Locandina Lady Bird 2017 Greta Gerwig

Lady Bird (2017)

Lady Bird
Locandina Lady Bird
Lady Bird è un film del 2017 prodotto in USA, di genere Commedia diretto da Greta Gerwig. Il film dura circa 93 minuti. Il cast include Saoirse Ronan, Odeya Rush, Kathryn Newton, Timothée Chalamet, Laurie Metcalf, Jake McDorman. In Italia, esce al cinema giovedì 1 Marzo 2018 distribuito da Universal Pictures. Disponibile in homevideo in DVD da mercoledì 20 Giugno 2018, in Digitale da giovedì 14 Giugno 2018. Al Box Office italiano ha incassato circa 1638003 euro.

Greta Gerwig con il suo debutto alla regia fa emergere sia l'umorismo che il pathos nel legame turbolento tra una madre e la figlia adolescente. Christine "Lady Bird" McPherson combatte, ma è esattamente come sua madre: selvaggia, profondamente supponente e determinata (Laurie Metcalf), un'infermiera che lavora instancabilmente per mantenere a galla la sua famiglia dopo che il padre di Lady Bird perde il lavoro. Ambientato a Sacramento, California nel 2002, in un panorama economico americano che cambia rapidamente, Lady Bird è uno sguardo commovente sulle relazioni che ci formano, le credenze che ci definiscono e l'ineguagliabile bellezza di un luogo chiamato casa. 

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 1 Marzo 2018
Uscita in Italia: 01/03/2018
Data di Uscita USA: venerdì 3 Novembre 2017
Prima Uscita: 03/11/2017 (USA)
Genere: Commedia
Nazione: USA - 2017
Durata: 93 minuti
Formato: Colore
Produzione: Scott Rudin Productions, Entertainment 360, IAC Films
Distribuzione: Universal Pictures
Box Office: USA: 48.285.330 dollari | Italia: 1.638.003 euro
In HomeVideo: in Digitale da giovedì 14 Giugno 2018 e in DVD da mercoledì 20 Giugno 2018 [scopri DVD e Blu-ray]

Recensioni redazione

Lady Bird, recensione del film
Lady Bird, recensione del film
Giorgia Tropiano, voto 7/10
Lady Bird è un buon film, divertente ma al tempo stesso profondo. La Gerwig ha un grande futuro davanti e il mondo cinematografico ha bisogno di più sguardi femminili di questo tipo.

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Q&A CON SCENEGGIATRICE/REGISTA GRETA GERWIG  

QUESTO FILM SI ISPIRA ALLA SUA VITA?

Sono cresciuta a Sacramento e amo Sacramento, per cui la spinta iniziale a fare questo film è stato il desiderio di scrivere una lettera d'amore ad un luogo che sono riuscita a mettere a fuoco solo dopo essermene andata. E' difficile rendersi conto della profondità del proprio amore quando hai sedici anni e sei piuttosto sicura che la "vita" sia altrove.  Nessuno degli eventi del film è successo veramente, c'è però un fondo di verità che è legato a una sensazione di casa, di infanzia e di partenza.  

L'AMBIENTAZIONE, SACRAMENTO, HA SICURAMENTE UN SIGNIFICATO PARTICOLARE PER LEI. COSA RENDE SACRAMENTO UN LUOGO SPECIALE?

Joan Didion è di Sacramento e quando, da giovane adolescente, ho scoperto i suoi scritti è stato un vero terremoto spirituale. E' stato tanto sconvolgente quanto se fossi cresciuta a Dublino e avessi improvvisamente letto James Joyce. Lai è stata la mia personale poetessa ufficiale. Era la prima volta che mi capitava di leggere il punto di vista di un'artista sulla mia città. Avevo sempre creduto che l'arte e la scrittura dovessero occuparsi di cose "importanti" ed ero certa che la mia vita non fosse così importante. Ma la sua scrittura, così bella, chiara e precisa, parlava del mio mondo. Conoscevo perfettamente tutte quelle donne di cui scriveva. Il modo in cui organizzavano i loro armadi, le cose a cui davano importanza, la visione del mondo della classe media rurale che ha plasmato questo angolo della nazione.

Quando la gente pensa alla California, tende a pensare a San Francisco o a Los Angeles, ma c'è un'imponente valle agricola che si estende al centro dello stato. Sacramento si trova nella punta nord di questa vallata e, nonostante sia la capitale dello stato, ha la terra nel sangue. Non è una città vanitosa. Non si mette in mostra e non tenta di vendere sé stessa. C'è modestia e integrità sia nel luogo che nella gente.

COM'E' STATO LASCIARE SACRAMENTO PER LEI E PERCHE' QUEST'ESPERIENZA E' UN'IMPORTANTE COMPONENTE DI QUESTA STORIA?

Una delle primissime cose che ho scritto per il film è stata la scena in cui qualcuno chiede a Lady Bird da dove venga e lei mente e risponde: "San Francisco". Volevo partire da quel sentimento di profonda vergogna che viene dal negare chi sei per andare poi a ritroso; quello era il momento intorno al quale volevo costruire un film. Volevo fare in modo che il pubblico si sentisse personalmente tradito e ferito quando lei rifiuta la sua provenienza. Come se anche ogni spettatore fosse di Sacramento e ne conoscesse intimamente luoghi e persone. Lady Bird rinnega la sua città per sembrare un 10% più cool di fronte a un tizio sconosciuto che ha appena incontrato.

Forse negare le proprie radici è inevitabile. Non sono una cattolica praticante ma la storia del tradimento di Pietro mi ha sempre commosso. Durante l'Ultima Cena, Pietro dice con devozione a Gesù che lui morirebbe piuttosto che rinnegarlo, ma Gesù gli risponde che invece lo rinnegherà tre volte "prima del canto del gallo".  Pietro insiste che non lo farà. Naturalmente Pietro finirà per negare di conoscere Gesù in tre occasioni diverse. Il gallo canta proprio mentre sta dicendo per la terza volta che non è un discepolo di Gesù. Poi si dispera a causa della sua stessa debolezza.

Comunque, dopo la resurrezione Gesù appare a Pietro e gli domanda per tre volte se lui lo ama. Pietro risponde per tre volte di sì. Gli viene data la possibilità di pentirsi attraverso l'amore.  

Queste storie sono sempre state d'ispirazione per la mia scrittura e le mie idee; trovare una verità più grande e universale dietro a quelle che vengono definite "piccole" vite. Lady Bird rinnega la sua origine, è vero, ma dichiara anche il suo amore. L'opportunità della grazia divina ci è garantita e noi abbiamo bisogno di amore per accettarla.

CHRISTINE HA RINNEGATO ANCHE IL SUO NOME DI BATTESIMO. PERCHE' LO FA? COSA SIGNIFICA IL NOME "LADY BIRD"?

