciata a lei nel suo testamento ma lui non ha nessun altro posto dove andare.

A parte quello che succede nella vita personale di Daisy, cos’altro succede a Downton Abbey che la riguarda?
Daisy fa ancora le sue cose in cucina insieme a Mrs Patmore. Poi tutto viene rivoluzionato a Downton con l’arrivo delle famose star del cinema e Daisy è molto presa. In confronto al primo film in cui Daisy non era contenta della visita del Re e della Regina a Downton, ora è fuori di sé per Myrna Dalgleish a Downton, così tanto che lascia tutto in cucina e sfreccia di sopra quando può per stare vicina al suo idolo.

Perché è così presa dalle star del cinema?
È così abbagliata dalla celebrità ed eccitata dal fatto che queste persone magiche del cinema che lei ha solo visto sul grande schermo saranno davanti ai suoi occhi, nel luogo in cui lavora. È super eccitata da Guy Dexter. Lui è il rubacuori del tempo. Lei tiene decisamente Andy sulle spine, se non è l’idraulico è Guy Dexter, ma loro due stanno bene.

Come accade che gli attori dei piani bassi arrivino a interpretare gli artisti secondari nel film?
Quando gli attori secondari del film se ne vanno perché il regista non riesce a trovare i soldi per pagarli, il cast dei piani bassi entra in scena e gioca a travestirsi. Questo era il tempo in cui i film muti stavano diventando ‘parlanti’ e quando gli attori secondari se ne vanno qualcuno suggerisce che la servitù di Downton può salvare la situazione. Questa è la cosa più emozionante che sia mai successa alla maggior parte di noi. È stato molto divertente e noi attori che interpretiamo la servitù interpretiamo degli attori ed eravamo tutti tanto contenti quanto i nostri personaggi. È stato fantastico vedere Joanne, Phyllis e Lesley tutte eleganti indossare delle tiare. Io indosso un abito sciocco, matto e grande e ho un’acconciatura che sembra una noce montata. È stato davvero molto strano sedersi sulla poltrona del trucco e venire trasformata in qualcuno che non era Daisy ma lo era ancora. Di solito io non porto trucco e Nosh (la nostra truccatrice) voleva che io fossi l’opposto di Daisy e che mettessi tanto trucco per essere veramente in contrasto con il suo solito look. Generalmente non si vede nessuna di noi portare il rossetto e l’ombretto e siamo dovute rientrare nei corsetti. Ci siamo tutte ricordate che inferno fosse indossare un corsetto.

Il primo film è stato un successo eccezionale – credi che il secondo lo superi? Come?   
Credo che le persone che hanno amato il primo film ameranno il secondo ancora di più. Ha tutto quello che la gente ama di Downton ma aggiunge anche questo grande, folle, elemento estraneo che arriva e cambia tutto e fa reagire tutti in modi in cui non avrebbero mai reagito prima. C’è tutto il glamour, l’eccitazione e la bellezza del film nel nostro mondo che è il mondo che il pubblico ama guardare e che noi amiamo interpretare.

TUPPENCE MIDDLETON
Lucy Branson

Da dove riparte il secondo film rispetto al primo?
Alla fine del primo film vediamo Tom e Lucy ballare sulla terrazza e percepiamo che sono molto uniti o almeno che stanno andando in quella direzione. All’inizio del secondo film ci uniamo a loro al loro matrimonio e sono una giovane coppia molto felice. Entrambi hanno umili origini e credo che loro si capiscano l’un l’altra in un modo in cui forse il resto della società in cui si trovano non fa. Questo li ha legati e ora stanno pensando a come adattarsi al contesto di un ceto più alto e a dove questo si collochi in questo nuovo mondo progredito.

Com’era l’abito da sposa di Lucy?
Anna Robbins, la costumista, ha creato per me l’abito più meraviglioso che era impreziosito e con delle perle sul top ma molto semplice e svolazzante nella gonna e che sembrava piuttosto moderno da indossare. Portavo un velo con una splendida tiara per la cerimonia di nozze e poi un bellissimo copricapo per il ricevimento.

Ci descrivi il matrimonio?
Sono stati dei giorni molto impegnativi per la produzione e l’abbiamo girato in una bellissima casa nel Suffolk che aveva la sua propria chiesa alla fine del giardino. È stato un giorno importante anche per le squadre del trucco, del parrucco e dei costumi perché tutti gli attori secondari e il solito cast erano presenti in quel paio di giorni. C’era moltissimo da organizzare e se aggiungiamo il cattivo tempo è stata davvero una bella sfida. C’erano stati vento, pioggia e grandine per tutta la settimana ma il sole è riuscito a fare capolino per le riprese importanti. Quest’esperienza mi ha fatto capire che sarebbe davvero stressante organizzare un matrimonio.

Com’è stato fare parte del gruppo che parte per la Francia?
La storia francese ha portato un’energia leggermente nuova a Downton; il caldo della Francia, una nuova ambientazione per Downton e il fatto che due coppie più giovani si sono unite al gruppo significava che c’era un’atmosfera più rilassata in quella parte del film. Anna ha creato delle belle palette di colori pastello per i costumi che erano meravigliosi e la luce del Mediterraneo è sempre così magica che tutto è venuto fuori in maniera meravigliosa. Gli uomini apparivano frizzanti in quei bei vestiti di lino, un look molto differente da quello che indossano a Downton.

Cosa porta Lucy in Francia?
La figliastra di Lucy, Sybbie, dovrebbe ereditare una magnifica villa nel sud della Francia secondo la volontà dell’anziana Lady Grantham. È stata lasciata a Violet che a sua volta la vuole passare a Sybbie. Credo che sia molto importante per Tom che Sybbie si senta inclusa nella famiglia specialmente ora che Lucy sposa suo padre. All’opposto, accettare un dono di queste proporzioni che non è stato guadagnato va contro i principi di Tom, principi che ha passato molto tempo ad affermare e difendere. Con questo in mente era importante per entrambi andare in Francia e decidere se per Sybbie è la cosa giusta.

