Poster Edge of Tomorrow – Senza Domani
Locandina Edge of Tomorrow - Senza Domani
Edge of Tomorrow - Senza Domani (Edge of Tomorrow) è un film del 2014 prodotto in USA, diretto da Doug Liman. Il film dura circa 113 minuti. Il cast include Tom Cruise, Emily Blunt, Bill Paxton, Franz Drameh, Dragomir Mrsic, Kick Gurry, Jonas Armstrong, Brendan Gleeson, Charlotte Riley. In Italia, esce al cinema giovedì 29 Maggio 2014 distribuito da Warner Bros. Disponibile in homevideo in DVD da mercoledì 1 Ottobre 2014. Al Box Office italiano ha incassato circa 3246403 euro.

C’è una cosa peggiore della morte. E ‘tornare a farlo ancora e ancora … Quando il Gitai alieni invadono, Keiji Kiriya è solo una delle tante reclute infilato in una armatura battaglia e mandato a uccidere. Keiji muore sul campo di battaglia, solo per ritrovarsi rinascere ogni mattina a combattere e morire ancora e ancora. Sull’iterazione 158, però, vede qualcosa di diverso, qualcosa fuori posto: una donna soldato che puo’ essere per Keiji la chiave per sfuggire dalle iterazioni o la sua morte finale.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 29 Maggio 2014
Uscita in Italia: 29/05/2014
Data di Uscita USA: venerdì 6 Giugno 2014
Prima Uscita: 06/06/2014 (USA)
Nazione: USA - 2014
Durata: 113 minuti
Formato: Colore
Distribuzione: Warner Bros
Budget: 178.000.000 dollari (stimato)
Box Office: USA: 96.625.000 dollari | Italia: 3.246.403 euro
Classificazioni per età: ITA: 13+
In HomeVideo: in DVD da mercoledì 1 Ottobre 2014 [scopri DVD e Blu-ray]

Recensioni redazione

Recensione Edge of Tomorrow - Senza domani
Recensione Edge of Tomorrow - Senza domani
Giorgia Tropiano, voto 7/10
Edge of Tomorrow è un action su una invasione aliena con protagonista un Tom Cruise che lotta contro la ripetizione del tempo che gli fa rivivere in loop la stessa giornata ogni volta che muore. E' una pellicola adrenalinica e piena d'azione.
Recensione: il DVD di Edge of Tomorrow - Senza Domani
Recensione: il DVD di Edge of Tomorrow - Senza Domani
Redazione, voto 6/10
Il DVD di Edge of Tomorrow, con Tom Cruise ed Emily Blunt, è accettabile, con un video a tratti appena sufficiente; buono l'audio, extra discreti.

Immagini

[Schermo Intero]

L’attore candidato all’Oscar Tom Cruise (protagonista della saga di “Mission: Impossible”, “Collateral”, “Jerry Maguire”), ed Emily Blunt (“Il Diavolo Veste Prada”, “I Guardiani del Destino”), sono i protagonisti del nuovo thriller fantascientifico di Warner Bros. Pictures e Village Roadshow Pictures dal titolo “Edge of Tomorrow- Senza Domani “, diretto da Doug Liman (“The Bourne Identity”, “Mr. & Mrs. Smith”) .

L’azione epica di “Edge of Tomorrow- Senza Domani” si svolge in un futuro prossimo, in cui una razza aliena ha colpito la Terra con un assalto implacabile, imbattibile da qualsiasi unità militare terrestre.

Il tenente William Cage (Cruise) è un funzionario militare senza alcuna esperienza di guerra, che si ritrova catapultato in una sorta di missione suicida. Cage infatti viene ucciso dopo pochi minuti di combattimento, ma si ritrova inspiegabilmente gettato in un ciclo temporale che lo costringe a vivere lo stesso brutale combattimento più e più volte, ed a morire continuamente … .

Ma dopo ogni battaglia, Cage affina sempre più le proprie abilità contro gli avversari, affiancato da una soldatessa delle forze speciali, Rita Vrataski (Blunt). E mentre Cage e Rita lottano contro gli alieni, diventando sempre più forti, il ripetersi di ogni scontro rappresenta un passo avanti per sconfiggere definitivamente il nemico.

Il cast internazionale comprende anche Bill Paxton (“Aliens- Scontro Finale”, la serie della HBO “Big Love”), Brendan Gleeson (“Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 1”), Jonas Armstrong (della serie TV della BBC “Robin Hood” ), Tony Way (“Millennium: Uomini che Odiano le Donne”), Kick Gurry ( della serie TV australiana “Tangle”), Franz Drameh (“Attack the Block- Invasione Aliena”), Dragomir Mrsic (“Snabba Cash II “), e Charlotte Riley ( della miniserie Tv “Mondo Senza Fine”).

Liman ha diretto “Edge of Tomorrow: Senza Domani”, da una sceneggiatura di Christopher McQuarrie e Jez Butterworth e John- Henry Butterworth , tratto dal romanzo intitolato All You Need is Kill di Hiroshi Sakurazaka. Prodotto da Erwin Stoff, insieme a Tom Lassally, Jeffrey Silver, Gregory Jacobs e Jason Hoffs. I produttori esecutivi sono Doug Liman, David Bartis, Joby Harold, Hidemi Fukuhara e Bruce Berman, mentre Tim Lewis e Kim Winther sono co -produttori.

La squadra che ha lavorato dietro le quinte è composta dal Direttore della Fotografia premio Oscar Dion Beebe (“Memorie di una Geisha”) , lo scenografo Oliver Scholl (“Jumper”, “Independence Day”), il montatore James Herbert ( “Sherlock Holmes”, “Sherlock Holmes: Gioco di Ombre”), la costumista Kate Hawley (“Pacific Rim”), ed il supervisore agli effetti visivi candidato all’Oscar, Nick Davis (“Il Cavaliere Oscuro”). Le musiche sono di Christophe Beck (“Frozen- Il Regno di Ghiaccio”).

” Edge of Tomorrow- Senza Domani” è il primo film girato presso i Leavesden Studios della Warner Bros.

Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con Village Roadshow Pictures, e RatPac – Dune Entertainment, una produzione di 3 Arts , in collaborazione con Viz Productions, LLC, un film di Doug Liman, ” Edge of Tomorrow- Senza Domani”.  Il film sarà distribuito in 2D e 3D nei cinema selezionati, ed in IMAX dalla Warner Bros. Pictures, parte della Warner Bros. Entertainment Company, e nei Paesi selezionati, dalla Village Roadshow Pictures.

CAGE
Quello che sto per dirvi sembra una follia,
ma dovete ascoltarmi.
Le vostre vite dipendono da questo.

In Edge of Tomorrow-Senza Domani, il mondo è in guerra contro una forza aliena inarrestabile,  nessun esercito, tantomeno gli individui, riescono a sconfiggerla: e lo scontro più grande deve ancora venire. Milioni di uomini e donne coinvolti in questa guerra, continueranno a cadere di fronte ai “Mimics”,  fino a quando una probabile recluta della United Defense Force riesce a mettere in atto la strategia più plausibile del Vivi. Muori. Ripeti.
Nel film, Tom Cruise interpreta il tenente William Cage, un ufficiale militare, che non è mai sceso in prima linea, ma che sotto minaccia e mal consigliato da un generale a quattro stelle, rimane intrappolato in un loop temporale indotto dagli alieni, combattendo per la vita … e la morte.