Ri-nominare è sia un atto creativo che religioso, è un atto di paternità e autorialità e un modo per trovare la propria vera identità creandone una nuova. E' una bugia al servizio della verità. Nella tradizione cattolica, alla cresima viene dato un nome, il nome del santo che speri di emulare. Nel rock and roll, ti dai un nuovo nome (David Bowie, Madonna, ecc.) per occupare questo più grande spazio mitico.

All'inizio della fase della scrittura, mi scontravo continuamente con qualcosa che non riuscivo a sbloccare. Ho messo tutto da parte e su una pagina bianca ho scritto: "Perché non mi chiami Lady Bird? Hai promesso che l'avresti fatto." Volevo conoscere questa ragazza che si fa chiamare da tutti con questo nome strano. Il nome è venuto fuori da un luogo misterioso. Prima di scriverlo non ci avevo pensato. Mi piace il modo in cui suona. E' disinvolto, elegante e démodé. Scrivere il copione è stato il modo per arrivare al cuore di quella ragazza. 

Più tardi mi sono ricordata la filastrocca "Ladybird, ladybird, fly away home." E' su una madre che torna a casa per assicurarsi che i suoi piccoli stiano bene. Io non so come queste cose si depositino nel nostro cervello o perché vengano fuori quando lo fanno, ma il dispiegarsi inconscio di qualcosa che sai senza saperlo a me sembra essere una parte essenziale del processo creativo.  

LA STORIA E' STRUTTURATA INTORNO ALL'ULTIMO ANNO DI LICEO DI LADY BIRD. PERCHE' QUESTO ERA UN MOMENTO IMPORTANTE SU CUI FAR RUOTARE IL FILM?

In America, quando sei un'adolescente, organizzi la tua vita intorno agli anni scolastici: il primo, il secondo, il quinto (l'ultimo). Per me ha sempre avuto senso raccontare la storia dell'anno intero. I rituali dell'anno, la circolarità. Il modo in cui finiamo sempre dove abbiamo cominciato. E' una

spirale verso l'alto. L'ultimo anno di scuola è splendido ma scompare anche tanto velocemente quanto è apparso. C'è una certa vividezza nei mondi che stanno per finire. C'è un presentimento di perdita, di "ultimo." Questo è vero sia per i genitori che per i figli. E' una cosa meravigliosa che non hai mai apprezzato e che finisce proprio quando riesci a capirla. Il modo in cui il tempo corre e va avanti è un tema del film, scena dopo scena. E noi non possiamo mai afferrarlo.

HA DETTO DI AVER GIA' SCRITTO SCENEGGIATURE INSIEME AD ALTRI; MA QUESTA E' LA PRIMA VOLTA IN CUI CURA LA REGIA?

Sì.

MENTRE SCRIVEVA IL COPIONE, HA SEMPRE AVUTO L'INTENZIONE DI DIRIGERLO?

Mi ci vuole tanto tempo per scrivere. Non so davvero nemmeno quanto. Forse anni, perché non è un processo lineare. E' un personaggio o una scena qui e là. Tendo a scrivere troppo, centinaia di pagine. Alla fine snellisco e trovo l'essenza. Il resto lo cestino. Mentre scrivo, però, sembra impossibile che diventerà mai un film. L'idea della regia, di conseguenza, non è stata una cosa che ho preso in considerazione in maniera cosciente.  

Tuttavia, quando ho finito la sceneggiatura sapevo che l'avrei diretta. E sapevo che questa era stata la mia intenzione per tutto il tempo. Non potevo semplicemente dirlo a me stessa altrimenti mi sarei spaventata a morte. Desidero dirigere un film da sempre, ma il coraggio non è una cosa che cresce in un giorno. 

E COM'E' STATA L'ESPERIENZA DI DIRIGERE? COSA HA IMPARATO?

Sto ancora imparando molto sulla regia e spero di non finire mai, nemmeno quando avrò ottant'anni e non faro altro che ripetermi. Fare una lista di tutto quello che ho imparato sarebbe sia noioso che impossibile.
Una cosa che posso dire con certezza è: "ingaggia sempre persone che sono più intelligenti di te." Questa citazione è del grande direttore della fotografia Harris Savides, tramite il mio direttore della fotografia Sam Levy. E vale per tutti, dagli attori agli arredatori a quelli che disegnano la locandina. Io ho avuto la grande fortuna di essere circondata da persone che erano, davvero, più intelligenti di me.

Un'altra cosa è che la definizione "direttore (regista)" non è esatta, perché implica che tutto sia là, davanti a te e debba solo essere "diretto". Credo che i francesi abbiano l'espressione giusta, "réalisateur". Il regista è la persona che "realizza" il film perché lo fa succedere, gli da una forma reale, lo fa esistere. Nessuno conoscerà mai i film che non fai e questi non avranno nessuna ragione di esistere se non che tu li realizzi.

QUALI SONO STATE LE SORPRESE PIU' GRANDI CHE HA AVUTO MENTRE FACEVA IL FILM?

Il livello dei collaboratori che ho avuto è la sorpresa più grande e quella per la quale sono maggiormente grata. Non riuscivo proprio a credere che queste persone di così grande talento stessero dedicando il loro tempo e le loro qualità a questo film. Da Scott Rudin e la IAC Films che hanno firmato per produrlo a Lois Smith che è apparsa per interpretare Sorella Sarah Joan, ogni persona coinvolta era molto oltre quello che avrei potuto immaginare. Questo è stato sorprendente e continua a esserlo.

QUALI SONO STATE LE DIFFICOLTA' E LE SODDISFAZIONI PIU' GRANDI NEL FARE IL FILM?

La cosa più gratificante e soddisfacente è stata guardare lavorare gli attori. Avevo scritto le battute da sola e le avevo sentite nella mia testa, improvvisamente però queste prendevano vita e venivano interpretate in modi che erano di gran lunga migliori di quelli che avrei potuto immaginare. Credo che ci siano dei registi che vorrebbero clonarsi e fare tutti i ruoli e i lavori di un film, ma io non sono una di questi. Lasciare che altre persone ci mettano dentro loro stesse, il loro spirito e la loro creatività è una delle gioie più grandi di questo mestiere. Le difficoltà? Ogni passo è stato una sfida che, una volta superata, è svanita dalla mia memoria.

PENSA CHE IL FATTO DI VENIRE DAL MONDO DELLA RECITAZIONE ABBIA INFLUENZATO IL SUO STILE COME REGISTA? IN CHE MODO?

Avendo lavorato come attrice, una delle cose alle quali sono più sensibile è il provino. Mi sono trovata in tante situazioni umilianti ai provini e so cosa si prova quando porti qualcosa sulla quale hai lavorato davvero duramente e le persone non ti guardano neanche. Non ho potuto scegliere ogni meraviglioso attore che ho visto, ma ho potuto dare loro rispetto e considerazione mentre condividevano con me la loro arte.