Lucy come aiuta Branson a prendere la decisione giusta?
Lucy è come un angelo sulla sua spalla quando lui dubita della sua posizione nella vita. Lei gli ricorda anche che è bello avere i propri principi, ma quando arrivano nella vita quei momenti fortunati, allora la cosa migliore è usare quel privilegio per aiutare gli altri. Questo aiuta Tom a rendersi conto che lui si trova in una posizione in cui può aiutare gli altri come lui. Lucy è una grande forza nella sua vita, una persona che lo capisce davvero. Lei capisce i suoi conflitti e dolori e lo aiuta a vedere come trarne il meglio.

È stato divertente tornare a lavorare specialmente dopo il paio d’anni scorsi?
Ho finito di girare Mank a marzo 2020 e poi c’è stato il lockdown, per cui è stato bello tornare a lavorare e specialmente bello ritornare a Downton perché speravamo tutti di tornare. Io e Imelda eravamo novelline nel primo film e grazie ai legami di Imelda col cast, tramite Jim, lei conosceva gli attori mentre io non conoscevo veramente nessuno. È stata una bella sensazione tornare a tutti questi personaggi, è stato come un enorme abbraccio di ritorno al lavoro.

Come si è sviluppato il percorso di Lucy attraverso il suo stile e la sua posizione?  
Era importante tracciare il percorso di Lucy dall’essere la cameriera personale della signora a, improvvisamente, diventare la signora della sua propria casa che, sposandosi, si ritrova in una posizione in cui si sentono a proprio agio sia lei che Tom. Non vogliono cominciare all’improvviso a vestirsi come se fossero l’incarnazione dell’alta società ma c’è un certo look che le viene dalla sua nuova posizione in società. Per quanto riguarda il suo aspetto fisico, è cambiato in maniera sottile, non è più un abbigliamento da lavoro, ora può scegliere per cui, in quello che indossa, viene un po’ più fuori il suo stile personale. È ancora giovane e in Francia la vediamo indossare abiti svolazzanti in colori pastello che rispecchiano la sua felicità e l’inizio della sua nuova vita da giovane donna sposata. I costumi sono fatti con meticolosità, sono delicati e fragili ma fatti per durare perché sono artigianali. È semplicemente intelligente e sottile il modo in cui Anna Robbin ha progettato tutto e penso che i costumi siano tutti bellissimi. Lei è molto brava a trovare dei piccoli tocchi, come sciarpe di seta da mettere sui capelli che improvvisamente creano un look. Ti sembra davvero di essere nel 1928. Mi sento molto fortunata ad aver lavorato con lei.

LESLEY NICOL
Mrs Patmore

Dove troviamo Mrs Patmore in Downton Abbey 2: Una nuova era?
La vita va avanti in maniera abbastanza normale per Beryl fino a quando un regista cinematografico chiede di poter girare il suo film a Downton Abbey. All’inizio la famiglia non è molto sicura della cosa ma i membri più giovani si rendono conto che c’è molto da guadagnare con i soldi che il film pagherebbe per l’uso della casa e questo causa a tutti un po’ di agitazione.

Cosa ne pensa Mrs Patmore?
Mrs Patmore pensa che la casa sarà piena di sconosciuti che significheranno più lavoro per lei e Daisy, per non parlare dell’entrate e uscite a tutte le ore del giorno e della notte. Lei crede che ci sarà il caos e questo non le fa molto piacere.

Come evolve la storia di Mrs Patmore in questo film?  
Alcuni membri dello staff partono per la Francia con la famiglia riducendo il personale nella casa che deve occuparsi della gente del film, di Lady Mary e della Contessa madre che si è trasferita a Downton con la sua cameriera personale, Denker. La famiglia poi torna a casa e arriva nel bel mezzo delle riprese e questo offre dei momenti molto comici. Mrs Patmore non ha delle scene in cui ci sono grandi cene quest’anno, come avveniva nel film precedente in cui ha cucinato per il Re e la Regina d’Inghilterra. Lei continua a gestire il suo B&B su piccola scala ed è come al solito il centro dell’allegria negli ambienti della servitù.

Vedremo degli sviluppi che riguardano la vita amorosa di Mrs Patmore?
Mrs Patmore sembra sempre essere a un passo da una storia d’amore, o forse devo chiamarla amicizia, con Mr Mason ma poi le cose si sgonfiano. Si ammirano l’un l’altro da lontano da anni ma il bello è che vediamo la loro amicizia evolvere un po’ in questo film, cosa piacevole per lei. Daisy e Andy si sono trasferiti nella fattoria con Mr Mason e la situazione è un po’ affollata per la giovane coppia. Lui vuole ovviamente bene a tutti e due ma è un po’ strano perché Daisy prima (anche se brevemente) era sposata con il figlio di Mr Mason, per cui la situazione è un po’ complicata e Andy non è molto sicuro di quale sia il suo posto in casa. Daisy, essendo Daisy, mette a punto un piano astuto, quello di far mettere insieme Mr Mason e Mrs Patmore ma se questo funzioni non posso rivelarlo. Come tutti sappiamo, l’amore si muove a passo di lumaca nel 1928.

Come succede che Mrs Patmore si ritrovi a recitare nel film?  
Mr Barber ha mandato via tutti i suoi attori secondari perché il film è andato in crisi a causa dell’emergenza dei ‘film parlanti’ che stavano prendendo il sopravvento nell’industria cinematografica. Veniamo tutti riuniti nella sala della servitù e lui viene giù a chiederci aiuto. In qualche modo, lui e Lady Mary hanno riportato il film in carreggiata ma lui ha bisogno di comparse per rimpiazzare i suoi artisti secondari ed è qui che entra in gioco lo staff. Daisy è fuori di sé e non riesce a credere che starà sul grande schermo. È una miscela di eccitazione, paura e ilarità tutte insieme e noi ci dobbiamo vestire con costumi del 1875.

