Renfield (2023)

Renfield
Locandina Renfield
Renfield è un film del 2023 prodotto in USA, di genere Horror e Commedia diretto da Chris McKay. Il film dura circa 93 minuti. Basato su un'idea originale di Robert Kirkman, creatore di The Walking Dead e di Invincible. Il cast include Nicholas Hoult, Nicolas Cage, Awkwafina, Ben Schwartz, Adrian Martinez. In Italia, esce al cinema giovedì 25 Maggio 2023 distribuito da Universal Pictures. Disponibile in homevideo in Digitale da giovedì 27 Luglio 2023.

Il male non sarebbe eterno senza un piccolo aiuto.
Renfield, il tormentato aiutante del boss più narcisista della storia, Dracula, è costretto a procurare le vittime del suo padrone ed a eseguire ogni suo ordine, per quanto spregevole. Ma ora, dopo secoli di servitù, Renfield è pronto a scoprire se c’è una vita al di fuori dell’ombra del Principe delle Tenebre. Se solo riuscisse a capire come porre fine alla sua codipendenza…

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 25 Maggio 2023
Uscita in Italia: 25 Maggio 2023 al Cinema; 27 Luglio 2023 in TVOD
Data di Uscita USA: venerdì 14 Aprile 2023
Genere: Horror, Commedia
Nazione: USA - 2023
Durata: 93 minuti
Formato: Colore
Produzione: Skybound Entertainment
Distribuzione: Universal Pictures
Soggetto:
Basato su un'idea originale di Robert Kirkman, creatore di The Walking Dead e di Invincible.
Classificazioni per età: ITA: 14+ (MIC)
In HomeVideo: in Digitale da giovedì 27 Luglio 2023

Cast e personaggi

Regia: Chris McKay
Sceneggiatura: Ryan Ridley
Musiche: Marco Beltrami
Fotografia: Mitchell Amundsen
Scenografia: Alec Hammond
Montaggio: Zene Baker, Ryan Folsey, Giancarlo Ganziano
Costumi: Lisa Lovaas

Cast Artistico e Ruoli:



Produttori:
Robert Kirkman (Produttore), David Alpert (Produttore), Bryan Furst (Produttore), Sean Furst (Produttore), Chris McKay (Produttore), Samantha Nisenboim (Produttore esecutivo)

Recensioni redazione

Renfield, recensione della commedia action-horror con Nicholas Hoult e Nicolas Cage
Renfield, recensione della commedia action-horror con Nicholas Hoult e Nicolas Cage
Matilde Capozio, voto 5/10
Renfield è il fedele servitore del Conte Dracula, apparso per la prima volta nel romanzo di Bram Stoker, qui protagonista di un horror comico in chiave contemporanea.

Immagini

[Schermo Intero]