Il regista Doug Liman è stato attratto dal progetto dalle circostanze estreme e totalmente inusuali in cui si trova Cage. “Il concetto di questo ciclo temporale davvero unico, mi ha spinto a fare il film”, dice. “Lascia molto spazio all’approfondimento del personaggio di Tom, e testimonia giorno dopo giorno, rivivendo gli stessi eventi, quello che porta Cage ai limiti. Questo loop lo costringe inoltre a diventare non solo un soldato, ma l’ uomo che deve essere. Un progetto come questo, che cela un significato più profondo dietro le scene epiche d’azione, ed un grande senso dell’umorismo, rappresenta senz’altro il tipo di film che voglio fare”.

La situazione insolita che vive Cage si innesca fin dalla sua prima- ed apparentemente ultima- battaglia contro un alieno. Perde rapidamente, e dovrebbe perdere anche la vita, ma ha la capacità unica di “resettare” la giornata, risvegliandosi nella posizione esatta e nel momento esatto della stessa mattina. Ovviamente, completamente confuso, Cage non riesce a capire il motivo per cui nessun’ altra persona sembra essere a conoscenza dei terribili eventi appena accaduti. Piuttosto, sono tutti intenti a prepararsi per un’imminente lotta che inconsapevolmente hanno già perso.

Cruise sostiene di essere stato molto incuriosito da queste circostanze del tutto imprevedibili e sgradite, e dal modo in cui il suo personaggio reagisce. “La struttura della storia e il modo in cui è architettato il loop temporale, permettono al pubblico di entrare, capire le regole e poi seguire Cage in una progressione rapida e costante dei fatti. Anche se rivive lo stesso giorno più e più volte, non è mai lo stesso, perché il suo comportamento cambia di continuo; spingendo l’azione sempre in avanti”.

Liman aggiunge: “Tutti gli altri continuano a fare le stesse cose; l’unica cosa su cui Cage ha il controllo, sono proprie azioni “.
Emily Blunt interpreta il soldato che rende possibile a Cage la sua evoluzione: il Sergente Rita Vrataski, la più tenace guerriera della resistenza. “Ero davvero entusiasta di interpretare una persona così dura, cattiva e fisicamente pericolosa come Rita. Ma quando ho letto la sceneggiatura, che mescola una storia nuova con delle intense sequenze d’azione,  ho colto degli spunti molto divertenti, oltre all’incredibile determinazione e la perseveranza dello spirito umano”.

Edge of Tomorrow-  Senza Domani è tratto dal romanzo illustrato giapponese All You Need is Kill, scritto da Hiroshi Sakurazaka. Il produttore Erwin Stoff ha ricevuto il libro dal produttore Tom Lassally, considerandolo da subito un potenziale film. “Sapevo che avrebbe dato vita ad un lungometraggio per la grande distribuzione”, ricorda Stoff. “E’ esattamente il tipo di film che mi piace fare: grande, con scene esilaranti d’azione, e con una struttura narrativa davvero interessante. Mi è piaciuta molto l’idea che una persona venisse coinvolta in una guerra in cui la posta in gioco è la sopravvivenza stessa dell’umanità, e dove il personaggio deve sviluppare qualità fisiche ed emotive, al fine di fare la differenza”.

Il produttore Jason Hoffs, la cui Viz Media ha pubblicato il romanzo negli Stati Uniti, afferma: “Io amo le storie eroiche, e questa a differenza delle altre, ha in più un’ elegante struttura drammatica in tre atti, che si adatta magnificamente al grande schermo”.

L’abbinamento inaspettato di due persone che si fidano completamente l’uno dell’altra, nonostante una di loro non sia in grado di ricordare di essersi mai incontrati, ha permesso una buona dose di umorismo, in particolare tra Cage e Rita. Lo sceneggiatore Christopher McQuarrie nota: “Cage appare inizialmente come un egocentrico spin doctor che considera Rita come un mezzo per arrivare ad un suo fine. Ma lei ha un’esperienza di combattimento senza pari, e capisce la sua situazione ancor meglio di lui: in breve, è la chiave per porre fine al suo incubo. Nel frattempo, ogni giorno si propone di non voler avere più niente a che fare con lui”. Cage realizza subito di non aver un ascendente su di lei, e dovrà trovare un altro modo per conquistarla. “Dovrà rompere continuamente quell’accurato muro emotivo che si è costruita”.

“Ho pensato che fosse la sceneggiatura in tema di combattimenti più originale che avessi mai letto”, ricorda il produttore Jeffrey Silver. “Ho apprezzato questo modo del tutto originale di riprodurre la stessa giornata in un loop temporale, che spesso viene fuori in modo molto divertente, che considerava i valori umani più comuni, e con protagonisti dei personaggi che hanno un rapporto davvero insolito”.

La storia si svolge principalmente tra Londra, Parigi, la costa francese e la campagna. Per rappresentare le scene viscerali della battaglia, e lo sfondo dilaniato dalla guerra, i realizzatori hanno deciso di effettuare quasi tutte le riprese presso gli Studios Leavesden della Warner Bros., rendendola così la prima produzione effettuata nello studio recentemente ristrutturato.

Una notevole eccezione, che si è verificata in prossimità dell’inizio del film, è l’arrivo di Cage presso il quartier generale della United Defense Force (UDF). Per la prima volta in assoluto, ad una società cinematografica è stato dato il permesso di far atterrare un elicottero in mezzo all’ iconica Trafalgar Square di Londra.

La volta successiva che Cage appare in un elicottero, è dotato della caratteristica armatura da combattimento del film: l’ ExoSuit. Le armature, confezionate in modo esclusivo, sono tra gli elementi di design più sorprendenti del film.
“Mi sono avvalso di collaboratori incredibili per questo film”, sostiene Liman entusiasta. “In termini di paragoni, questo è il più grande film che abbia mai fatto. Non ho mai trattato fantascienza, o una storia sui viaggi nel tempo, e questo progetto racchiude entrambi,  e molto altro. Sia sulle scene che al di fuori, erano tutti completamente impegnati prendendosi dei rischi, pur di rendere il film il più avvincente possibile, e penso che questo si evinca”.

RITA
Quando ti risvegli vieni a cercarmi.

Quando incontriamo per la prima volta il tenente William Cage, ci appare nelle vesti di un funzionario addetto alle pubbliche relazioni dell’esercito degli Stati Uniti, un incarico che ha assunto alla fine della sua carriera come pubblicitario, in occasione proprio del conflitto globale. Non ha mai subìto una ferita più grande di un taglio da carta nel suo mondo da impiegato, e non sopporta la vista del sangue. Quando si ritrova in procinto di unirsi alle truppe della UDF sul fronte di battaglia per lo scontro finale di una guerra ironicamente soprannominata Operazione Downfall, non è solo impreparato, ma è terrorizzato.