So anche molto bene che gli attori hanno bisogno di avere un mondo segreto dove il regista non deve entrare. Hanno bisogno dei loro propri legami uno con l'altro e non credo che il regista debba per forza farne parte. Volevo dare agli attori lo spazio di recitare. Facevo cose come fissare un incontro tra la costumista e uno degli attori al quale non avrei partecipato perché volevo che avessero il loro linguaggio privato e la sensazione che stessero creando il personaggio insieme.

Ovviamente davo degli input su cosa mi piacesse e cosa no, ma non volevo intromettermi troppo. Una parte dell'essere attore è possedere davvero il personaggio e se qualcuno ti ripete in continuazione, "no, no, no, si fa così; è colà" non riesci a sentire che la parte è veramente tua. Il mio lavoro è stato creare un perimetro all'interno del quale loro potessero essere liberi di entrare nel loro personaggio svincolandosi da me. 

HA IN PROGRAMMA DI DIRIGERE ALTRI FILM IN FUTURO?  

Sì. Lo farò sicuramente.

COME HA SCELTO SAOIRSE E COSA LA RENDEVA COSI' PERFETTA PER IL RUOLO DI LADY BIRD?

Ho conosciuto Saoirse Ronan al Festival di Toronto nel 2015 quando era là per Brooklyn. Mi sono seduta nella sua camera in albergo e ho letto l'intero copione ad alta voce con lei. Appena le ho sentito pronunciare le parole, ho capito senza ombra di dubbio che lei era Lady Bird. Era così diversa e così migliore di come la avevo immaginata. Era testarda e divertente e straziante, universale e particolare. Stava per iniziare le
prove per The Crucible a Broadway e questo significava ritardare il film di sei mesi, ma non c'era altra persona che avrebbe potuto fare Lady Bird; la parte era sua dopo due minuti di lettura.

COM'E' ANDATO IL PROCESSO DI SVILUPPARE IL PERSONAGGIO CON LEI E COME SI E' EVOLUTO IL PERSONAGGIO NEL CORSO DELLE RIPRESE?

Il copione che ho scritto non è cambiato quasi per niente durante le riprese. Ogni singola battuta viene detta come è stata scritta. Il cinema non è principalmente un mezzo fatto di parole ma, visto che io ci sono arrivata dal mio amore per il teatro, per me il linguaggio è fondamentale.

Comunque, il processo di creazione di un personaggio è un collage. Saoirse stava recitando a Broadway e io la nutrivo a piccoli pezzi un po' alla volta: le davo un romanzo da leggere o una poesia o una canzone, una fotografia. Quando sceglievamo altre persone per altri ruoli, le riunivo per delle mini-prove. Volevo che gli attori iniziassero a creare tra loro una bolla magica di finzione.

Quando siamo arrivati alle prove serie prima di cominciare a girare, io e Saoirse abbiamo trascorso ore insieme a parlare così quando sono iniziate le riprese lei era la persona a cui domandavo cosa avrebbe indossato Lady Bird in quella scena particolare o come avrebbe camminato e come si sarebbe seduta.
Saoirse ha sviluppato un'intera fisicità intorno al personaggio che ha influenzato il modo in cui io volevo riprenderla, il ritmo delle riprese e l'emozione. 

IN QUESTO FILM LEI ESPLORA TANTI RAPPORTI; SEMBRA PERO' CHE IL CUORE DEL FILM SIA LA RELAZIONE MADRE-FIGLIA.

Sì.

PERCHE' HA SCELTO DI METTERE QUESTO RAPPORTO AL CENTRO DEL FILM?

Il rapporto madre-figlia è la storia d'amore del film. Mentre ci lavoravo – e per un tempo molto lungo – il titolo del film è stato Madri e Figlie (Mothers and Daughters).

In genere nei film sulle adolescenti, la storia gira intorno a un ragazzo: il principe azzurro, la risposta a tutti i problemi della vita. Io non trovo affatto che la vita sia così.

La maggior parte delle donne che conosco ha avuto rapporti infinitamente belli e incredibilmente complicati con la propria madre durante l'adolescenza. Volevo fare un film che mettesse questo al centro e in cui, in ogni momento, si provasse empatia per entrambi i personaggi. Non volevo che una avesse ragione e l'altra torto. Volevo che ognuna tentasse dolorosamente e senza riuscirci di entrare in contatto con l'altra e volevo ricompensare il loro grande amore alla fine. Per me queste sono le storie d'amore più commoventi. Quello tra madre e figlia è uno dei rapporti più ricchi che io conosca.

E LAURIE METCALF?

Oh, Laurie Metcalf!

COSA LE HA FATTO CAPIRE CHE LEI FOSSE GIUSTA PER IL RUOLO?

Non sono cresciuta guardando la televisione per cui non conoscevo Laurie da "Pappa e ciccia". La conoscevo come una delle più brave attrici di teatro, una persona che ha contribuito a dare forma al teatro americano moderno. Volevo un'attrice con quella profondità, capacità e potenza, una sorta di pugile professionista che sa stare allo stesso livello del suo avversario ma che sa anche essere agile e leggero sulle gambe. Questa è Laurie. Da' a Marion tanta umanità e tanto pathos pur mantenendo un tempo comico fantastico.
Anche la sua natura da persona del Midwest è stato un aspetto che mi attraeva. Lei e Tracy Letts sono entrambi del Midwest e in loro c'è qualcosa di veramente solido e radicato. Sono dei lavoratori che non si mettono in mostra e che non vogliono essere al centro dell'attenzione anche se entrambi avrebbero più che il talento per essere delle star. Questa era una buona approssimazione dell'umiltà di Sacramento.

Prima di incontrarla, stavo facendo la promozione del film che avevo recitato con Ethan Hawke. Sapevo che loro due avevano lavorato insieme a teatro e per questo gli ho chiesto com'era stata quell'esperienza. Ethan ha impedito al successivo intervistatore di entrare, mi ha afferrato per le spalle e ha detto: "Se dovessi essere così fortunata da avere Laurie Metcalf che vuole lavorare nel tuo film, vedrai cosa significa essere un vero artista. Tutti gli altri fanno solo finta di fare quello che lei fa davvero."

Non si può parlare di un grande atleta, bisogna vederlo in azione. Appena abbiamo iniziato le prove, era già tutta là. Avremmo potuto girare il primo giorno. 

IN CHE MODO LADY BIRD E MARION SONO SIMILI, SECONDO LEI? E IN CHE MODO SONO DIVERSE? E IN CHE MODO LE SOMIGLIANZE E LE DIFFERENZE GIOCANO UN RUOLO NELLA TENSIONE CHE C'E' TRA DI LORO?   

