Poster Pompei. Eros e mito

Pompei. Eros e mito (2021)

Pompei. Eros e mito
Locandina Pompei. Eros e mito
Pompei. Eros e mito è un film del 2021 prodotto in Italia, di genere Documentario e Drammatico diretto da Pappi Corsicato. Il cast include Isabella Rossellini, Lorenzo Lancellotti, Sara Matteucci, Allegra Fiore, Maria Sole Fiore, Lara Sole Fasoli, Simone Borrelli, Sebastiano Pigazzi, Matteo Oscar Giuggioli, Gabriel Hunt, Alessandro Gaio, Riccardo William Ciccarelli. In Italia, esce al cinema lunedì 29 Novembre 2021 distribuito da Nexo Digital.

Un viaggio cinematografico tra arte e mistero con la partecipazione straordinaria di Isabella Rossellini.

Con quattro milioni di visitatori all'anno provenienti da ogni parte del globo, Pompei è il sito archeologico più famoso al mondo, un luogo unico, una città perduta e ritrovata, animata nel corso dei secoli da passioni violente e dotata di un estro e una vitalità straordinari. I giochi di potere, i legami amorosi, l'ambizione smodata e il genio creativo si percepivano per le strade, si respiravano nei templi e si possono ammirare ancora oggi negli affreschi, nelle rovine, nei reperti sopravvissuti alla drammatica eruzione del 79 d.C.

POMPEI. EROS E MITO diretto da Pappi Corsicato è un viaggio che guida lo spettatore indietro nel tempo di duemila anni. Il film mette a nudo i miti e i personaggi che hanno contribuito a rendere immortale questo sito archeologico unico al mondo che l'UNESCO ha inserito nella lista dei siti Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Dalla storia d'amore tra Bacco e Arianna nella Villa dei Misteri al rapporto ambiguo tra Leda e il Cigno, dalle lotte gladiatorie sino alla disperata ricerca dell'immortalità di Poppea Sabina (seconda moglie dell'imperatore Nerone), il docu-film mette in scena e analizza anche i lati meno noti e più segreti della città. Gli stessi che nel XVIII secolo portarono la Chiesa Cattolica a nascondere alcuni dei reperti più scandalosi e scabrosi recuperati duranti gli scavi.

A condurre attraverso le strade di Pompei, in veste di narratrice, è Isabella Rossellini. La sua presenza e la sua voce accompagnano gli spettatori in un percorso elegante e serrato che mostra come i miti e le opere ritrovate abbiano ammaliato e influenzato artisti come Pablo Picasso e Wolfgang Amadeus Mozart. Arricchiscono il percorso tra storia e arte anche le rievocazioni dei miti in chiave contemporanea ideate da Pappi Corsicato: Bacco, Arianna, Teseo, Leda, solo per citarne alcuni, indossano abiti moderni e sono sospesi in un tempo che appartiene sia al passato che al presente, per mostrare quanto l'eredità di Pompei sia ancor oggi una continua fonte di ispirazione artistica.

Era il 1748 quando re Carlo III di Borbone promosse i primi scavi ufficiali a Pompei a seguito dei primi ritrovamenti della vicina Ercolano. Fu da quel momento che cominciarono a riemergere con sempre maggior chiarezza i dettagli della catastrofe del 79 d.C., anno in cui il Vesuvio seppellì intere città, tra cui Pompei ed Ercolano, e tutto il territorio circostante. Nel corso degli scavi di Pompei sono stati rinvenuti tesori, statue, affreschi, mosaici, reperti di vita quotidiana, ma anche ville e abitazioni private che ancor oggi raccontano la vita di una città vivace, con giardini, fontane e imponenti apparati decorativi. Proprio lungo queste antiche vie e grazie alle opere conservate al MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che Pompei. Eros e mito dà modo di conoscere la vita degli abitanti di Pompei prima dell'eruzione. Attenzione particolare viene dedicata nel docufilm al Gabinetto Segreto del MANN, istituito dai Borbone per custodire i reperti più "scandalosi" ed esplicitamente erotici.

Le storie che vengono esplorate nel docufilm sono quelle di uomini e donne di cui restano tracce concrete perché quando il flusso piroclastico ad altissima temperatura che investì Pompei ne provocò la morte istantanea per shock termico, i corpi delle vittime rimasero nella posizione in cui si trovavano lasciando la propria impronta dopo la decomposizione. A partire dalla seconda metà dell'Ottocento, poco più di un centinaio di calchi sono stati realizzati da queste impronte, ispirando poeti e artisti, tra cui lo stesso Roberto Rossellini, che dedicò alla scoperta di alcuni calchi una celebre scena del "Viaggio in Italia".