A Cruise è piaciuta molto l’idea della creazione di un vero e proprio anti-eroe, il sommo perdente, un soldato senza possibilità di sopravvivenza, tantomeno capace di portare a termine la sua missione, a cui neanche aspirava. “Cage era un personaggio davvero divertente da interpretare”, dice . “Lavora nell’ambito militare, ma non è un soldato; rappresenta la faccia della guerra pur non essendo affatto eroico. In realtà, non è nemmeno un eroe riluttante, è un vigliacco che farebbe qualsiasi cosa pur di estraniarsi dalla lotta. E invece deve rivivere questa sanguinosa battaglia più e più volte. Ogni volta che si risveglia, ricomincia il suo peggior incubo”.

“A differenza di Cage, Tom non conosce la paura”, dice Liman. “Prova qualsiasi cosa, fa qualsiasi cosa. Entra totalmente nella parte, anche quando il suo personaggio viene umiliato o ucciso in modo assurdo. Teneva talmente tanto al film che ha lavorato duramente, diventando uno stimolo per tutti coloro che gli stavano intorno”.

“Da molto tempo volevo lavorare assieme a Doug,” afferma Cruise. “Nei suoi film i personaggi fanno un tipo di percorso che mi piace. E’ in grado di mantenere un tono e un’ intensità che coinvolge, ed impregna il dramma o l’azione con l’ottimismo ed una buona dose di umanità ed umorismo. Mi piace mettere tutto me stesso nel mio lavoro e lui fa lo stesso, ed è un piacere collaborare quotidianamente insieme” .

“Tom apporta una quantità senza precedenti di impegno ed energia al suo lavoro”, dice Stoff. “Sferra grandi colpi e mostra vere capacità atletiche, ha una conoscenza a 360 gradi di come vengono realizzati i film”.

La strana capacità di riportare indietro l’orologio, comincia ad avere un senso per  Cage solo quando inizia a collaborare con l’unica persona che sembra conoscere la situazione: il sergente Rita Vrataski. “Cage e Rita portano avanti insieme questa storia”, ammette Cruise. “Si tratta di una partnership totale; inizialmente possono sembrare degli alleati improbabili, ma entrambi scoprono di non poter sopravvivere senza l’altro”.

“Ho spesso avuto a che fare con personaggi femminili forti, e penso che Rita sia quella più forte in assoluto tra i film realizzati finora”, afferma Liman. “E’  un’autentica combattente veterana che ha guidato la carica ed ucciso migliaia di Mimics”.

Per i suoi atti di eroismo nelle battaglie precedenti, i media hanno incoronato Rita come l’Angelo di Verdun, mentre le truppe la definiscono Full Metal Bitch. “Ora, deve anche diventare un mentore per Cage”, continua il regista, “addestrandolo ad essere un soldato forte tanto quanto lei, altrimenti non avranno speranze di vincere la battaglia del giorno. Emily ha mostrato un’incredibile personalità ed ha colto il vero spirito guerriero che Rita aveva la fama di detenere”.

La Blunt osserva che, nonostante Cage avesse arruolato Rita per aiutarlo, “in realtà è lei che lo usa, essendo l’unico in grado di resettare il giorno, e lo considera un’ arma preziosa. Passando attraverso  le esperienze che accumula durante le lotte, può affinare le tattiche e migliorarsi di volta in volta, sperando di sopravvivere alle battaglie fino a vincere definitivamente la guerra”.

Il ripetersi delle giornate, che sta alla base della storia, pone uno dei compiti più insoliti che la Blunt abbia dovuto affrontare nel ritrarre Rita che, ogni nuovo giorno  non ricorda né Cage, né tutto ciò che è accaduto: ad ogni inizio del giorno quindi, il protagonista deve ricominciare tutto daccapo insieme a lei.

“Incontra Cage sempre per la prima volta, dando vita ad un personaggio le cui interazioni con l’ altro si svolgevano in un ambiente che era essenzialmente lo stesso, per più e più volte, favorendo un’evoluzione del loro rapporto,” aggiunge l’attrice. “Come fa a cambiare il suo atteggiamento verso di lui, come fa ad accrescere la loro confidenza se non lo ricorda? E’ stato difficile per me da interpretare, per trovare la giusta dose di intimità.”

Cruise ha trovato interessante interpretare questa sorta di rapporto unilaterale del film: “Cage la desidera, ma non può essere ricambiato: perché per lei si svolge sempre tutto in un solo giorno. Questo ha posto il loro rapporto su vari livelli, in un modo molto divertente da esplorare”.

Lo stile di Liman alla regia ha aiutato la Blunt a trasmettere anche il più sottile dei mutamenti del suo personaggio. “E’ stato esaltante lavorare con Doug, non ho mai saputo cosa mi avrebbe riservato o quale scena avrebbe voluto provare successivamente, e ciò mi ha reso possibile  conoscere le diverse sfaccettature di Rita,” dice. “Non ha mai ricercato la perfezione; anzi c’è una confusione ed un’ umanità che gli hanno permesso di immortalare momenti di spontaneità, e credo che al pubblico arrivi questa sensazione di naturalezza”.

Liman era certo che lei e Cruise avrebbero colpito nel segno. “Sia Tom che Emily sono degli attori fantastici. Nonostante tutti gli elementi drammatici che ruotano intorno alla storia, molti dei momenti più divertenti del film nascono proprio dalla loro grande chimica”.

“Emily è stata eccezionale”, aggiunge Cruise. “Mi è piaciuto molto quel che ha fatto con Rita, era assolutamente perfetta per questa circostanza. Si vede e si percepisce la sua umanità, è palpabile. Ma la cosa più importante è che Emily non ha mai fatto film d’azione, e non lo si direbbe mai. Si è gettata nella mischia, e non era un’impresa facile, con grande determinazione. E’ un’attrice brillante, con un gran senso dell’umorismo. E’ stato un piacere lavorare con lei”.

L’ammirazione è reciproca. La Blunt  afferma: “Non ho mai incontrato nessuno che si impegnasse così tanto per rendere il film il migliore possibile. Tom si sforzava continuamente di dare il massimo per ottenere il meglio in ogni momento, ogni scena, ogni giorno. Ha interpretato Cage in un modo affatto lamentoso o noioso, anche se inizialmente poteva sembrare un personaggio inutile ed inetto; ma ci ha provato. Penso che ciò lo renda ancor più interessante”.

FARELL
Il soldato Cage è un disertore.
Vi ritengo tutti personalmente responsabili della sua liberazione.

Sarà pronto a combattere domattina alle sei.

Squadra J
In seguito al diverbio con l’alto ufficiale al quartier generale, Cage si ritrova a Londra,  all’aeroporto di Heathrow requisito dalla UDF come quartier generale militare. Da un rapido sguardo intorno si rende conto che qualcosa è andato terribilmente storto, e non ci saranno parole adatte per questo funzionario addetto alle pubbliche relazioni dell’esercito, per tirarsi fuori dal pasticcio in cui si trova coinvolto. Condotto dai suoi superiori, ora è sotto il comando del

Sergente Maggiore Farell, un militare in tutto e per tutto, che devia ogni tentativo di Cage di divincolarsi dal suo nuovo incarico.