Quanto è stato divertente per te indossare i costumi, le parrucche e il trucco del 1875?
Innanzitutto tutti i costumi erano assolutamente meravigliosi e noi eravamo in uno stato di grande eccitazione alle prove. È stato proprio un paradiso anche per il reparto costumi, che ha dato a tutti i costumi un nome diverso. Il mio lo chiamavano ‘Champagne Tartufo’ perché il colore era champagne e io ero proprio come un bambino in un negozio di caramelle. Ricordo di aver detto tanto tempo prima che volevo indossare una tiara e loro mi hanno veramente preso una tiara. Ho anche detto che volevo un boccolo e ho avuto un boccolo favoloso che mi cadeva sulla spalla. Sulla carta sembra folle ma in realtà è stato molto divertente. È stato fantastico vedere Mr Mason vestito da gentleman e Mr Carson da Lord. Ci siamo anche seduti intorno al grande tavolo da pranzo ed era la prima volta per lo staff, e siamo scesi dalla scala principale cosa che Mrs Patmore non avrebbe mai fatto. Era strano portare il trucco e una parrucca, devo dire che quando ero nel camper del trucco e dovevo recitare di recitare… era strano. La servitù che interpreta gli attori secondari deve reagire alle due star del film che recitano e anche questo è stato strano.

Cosa amerà il pubblico di questo film? 
Spero davvero che il pubblico si senta sicuro di tornare a sedersi in un cinema dopo questo orribile periodo che abbiamo vissuto tutti. C’è molto di quello che la gente ama di Downton in questo film, con tutti i loro personaggi preferiti, la comicità, gli alti e bassi, che rendono Downton sempre così familiare e la parte visiva è straordinaria. I costumi, il trucco, gli ambienti e le location sono mozzafiato e renderanno felici gli spettatori.

DOUGLAS REITH
Lord Merton

Cosa c’è nella scrittura di Julian di così coinvolgente?
Proprio come i bravi compositori scrivono per i loro strumenti e sanno come questi strumenti funzionano, così Julian con i personaggi di Downton. Non ho mai problemi né balbetto quando imparo le mie battute, e questo mostra come gli vengano facili e naturali le loro voci.

Cosa pensa Lord Merton dell’arrivo della troupe cinematografica a Downton?
Mi piace pensare a Merton come a un progressista, non un retrogrado. Detto questo, lui accoglierebbe con gioia l’arrivo del film a Downton. Pensa che sarebbe meraviglioso specialmente vedere tutta la servitù vestita elegante che siede al tavolo dove siedono normalmente i Crawley.

Com’è andato avanti il rapporto di Lord Merton con Isobel dall’ultima volta che li abbiamo visti?  
Sono entrambi ancora molto felici e hanno un bellissimo rapporto nei loro anni senior.  Come membro della famiglia Crawley, Isobel è sempre stata considerata la parente povera ma, attraverso il suo matrimonio con Lord Merton, è diventata parte dell’aristocrazia.

Cosa può aspettarsi il pubblico dal secondo film di leggermente diverso dal primo?
Credo che ci sia qualcosa per ognuno nel secondo film. È escapismo puro in tutto il suo splendore. Non c’è niente di radicalmente diverso dal primo film perché non credo che il pubblico lo apprezzerebbe. Quello che amano di Downton è la sua familiarità, i personaggi che adorano, le storie che si svolgono ai piani alti e a quelli bassi. Il film porta il pubblico attraverso quello che sta succedendo nelle vite della famiglia Crawley e della servitù ed è pieno di tutte quelle emozioni che rendono Downton Abbey l’amatissima saga che è diventata. Ci si faranno anche tante risate. È una grande coperta di Linus che è stata spesso definita una soap posh. Credo sia molto più di questo. È come un buon libro che ti divora.

IMELDA STAUNTON
Lady Maud Bagshaw

Cosa è successo da quando abbiamo visto l’ultima volta Lady Bagshaw nel primo film?
La figlia di Maud Bagshaw, Lucy, ha iniziato una relazione con il giovane Tom Branson e il film si apre con il loro matrimonio, che è magnifico. Maud è davvero molto felice di vedere sua figlia che si sposa con uno della famiglia e questo si vede in queste scene d’apertura.

Cosa significa per Maud che ora Lucy è formalmente in società?
Anche se Maud ha il titolo di ‘Lady’, sua figlia Lucy no, ma neanche Mr Branson. Ora erediteranno la casa e la tenuta di Maud che li sistemerà per la vita e questa è l’attuazione di una conversazione che Maud ha avuto con Violet nel primo film, ma a quel punto Lucy era la cameriera di Maud e nessuno sapeva che fosse sua figlia. In ogni caso, niente più importa ora che sono sposati e Maud si trasferirà nella casa della Contessa madre nella proprietà. Poi c’è una storyline che salta fuori che suggerisce che Lucy potrebbe essere la custode con Tom di un’altra proprietà in Francia.

Puoi descriverci questa particolare storyline?
Credo che la cosa straordinaria di questo film è che ha due storyline meravigliosamente cinematografiche che corrono insieme. Credo anche che l’idea di un film di un’altra epoca che viene realizzato all’interno di un film sia una trovata di cinema assolutamente magnifica.