Lady Bird e Marion sono due facce della stessa medaglia. Le loro similitudini sono quelle che le rendono così vicine e anche così litigiose. Ho adorato il fatto che Saoirse e Laurie sono quasi alte uguali. Dalla primissima ripresa, volevo mostrare loro che sono ognuna l'altra parte dell'altra. Una persona sola eppure divisa. 

Una parte è generazionale. Crescere donna in America è stato completamente diverso per Marion da com'è per Lady Bird. Da ragazza nata negli anni '80, Lady Bird fa parte della generazione in cui era improvvisamente possibile avere grandi sogni e ambizioni per sé stesse. Marion viene dalla cultura post Seconda Guerra Mondiale degli anni '50. Roe contro Wade è passata quando lei aveva una ventina d'anni. I suoi genitori avevano (soprav)vissuto (al)la Grande Depressione. Anche discussioni come "il modo in cui trattiamo le nostre cose" sono profondamente radicate nelle loro rispettive generazioni. Credo che spesso sottovalutiamo quanto queste differenze causino tensione tra madri e figlie. 

IL LORO RAPPORTO SEMBRA TERRIBILMENTE VERO, REALE. COME HA LAVORATO CON LORO PER SVILUPPARE QUESTA DINAMICA?

Come chiunque abbia litigato con un membro della famiglia sa bene, non c'è mai davvero una nuova lotta. E' sempre la stessa, ripetuta milioni di volte. E' una routine trita e ritrita in cui puoi quasi recitare le battute dell'altra persona al posto suo. Volevo creare quel senso di ripetizione dato da una vita passata a litigare e a fare pace.

Abbiamo girato la prima scena, quella del grande litigio in auto,  durante l'ultima settimana di riprese, quando loro erano assolutamente sincronizzate l'una con l'altra. Conoscevano i rispettivi ritmi e le rispettive energie. Credo che uno dei modi disfunzionali in cui le persone riescono a esprimere intimità è litigando, perché si può litigare solo con le persone che si conoscono bene. Volevo che quel litigio sembrasse intimo. Dal primo ciak, loro erano a mille e andavano alla grande. Nel montaggio ho usato l'intera scena di quel primo ciak. Questa è la prova di quanto fossero vive e connesse.

COSA CI DICE DI LADY BIRD E SUO PADRE, LARRY?

COM'E' QUESTO RAPPORTO, E IN CHE COSA E' DIVERSO?

Larry è l'eroe di Lady Bird. Lei lo adora assolutamente e non può sopportare l'idea di causargli sofferenza o che lui abbia una tristezza che lei non può 'riparare'.

Amo Tracy Letts come attore e come scrittore, ma non lo avevo mai visto recitare un ruolo 'gentile'. Lui interpreta spesso personaggi che sono intellettualmente rigorosi e forti ma che sfiorano la stronzaggine. Ed è bravissimo in questo. Quando l'ho conosciuto al Sundance, però, è stato molto affettuoso e aveva una tenerezza che non gli avevo mai visto esprimere, né sul palco né in un film. Per me lui era Larry. Brillante e gentile e capace di dare al suo personaggio grande profondità di emozioni.

QUAL'E' IL RUOLO DI LARRY ALL'INTERNO DELLA DINAMICA FAMILIARE?

Larry è la persona che discretamente da' equilibrio a tutti. E' l'àncora. Ama sua moglie e ama sua figlia e vuole che loro si vedano l'un l'altra  come le vede lui. 

MI RACCONTI DEL LAVORO CON TRACY, DI COME AVETE DATO VITA AL PERSONAGGIO.

Tracy è uno dei miei scrittori preferiti di tutti i tempi e quello a cui tenevo di più nel lavorare con lui come attore era cosa mi avrebbe detto sulla mia sceneggiatura. Lui è uno dei lettori di sceneggiature più intelligenti che io abbia mai conosciuto. Vuole capirla bene e guardarla da ogni parte, Alcune delle domande che mi ha fatto mi hanno aiutato ad affilare il mio copione e ad affinare l'istinto per arrivare dove volevo arrivare. Come artista è laconico e mi ha incoraggiato a trovare l'essenza del film. Le cose più fruttuose sono state le sue domande ben poste e i suoi commenti. Questo ci ha fatto dialogare sul personaggio e sul film e ha reso il mio film più ricco e più completo. 

SI PERCEPISCE CHE MARION E LARRY HANNO UN'INTENSA STORIA ALLE SPALLE. C'E' MOLTA STORIA CHE NON VIENE APERTAMENTE SVELATA NEL FILM. HA DISCUSSO CON LAURIE E TRACY UNA BACKSTORY PER I LORO PERSONAGGI? COME L'AVETE SVILUPPATA?

C'è una scena all'inizio del film in cui Marion fa una battuta, e Larry risponde con un'altra battuta ed entrambi ridono. Entrambi ridono davvero. Per me, questo dice tutto. Loro si piacciono. Sono a posto. E' chiaro che hanno vissuto cose belle e cose brutte nel corso degli anni e che non è stato tutto facile, ma questa non è la storia di un matrimonio problematico o in pericolo. Le persone che ridono così sono a posto, stanno bene. E tutto grazie a Tracy e Laurie e alla loro capacità come attori di riempire di senso una vita in un tempo minimo.

Una parte della loro backstory di cui abbiamo discusso è stata che quando si sono sposati Marion era più vecchia e non pensava di poter restare incinta. Per questo hanno adottato, ma poi lei è rimasta inaspettatamente incinta. Avrei potuto spiegare ed esporre tutto, ma di solito le famiglie non vanno in giro a raccontare i fatti propri. Esistono così come sono e sanno cosa li lega e cosa li rende uniti. Mi sono sempre piaciuti i film che non spiegano troppo. Delle volte nei film le cose vengono dette per filo e per segno, mentre nella vita si incontrano semplicemente tutti i diversi tipi di famiglie senza che si sappia sempre quale sia la loro storia.

LE LORO VITE SI BASANO IN QUALCHE MODO SU QUELLE DEI SUOI GENITORI? 

Loro sono personaggi veri e propri ed esistono nell'universo fittizio del film. Comunque, nei miei genitori c'è una generosità – la capacità di aprire la loro casa alle persone che ne avevano bisogno – che io ho sempre trovato molto toccante. Mi hanno insegnato che non è la genetica a fare una famiglia, è l'amore, e che si deve sempre condividere quello che si ha in ogni modo possibile.

CI PUO' PARLARE DI MIGUEL E DELL'ATTORE CHE LO INTERPRETA, JORDAN RODRIGUES?