Con il compito di plasmare Cage, che viene classificato come disertore, Farell supervisiona la Squadra J, un nuovo gruppo di disadattati di cui ora fa parte anche Cage. Bill Paxton interpreta l’orgoglioso Sergente Maggiore, desideroso di portare la sua squadra in combattimento.

“Il sergente Farell sta preparando le sue truppe per un massiccio contrattacco in Francia, che crede sia l’ ultimo focolaio di resistenza, e prevenire che gli alieni annientino l’umanità. Quando ho letto la sceneggiatura, ciò che mi ha impressionato di più è stata la fantasia, la portata e la vasta scala della storia”, sostiene Paxton. “Il mio personaggio dice: ‘Non c’è coraggio senza paura.’ L’uno non esiste senza l’altra. Per me, questo è il punto cruciale della storia”.
Nonostante la serietà della mortalità che prospetta una guerra, il personaggio di Paxton ed il suo team di combattenti offrono una buona dose di umorismo. “Anche se è in corso una guerra mondiale, la circostanza ed i personaggi fanno spazio ad un mucchio di risate. È dark, ma al contempo è divertente”, attesta.

Più simile ad una squadra di ex-galeotti, la J Squad è composta da sei soldati disadattati e problematici: Skinner, Kimmel, Griff, Ford, Kuntz e Nance. Dice Silver: “La Squadra J rappresenta l’ultimo gruppo che si potrebbe pensare di portare in guerra, eppure sono piuttosto entusiasti di cominciare la battaglia”.

Jonas Armstrong interpreta Skinner, un inglese scaltro a cui non piace affatto Cage fin dal primo momento, arrivando al punto di litigarci. L’attore ha avuto poco tempo per preparare la scena, che in realtà è stata aggiunta il giorno stesso in cui è stata girata. “Non sapevo se ridere o piangere”, ricorda. “Ho avuto immediatamente un attacco di panico, perché tutto quel che riuscivo a pensare era: ‘Che succede se prendo a pugni una delle più grandi star del cinema del pianeta?’ Ero nervoso, ma Tom è stato straordinario, e ha reso tutto più semplice. Mi ha detto di essere aggressivo più che potevo. In definitiva si è rivelata essere una delle migliori esperienze di tutte le mie riprese”.

Tony Way è Kimmel. Pur non essendo il più atletico del gruppo, Kimmel, sostiene Way, “si è comunque reso utilissimo. Penso però che non si sarebbe impegnato al massimo in una battaglia se non avesse creduto di fare la cosa giusta.” Giusto o sbagliato, Kimmel sceglie per lo più di far parte di un “commando” nella battaglia. “Aggiunge una nota comica anche in situazioni estreme”, sorride l’attore.

Griff è un ragazzo eccentrico che esprime liberamente la propria opinione, anche quando non gli viene chiesta. Kick Gurry, che interpreta il ruolo, dice: “Egli è probabilmente il ragazzo che si vorrebbe al proprio fianco in battaglia, perché è totalmente fulminato. Quindi: o uccide, o ti salva la vita”.

Dragomir Mrsic interpreta il silenzioso ma attento Kuntz , un soldato di poche parole pronto e disposto a combattere fino alla fine. Mrsic nota, “Kuntz dice tutto solo con la sua espressività. La guerra provoca degli strani effetti sulle persone, e Doug ha pensato che sarebbe stato meglio stare in silenzio. Cage non sa cosa farsene di una persona così”.

Ford, il membro più giovane della Squadra J , è un delinquente che pensa di sapere tutto. A differenza del suo personaggio, l’attore Franz Drameh era ansioso di imparare più che poteva dagli attori veterani sul set, specialmente da Cruise. “Sono sempre stato un fan di Tom,” afferma. “E’ stato bello osservare la sua straordinaria etica lavorativa e la sua dedizione. E’ davvero efficiente; ho imparato molto anche solo osservandolo”.

Nance, la femmina del gruppo piuttosto solitaria, è interpretata da Charlotte Riley. Con un naso rotto ed i denti stretti, l’attrice è quasi irriconoscibile. “Nance è in un mondo dominato dagli uomini, ma fa in modo che i ragazzi capiscano che è altrettanto tosta, se non più di loro”, osserva la Riley. Per prendere il suo personaggio ancora di più insolito, la Riley sostiene di aver “deciso di farmi crescere le sopracciglia in stile anni ’80, piuttosto folte. In modo che, insieme ai miei dreadlocks, ho potuto trasformarmi in Nance”.

“In un periodo relativamente limitato di tempo sullo schermo, gli attori che compongono la J Squad hanno mostrato delle personalità molto diverse”, dice Liman. “Penso che il pubblico farà il tifo per loro”.
Prima che Cage si ritrovasse in una caserma con i peggiori elementi dell’esercito, commette il grande errore di mettersi contro un comandante a quattro stelle, il Generale Brigham.

“Dato che Cage ha svolto un buon lavoro come PR durante la guerra, il generale Brigham – interpretato brillantemente da Brendan Gleeson, lo vuole come reporter sul campo, in modo da offrire alle persone di tutto il mondo una finestra sul campo di battaglia,” spiega Cruise. “Vuole che tutto sia nel posto giusto al momento giusto, per far sì che il cosiddetto ‘momento di svolta’ fosse ben evidente agli occhi della popolazione”.

Purtroppo per Cage, il tentativo di rifiutare ciò che percepisce siano le richieste del Generale, prende una brutta piega sfociando nella rabbia e nell’offesa, innescando eventi che cambieranno per sempre la sua vita e quella di tutti, in un modo o in un altro.

CAGE
Io non sono un soldato.

RITA
Certo che non lo sei. Sei un’ arma.
Come se si dovessero preparare per una vera battaglia, Cruise e la Blunt hanno iniziato ad allenarsi con largo anticipo rispetto all’inizio delle riprese di “Edge of Tomorrow – Senza Domani.” Secondo Liman, “Tom ed Emily hanno iniziato le esercitazioni molti mesi prima di iniziare a girare. Entrambi hanno preso tutto molto seriamente. Il primo giorno di riprese, erano prontissimi per l’azione richiesta dal film, e questo per qualsiasi regista è un sogno che diventa realtà”.

Tuttavia, la Blunt aggiunge: “Puoi allenarti quanto vuoi, correre per chilometri, e non si è mai preparati. Ti ci devi abituare. Ed è dura. Lo stile di lotta di Rita è molto in elevazione, scivola sotto i tentacoli alieni, salta sopra di essi, si lancia su di loro, e li affetta mentre è in aria. Volevamo che sembrasse intenso, ma che trasmettesse anche bellezza. La sfida è stata eseguire le coreografie e rendere l’abilità con cui lei combatte”.

“E’ stato incredibilmente impegnativo,” ammette Cruise. “E soprattutto, a volte giravo sette giorni su sette, facendo avanti e indietro tra la prima e la seconda unità di riprese”.