Quali sono le circostanze che portano Maud a viaggiare con la famiglia in Francia?
A Violet è stata lasciata una proprietà assolutamente splendida nel sud della Francia che la nipote di Maud, Sybbie, dovrebbe ereditare secondo la volontà di Violet. La famiglia e Lucy e Tom vengono invitati a fare visita agli attuali proprietari e non sono sicura della ragione per cui Maud venga invitata, ma sono molto grata che lo sia stata. Branson viene dai ranghi della servitù e ora qui è il padre di una bambina piccola che diventerà la proprietaria di questa straordinaria e vasta proprietà nel sud della Francia. Branson, come sappiamo, è un uomo di principio e non crede nel ricevere delle cose senza essersele guadagnate lavorando, per cui ci vuole un po’ per convincerlo.

È stato divertente trascorrere del tempo con tuo marito Jim Carter durante le riprese in Francia?
È stato davvero molto bello avere una scena con Jim, scena che è anche davvero molto affascinante. È stato anche bello lavorare con lui fuori invece che, o uno o l’altro, dover partire per lavoro. È stato un vero regalo e non riuscivo a credere che avevamo una settimana di quarantena insieme, che è stata quasi come una mini vacanza. Ho trascorso la maggior parte del tempo in albergo a lavorare ma, a fine giornata, riuscivo a farmi una nuotata.

CHARLIE WATSON
Alfred

Chi è Alfred e come si inserisce in Downton Abbey?
Ho cominciato come attore secondario nella quinta stagione della serie televisiva dove interpretavo un garzone, che è semplicemente il rango più basso della servitù. Da quel punto mi sono fondamentalmente fatto strada e sono ritornato nella sesta stagione.

Come è successo che sei stato coinvolto in entrambi i film?
Liz (Trubridge), la produttrice, mi ha contattato e chiesto di essere nel primo film. Poi Julian mi ha dato un paio di battute e io sono salito di grado diventando un valletto che serve la Famiglia Reale quando viene a fare visita a Downton. Ora è il 1928 e Albert è stato promosso valletto junior. Lui è molto eccitato dall’arrivo della troupe cinematografica e viene reclutato dal regista Jack Barber come ciacchista. Ha quindi un piccolo lavoro in parallelo quando la famiglia non c’è.

Questa non è l’unica cosa per cui Albert si alza la mattina quando la famiglia non c’è…
Lui ha una cotta adolescenziale per la protagonista del film Myrna Dalgleish e non si ferma davanti a niente per essere in sua presenza. È davvero follemente innamorato di lei e non riesce a parlare quando è in sua presenza. Cerca sempre un’occasione per parlarle ma, quando arriva il momento, non gli esce fuori una parola. Fa di tutto per essere notato da lei e, basta guardare il film fino alla fine… forse Albert avrà il suo momento di gloria. Se mia madre non piangerà, resterò deluso.

PENELOPE WILTON
Lady Merton

Ci descrivi dove siamo quando torniamo a Downton Abbey?
In termini di tempo, siamo nove mesi dopo la fine del primo film e, come sempre capita alle residenze nobiliari, le finanze sono piuttosto ristrette per Downton. Isobel si sta ancora godendo la vita matrimoniale con Lord Merton e, quando viene invitata, trascorre molto tempo con la Contessa madre nella casa. La famiglia sta crescendo con Lady Edith e Bertie che hanno avuto un bambino e la famiglia che non vede l’ora che arrivi il matrimonio di Branson e Lucy, la figlia di Lady Bagshaw. In ogni caso, queste case hanno bisogno di molti soldi per la manutenzione e la famiglia è alla disperata ricerca di nuovi modi per far fruttare di più la proprietà.

Come avviene che una troupe cinematografica si trasferisca a Downton?
Un regista cinematografico, Jack Barber, compare in casa e chiede a Lady Mary e Lord Grantham di poterla utilizzare come location per il suo film. Girare in location è una cosa nuova nell’industria, perché tradizionalmente i film muti venivano tutti fatti nei teatri di posa in Inghilterra. A quel tempo usare una location vera era piuttosto insolito nel cinema. Ci sono alcune persone che sono molto contrarie e altre che sono molto a favore. Isobel è una delle persone più pragmatiche e di buon senso, per cui lei non vede l’ora. Sarà ambientato nel 1875 per cui sarà piuttosto eccitante vedere i costumi e gli attori arrivare in casa. Anche Violet è molto pragmatica sull’idea che Downton venga usata come location perché si rende conto che la casa ha bisogno di manutenzione e se la lasciano utilizzare in quel modo, nonostante il disagio che ne consegue, forse potranno permettersi un tetto nuovo che, al tempo, costava un enorme quantità di denaro. Lord Grantham viene convinto a lasciar usare la casa anche perché lui sarà comunque in Francia.

Com’è ora il rapporto di Isobel con la Contessa madre? Hanno raggiunto un punto in cui c’è rispetto reciproco e amicizia?   
Quando Isobel ha cominciato, a Downton Abbey era diprezzata da entrambe le parti della casa. La servitù pensava che non fosse di natali abbastanza nobili per unirsi alla famiglia e la famiglia pensava che non fosse di nessun interesse come madre di Matthew che, pure lui, era piuttosto disprezzato. Poi ovviamente le cose sono cambiate e Matthew ha sposato Mary, ma poi lei ha vissuto una tragedia terribile perdendo il figlio in un incidente d’auto. Il rapporto di Isobel con la Contessa madre è sempre stato spinoso perché lei viene da una classe sociale differente – l’alta borghesia – e non permetteva di venire comandata da persone che pensavano fosse loro diritto farlo. Isobel ha portato il mondo reale nel loro mondo, non che il loro non fosse reale… lo era per loro, ma così era la vita nel 1912 e ora siamo nel 1928. La vita è totalmente cambiata nella casa e anche il rapporto di Isobel con Lady Grantham è cambiato in meglio e la Contessa madre ha iniziato a vedere il valore di Isobel. Lady Grantham ha una personalità molto forte, ma è onesta, e credo che lei apprezzi Isobel per la sua onestà e anche perché le dice cose che lei non vuole sentire. Anche Lady Grantham ha detto a Isobel cose che lei non voleva sentire. All’inizio c’era una certa rivalità ma poi si sono trovate reciprocamente una buona compagnia. Si divertono a punzecchiarsi e bisticciare. Si sono anche aiutate a vicenda nei momenti difficili, quando hanno vissuto grandi tragedie come la perdita di un figlio e una nipote, per cui hanno raggiunto un buon grado di comprensione reciproca.

