Il Confine (2018)

Il Confine
Locandina Il Confine
Il Confine è un film del 2018 prodotto in Italia, di genere TV Movie e Drammatico diretto da Carlo Carlei. Il cast include Filippo Scicchitano, Caterina Shulha, Alan Cappelli Goetz, Alessandro Sperduti, Stefano Dionisi, Fiorenza Tessari.

La Prima Guerra Mondiale ha tracciato dei nuovi confini non solo geografici ma anche temporali. Confini che hanno decretato la fine di un mondo, di un modo di vivere, di pensare, di vestirsi, di fare arte e politica. Un modo di essere che non sarebbe tornato mai più. Ma è stata anche la guerra dei ragazzi: uomini non ancora ventenni, mandati al fronte, lontano da casa per essere spazzati via su un campo di battaglia. Il Confine racconta il grande conflitto attraverso l'inedito punto di vista di tre giovani amici in una Trieste lacerata dalle spinte irredentiste e conservatrici che hanno determinato lo scoppio della guerra. Tre ragazzi sul ciglio della maturità, chiamati a divenire loro malgrado pedine al servizio della Storia.

PRIMA PARTE: Trieste, estate 1914. Tre amici sono alle soglie dell'esame di maturità: Emma, figlia di un ricco commerciante ebreo, Bruno, figlio di un caposquadra al porto, e Franz, figlio di un ufficiale dell'Esercito Imperiale. I tre sono inseparabili e tra Emma e Franz l'amicizia si trasforma presto in amore. Anche Bruno è segretamente innamorato di Emma, ma leale nei confronti di Franz, sceglie di soffocare il suo sentimento per diventare l'angelo custode di quell'amore impossibile. Le famiglie di Emma e Franz, infatti, si oppongono all'unione dei ragazzi: il padre di Emma vede gli austriaci come il fumo negli occhi e il padre di Franz, rigido e impeccabile nella sua uniforme, non accetterebbe mai di imparentarsi con degli ebrei. I venti di guerra scompigliano e frantumano la serenità dei protagonisti: Bruno parte per il fronte, Franz ed Emma si aggrappano al loro amore ma, quando Emma si accorge di aspettare un bambino e Franz è disposto a sposarla, il ragazzo si scontra con suo padre. Viene così spedito in guerra e, da qual momento, suo padre farà in modo che Emma lo creda morto. Sarà Bruno, da sempre innamorato di lei, a sposare Emma. Ma, dopo la morte del fratello irredentista, Ruggero, lascerà la ragazza, prossima al parto per arruolarsi nell'esercito italiano. SECONDA PARTE: Sono passati due anni e la guerra di trincea è una lunga, inutile agonia. Franz diserta e, con l'aiuto di Bruno, finge di essere una staffetta italiana che ha perso la strada. Finalmente Franz può rivedere Emma e conoscere sul figlio. La loro amicizia, l'intreccio dei loro amori, l'affetto che li unisce ha il sopravvento sulle recriminazioni. Bruno ritorna al fronte nell'esercito italiano, Franz riprende il suo posto tra le file degli austriaci. Vivranno, quindi, su fronti diversi, gli ultimi drammatici avvenimenti della guerra.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita in Italia: 15 e 16 Maggio 2018 (TV, Rai1)
Genere: TV Movie, Drammatico, Guerra, Romantico
Nazione: Italia - 2018
Durata: N.d.
Formato: 180

Immagini

[Schermo Intero]

Per affrontare al meglio la complessità narrativa e le difficoltà produttive che una serie in costume ambientata negli anni della Grande Guerra pone dal punto di vista storiografico e pratico ci si è avvalsi della collaborazione di Stefano Rossi, già Ufficiale in SPE degli Alpini, oggi saggista e scrittore per riviste del settore storico-tecnicomilitare, un consulente storico in grado di supportare nella realizzazione di una miniserie che potesse raccontare con dovizia di particolari, con cura per i dettagli e, soprattutto, con rigore e coerenza il vissuto quotidiano negli anni del primo conflitto bellico. La Prima Guerra Mondiale ha lasciato sulle Alpi molte tracce, ben visibili ancora oggi, a quasi 100 anni dalla sua conclusione. Molti posti negli ultimi anni sono stati riattati, grazie ad una legge dello Stato (n. 78 del 7 marzo 2001) sulla Conservazione e la Valorizzazione del patrimonio storico della Grande Guerra e grazie agli Enti locali che hanno avuto il contributo delle Forze Armate (Comando Truppe Alpine in testa). In particolare si possono ancora visitare le trincee, i forti, i baraccamenti, le postazioni e i camminamenti, spesso arroccati in posti quasi inaccessibili, che furono costruiti a mano dalle nostre truppe e utilizzati durante il Conflitto. Rossi si è quindi occupato di verificare sempre la verosimiglianza delle location usate, gli equipaggiamenti, le armi, i materiali, le uniformi. In particolare, le uniformi sono state realizzate basandosi su pezzi originali o su documentazione d'epoca.