Il coordinatore Stunt, Wade Eastwood, ha curato le coreografie delle sequenze di combattimento estremamente complesse eseguite in tutto il film da Cruise, la Blunt ed il resto del cast, nonché li ha addestrati per le acrobazie. La formazione non è stata solo vitale per le specificità dell’azione, ma anche per prepararsi ad indossare l’equipaggiamento in dotazione agli attori per combattere.

Per ideare ed eseguire l’armatura e le armi che i soldati indossavano in battaglia, Liman ha dato delle indicazioni molto dettagliate allo scenografo Oliver Scholl ed alla costumista Kate Hawley: ogni particolare tecnologico dell’armatura doveva essere appropriato ad un futuro prossimo, seguendo quindi le linee guida dei programmi della difesa che si stanno attualmente elaborando in tutto il mondo.

Liman approfondisce, “Eravamo alla ricerca di qualcosa di altamente tecnologico, di stampo militare. L’esercito non intende mettere in commercio il proprio prodotto, perciò punta ad una progettazione molto più funzionale e pratica. Ed è questo l’aspetto dell’armatura che ricercavo: semplice ed essenziale, non necessariamente elegante”. Il risultato è stato l’aspetto memorabile e la muti-funzionalità dell’ExoSuit.

Liman ha voluto che la corazza avesse una forma umana in modo che i personaggi si potessero vedere senza esserne coperti. E, avendo il cast l’esigenza di correre, lottare, saltare e strisciare dentro l’armatura stessa, questa doveva essere progettata in modo sofisticato, mobile, articolato e pratico, gestita esclusivamente dall’attore che la indossa. La corazza appare reale, perché lo era veramente, non è finta.

Scholl e il suo team hanno elaborato diversi modelli di ExoSuit, lavorando in tandem con il capo della progettazione dell’ ExoSuit, Pierre Bohanna per garantirne forma e funzionalità: l’iniziale concetto del 2D e 3D ha portato ad un prototipo del telaio in alluminio con cardini variabili e punti di articolazione che favorissero la mobilità della corazza. La Hawley ha poi collaborato con il team sui dettagli estetici e le proporzioni, i colori ed i trattamenti del materiale. Un’attenta interazione tra il reparto costumi, le scenografie e gli oggetti di scena ha fornito uniformità, praticità e continuità alle armi annesse alle ExoSuit.

Il risultato finale è una corazza che si adattava perfettamente alle articolazioni umane, che favoriva gli spostamenti ed i piegamenti del corpo. Sulla parte superiore del telaio è stata fissata della gommapiuma, ed il modellino è stato fatto provare a Cruise.

Cruise riferisce: “Già un paio di mesi prima dell’inizio mi sono documentato sull’ ExoSuit; solo la struttura pesava da 30 a 45 chili e, a seconda delle armi di cui era dotata, poteva arrivare a pesare 60 chili. Era una vera e propria prova dell’ingegno sulla materia, qualcosa che non si gestisce completamente. Ma che ha funzionato perfettamente sul personaggio”.

La Hawley e Cruise hanno collaborato fin dall’inizio sull’adattamento dell’ ExoSuit e le uniformi che Cage doveva indossare nei combattimenti. La Hawley a tal proposito afferma: “Oltre a dover costantemente adattare l’armatura alle prestazioni di Tom, una delle sue richieste è stata che dovesse evocare l’immagine di un dipinto o una fotografia di guerra, che mostrasse un tetro romanticismo eroico e, a volte, umanità”.

Scholl , la Hawley, Cruise ed il team ExoSuit hanno avuto un bel da fare per  perfezionare la corazza. Dal casco alle calzature, tutto doveva essere appropriato, soprattutto perché Cruise, la Blunt e molti altri attori effettuavano personalmente le acrobazie.

Durante le riprese sono state realizzate a mano settanta ExoSuit con materiale duro; ed oltre 50 con materiale morbido. Ogni ExoSuit è stata prodotta in loco da 200 componenti fatti a mano. Al picco della produzione di ExoSuit, il personale addetto è arrivato a realizzare 650 componenti al giorno, compreso 170 elementi, tra dadi, bulloni e viti, utilizzati per completare ogni struttura. Ogni armatura prendeva forma in uno stampo e poi sabbiato, verniciato e pulito.

Se ne sono prodotti tre tipi diversi – simil soldato, carro armato e cane – ed ognuno aveva delle armi integrate nel design, dal lanciarazzi della forma a cane che sembrano ali che spuntano dalla corazza, al lanciagranate, alle enormi mitragliatrici della forma a carro armato, alle pistole della forma a soldato”.

“Solo per costruire le ExoSuit ci sono voluti 4-5 mesi”, dice Liman, “così ogni volta che ci focalizzavamo su un disegno, non avevamo tempo di aggiungere nuove idee e aspettarne a breve termine la realizzazione”.

“Tom ha collaudato la prima ExoSuit uscita dalla catena di montaggio”, continua. “Si era già sottoposto ad un duro allenamento per abituarsi a portare il peso dell’armatura. E’ stata la cura ad ogni minimo dettaglio della performance che lo hanno reso credibile, anche solo camminando con l’armatura, sembrava recitasse. Nel film l’armatura muove l’essere umano, ma in realtà è l’essere umano che le dà il movimento”.

“L’ ExoSuit creata per Rita doveva essere diversa dagli altri soldati. Rita è un crociato, un eroe incredibile, ma allo stesso tempo doveva essere bella”, dice la Hawley. “Abbiamo voluto evitare la femminilità nel suo aspetto, o la tuta intera che poteva sembrare troppo ‘fantasy’. Doveva avere la spavalderia ed un linguaggio che la distinguesse dagli altri, che fosse più personale, ed un costume che potesse custodire la sua arma preferita: la pala del rotore di un elicottero caduto. Ricordava un po’ Giovanna d’Arco, così abbiamo spruzzato delle strisce rosse sul petto del suo vestito, un accenno al romanzo: come a dire che era stata all’inferno ed è sopravvissuta per raccontarlo”.

La Blunt afferma: “Rita non indossa nemmeno un casco nel film perché sa che non le sarebbe d’aiuto. Ora è una donna dura. Indossare l’armatura le conferiva un senso di autorità, soprattutto quando si ritrovava in testa a 20 uomini enormi”.

Apporre le ExoSuit ai membri del cast non è stata un’impresa facile. Ogni attore aveva quattro addetti ExoSuit personali, per fissargli l’armatura addosso. Cruise l’ha presa come una sfida personale, per cercare di ridurre il tempo impiegato ad indossare l’armatura. “Quando la stavamo collaudando, ci sono voluti circa 30 minuti per entrarci”, ha dichiarato. “Se bisognava toglierla per qualsiasi motivo, si perdevano 30 minuti di produzione. Così ho detto alla squadra che nel momento in cui iniziavamo le riprese, dovevamo impiegarci meno di un minuto. Ho materialmente iniziato a cronometrare il tempo. E’ diventata una gara. E ci sono riusciti, arrivando ad impiegare solo 30 secondi”.