Cosa pensi ci sia in Downton con cui il pubblico si immedesima?
Penso ci sia una certa quantità di evasione perché non somiglia affatto a come viviamo ora. Detto questo credo che il pubblico entri in relazione e si immedesimi con le difficoltà e le esperienze della gente perché ci sono matrimoni, funerali, nascite, la guerra, la politica, depressione, tristezza, gioia e tutte le cose che fanno parte della condizione umana. Il pubblico vuole sapere cosa succede a queste persone e come affrontano le cose. Le sceneggiature sono molto buone. Il film è molto godibile e credo che Julian l’abbia scritto perché il pubblico stia bene e si diverta.

INTERVISTE AL CAST GUEST

NATHALIE BAYE
Madame de Montmirail

Come si inserisce Madame de Montmirail nella storia di Downton Abbey 2: Una nuova era?
Madame è la vedova molto ricca del defunto Marchese de Montmirail e suo figlio è l’attuale proprietario di molte proprietà in Francia, compresa una bellissima villa in Costa Azzurra. Suo marito ha deciso di lasciare la villa a una persona del suo passato, la Contessa madre di Grantham e Madame non è affatto contenta di questa decisione. In realtà è molto amareggiata dalla cosa mentre suo figlio ne è contento.

Questo mette alla prova il suo rapporto con suo figlio?
Madame pensa davvero che la villa debba restare in famiglia, ma suo figlio crede che i desideri di suo padre debbano essere realizzati e questo porta a dei problemi tra loro. Lei non capisce perché suo figlio non voglia impugnare il testamento di suo padre.

Cosa pensa dell’invito che suo figlio ha esteso alla famiglia Crawley di venire a trovarli nella villa?
Non è contenta dell’invito ma suo figlio è un uomo indipendente e il nuovo erede della proprietà di suo marito, per cui l’invito viene da lui. Se fosse stato per lei, loro non sarebbero venuti e non avrebbero avuto nemmeno la villa, ma suo figlio hai suoi motivi per conoscere la famiglia che scopriamo nel corso del film. Lei ama molto suo figlio e loro hanno un legame molto forte ma lei sembra non riuscire a superare il dono bizzarro e stravagante che suo marito ha fatto a un’altra donna.

Ti sei divertita a conoscere il cast e girare nel sud della Francia?
È stata una bella esperienza e ho apprezzato molto il regista Simon Curtis e tutti gli attori che mi hanno fatta sentire accolta, perché può essere molto strano unirsi a un film come questo dove tutti gli attori hanno lavorato insieme per molti, molti anni. Sono stati tutti aperti, affettuosi e gentili.

HUGH DANCY
Jack Barber

Ci descrivi il personaggio di Jack Barber?
Jack Barber è un regista cinematografico che, all’inizio del film, arriva a Downton per chiedere ai Crawley se può girare il suo film, The Gambler, nella loro casa e li paga profumatamente per il disagio che questo può causare.

Che tipo di reazione riceve a questa richiesta?
La reazione della famiglia è contenuta ma aperta, perché sto offrendo una gran bella somma di denaro per la location e questo è sempre allettante, perché queste grandi tenute divorano enormi quantità di denaro per la manutenzione.  Dopo vari rimuginii in casa, Lady Mary convince Lord Grantham che hanno bisogno del denaro del film per riparare il tetto e così siamo tutti contenti.

Che tipo di film gira Barber?
The Gambler è ambientato nel 1875 e parla di un giocatore d’azzardo che si innamora della figlia di un Conte che pensa possa salvarlo da sé stesso. Questo è il secondo film di Jack Barber per cui lui non è affatto un filmmaker esperto. Mentre lui è relativamente nuovo nell’industria cinematografica, il suo protagonista Guy Dexter è molto noto e la sua protagonista Myrna Dalgleish è famosa in tutto il mondo per la sua bellezza. Quello di cui non si rende conto è di essere sulla soglia di un enorme cambiamento nell’industria cinematografica.

Ci descrivi cosa succede che minaccia di far naufragare il suo film?
È il 1928 e il cinema muto sta per essere scosso dall’arrivo di quello che è conosciuto come il cinema “parlante”. Mentre Jack è a metà riprese, i ‘parlanti’ arrivano nel Regno Unito e il loro successo rende superflui e non redditizi i film muti. Questo filo della storia si basa su una storia personale del nostro produttore Gareth Neame, il cui nonno aveva lavorato sul film di Hitchcock Il ricatto (Blackmail) che ha dovuto cambiare direzione e inserire il suono, diventando un film parlante a metà produzione. Esistono scene che mostrano entrambe le versioni del film e le parti che hanno riscritto per inserire il suono. Questa diventa improvvisamente un’opportunità per le persone che ragionano, persone come Mr Molesley.