NOTE DI REGIA – Carlo Carlei

Per un regista un film è anche e soprattutto un'esperienza di vita e per me IL CONFINE è una delle opere di cui vado più fiero e a cui sono più affezionato. La prima motivazione è sia di natura artistica che umana, grazie alla chimica straordinaria che si è creata con un gruppo di giovani interpreti che, grazie al loro talento e alla loro sensibilità, hanno dato vita a delle bellissime ed indimenticabili interpretazioni. Caterina Shulha, Filippo Scicchitano, Alan Cappelli Goetz, Alessandro Sperduti sono nomi di cui si parlerà molto in futuro e per me è stato un grande piacere e un assoluto privilegio dirigerli all'alba delle loro luminose carriere. La seconda motivazione è che, pur avendo affrontato storie di guerra in qualche mio lavoro precedente, ne IL CONFINE ho potuto raccontare visivamente i momenti più tangibili e insieme disumani della Prima Guerra Mondiale, come le battaglie sul Carso o la guerra di trincea. Per riuscire a far calare completamente lo spettatore in quella realtà storica e per mostrare l'ampiezza e la mostruosità di questo conflitto insensato, ho scelto di adottare uno stile fluido e omogeneo che privilegiasse l'aspetto emozionale e fosse in grado di passare dall'iperrealistico all'epico senza mai contraddirsi. Il grande cinema, non solo italiano, ha già raccontato il primo conflitto mondiale con capolavori come "Orizzonti di gloria", "Uomini contro", "La Grande Guerra", che insieme ad altri sono stati sicuramente per me fonte di grande ispirazione. L'originalità però che contraddistingue IL CONFINE è nell'innocenza dei giovani protagonisti, ragazzi con tutta una vita davanti, i cui sogni e speranze furono spezzati per sempre da una carneficina avallata da leader inadeguati e impreparati. IL CONFINE però non è solo un film di guerra o sulla guerra. È ancor prima una grande e originale storia d'amore. Una storia d'amore inconsueta e coraggiosa fra tre anime innocenti che saranno messe a dura prova dal destino ma che dimostreranno che i sentimenti umani sono più forti di qualsiasi ragione di stato

NOTE DI SCENEGGIATURA – Laura Ippoliti

Nello scrivere il soggetto de IL CONFINE mi sono posta il problema di trovare una storia che riuscisse a restituire almeno in parte l'enorme complessità politica, sociale e umana che caratterizzò la Grande Guerra, pur restando entro i limiti consentiti dai budget e dalle peculiarità di un film per la televisione. Ci tenevo anche a raccontare un aspetto che mi ha colpito molto, fin da quando ho cominciato il lavoro di documentazione. E cioè il fatto che la Prima Guerra Mondiale ha tracciato dei nuovi confini non solo geografici ma anche temporali. Confini che hanno decretato la fine di un mondo, di un modo di vivere, di un modo di pensare, di vestirsi, di fare arte e politica. Un modo di essere, che non sarebbe tornato mai più. E ho trovato la chiave in uno straordinario pezzo di storia italiana poco esplorata e pochissimo raccontata. La storia dei territori irredenti, e di Trieste in particolare, dove le contraddizioni e le lacerazione, le spinte indipendentiste e quelle conservatrici che hanno determinato alla fine lo scoppio della guerra, erano già tutte racchiuse in un microcosmo che portava di fatto le persone a convivere con due anime. Due anime spesso in lotta tra loro, come quando i giovani italiani furono costretti ad arruolarsi nell'esercito austriaco e a combattere contro i fratelli che invece avevano scelto di scappare e prendere le armi sotto il Regio Esercito Italiano. Da qui parte la storia di Bruno, Ruggero, Franz e Emma, la storia di una giovinezza interrotta, di sogni traditi e del tentativo di amare e resistere mentre il loro mondo andava in fumo. Con un'unica conclusione possibile: quella che la guerra è comunque e sempre un insensato massacro, una sospensione temporanea di civiltà.

I PERSONAGGI 

Bruno Furian: Bruno, zazzera nera e faccia da schiaffi, figlio di un caposquadra al porto, una schiera di fratelli. Un ragazzo spensierato con un unico cruccio: ama Emma ma sa bene che lei è la ragazza di Franz, Franz è il suo migliore amico e quindi la questione è chiusa. La sua però non è un'infatuazione giovanile, vedremo che il suo amore è profondo. Bruno andrà in guerra nell'esercito austriaco, poi, dopo che suo fratello verrà giustiziato in quanto irredentista, passerà il confine e si arruolerà nell'esercito italiano. Lo vedremo cambiare, maturare, perdere ogni illusione. La guerra sarà la sua tremenda scuola di vita.

Emma Cattonar: bionda, delicata figlia di un ricco commerciante ebreo. Una vita agiata, serena. La sua è una famiglia armoniosa, in cui i rapporti sono improntati all'amore e al rispetto reciproco. C'è un unico neo: Emma è innamorata di Franz, suo compagno di classe che è figlio di un pezzo grosso dell'esercito austriaco e David, il padre di Emma non ama gli austriaci. Quindi Emma non può parlare del suo amore. Deve viverlo di nascosto, ma lo fa con leggerezza. All'inizio della nostra storia non può sapere quanto la sua vita si complicherà e quali scelte importanti e strazianti dovrà affrontare. La guerra la vedrà in prima linea come crocerossina, affronterà orrori e dolori a testa alta.

Franz Von Helfert: Figlio di un pezzo grosso dell'esercito austriaco, orfano di madre, ha un animo da poeta che contrasta con le aspettative del padre. Ama Emma ma suo padre, contrario alla relazione, lo spedirà in guerra. Anche Franz cambierà, la spietata vita del fronte lo indurirà, gli imporrà scelte atroci.

Ruggero Furian: fratello di Bruno, irredentista convinto, coraggioso, deciso a difendere le proprie idee, alla dichiarazione di guerra espatrierà in Italia. Poi rientrerà a Trieste a capo di un gruppo di irredentisti, ma verrà catturato e giustiziato. È un ragazzo vitale, forte, un punto di riferimento fondamentale per Bruno e per la sua formazione.

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