Quando Hiroshi Sakurazaka, autore di All You Need Is Kill, ha visitato il set durante le riprese, Cruise gli ha proposto di provare una delle ExoSuit. “Non avevo né il fisico né la resistenza per portare quella corazza sulla mia schiena” riferisce Sakurazaka. “Riuscivo a malapena a camminare, figuriamoci a fare delle scene o qualsiasi altra cosa. Doug Liman mi ha introdotto in una scena come comparsa, indossando la ExoSuit, e dopo dieci riprese, stando in piedi, ero esausto!”.

Dice la Hawley: “La creazione di una ExoSuit totalmente funzionante ha richiesto un processo molto complicato, ma alla fine siamo stati tutti incredibilmente orgogliosi del lavoro svolto. La complessità era pazzesca. ‘La forma segue la funzione’: questo è quello che abbiamo imparato alla fine”.

Per le tute militari di tutti i giorni, la Hawley si è ispirata alle tradizioni degli ufficiali inglesi, personalizzando le varie uniformi con delle caratteristiche proprie al personaggio: gli stivali Doctor Marten per  Rita, la camicia di Griff e l’orsacchiotto di Kimmel. Ha anche aggiunto dei loghi delle battaglie passate sulle maniche, dando loro un aspetto malconcio, rovinato e cadente, che era in netto contrasto con le uniformi dei militari che non si avventurano oltre le pareti del loro ufficio. E, dato che il mondo intero è in guerra con i Mimics, le tute e le uniformi dovevano avere un aspetto internazionale. La Hawley ha analizzato materiale appartenente a vari Paesi del mondo, intersecando il design per poi realizzare il marchio della United Defense Force presente sui capi d’ abbigliamento e gli oggetti di scena del film.

Dal momento che il mondo di “Edge of Tomorrow- Senza Domani” si manifesta in un loop temporale continuo, la Hawley ed il suo team hanno dovuto affrontare sfide continue. “Molte volte sul set ci siamo chiesti: ‘A che loop siamo ? ‘ ” sostiene ridendo. “Quindi, in un certo senso l’arte, come la vita ha preso il sopravvento, un po’ come il personaggio di Tom”.

CAGE
L’invasione fallirà,
come i soldati che state mandando. Perderemo tutto.

Quando Scholl ha incontrato per la prima volta i realizzatori per discutere dell’aspetto generale del film, hanno sottolineato che, nonostante fosse un film sulla guerra e l’ invasione aliena, non volevano che fosse apocalittico. Scholl descrive: “Volevamo che fosse chiara  l’idea che ci fosse ancora un mondo da salvare”.

Liman, un fan dei classici sulla Seconda Guerra Mondiale, ha cercato di evocare quel periodo pur continuando a ricercare un mondo più futuristico, adatto ad un pubblico contemporaneo. Pertanto, Scholl ha creato un ambiente che lascia intendere non sia attuale, come testimoniano alcune tecnologie, ma che si percepisca familiare. Per rappresentare l’equivalente di due giornate del film, anche se rivissute più volte, il team addetto alle scenografie ha allestito 47 set – 27 esterni e 20 interni. E svolgendosi la storia nell’arco di un ciclo temporale, molti set sono stati completati o riprogettati per far sì che corrispondessero al ciclo appropriato.

L’intero film è stato girato in Inghilterra, soprattutto presso i Leavesden Studios della Warner Bros. Oltre a nove teatri di posa della struttura, che offrono più di 9 ettari di spazio scenico, dispone di un backlot di 40 ettari, rendendo Leavesden il luogo ideale per ricreare l’invasione di una spiaggia su larga scala, e riprodurre l’area dell’aeroporto di Heathrow divenuto una base militare con all’interno una varietà di attrezzature da combattimento, e navicelle; ed un Louvre semi distrutto, tra gli altri set e sfondi.

La Spiaggia
Il backlot, lungo circa 200 metri e largo 150,  non era altro che un vasto campo erboso prima che il team di “Edge of Tomorrow- Senza Domani ” ne entrasse in possesso. La sfida era quella di ricreare una spiaggia che ricordasse la Normandia, all’epoca della seconda guerra mondiale. Ci sono voluti quattro mesi. L’area è stata completamente rasa al suolo, e poi ricoperta con 1.300 tonnellate di sabbia. Sono stati scavati meticolosamente dei rifugi e delle trincee per creare un campo di battaglia, con il contributo di Wade Eastwood ed il suo dipartimento stunt, che si sono occupati della progettazione delle sequenze d’azione che vi si sarebbero svolte.

Il reparto addetto agli effetti speciali ha preparato il terreno e la sabbia per le esplosioni della battaglia; è stato particolarmente difficile far sì che la sabbia non diventasse fango con tutta l’umidità che c’era nell’aria,  per questo i set dresser dovevano muoverla continuamente per rigenerarla. Sparsi tra la sabbia c’erano crateri, fusoliere e detriti.

Attorno a questo enorme set è stato allestito un green screen di oltre 500 metri, che sarà poi sostituito da ambienti raffiguranti l’imponente  paesaggio ed il litorale, con 100.000 soldati che combattono contro i Mimics. I cieli si sarebbero riempiti di aerei militari, navicelle spaziali, aeroscafi, elicotteri e missili. Per coprire tutta l’azione, il direttore della fotografia Dion Beebe spesso ha dovuto utilizzare contemporaneamente nove telecamere.

“Dion è un talento incredibile, ed un collaboratore eccezionale “, sottolinea Liman. “E’ uno dei migliori DF con cui abbia mai lavorato, lo rifarei immediatamente”.

La spiaggia ha richiesto un lavoro molto complicato.  Liman dichiara: “Siamo rimasti su quella spiaggia per 35 giorni di riprese, e l’ultimo giorno era proprio prima di Natale. Ora, l’Inghilterra è piovosa, lo sappiamo tutti, ma siamo arrivati addirittura ad avere la neve. Jeff  Silver, il nostro incredibile produttore, si è rivolto a me dicendomi: ‘Forse Madre Natura ci avvisa che è tempo di andarcene dalla spiaggia’ “.

La Base Militare
I realizzatori hanno fatto un sopralluogo presso l’ aeroporto di Heathrow, per capire quali riprese avrebbero potuto effettuare lì , secondo le norme aeroportuali e le esigenze della produzione. Heathrow era incredibilmente accessibile, ma essendo uno degli aeroporti più trafficati del mondo, i realizzatori hanno deciso che sarebbe stato nel loro interesse costruire altrove una parte dell’aeroporto stesso.

Gli edifici di Leavesden sono stati completamente rivestiti a nuovo,  sono state costruite le piste per gli aerei, ed è stata riprodotta la segnaletica stradale sul terreno. Alcuni specialisti del settore provenienti da Heathrow hanno lavorato a stretto contatto con il dipartimento artistico ed il  team di costruttori per replicare la pista di atterraggio e decollo di Heathrow.