Hai fatto delle ricerche specifiche su quel period della storia del cinema?
La produzione si è occupata di invitare un’esperta, Lorraine Porter, a venire e parlarci del fare film negli anni ’20 nel cinema britannico ed è stato affascinante. Il grado di abilità artistica coinvolta era incredibile. Quando pensiamo ai film muti tendiamo a pensare a uomini che portano tanto mascara e a una recitazione terribilmente esagerata. Avendo in realtà guardato un paio di questi film, mi sono accorto che gli attori lavoravano davvero sodo per comunicare in maniere differenti. Talvolta usavano più gesti fisici ma in realtà erano molto belli e, sorprendentemente, muti. Sapevano quello che stavano facendo e capivano davvero il medium particolare in cui lavoravano. Lorraine ci ha spiegato che le persone che facevano i film muti credevano davvero che i film parlanti fossero solo una moda e che si sarebbe tornati tutti al cinema muto.

Che notizia riceve Jack che ha delle terribili conseguenze per il film?
Jack riceve una telefonata dai capi della società cinematografica che gli dicono che stanno per togliere la spina al film e, per quanto lo riguarda, questo è tutto.  Non è la prima né l’ultima volta che una cosa del genere succede nell’industria del cinema. Lui dice a tutti che sono licenziati e manda a casa tutti gli artisti.

Come risolvono la situazione?
Lady Mary e Jack parlano della fattibilità di trasformare il film muto in un “parlante” e tra loro all’improvviso si rendono conto che potrebbero essere in grado di farlo. Possono semplicemente diventare un film sonoro e niente li ferma dal farlo.

Nessuno a Downton Abbey ha mai incontrato qualcuno come Jack prima; o come Guy e Myrna se è per questo. Che tipo di uomo è Jack Barber?
Penso che il fatto che nessuno di Downton abbia mai incontrato questi personaggi prima sia la parte divertente. Loro non sono assolutamente di questo mondo aristocratico, si trovano da qualche parte nel mezzo. Non solo in termini di classe, ma in termini di quello che fanno e di come si comportano. Sono artisti e penso che Jack non sia affatto colpito né infastidito dalla grandiosità del luogo e da tutti i protocolli che ne conseguono. Lui vuole solo che loro prendano i suoi soldi e che si tolgano di mezzo, in modo che lui possa fare il suo film. Fino a che non forma il suo sodalizio con Mary, averceli intorno è davvero solo una scocciatura per lui.

Com’è stato unirsi al cast di questo show di enorme successo e vedere il castello di Highclere per la prima volta?
Sono stato accolto molto calorosamente da tutto il cast ed è stato davvero piacevole vedere quanto fossero tutti felici di ritrovarsi di nuovo insieme. Questo non succede sempre, ma è successo a questo cast. Arrivare in auto al Castello di Highclere per la prima volta è stato piuttosto da togliere il respiro con centinaia di agnellini nei campi, e poi vedere quest’enorme imponente casa per la prima volta. La mia parte preferita di andare ogni giorno a lavoro a Highclere è stato l’arrivo, vedere la casa quando sali dal viale.

LAURA HADDOCK
Myrna Dalgleish

Chi è Myrna Dalgleish e quali sono le circostanze che la portano a Downton Abbey?
Myrna Dalgleish è una delle star del cinema muto di maggiore successo al suo tempo e viene in Inghilterra per girare un film muto intitolato The Gambler, a Downton. A metà delle riprese, la società cinematografica blocca il film perché sente che le altre società in tutto il mondo stanno cominciando a fare film ‘parlanti’ che sono diventati un fenomeno. I ‘parlanti’ sono un’evoluzione così eccitante dell’industria che minaccia di confinare nell’ombra i film muti o addirittura di mandarli in pensione.

Cosa significa questa nuova evoluzione per Myrna?
Anche se Myrna è una grande star del cinema questa notizia scuote la sua sicurezza e lei non è più sicura di avere un futuro. Quello che pochi dei suoi fan sanno è che Myrna è nata nell’East End di Londra e ha origini molto umili e non ha la personalità che interpreta sullo schermo.

Come reagiscono la famiglia e la servitù all’arrivo delle star del film a Downton Abbey?
Myrna è una grande star e per questo molte donne della servitù la ammirano. Probabilmente hanno letto di lei sulle riviste e visto i suoi film e, per la sua fama, deve essere stato davvero incredibilmente emozionante per loro vederla di persona e averla in casa a vivere tra loro. Quando scoprono com’è veramente sono piuttosto scioccati.

Com’è stato unirsi al cast di questa grande famiglia che si conosce così bene?
Sono una fan di Downton Abbey e trovarmi a sedere nella sala da pranzo davanti a Maggie Smith è stato fantastico. Un giorno, durante le prove, mi sono ritrovata in una delle inquadrature a guardare direttamente Maggie e a farle un occhiolino alla fine della battuta, pensando poi che fosse stato probabilmente troppo confidenziale da parte mia. Non so se è stata la cosa giusta da fare ma, al momento, sembrava giusta; lei è incredibile, una presenza potentissima nella stanza. Mi sono sentita accolta da tutti sul set e le riprese sono state molto rilassate e divertenti. È stato davvero un bel lavoro dopo essere riemersi dalla pandemia.

È stato divertente lavorare con la truccatrice e parrucchiera e la costumista nella creazione del look di Myrna?
Ci siamo divertite moltissimo a mettere insieme tutti gli elementi di Myrna. È una bionda platino con unghie rosse e labbra rosse – del tipo che non abbiamo mai visto prima su Downton, e questa è stata la visione che le designer avevano per lei. C’era un’immagine piuttosto specifica a cui queste star del cinema muto si conformavano. Volevamo fortemente che i suoi capelli fossero biondo platino e che lei fosse e apparisse molto diversa dalle donne a Downton. I suoi vestiti dovevano essere molto più seducenti e colorati di quelli delle lady della casa che indossavano colori eleganti e tenui mentre Myrna è stata vestita con pelliccia e velluto in colori molto più chiari. Le pellicce e gli abiti vivaci e appariscenti fanno tutti parte della coperta di Linus di Myrna.