Tra gli interventi del film quelli di Massimo Osanna, Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei dal 2014 al 2020; Andrew Wallace-Hadrill, Professore Emerito di Studi Classici, Università di Cambridge; Catharine Edwards, Professore di Studi Classici e Storia Antica – Birkbeck, Università di Londra; Darius Arya, Direttore American Institute for Roman Culture; Ellen O'Gorman, Professore Associato di Studi Classici, Università di Bristol.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: lunedì 29 Novembre 2021
Uscita in Italia: 29, 30 Novembre e 1 Dicembre 2021 al Cinema
Genere: Documentario, Drammatico
Nazione: Italia - 2021
Durata: N.d.
Formato: Colore
Produzione: Sky, Ballandi, Nexo Digital, Parco Archeologico di Pompei (in collaborazione e con il contributo scientifico del), MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli (con la partecipazione del)
Distribuzione: Nexo Digital

Immagini

[Schermo Intero]

Curiosità

La colonna sonora originale di "Pompei. Eros e mito" (titolo internazionale: "Pompeii. Sin city"), distribuita su etichetta Nexo Digital/Sony Classical, è firmata dal compositore e pianista Remo Anzovino.

Pompei. Eros e mito di Pappi Corsicato è prodotto Sky, Ballandi e Nexo Digital, in collaborazione e con il contributo scientifico del Parco Archeologico di Pompei e con la partecipazione del MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Il film è stato distribuito la prima volta in Italia il 29, 30 Novembre e 1 Dicembre 2021 al Cinema come parte del progetto "La Grande Arte al Cinema" di Nexo Digital.  

Note di Isabella Rosellini: "Questo film lo abbiamo girato proprio qualche giorno, qualche settimana, prima del lockdown. Ho accettato subito. Del resto, come rinunciare a Pompei? Lavorare con una troupe a un film è sempre l'occasione per riscoprire dei luoghi che ovviamente già conoscevo ma che si conoscono meglio girando un film. Adoro il cinema di Pappi Corsicato, la sua ironia, il suo stile, la sua classe. Quando mi ha proposto questo film, ho capito che sarebbe stato un nuovo punto di vista su Pompei".

NOTE DI REGIA – Pappi Corsicato 

Pompei è un luogo che fa parte dell'immaginario collettivo non solo di noi italiani ma di tutto il mondo. Il cinema e la fotografia lo hanno raccontato così tante volte che il rischio di cadere in cliché è alto. È per questa ragione che ho deciso di rappresentare Pompei come un'entità dotata di vita propria, un essere pulsante che continua, dopo 2.000 anni, a essere una fonte continua di ispirazione e di scoperta. Insieme agli autori abbiamo quindi scelto di raccontare le storie che rendono ancora viva Pompei, tra mito e realtà. A un primo sguardo il mito e la città stessa di Pompei sembrano fermi nel tempo, cristallizzati nella loro essenza mentre, andandoli ad osservare più da vicino, ci rendiamo conto che sono in continuo movimento. Come possiamo vedere dagli affreschi, il mito greco è stato reinterpretato dai romani e successivamente, è stato rielaborato anche dagli artisti che hanno visitato Pompei dopo la sua riscoperta. Allo stesso modo, i miti da me messi in scena non sono delle rievocazioni puntuali dei racconti antichi quanto una mia rilettura in chiave contemporanea: i miei Bacco, Arianna, Teseo e Leda, solo per citarne alcuni, vestono abiti Prada dai tagli lineari e i colori sgargianti e sono sospesi in un tempo che appartiene sia al passato che al presente. I gladiatori romani, che accendevano le passioni dei pompeiani e delle pompeiane, sono degli odierni giocatori di football americano che, con i pettorali in vista, si dilettano in una boscaglia inviolata. Due giovani fanciulli che si rincorrono nel bosco del Cratere degli Astroni e si addormentano accoccolati l'uno all'altro sono la coppia il cui calco è conservato nel Parco Archeologico di Pompei e che i recenti esami hanno confermato essere due uomini: fratelli, padre e figlio, amanti? Per l'ambientazione dei re-enactment ho preferito optare per dei luoghi naturali, privi dell'intervento umano, al fine di restituire il senso di uno spazio vergine e primordiale, quasi atemporale. Ho girato alcune scene nella riserva naturale del cratere degli Astroni, un vulcano spento che oggi ospita un fitto bosco e un lago, mentre per le altre ho scelto il bosco vulcanico nella Valle dell'Inferno e naturalmente, la bocca del Vesuvio, altro grande protagonista di questa storia. Per le riprese a Pompei ho fatto un ampio uso di droni per riuscire a mostrare la maestosità architettonica del sito e ho girato tra i vicoli e nelle domus della città per enfatizzare le geometrie del luogo, i vivaci colori degli affreschi e i sontuosi giardini, dedicati all'otium. Pompei è anche il set dove ho effettuato le riprese con la nostra host, Isabella Rossellini, che tiene le fila del racconto aggirandosi tra i resti del tempio di Iside, del Tempio di Giove e delle Terme del Foro, solo per citarne i principali. Le interviste agli esperti, invece, sono ambientate in un teatro di posa, dove ho ricreato uno sfondo nero e optato per delle inquadrature da diverse angolazioni: dall'alto, dal basso, laterali ma mai frontali, per evitare la classica postura da documentario. Durante i loro interventi faccio un ampio uso dei dettagli – mani, labbra, movimenti – per mostrare il loro lato più intimo e umano. Anche con Isabella Rossellini ho preferito evitare primi piani in camera ma favorire delle inquadrature che dessero allo spettatore la sensazione di aggirarsi, insieme a lei, tra le vestigia di questa antica città.