Il set dell’aeroporto era talmente grande, che la maggior parte del cast e della troupe hanno utilizzato un’auto da golf per muoversi. Tuttavia, Liman ricorda che non tutti ne hanno avuto bisogno. “In una scena, a Tom, agli attori della Squadra J, e ad oltre 40 comparse, veniva richiesto di correre da un capo all’altro, e quando sono arrivati al lato opposto, abbiamo tagliato la scena, ed abbiamo chiesto loro di ripetere tutto daccapo. Era abbastanza distante, ma Tom se l’è fatta di corsa. E improvvisamente 60 persone hanno iniziato a seguirlo, correndo di nuovo fino alla prima posizione, così invece di perdere cinque minuti per prepararsi alla seconda ripresa, ci sono voluti circa 30 secondi. Di fatto, Tom ha battuto in velocità la macchina da golf con la telecamera”.

Per trasformare l’aeroporto in una base militare, l’area è stata circondata da tende militari che servivano come base delle operazioni per i soldati. Per questo set sono state utilizzare delle tende da campo militari autentiche.
Lo spazio interno dove Rita addestra Cage per prepararlo a combattere i Mimics, era composto da enormi pezzi di cemento rovinati da colpi di proiettili. Costruito all’interno di un grande palco, questo set è stato progettato come un’area industriale, ed è uno dei pochi set del film in cui sono stati utilizzati colori vivaci come il rosso, il giallo e l’arancione. In particolare, sono stati impiegati colori che risaltano all’occhio, per simulare i tentacoli di metallo dei Mimics utilizzati nell’addestramento. La luminosità della gamma di colori, rispetto ai grigi monocromatici ed ai marroncini utilizzati nel resto del film, è stato scelto per indicare intelligentemente il livello di allerta durante questo tumultuoso tempo di guerra, e per mostrare la potenziale tossicità dell’ambiente.

Tuttavia, ancor prima di sottoporsi alla formazione vera e propria, Cage viene inviato in guerra con il resto della Squadra J su una navicella che sorvola la costa, e da cui vengono letteralmente gettati,  tramite dei cavi, sulla sabbia. Scholl ha curato il design sofisticato della navicella, che nelle riprese esterne assomiglia ad un incrocio tra un velivolo Osprey tilt-rotor ed un elicottero Chinook. Era entusiasta quando il suo progetto è diventato realtà, frutto di uno sforzo congiunto tra il supervisore degli effetti speciali Dominic Tuohy, il direttore dei lavori Paul Hayes, le cui squadre hanno costruito e attrezzato il set, e Nick Davis, che con la sua squadra addetta agli effetti visivi, ha in seguito costruito le botole della navicella in modo che si aprissero e lasciassero cadere i soldati pronti per la battaglia, oltre a replicare l’esterno di migliaia di navicelle in volo.

In pratica, gli attori nelle ExoSuit, erano collegati a dei cavi, e nella caduta finivano sul terreno sopra dei materassi di sicurezza che si trovavano circa 5 metri più in basso. Il set è stato inoltre attrezzato di pistoni idraulici, in modo che il mezzo potesse scuotersi ed oscillare avanti e indietro alla maniera di un simulatore di volo. Il cast ha vissuto una settimana di riprese in questo ambiente claustrofobico, agganciati a delle impalcature metalliche nella loro pesante ExoSuit, con i  piedi penzoloni.

Parigi
Per le scene di guerra del film a Parigi – totalmente girate a Leavesden – Scholl ha progettato un luogo iconico in rovina: il Louvre. Il set del visitors center è stato fatto saltare in aria; gli enormi pezzi di cemento caduti hanno provocato rovine, detriti e resti umani; le rotaie di una scala mobile, che sembrava fosse stata spezzata a metà, portava verso il vuoto, creando l’illusione che fosse metà all’aperto e metà sotterrata. Sono state inoltre piazzati sei getti d’acqua sul set, per simulare un’alluvione avvenuta in seguito. E facendo riferimento al romanzo originale di Sakurazaka, è stata annessa la segnaletica pubblicitaria giapponese di una mostra che ha avuto luogo nel museo prima che l’invasione aliena cominciasse.

Un lato del set era ricoperto dal green screen – dove il compito del reparto addetto agli effetti visivi era mostrare le strade di Parigi, utilizzando dei filmati di repertorio girati in precedenza.

Per una scena chiave agli Champs – Élysées, la squadra ha sfidato delle temperature che arrivavano sotto lo zero per le riprese notturne sul set progettato da Scholl nel backlot, che riproduceva Place de la Concorde. Un serbatoio completamente nuovo largo 75 metri e lungo altri 75, della profondità di 15 centimetri, è riuscito a contenere 23 mila galloni d’acqua. Intorno al set è stato posizionato uno schermo verde alto 8 metri e mezzo. Mostrava statue e cancelli in ferro dello stesso decoro della reale Place, ed un occhio attento potrà individuare uno scorcio dell’ Ago di Cleopatra, e le carcasse di auto abbandonate che galleggiano sulla strada allagata.

La produzione si è anche avventurata al di fuori dei Leavesden. Alcuni sfondi per gli effetti visivi sono stati girati all’aeroporto di Heathrow, sulle spiagge di Saunton Sands a Devon, ed all’interno di un parco auto di Vauxhall. Le riprese di guida sono state organizzate a Barton Stacey, Lavant Strada nel Sussex, e sul circuito di Millbrook, noto per la sperimentazione veicolare d’avanguardia.

Il cast e la troupe hanno inoltre effettuato delle riprese in una varietà di location reali, tra cui il Ministero della Difesa a Whitehall e la Horse Guards Avenue; il Waterloo Bridge; l’English Heritage, una casa colonica risalente al 1690 su 22 acri a Petersfield; il Coach & Horses Pub a Farringdon; ed il Mall di Hyde Park. Ed infine in quello che segna un momento eccezionale per tutti i soggetti coinvolti, che annovererà “Edge of Tomorrow- Senza Domani” nella storia della cinematografia: Trafalgar Square.

Trafalgar Square
Durante una riunione preliminare alla produzione: “Tom ha detto, ‘Non sarebbe fantastico aprire il film con un elicottero che sorvola il Tamigi ed atterra a Trafalgar Square? ‘ A quel punto, ho visto la nostra location manager, Sue Quinn, impallidire” , afferma Stoff ridendo.

L’atterraggio di un elicottero a Trafalgar Square è un privilegio che in passato non è mai stato concesso a nessuno, salvo ai militari britannici, e solo in caso di emergenza. Fortunatamente, i realizzatori avevano il sostegno del sindaco di Londra Boris Johnson. L’ufficio del sindaco ha lavorato in collaborazione con la Greater London Authority, il Consiglio di Westminster, il Transport for London, il Dipartimento di polizia di Charing Cross, la Mounted Police, le guardie a cavallo, la Metropolitana di Londra, The National Gallery e le altre autorità per l’attuazione della sequenza.

Inoltre, la squadra addetta alle location del film, ha consegnato a mano oltre 8000 lettere a tutti i residenti e a tutte le imprese presenti nel raggio di 700 metri da Trafalgar Square, informandoli delle riprese che si sarebbero svolte nella zona.