ALEX MCQUEEN
Mr Stubbins

Chi è Mr Stubbins e cosa ci fa a Downton Abbey?
Mr Stubbins è un ingegnere del suono della BBC ed è venuto da Londra per unirsi alla troupe del film che sta girando il film ‘muto’ a Downton Abbey. È particolarmente tronfio, presuntuoso e difficile. Dato che il suono è un mezzo nuovissimo nel cinema, questo da’ a Stubbins un alto grado di importanza e potere, di cui lui abusa considerevolmente.

Puoi parlarci della sua storyline?
Ci sono due linee narrative principali nella sceneggiatura. Una è ambientata nel sud della Francia con la maggior parte dei membri della famiglia e l’altra è ambientata nella casa di Downton. Si sta facendo un film che usa Downton come location, ma è un film muto. Durante il corso delle riprese, il regista comincia a realizzare che i film parlanti sono il futuro e loro devono mettersi al passo coi tempi.

Com’è stato unirsi a questo grande cast che sta insieme da 11 anni?
Quando il mio agente mi ha chiamato per dirmi che mi avevano offerto una parte nel nuovo film ero molto contento ma, a essere sincero, mi aspettavo che potesse essere piuttosto serio, austero e molto stressante. Non potevo essere più lontano dal vero. Tutti sono stati accoglienti ed è stato uno dei lavori più allegri che abbia mai fatto, a essere davvero sincero. Dalla squadra del trucco a quella dei costumi che erano incredibilmente rilassate, gentili e sensibili fino all’aiuto regista che era molto equilibrato e calmo e questo ha influenzato l’atmosfera sul set.

Come ti sei sentito quando ti sei avvicinato al Castello per la prima volta?
È stato assolutamente emozionante salire per quel viale e vedere la casa. Io e Dominic West abbiamo entrambi detto che era uno dei luoghi più belli in cui abbiamo mai lavorato. Solo camminare accanto agli agnelli e alle pecore nei campi e poi arrivare a quel bellissimo edificio color caramello era semplicemente magnifico. Avevo visto il Castello solo sulle locandine ed è diventata un’immagine molto iconica, per cui è stato entusiasmante.

Sei rimasto colpito dalla cura dei dettagli nelle scenografie, negli arredi e nei fabbisogni di scena nel film? 
Il mio personaggio è piuttosto fissato con i prop, per cui il dettaglio in termini di fabbisogni di scena è stato fantastico. Anche alcuni dei tavolini molto lontani sullo sfondo hanno avuto il problema di avere la carta da lettere con il marchio Downton sopra, e spero che qualcuno da qualche parte con la vista molto acuta riesca a vedere tutto questo.

DOMINIC WEST
Guy Dexter

Come si inserisce Guy Dexter nella storia del secondo film?
Guy Dexter è un famoso attore del cinema muto, uno degli inglesi a Hollywood. È venuto in Inghilterra con la sua co-protagonista, ugualmente famosa, Myrna Dalgleish per interpretare un film dal titolo The Gambler. Vedo Guy come una sorta di personaggio alla David Niven, che io adoro.  Come Niven, è un gentiluomo, assolutamente e beatamente felice nella propria pelle a differenza dei rigidi inglesi. Vive a Hollywood da un po’, è una star piuttosto affermata e ovviamente ha avuto molto successo nell’industria cinematografica. Il film, però, viene stravolto quando, nel bel mezzo delle riprese, arrivano i ‘parlanti’.

Che tipo di reazione ricevono Guy e Myrna a Downton dalla famiglia e dalla servitù?
La servitù è molto più contenta di vederci della famiglia e c’è davvero una scarica di emozioni che permea i piani bassi. Alcuni dei membri più anziani della famiglia sono meno contenti di averci intorno, per cui partono per esplorare un’altra parte della linea narrativa in Francia lasciando a Lady Mary la responsabilità di tutti noi. Avendo vissuto in America per tanto tempo, Guy non va d’accordo con nessuna delle trappole formali e rigide dell’alta società inglese e questo gli permette di creare una vera amicizia con uno della servitù che avrà – o non avrà – un esito che cambierà la vita a entrambi.

Avendo vissuto in America, l’abbigliamento di Guy come rispecchia i cambiamenti dell’epoca degli anni ’20?  
Gli anni ’20 sono stati un’era magnifica per la moda sia per gli uomini che per le donne. Ho potuto indossare molti vestiti doppiopetto di tessuti belli e morbidi che sono molto facili da portare e pantaloni con la piega e la vita alta di eleganti colori crema e maglioni cammello. Avevo anche una fantastica collezione di scarpe e cappelli da indossare. I costumi erano straordinari.

Come cambiano i tuoi costumi e il tuo look per il film ambientato nel 1875?
Per il film ambientato nel 1875, The Gambler, porto queste basette piuttosto brutte che sono state aggiunte alla mia faccia e che erano tipiche di quell’epoca, con tantissimo trucco che era anch’esso tipico dell’era del cinema muto. Gli attori portavano molto fondotinta per rendere la pelle più pallida e portavano anche molto trucco sugli occhi e sulle sopracciglia, ma quando li guardi in bianco e nero è come apparivano in un film degli anni ’20 ambientato nel 1875. Fortunatamente Guy ha dei baffi che funzionano per entrambe le epoche.

Quanto hai trovato utile il tutorial sull’epoca dei film muti che è stato organizzato per il cast?
È stato incredibilmente interessante scoprire quanto fossero bravi gli attori in quei film muti. Ho sentito dire una frase: la compiacenza della Storia che è l’idea che pensiamo sempre che siamo molto più bravi ora di quanto fossero le persone nel passato. Ho capito che gli attori del cinema muto erano un po’ come i melodrammi vittoriani. Comunque, avendone guardati un po’ con la nostra tutor (Lorraine Parker), mi sono reso conto che era una forma d’arte molto alta che è stata, in qualche modo, eliminata al suo culmine dall’invenzione dei film ‘parlanti’.