Volevo che il rapporto di Miguel con i suoi genitori fosse più facile, molto meno teso. Lui non ha mai lottato con(tro) sua madre come fa Lady Bird. Lui e Shelly però sono caduti in quello strano spazio liminale in cui si trovano molti laureati: ti sei laureato ma la tua vita adulta deve ancora iniziare veramente. Dal punto di vista professionale sono in stallo. Entrambi sono molto intelligenti (Berkeley) e molto consapevoli (veganesimo) ma non hanno ancora capito come tradurre i loro ideali in una moderna vita lavorativa. I piercing non aiutano. Questo momento di incertezza TRA una cosa e l'altra che loro stanno attraversando aggiunge dettagli e sfumature all'idea di Lady Bird che il college sia la sua opportunità per "andare via". E' la controargomentazione a questa narrativa altrimenti molto lineare.  
Penso che spesso immaginiamo che le nostre vite si muovano in maniera lineare mentre in realtà curvano, scendono in picchiata e tornano indietro.

Jordan è stato molto divertente al provino, ma ha anche un lato molto tenero e vulnerabile che era essenziale per quello che doveva fare in questa storia. Quando compare all'intervista per il lavoro, improvvisamente si vedono il suo bisogno e la sua paura. Si vede il bambino che era e l'uomo che sta ancora diventando.    

Per me era molto importante che ogni singolo personaggio al di fuori dell'orbita principale di Lady Bird e di sua mamma – sia che fosse Larry o Miguel e Shelly o Padre Leviatch o Julie o il Signor Bruno – fosse un personaggio sulla cui vita si potesse costruire un film intero. Che fossero persone vere e non solo funzionali alla vita di Lady Bird, In un grande film d'ensemble non hai tanto tempo con ogni persona, per questo ogni scena deve avere un impatto. Per fare questo hai bisogno di attori che possano portare la sensazione di una vita intera al di fuori del momento in cui li stai vedendo. Miguel è un un fratello maggiore infastidito, ma anche un ragazzo che ha le sue difficoltà. 

COME E' ARRIVATA A SCEGLIERE LUCAS HEDGES PER IL RUOLO DI DANNY?

Ho visto Lucas in Manchester by the Sea al Sundance in una di quelle proiezioni alle 8:00 di mattina e poi non ho più smesso di piangere e di pensare alla sua brillante interpretazione. Gli abbiamo dato la sceneggiatura e poi io l'ho incontrato a Los Angeles e gli ho detto che avrebbe potuto interpretare qualsiasi ruolo volesse. Ha scelto Danny, che era esattamente quello che io speravo facesse.

COSA TROVA LADY BIRD DI PARTICOLARMENTE INTERESSANTE O ATTRAENTE IN DANNY?

Lady Bird è in quel momento della vita in cui ama l'amore e sta cercando un oggetto sul quale proiettare questo. Danny è l'oggetto perfetto. E' simpatico e di bell'aspetto ed è il tipo di ragazzo che le mamme sognano per le proprie figlie. 

Quello che ho sempre pensato su Danny è che Lady Bird non sbagli ad amarlo, sbaglia solo riguardo alla forma che questo amore deve assumere. Quello che la attrae esiste comunque. E' vero, lui non è stato veramente sé stesso, e alla fine non è interessato a lei in senso romantico, ma a lui lei piace davvero, e vuole davvero averla intorno a sé perché è spontanea, arrogante e libera. Lui è solo schiacciato da certe aspettative della sua famiglia e dal mondo della comunità cattolica nel 2002.

Negli ultimi quindici anni è stato fatto tanto sui diritti e la consapevolezza LGBTQ, ma il 2002 era un'era completamente diversa, soprattutto in luoghi che non fossero grandi città. Quando io ero al liceo, nessuno faceva outing. Nessuno. Non si poteva. Ti avrebbero menato, o anche peggio. Grazie a Dio, questo ora è cambiato. Ma non è ancora storia antica, è appena successo. Ora è davvero bello vedere che i ragazzini si sentono più a loro agio nella propria pelle e che vengono accettati dalle loro comunità. Danny vuole tantissimo essere la persona che Lady Bird vuole che lui sia, e sebbene questo voglia dire rinnegare chi è veramente, lui è comunque incredibilmente affettuoso e tenero. Lui vorrebbe essere il suo ragazzo perfetto, ma finisce per essere il suo amico perfetto.   

CHE IMPATTO HA SU LADY BIRD QUELLA RELAZIONE?

All'inizio, Lady Bird vede Danny come parte della storia della sua vita senza vedere la storia di lui. Poi, quando lui va a trovarla al café dove lavora è il momento in cui Lady Bird comincia la sua trasformazione e lo vede come una persona con la sua propria vita e storia. Io non credo che le persone cambino in un istante. Ma in quel momento, improvvisamente, il peso e carico della 'persona Danny' la colpisce, e qui la storia comincia a subire una svolta.

PARLIAMO DI KYLE. COME HA SCELTO TIMOTHÉE PER LA PARTE?

Timothée ha fatto il provino con me ed è stato un attore bravissimo, così giovane e talentuoso e intelligente. Ha studiato alla Columbia University, è un pianista, parla francese e italiano e incute sinceramente timore. C'era qualcosa nel suo intelletto superiore che ho pensato potesse funzionare davvero bene per Kyle. Kyle è un personaggio frustrante, ma è molto acuto. E' facile ridere alle sue idee ma queste sono radicate nella reale capacità di andare a fondo nelle cose. Timothée poteva fare Kyle in un modo che sembrasse autentico.

Gli ho dato un sacco di cose da leggere sul socialismo, l'economia e la matematica e anche saggi accademici su Internet. C'è un libro di saggi intitolato The Internet Does Not Exist (Internet non esiste), che mi è piaciuto moltissimo. Ho regalato la mia copia a Timmy che l'ha letta, insieme alle note che avevo scritto ai margini. Era leggermente scioccato dal fatto che io condividessi gran parte dei pensieri di Kyle sul mondo. Mi ha detto, "Tutti penseranno che tu sei Lady Bird, ma in realtà tu sei Kyle." Gli ho fatto guardare La mia notte con Maud, il film di Eric Rohmer, perché potesse assorbire i ritmi di un giovane uomo che è certo di saper parlare a una donna, non con lei. 

COS'E' CHE LADY BIRD TROVA PARTICOLARMENTE ATTRAENTE IN KYLE?

Attraverso Kyle, Lady Bird vive per la prima volta l'irresistibile attrazione sessuale. Come indicazioni di scena nella sceneggiatura tra parentesi c'è scritto "Lei capisce tutte le canzoni R&B in un secondo."
E' vera libido. Lei gli costruisce intorno una storia che non esiste, perché questo è quello che fanno le adolescenti.

Sul set mettevo tante canzoni dei film di John Hughes, da Bella in rosa  e Sixteen Candles – Un compleanno da ricordare. Film che amo. Le donne sono cresciute con queste storie d'amore e questi ideali sono molto difficili da scuotere, anche quando è assolutamente chiaro che l'oggetto del tuo amore non si sta comportando proprio come l'idolo dei film, il perfetto fidanzato. Volevo che il film fosse sia dentro che fuori questa fantasia: provare l'intensità delle emozioni sapendo che queste sono case costruite sulla sabbia.