Il giorno delle riprese, le famose fontane di Trafalgar Square sono state spente. La squadra di Beebe ha piazzato 11 telecamere a terra e sui tetti per filmare al meglio la scena. La polizia ha bloccato la zona, e tutto il traffico è stato deviato da Trafalgar Square. Nessun dettaglio è stato lasciato al caso.

L’ Eurocopter Puma della RAF usato per le riprese, era parcheggiato sulla sponda opposta del Tamigi, nell’Oval Cricket Ground. Da lì, è salito a bordo Tom Cruise, che sorvolando il fiume, il London Eye, il Tower Bridge, il Big Ben, fino a Whitehall è atterrato a Trafalgar Square. L’elicottero protagonista della scena, è stato seguito da un altro Eurocopter dotato di telecamera, per rendere possibili le riprese mozzafiato aeree nel cuore di Londra. Per diverse sequenze, è stato il regista in persona, Doug Liman, a filmare dall’interno dell’elicottero.

Cruise riflette: “L’atterraggio di un elicottero a Trafalgar Square è stato dei momenti più emozionanti di una carriera trascorsa nelle location di tutto il mondo. Noi tutti siamo stati davvero entusiasti di averlo fatto, ed è stato fantastico che Doug mi abbia ripreso da lì in tempo reale per le riprese iniziali. E’ stato molto divertente per tutti noi”.

“Fermare Trafalgar Square e farci atterrare un enorme elicottero della Royal Air Force, è stato uno di quei momenti in cui torni bambino”, racconta Liman con uno sguardo luminoso. “Da un punto di vista tecnico, è stata di gran lunga la cosa più difficile che abbia mai fatto nella mia carriera, perché in sole tre ore dovevamo fare tutto, senza aver avuto la possibilità di provare la scena precedentemente sul posto, ed inoltre quando l’elicottero sorvola il terreno rende ogni forma di comunicazione impossibile, perché è molto rumoroso. Avevamo solo quella mattina a disposizione, perciò quel che è fatto, è fatto. Se si aveva bisogno di un ulteriore un minuto, non era possibile. Mi son detto:  ‘Questa è un’opportunità che capita una sola volta nella vita; traine il massimo vantaggio’ “.

CAGE
Non siamo equipaggiati per quello che c’è là fuori .

“Edge of Tomorrow- Senza Domani ” si svolge durante il rush finale di una guerra globale contro un’infestazione a mo’ di sciame, apparentemente imbattibile, di una razza aliena che ha scelto di occupare e prendere il controllo della Terra. Il team degli effetti visivi, quindi ha avuto il suo bel da fare.

“In passato mi sono già avvalso degli effetti visivi,- anche se spero che il pubblico non se ne sia necessariamente accorto”, Liman sorride. “Ma non ho mai fatto un film in cui i protagonisti sono inclusi totalmente negli effetti visivi, in particolare quelli che devono interagire ampiamente con gli attori”.

Liman ha avuto il vantaggio di lavorare con il supervisore degli effetti visivi, Nick Davis. “Nick ed io abbiamo passato centinaia di ore a studiare i movimenti alieni, gli stili di combattimento, tutto. Lui non parlava solo degli effetti, parlava della storia. Sapevo che questo progetto sarebbe stato un folle matrimonio tra il mondo reale, personaggi ed azione in CG, e personaggi ed azione, e Nick mi ha davvero aiutato durante tutto questo processo”.

Davis afferma: “Non appena si prendeva una decisione, andava subito eseguita, a causa della complessità delle sequenze delle battaglie”.

Liman ammette di aver “speso molto tempo sui Mimics, per assicurarmi che fossero delle entità specifiche, complete di ogni caratteristica. Non voglio mai perdere l’opportunità di portare in vita qualcosa di interessante, soprattutto i miei cattivi. Così mi sono approcciato al design degli alieni con questo concetto bene in mente”.

Il design del Mimics è stato un processo continuo, ed in continua evoluzione. Creare un alieno dall’aspetto originale, è stata la vera sfida. Dice Stoff : “Inventarsi qualcosa di nuovo, è più difficile di quanto si possa pensare, e poi quando arriva l’idea, si corre il rischio che non sia adatta, ed organica al film. Quindi, quel che abbiamo praticamente fatto, è stato lavorare molto sulla storia dei Mimics. Quando il disegno è guidato da una storia, si lavora su un terreno sicuro”.
Il team ha deciso che i Mimics avessero più tentacoli, che avrebbero lanciato durante i combattimenti, come un giavellotto. Ma come facevano a muoversi i Mimics? Di che consistenza sarebbero stati? I realizzatori hanno iniziato a lavorare sui Mimics facendo ricerche, prove, studi di fattibilità, movimento e di animazione. Hanno dovuto pensare a come i Mimics ed i loro avversari umani potessero interagire durante il combattimento.

“Tutti i vari tipi di Mimics hanno caratteristiche diverse”, continua Davis. “Alcuni sono a quattro zampe con i tentacoli che escono dal corpo, come se li spruzzassero. Altri si muovono con incredibile velocità e destrezza. Ma sono tutti lì per uccidere: rappresentano un nemico la cui velocità e brutalità è senza pari”.

La Blunt, insieme a molti dei suoi colleghi, ha dovuto eseguire molte scene di lotta contro lo schermo verde, contro nemici che non erano effettivamente presenti. “C’è voluto un po’ per abituarsi, dovevo muovermi attaccata ad un cavo, brandendo una spada enorme, senza mai realmente impattare nulla”, ricorda.

Le aziende specializzate nel VFX, tra cui la Framestore di Londra e Montreal, e la Sony Pictures Imageworks di Los Angeles, hanno contribuito al design delle creature. Le scene cruciali che coinvolgono i Mimics sono state meticolosamente abbozzate e pre-visualizzate dagli artisti VFX prima delle riprese. In giorni prestabiliti venivano  inviati sul set, sei membri del reparto VFX responsabili della definizione dei dati e dei materiali di riferimento per le riprese in post-produzione. Utilizzando video digitali e foto digitali ad alta risoluzione,  i sei membri catturavano le informazioni necessarie sul set , in modo che gli addetti ai computer potevano in seguito ricreare lo stesso identico ambiente.

“Uno dei nostri obiettivi era quello di creare riprese VFX foto-realistiche, facendo sì che il pubblico non si accorga dove finiscono le riprese autentiche, e dove inizia l’estensione in VFX “, afferma Davis.
Per completare la fase della post- produzione, Liman ha lavorato con il compositore Christophe Beck, che ha creato una partitura che ha catturato la suspense, l’azione ed il divertimento di Cage e Rita durante il loro viaggio straordinario.

“Quando trovo un progetto che ha un significato più profondo e, allo stesso tempo, è come un giro sulle montagne russe, con delle sequenze d’azione a cui il pubblico non ha mai assisto prima, che evidenzia anche un lato comico dei personaggi, e che crea tutt’intorno un’atmosfera fantastica,  è un film che non esito a fare immediatamente,” afferma Liman.

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