GLI INTERVISTATI

MASSIMO OSANNA
Massimo Osanna è stato Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei dal 2014 al 2020.
È stato Soprintendente per i Beni Archeologici della Basilicata, professore ordinario di Archeologia Classica nonché direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell'Università degli Studi della Basilicata, Directeur d'étude a l'École Pratique des Hautes Etudes di Parigi, professore di Archeologia Classica presso l'Archäologisches Institut dell'Università di Heidelberg e Visiting Professor all' École Normale Supérieure di Parigi. Ha diretto e co-diretto numerosi progetti di archeologia e di ricerche sul campo in Italia e all'estero. È stato relatore, promotore ed organizzatore di numerosi convegni scientifici e mostre nazionali ed internazionali. Esperto per la valutazione di pubblicazioni per numerose riviste e collane nazionali ed estere. Parla inglese, greco moderno, francese, spagnolo e tedesco. Ha ricevuto i seguenti riconoscimenti: Premio Capo d'Orlando Management culturale 2018, Premio GreenCare 2018 dell'Unione Industriali di Napoli, Premio Carlo Pisacane 2018, Premio Masaniello Napoletani Protagonisti 2018, Premio Matilde Serao 2017, Premio Guido Dorso sezione cultura 2016, Premio Lonardi Buontempo 2016, Premio Lucani Insigni 2015. È un influente divulgatore culturale, molto apprezzato anche sui social media come Instagram dove è seguito da oltre 20mila utenti. Ha pubblicato per la Casa Editrice Rizzoli il volume Pompei. Il tempo ritrovato. Le nuove scoperte (2019), tradotto in francese Les nouvelles heures de Pompéi dalla casa editrice Flammarion.

ANDREW WALLACE-HADRILL
Andrew Wallace-Hadrill è uno storico specializzato in società e cultura Romana, appassionato di archeologia e di letteratura antica. Laureato ad Oxford, ha insegnato nelle università di Cambridge, Leicester e Reading. Dal 1995 al 2009 è stato il Direttore della British School di Roma e ha condotto progetti sia a Pompei che a Ercolano. L'interesse per la vita domestica nei tempi antichi ha dato origine al suo libro Houses and Society in Pompeii and Herculaneum, mentre dopo aver partecipato ad un grande progetto di conservazione ad Ercolano, supportato dal Packard Humanities Institute, ha pubblicato Ercolano. Passato e Futuro. Wallace-Hadrill è particolarmente affascinato dai cambiamenti dell'identità culturale romana, tema del suo primo libro Svetonio, sull'omonimo biografo romano e delle sue opere successive Rome's Cultural Revolution e Augustan Rome. Dal 2009 al 2013 ha ricoperto il ruolo di Master presso il Sidney Sussex College di Cambridge e dal 2012 al 2016 è stato il Direttore del centro di ricerca della Facoltà di Studi Classici di Cambridge. Oggi è Capo Ricercatore di un progetto quinquennale su 'Gli effetti della Città Antica' finanziato dall' European Research Council. Ha partecipato a diversi documentari TV sull'Antica Roma, ha presentato 'The Other Pompeii: Life and Death in Herculaneum' (L'altra Pompei: vita e morte a Ercolano) e altri due programmi sulla nascita di Atene e Roma.