COME HA TROVATO BEANIE FELDSTEIN PER LA PARTE DI JULIE?

Beanie Feldstein è entrata e ha fatto il provino per il ruolo di Julie e ha fatto esattamente la performance che vedete nel film. Era già tutta lì. Era molto emotiva, molto aperta, divertente ma non troppo e mai autocommiserativa. C'era resilienza. Quando è uscita dalla sala in cui facevamo le audizioni, ho avuto uno di quei momenti assolutamente hollywoodiani in cui mi sono voltata verso i responsabili casting e ho detto, "E' lei la nostra Julie!".

COSA SIGNIFICA QUELL'AMICIZIA PER IL PERSONAGGIO DI LADY BIRD?

E' la pura amicizia-amore della sua gioventù. Quando vivi un'amicizia-amore con qualcuno al liceo – e penso che questo di solito succeda al liceo perché è la prima volta in cui si ha un po' di vera autonomia – potresti letteralmente trascorrere ogni istante di veglia con lei/lui e non averne mai abbastanza. Appena arrivi a casa, anche se siete state insieme fino a quel momento, chiami l'amica e chiedi: "Cosa stai facendo ora?"

Mi piace appropriarmi dei tropi cinematografici delle storie d'amore tra ragazzo e ragazza e attribuirli ad altri rapporti, tipo una madre che corre per tutto l'aeroporto per trovare sua figlia, al posto di un uomo che fa la stessa cosa per una donna. Similmente, il momento in cui Lady Bird va e porta Julie al ballo di fine anno, ha lo stesso senso e sentimento di un ragazzo che va a prendersi la sua ragazza nelle storie d'amore eterosessuali. E' quel momento topico, ma con la tua migliore amica

NON HO POTUTO FARE A MENO DI NOTARE CHE GRAN PARTE DEGLI ATTORI HA UN BACKGROUND TEATRALE.

Sì.

E' STATA UNA SCELTA DELIBERATA O E' SOLO SUCCESSO SPONTANEAMENTE? 

Amo gli attori di teatro. Amo il teatro. Sono fissata col teatro. Il mio primo amore è stato il teatro e non mi sono mai ripresa. Gli attori veterani in questo film, Lois Smith, Stephen McKinley Henderson, Laurie Metcalf e Tracy Letts, sono persone che ho guardato e ammirato e sulle quali ho letto per anni. Sono i giganti del teatro americano. Avere l'aiuto di Scott Rudin è stata la chiave per accedere ad attori di questo calibro. Ogni volta che vado nel suo ufficio, contemplo tutti i poster alle pareti che rappresentano il meglio del cinema e del teatro, alcune delle mie cose preferite di sempre.  

PARLIAMO UN PO' DELL' ANNO SPECIFICO IN CUI E' AMBIENTATO IL FILM: IL 2002.

La risposta più facile è che non ero interessata a riprendere cellulari smart. Se fai un film sugli adolescenti ora, gran parte della loro vita accade online e non saprei come fare un film su di loro senza riprendere un sacco di schermi.

La risposta più onesta è che volevo fare un film ambientato nel mondo immediatamente dopo l'11 settembre, che credo abbia dato inizio ad un'era interamente nuova che stiamo solo cominciando a comprendere. Il mio obiettivo non era commentare la politca globale o l'economia americana, ma presentarle. Abbiamo vissuto sulla nostra pelle la completa erosione della classe media. Stiamo ancora vivendo all'interno di questo nuovo paesaggio economico. L'invasione dell'Iraq è un ricordo molto vivido per me, anche se ero ancora a scuola quando è successo. E siamo ancora lì oggi, non abbiamo ancora ritirato tutte le nostre truppe. Ero interessata alla guerra moderna trasmessa in TV, alla sua propaganda e al suo teatro. A come l'orrore sia nello stesso tempo a portata di mano ma anche assolutamente gestito da altri e distante.

C'è il terrore della guerra e l'incertezza del mercato del lavoro, e ci sono anche cotte e amicizie. La vita non è divisa per argomenti. Non c'è da una parte la Storia e dall'altra la propria vita personale. Tutto accade insieme.

HA PARLATO BREVEMENTE DI COME L'ICONOGRAFIA E LA NARRATIVA DEL CATTOLICESIMO ABBIA INFLUENZATO IL SUO PUNTO DI VISTA E LEI COME ARTISTA.

COME FIGURA IL CATTOLICESIMO NELLA VITA DI LADY BIRD?

All'inizio del film, nella sequenza dei titoli di testa in Chiesa, le prime parole che vengono pronunciate sono: "Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo." Questo a messa si dice sempre, tutto il tempo, costantemente. Da ragazza adolescente pensi: "Bene, e dove sono io? Non sono né un padre, né un figlio né lo spirito santo." Immagino ci si possa sforzare per essere la Vergine Maria, ma questo sembra essere marginale, non di certo la cosa più importante. E' una sensazione tipo, "Dove mi colloco io in questa struttura patriarcale?" 

Credo che la religione sia narrazione di storie, un modo per creare significato nella vita. Non rispecchiarcisi è un problema. Lady Bird si sta scontrando con questo problema e questo la fa essere molto arrabbiata e critica. 

Il personaggio di Lois Smith presenta però una forma alternativa di cattolicesimo; Sorella Sarah Joans non è invadente né sdolcinata, è solida e affettuosa in modo pratico. E' un osso duro ma è sinceramente interessata alla vita degli studenti. Presenta un'altra possibilità, un'altra maniera di esprimere la fede.

L'idea della grazia, teologicamente parlando, mi affascina molto. Non è una cosa che si possa guadagnare, ti viene donata. Non è perché sei una persona buona che puoi fare esperienza della grazia divina. Il battesimo è un momento di grazia. Si può vedere come un modo per salvare i bambini dall'inferno, ma anche come fare esperienza di amore e misericordia prima ancora di essere in grado di fare qualsiasi cosa per "meritarli". Una definizione di grazia che ho sentito è che è generosa, libera e totalmente inaspettata e immeritata. Lady Bird vive continuamente questo tipo di grazia e il suo percorso la porta all'accettazione.

Lady Bird non è un personaggio che definiremo religioso, e non vive un'esperienza mistica, ma la religione è un'occasione per la sua trasformazione. Il luogo da cui viene e la tradizione in cui è cresciuta le hanno dato sia radici che ali. Alla fine torna in chiesa perché la chiesa è casa, ma non può rimanerci. Può solo andare avanti e accettare i doni che le sono stati dati dicendo "grazie".

CHE RUOLO GIOCANO LE CLASSI SOCIALI NEL FILM? LADY BIRD PROVA CHIARAMENTE VERGOGNA PER IL SUO STATUS SOCIALE. PERCHE' QUESTO E' IMPORTANTE PER IL PESONAGGIO?