Eri intimorito dall’idea di unirti alla famiglia di Downton Abbey che ha lavorato insieme per gli ultimi 11 anni? 
Ero davvero contento di tutto e, a essere sincero, è sempre fantastico unirsi a un cast che si conosce così bene e che lavora insieme da tanto tempo. Non avevo però immaginato quanto sarei stato nervoso il primo giorno. Giravamo una scena importante e non riuscivo a farmi uscire le parole – eravamo tutti riuniti insieme nella casa e mi sentivo intimorito. Sono un’impressionante gruppo di attori e da outsider ti senti sempre di nuovo come un principiante. Non che mi abbiano fatto sentire loro così; loro sono stati incredibilmente accoglienti.

C’era Maggie Smith in quella scena?
Maggie non era in quella scena, grazie al cielo, ma ho avuto una scena con lei più tardi durante le riprese ed è stato uno dei più bei giorni della mia vita da attore. La ammiro, no, la venero da tantissimo tempo ed è stato un vero dono sedermi accanto a lei al tavolo da pranzo. Abbiamo avuto un piccolo scambio che è stato semplicemente magnifico.

Com’è stato vedere il castello di Highclere per la prima volta?
Non avevo mai visitato il Castello di Highclere prima ed è stato un po’ come vedere Brideshead o il Castello della Disney per la prima volta. È come se esistesse nella tua immaginazione e poi eccolo là, nella vita vera. Ha uno skyline straordinario con le sue torrette e guglie. Sono stato in ammirazione per l’intera mia prima mattina. È davvero un posto stupendo dove lavorare.

Come pensi che questo film potenzierà il primo e cosa pensi che il pubblico apprezzerà di questo?
Il primo film è stato intelligente perché evidenziava una ricca serie di opinioni alternative tra i membri della famiglia e alcuni dei piani bassi rispetto ai loro sentimenti nei riguardi della famiglia reale, ed era pieno di intrigo e dramma.   Questa volta Julian ha fatto qualcosa di completamente diverso e molto intelligente. Coinvolgere Downton nella nascita dei ‘parlanti’ in una maniera assolutamente plausibile non ha solo il fascino di Downton nell’Inghilterra post guerra che è una gran parte del godimento di questo prodotto, ci ha aggiunto anche Hollywood, e questo è molto intelligente perché è ancora più ricco e affascinante di prima.

Se dovessi scegliere il tuo personaggio preferito di Downton Abbey, chi sarebbe?
Credo di amare più di tutti Mrs Patmore. Ho passato una serata esilarante con Lesley e abbiamo naturalmente messo il mondo a posto – è stata una serata fantastica. Adoro Lesley. È una donna meravigliosa e amo il suo personaggio.

JONATHAN ZACCAï
Marchese di Montmirail

Chi è il Marchese di Montmirail e qual è il suo ruolo nel film?
Il Marchese di Montmirail è l’attuale proprietario della villa francese che il suo defunto padre ha lasciato a Violet, la Contessa madre di Grantham. Ha invitato Lord Grantham e la sua famiglia a far visita alla villa e a conoscere sua madre la Marchesa, interpretata da Nathalie Baye. Lui ha le sue idee sul perché suo padre abbia lasciato la villa alla Contessa e con un po’ di fortuna tutto diventerà chiaro mentre la storia va avanti.

Cosa pensa del dono stravagante di una villa che suo padre ha lasciato alla Contessa madre?
A essere onesto, lui è piuttosto pratico a questo riguardo. È l’unico erede della proprietà di suo padre e loro hanno molte case più grandiose sparse per la Francia, per cui perderne una gli importa poco. Lui è comunque curioso quanto i Crawley del mistero che circonda il dono e crede che la visita darà delle risposte a tutte le loro domande.

Cosa prova nei confronti di suo padre?
Gestisce tutto con grande delicatezza e, anche se può aver sofferto di non aver avuto suo padre molto intorno quando era più giovane, sente che deve onorare e rispettare i suoi desideri e non andrà mai contro a questi. È un personaggio piuttosto solitario la cui famiglia è a Parigi, ma che si sente attratto dai Crawley. Si percepisce che vuole essere legato a loro in qualche modo e qui c’è la storia da svelare di cui tutti fanno parte.

Conoscevi Downton Abbey prima di unirti al cast?
Certo. È un grande successo in Francia e in tutto il mondo. Non ho girato al castello di Highclere ma sono dovuto andare in Inghilterra per le prove costume e i camera test per cui sono andato a visitare il Castello e l’ho visto per conto mio. Essendo arrivato direttamente da Parigi è stato incredibilmente impressionante. La casa è veramente bella e imponente e anche conoscere gli attori che interpretano questi personaggi fantastici che hanno reso Downton un successo è stata un’esperienza splendida. Amo questi personaggi e in particolare Mr Bates e Lord Grantham. Sono un fan dall’inizio.

Ti sei sentito intimorito a unirti a questo cast che lavora insieme da più di 11 anni?
Il cast è stato molto generoso e accogliente. Sono stati tutti gentili. È stato bello trascorrere il tempo con loro. Tristemente, non sono riuscito a conoscere Maggie perché non era sul set il giorno in cui ho visitato Highclere. È un’attrice fantastica. Siamo stati molto bene in Francia con gli attori che sono venuti. È stato molto divertente.


dal pressbook del film

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Downton Abbey II: Una Nuova Era disponibile in Digitale da giovedì 30 Giugno 2022 e in DVD da giovedì 14 Luglio 2022
info: 28 Aprile 2022 al Cinema; 30 Giugno 2022 in TVOD; 14 Luglio 2022 in DVD.

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