CATHARINE EDWARDS
Docente di Storia Antica e Classica alla Birkbeck – Università di Londra, Catharine Edwards è particolarmente affascinata dalla cultura della Roma Imperiale e dalla letteratura romana in prosa, soprattutto dagli scritti di Seneca. Ha pubblicato diversi libri quali The Politics of Immorality in ancient Rome (La politica dell'immoralità nell'antica Roma), Writing Rome (Gli scrittori di Roma) e Death in ancient Rome (Morte nell'antica Roma). Insieme allo storico Greg Woolf ha pubblicato Rome the Cosmopolis (Roma, città cosmopolita).  Ha tradotto in inglese De Vita Caesarum di Svetonio per la collana Classics dell'Oxford World e recentemente ha pubblicato una selezione di lettere di Seneca. Per BBC Four ha presentato la serie TV Mother, murderers and mistresses: empresses of ancient Rome (Madri, assassine e amanti: le imperatrici dell'antica Roma) ed è ospite fissa nel programma radiofonico In our time della BBC Radio 4. Dal 2015 al 2018 è stata la Presidente della 'Società per la promozione degli studi romani', di cui oggi ricopre il ruolo di vice-presidente.

DARIUS ARYA
Archeologo, docente, presentatore di documentari, Darius Arya si trova a suo agio in cattedra, davanti a una telecamera o tra gli scavi. Nato nel 1971 a Buffalo, nello Stato di New York, Arya è cresciuto a Huntington, in West Virginia. Nel 1989 si è diplomato alla Phillips Exeter Academy, nel New Hampshire e nel 1993 si è laureato all'Università della Pennsylvania. Ha ha conseguito un Master of Arts all'Intercollegiate Center for Classical Studies di Roma e un Ph.D. all'Università del Texas di Austin. È inoltre Fulbright Scholar e Fellow FAAR'00 all'American Academy di Roma; ha insegnato negli Stati Uniti e condotto diversi scavi archeologici in Italia, come al Foro Romano e ad Ostia Antica. Arya vive a Roma e dal 2002 è Executive Director dell'American Institute for Roman Culture, un'organizzazione no-profit che si occupa della promozione e della tutela del patrimonio culturale di Roma attraverso programmi didattici, campagne di sensibilizzazione, attività di restauro, produzioni video e social media. Negli Stati Uniti ha partecipato – in qualità di docente, esperto e presentatore – a diversi documentari per Discovery, History Channel, National Geographic e PBS, mentre in Europa ha collaborato con la BBC e Channel 4 e condotto il programma 'Under Italy' su Rai5. È stato spesso intervistato in qualità di storico e archeologo ed è apparso alla CNN, alla BBC, sul Time e sul Guardian.
Nel 2017 Arya è stato insignito del premio Periscoper of the Year degli Shorty Awards per avere reso la diretta streaming uno strumento didattico e aver lanciato la sua prima serie di podcast 'Darius Arya Digs'.

ELLEN O'GORMAN
Ellen O'Gorman è Senior Lecturer in Studi Classici all'Università di Bristol. È specializzata in politica e cultura della Roma Imperiale, con un interesse particolare sul modo in cui gli antichi romani si relazionavano con chi aveva potere e autorità su di loro. Ha pubblicato due libri sullo storico romano Tacito, il più recente dei quali si intitola Tacitus' History of Politically Effective Speech: Truth to Power, oltre a molti articoli sulla letteratura della Roma Repubblicana e Imperiale – storia, epica e satira – concentrandosi su come i Romani fossero in grado di dare rilievo al proprio passato.
Insieme alla ricercatrice Vanda Zajko ha pubblicato Classical Myth and Psychoanalysis: Ancient and Modern Stories of the Self. A suo nome ha inoltre firmato degli articoli sull'interpretazione psicoanalitica della storia e della cultura romana, in particolare sulla comprensione della violenza romana. È Direttrice dell'Istituto sulla Tradizione greca, romana e classica dell'Università di Bristol, dove porta avanti dei progetti sul ruolo dell'antichità greca e romana in un mondo moderno in rapido cambiamento.


extra dal pressbook del film

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