Non credo che qualcuno senta mai di avere abbastanza o di essere abbastanza. La particolare fissazione di Lady Bird per la classe sociale è radicata in qualcosa di reale: la sua famiglia sta avendo problemi economici. Inoltre il momento è quello in cui la classe media è schiacciata e la maggior parte delle risorse vengono spostate verso il vertice. In ogni caso, uno dei temi del film è riconoscere la ricchezza della propria vita, comprendere quanto si ha, non quanto poco si ha. In una società iper-capitalistica dove ci sono ricchi e poveri, è difficile connettersi con la sensazione di "abbastanza", ma fa parte del percorso.

Inoltre, quando si tratta di collegare il proprio valore alla condizione economica dei propri genitori credo che per le ragazze sia più difficile che per i ragazzi. I ragazzi hanno subito lo stesso tipo di pressione ma il loro status è dato meno dalle cose, e poi loro hanno sempre avuto la via di fuga dello sport. Se eri bravo in uno sport, eri salvo. La cultura delle ragazze girava intorno a quanto costavano le tue scarpe o a quanto di lusso fosse la tua automobile.

Esibire i propri soldi indossando abiti griffati faceva parte dell'essere una adolescente.  Volevi che le persone sapessero quanto avevi speso per quello che possedevi. Questa è una cosa che Lady Bird trova sgradevole ma che, allo stesso tempo, invidia. 

PERCHE' HA SCELTO DI CONCLUDERE IL FILM A NEW YORK DOVE LADY BIRD E' ANDATA PER IL COLLEGE?

Non credo che le fini siano vere fini e non credo che gli inizi siano veri inizi. Ci si trova sempre a guardare indietro e a impacchettare una storia che sembra sia apparentemente finita. Decollare con l'aereo: questa è una falsa fine e un falso inizio di una nuova storia. La sua vecchia vita non è scomparsa o risolta solo perché Lady Bird sale su un aereo.

C'è un concetto del Quaccherismo al quale ho pensato molto mentre facevo questo film, l'idea di "Way Opening" e anche di "Way Closing", l'apertura e la chiusura di una via. "Way Opening" è la sensazione che i passi successivi ti siano chiari, che dove devi andare sia pensato e progettato per te. "Way Closing" è il contrario. E' guardare indietro da dove si arriva e rendersi conto che le porte sono chiuse. La fine del film è un momento sia di "Way Opening" che di "Way Closing". Non c'è nessun altro posto dove andare se non avanti, dato che non si può mai correre indietro e tornare all'infanzia. Si può solo esprimere il proprio grazie e mettere un piede davanti all'altro verso la propria nuova vita.

BENE. PARLIAMO DI ALCUNI ASPETTI TECNICI DEL FILM. MI RACCONTI DELLA COLLABORAZIONE CON IL DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA SAM LEVY E DI QUALE E' STATO IL VOSTRO OBIETTIVO PER QUANTO RIGUARDA LA FOTOGRAFIA DEL FILM.

Sam Levy ha curato la fotografia di tre film in cui ho recitato, due dei quali ho anche co-sceneggiato, e sono stata incredibilmente fortunata ad averlo come collaboratore. Amo il modo in cui vede il mondo. Abbiamo trascorso ore insieme a guardare fotografie e film, a fare l'elenco delle inquadrature e a parlare di cinema. Tra noi c'era un linguaggio condiviso che viene dall'aver lavorato insieme per anni. Mi fido completamente di lui e lo sento come l'altra metà di me. Tra noi c'è grande sintonia e questo è stato preziosissimo durante la lavorazione del film.  Volevo che ogni inquadratura avesse una specifica struttura e cornice, come un trittico medievale, piuttosto formale. Niente di tremolante o a mano o stile documentario. Abbiamo parlato di avere sempre la sensazione del proscenio, del film che si svolge in una serie di scene centrate come Stazioni della Via Crucis. Ho sempre visto la storia come una sorta di allegoria e volevo che la fotografia rispecchiasse questo.

Volevamo anche che il colore sembrasse il ricordo di un tempo, non il colore vero e reale del mondo. Allo stesso tempo non volevamo abbellirlo troppo. Volevo che Sacramento fosse bella perché ritratta con onestà, così come volevo che i personaggi fossero belli per i loro difetti e non malgrado questi. Abbiamo guardato i dipinti di Wayne Thiebaud e Gregory Kondos perché catturavano il colore, la piattezza e la bellezza peculiari del nord della California. La densità dei colori pastello che usano questi artisti mi ha fatto sempre pensare a casa.

Per avere questo risultato io e Sam Levy abbiamo lavorato a stretto contatto con il nostro colorista, Alex Bickel, che è un vero artista. E' stato con noi dall'inizio e ci ha aiutato a stabilire l'aspetto visivo del film. Abbiamo fatto molti test e molti diversi tentativi per trovare quello giusto. Io ripetevo in continuazione che volevo avere la sensazione che il film fosse "proprio là". Volevo anche sentire sempre l'inquadratura e il medium cinema.

MI RACCONTI DELL'ESPERIENZA DEL MONTAGGIO DEL FILM E DI LAVORARE CON NICK HOUY.

In realtà Nick Houy è arrivato a me attraverso Jen Lame, che aveva montato Frances Ha e Mistress America. Montare è come scrivere di nuovo il film e quando Nick ha inizialmente letto la sceneggiatura ha risposto con osservazioni e note molto attente e dettagliate che sembravano quelle di uno scrittore.  Ha capito il tono che volevamo e cioé che era come una canzone pop di cui capisci che è triste solo quando qualcuno ne fa la cover con un tempo più lento e tu ne ascolti davvero le parole.

Mi piacciono i film che ti sorprendono dopo un po', quelli dove non ti accorgi che stanno tessendo una storia sotto di te. Mike Leigh è uno dei miei cineasti preferiti, e i suoi film hanno questa caratteristica. Nick Houy ha capito la leggerezza che volevo, il modo in cui il film sarebbe stato spumoso ed eccitante come le onde che si infrangono sulla spiaggia ma che poi improvvisamente sarebbe apparsa la risacca e prima di accorgercene, ci saremmo ritrovati in acque molto più profonde di quelle che ci saremmo aspettati.     

C'E' STATO QUALCOSA A CUI TENEVA CHE HA DOVUTO TAGLIARE NEL MONTAGGIO? QUALCOSA CHE DOVEVA SPARIRE?

 

La maggior parte di quello che era nella sceneggiatura è nel film. Dato che ho scritto alcuni altri film e sono stata molto coinvolta nel processo del montaggio, avevo un'idea piuttosto definita di quello che volevamo nella versione finale.  

Ci sono state delle cose, però. Un saluto tra Julie e Lady Bird che ho dovuto togliere perché sembrava che si fossero già salutate. Oppure il discorso che Lady Bird fa per essere eletta rappresentante a scuola che semplicemente non andava bene.  

Per la maggior parte, però, la difficoltà è stata riconoscere che non avrei potuto usare ogni singola fantastica scena che recitavano i miei attori. Mi hanno regalato materiale incredibile in ogni ciak.

OGNI SPAZIO CHE LEI USA NEL FILM HA UNA PERSONALITA' MOLTO DEFINITA. E' TOTALMENTE APPROPRIATO AL PERIODO STORICO ED E' PERFETTAMENTE ADATTO ALLA STORIA. COME SIETE RIUSCITI A OTTENERE QUESTO RISULTATO, LEI E LO SCENOGRAFO CHRIS JONES?

Ho conosciuto Chris Jones quando lavoravo sul film di Mike Mills 20th Century Women. Quel film aveva un mondo molto specifico: Santa Barbara nel 1979. Chris ha fatto un lavoro incredibile creando qualcosa di molto originale. E' sensibile e attento.

Sa il significato di una sedia contro un'altra sedia, se capite cosa voglio dire. Sa che gli oggetti hanno e trasmettono una storia, una psicologia e una personalità. Inoltre Chris è un pittore e perciò ha un senso del colore e dell'emozione del colore molto forte. Ha trattato ogni set come il dipinto di una natura morta, si sarebbe potuto fotografarli ognuno singolarmente e ognuno avrebbe trasmesso molte informazioni e molto sentimento.

I COSTUMI. SONO SENZA PRETESE MA OGNI COSTUME E' INCREDIBILMENTE PRECISO E SI ADATTA PERFETTAMENTE AL PERSONAGGIO.

CI PUO' RACCONTARE DELLA SUA COLLABORAZIONE CON APRIL NAPIER?

Anche April Napier mi è stata raccomandata da Mike Mills. Quando ci siamo incontrate indossavamo gli stessi abiti. Mi è sembrato un segno, se mai esistano i segni.
Le ho dato da guardare degli annuari e insieme abbiamo riesumato vecchie istantanee e vecchie riviste, le solite ricerche. Quello che è stato davvero magico nel suo modo di lavorare è stato il modo in cui ha collaborato con gli attori. Si incontravano da soli e poi mi mostravano quello che avevano scoperto. Lei e Beanie hanno trovato le piccole mollette che Julie porta sui capelli e le sue Skechers bianche. Questo tipo di attenzione ai particolari è quello che io cerco sempre. Per come la vedo io, ogni reparto racconta la storia attraverso il suo particolare medium, e per lei questo era l'abbigliamento. 

E LA COLONNA SONORA? COM'E' STATO LAVORARE CON JON BRION? COSA VOLEVATE OTTENERE CON LA MUSICA?

Jon Brion è il mio musicista/compositore/produttore preferito di tutti i tempi, e lavorare con lui è stato un sogno che diventa realtà. E' una colonna sonora all'antica, melodica, che è esattamente quello che avevo sperato. Non volevo che la colonna sonora fosse di sottofondo o d'ambiente, volevo che fosse molto presente e strutturata, in primo piano all'interno della narrazione. Durante la primissima conversazione che abbiamo avuto lui ha suonato un abbozzo di quello che sarebbe diventato il tema del film. Il tema di Lady Bird, questa melodia discendente e rotolante, che è una caduta e un rimettersi in piedi. Aveva già avuto quest'idea dei legni, che sembravano più delicati degli archi ma ugualmente emozionanti.  

Lui è un nottambulo perciò io volavo a LA e restavo in piedi con lui tutta la notte. Lui cominciava a lavorare intorno alle 10 di sera e finiva intorno alle 6 di mattina. Parlavamo, guardavamo scene del film e poi lui si sedeva al piano e scriveva bellissime melodie. Poi ci fermavamo e parlavamo ancora un po' di cinema, della vita e di tutto. Talvolta gli spiegavo semplicemente un sentimento e lui suonava qualcosa al piano che era esattamente l'equivalente musicale di quel sentimento. Pezzo per pezzo, ha costruito in questo modo la nostra colonna sonora.

LE CANZONI CHE LEI HA SCELTO PER IL FILM RIESCONO A SOTTOLINEARE I RITMI EMOTIVI E COLGONO ANCHE IL PERIODO STORICO. MI RACCONTI DI QUESTE SCELTE E DEL PERCHE' LE HA FATTE. 

Volevo che le canzoni del film riflettessero davvero il gusto degli adolescenti di quel momento e di quel luogo. Non volevo che i personaggi ascoltassero musica che nella realtà non avrebbero nemmeno conosciuto. La musica è il modo in cui gli adolescenti si mettono in connessione con il mondo "là fuori", il modo in cui trovano le parole per la loro libido, la loro paura, il loro desiderio struggente.   

Alcune delle canzoni che sono nel film, erano già scritte nella sceneggiatura, tipo "Hand in My Pocket" di Alanis Morissette e "Crash Into Me" di Dave Matthews.  Alanis perché lei è stata la mia Patti Smith, la mia Kate Bush, la mia Stevie Nicks. Una donna che scriveva i suoi testi e i suoi arrangiamenti e che cantando tirava fuori l'anima da queste canzoni che mi arrivavano dentro così tanto che a me sembrava che le avesse scritte proprio per me. E ho sempre pensato che "Crash" stia lassù, insieme alle canzoni più romantiche mai scritte. Ricordo che la ascoltavo a ripetizione pensando che nessuno mi avrebbe mai baciata. Non conosco nessun'altra canzone che riesce a entrare in contatto così profondamente con il desiderio degli adolescenti. "Cry Me a River" di Justin Timberlake rappresenta il passaggio 2002–03 ed è tanto sexy e aggressiva e di quel preciso momento.  

Spesso nei film ambientati in un certo momento storico, la musica e gli arredi sono tutti di quell'anno esatto. Se si svolge nel 1955 improvvisamente ogni automobile sulla strada sarà del 1955, ma non è così che va il mondo. Ci sono auto anche del 1951. Non tutte le cose saranno le più recenti e ultime. Lo stesso vale per la musica – le hit degli anni '90 si sentivano ancora alla radio.

Merrily We Roll Along è il mio musical preferito. Io spero che Lady Bird dia al pubblico un po' delle emozioni che ho provato io guardando Merrily di Sondheim per la prima volta. Quella sensazione del tempo che scivola via, del futuro che irrompe nel presente, dei legami dell'infanzia che continuano a vivere solo nel ricordo. E' doloroso, bello e fuggevole; è tutto quello che cerco sempre nell'arte.  

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STREAMING VOD, SVOD E TVOD:
Lady Bird disponibile in Digitale da giovedì 14 Giugno 2018 e in DVD da mercoledì 20 Giugno 2018
info: 01/03/2018.


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