Gli Antefatti

A volte, il tuo capo può essere un vero mostro. Nella fattispecie, R.M. Renfield lavora letteralmente per uno dei mostri più famosi di tutti i tempi.
Una versione totalmente originale della mitologia dei vampiri, Renfield è interpretto da Nicholas Hoult nei panni del triste e perennemente maltrattato scagnozzo di Dracula (Nicolas Cage) che, dopo aver diligentemente servito il suo padrone sfruttatore per decenni, è in preda a una vera e propria crisi esistenziale. Di fatto non è più disposto a eseguire gli ordini di Dracula, ma non ha idea di come cavarsela da solo.
Le cose cambiano quando incontra Rebecca (Awkwafina) una poliziotta di New Orleans di sani principi ma con alcuni problemi irrisolti, che è determinata a far cadere la più potente famiglia criminale della città, guidata da Bellafrancesca Lobo (Shohreh Aghdashloo) e suo figlio Tedward (Ben Schwartz). Ispirato dalla volontà di Rebecca di difendere ciò che è giusto, Renfield inizia a immaginare un futuro migliore per sé stesso, lontano dal faticoso lavoro notturno, per godersi di nuovo una passeggiata tra i vivi.
La premessa è nata da un’idea del prolifico scrittore-produttore Robert Kirkman, meglio conosciuto come il creatore della lunga serie televisiva di successo The Walking Dead e della fortunata serie animata Invincible. “Robert pensava all’idea di deviare dalla storia convenzionale di Dracula, che racconta le origini di Dracula o cosa gli è accaduto in seguito ad un determinato evento”, afferma il produttore David Alpert, socio di Kirkman alla Skybound Entertainment. “Robert ha posto la domanda: ‘E se raccontassimo la storia di Dracula vista da qualcuno che vive nella sua orbita?’ “.
Renfield era il candidato più ovvio. Le origini di questo personaggio sono nelle pagine del classico Dracula di Bram Stoker pubblicato nel 1897, rappresentato come un detenuto in un manicomio inglese che si ciba di mosche, ragni, uccelli e altre creature per trarre la loro “forza vitale”, e raggiungere una sorta di immortalità. Inoltre, è apparso nell’adattamento cinematografico del regista Tod Browning del 1931 di quel leggendario romanzo, con Bela Lugosi nei panni dell’aristocratico vampiro e Dwight Frye nei panni del disturbato Renfield. Decenni dopo, il musicista e attore Tom Waits ha assunto il ruolo nel travolgente Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola, che vedeva Gary Oldman nei panni del mitico vampiro.
Entusiasta di mettere la storia già nota al centro della sua narrativa, Kirkman ha scritto una seconda sceneggiatura per Renfield, incentrata sulle dinamiche tossiche tra Dracula e Renfield, mescolando magnificamente la black comedy con il caos di un film horror allegramente esagerato. “Abbiamo esaminato la relazione di codipendenza per eccellenza, ovvero quella tra Renfield e il supremo narcisista, Dracula”, afferma Alpert. “Nel momento in cui la storia viene inquadrata in termini di psicologia popolare, le persone guardandola, ridono”.
Dato il programma impegnativo optato da Kirkman tuttavia, lui, Alpert e gli altri produttori del film Bryan Furst e Sean Furst, si sono presto resi conto che avrebbero dovuto trovare un altro scrittore per dare corpo alla sceneggiatura. Nel dicembre del 2018, Kirkman ha sottoposto la sua idea allo sceneggiatore Ryan Ridley, il quale ha prontamente risposto: “Questo è esattamente il tipo di film che desideravo scrivere”, afferma Ridley. “Era da un po’ che cercavo di scrivere una commedia d’azione di genere. All’improvviso, mi è stata servita su un piatto d’argento da Robert”.
Ridley ha tratto l’oro del film dal concetto acutamente divertente di Kirkman, radicato nel viaggio personale molto caotico di Renfield verso la redenzione. Ma il film richiedeva un regista che potesse navigare ingegnosamente in questo materiale, per massimizzare sia l’elemento umoristico che l’horror. Il regista Chris McKay era in cima alla lista.
La sensibilità comica di McKay era perfetta per il progetto, e combaciava perfettamente con i suoi interessi di fan accanito dell’horror. “La sceneggiatura di Ryan Ridley era molto divertente; non si è presa troppo sul serio”, afferma McKay. “Era folle ed esagerata, e Renfield mi faceva molta pena. Sembrava un ottimo modo per entrare in un film di Dracula. Inoltre, sono un grande appassionato delle opere dell’illustratore Basil Gogos, come L’Uomo Lupo, La Mummia, Frankenstein e Dracula apparse nella rivista Famous Monsters, tra le altre. Erano illuminate in modo sgargiante e con colori incredibilmente saturi, e ho sempre voluto fare un film che avesse l’aspetto di quei dipinti… quindi sembrava giunta l’opportunità di trasformare quella visione in realtà”.
La produttrice Samantha Nisenboim ha visto il potenziale del progetto e la commovente verità al centro di esso. “Renfield pensa di non contare nulla senza Dracula, che lo definisce e dà significato al suo mondo, conferendogli una sorta di potere”, dice la Nisenboim. “Nel corso di questo film, ha la possibilità di ritrovare sé stesso, ed è facile stare dalla parte di chi è alla ricerca di un posto nel mondo, sapendo di valere. Credo che a volte siamo tutti particolarmente severi con noi stessi. L’idea che passa del “io valgo” è un grande messaggio”.
All’inizio del processo, McKay ha avuto un’idea geniale su come avrebbe potuto aprire Renfield, collegandosi ai classici sui vampiri della Universal, a cominciare dal Dracula in bianco e nero di Browning. “Avevamo bisogno di alcuni retroscena sul loro rapporto, e volevo agganciarmi all’originale Dracula e a Bela Lugosi”, dice McKay. Quale modo migliore per collegare i retroscena della relazione del nostro eroe con Dracula, inserendoli direttamente nel film originale di Dracula del 1931? Abbiamo girato molto di più di quel che appare nel finale del film originale. Nicolas Cage e Nicholas Hoult hanno interpretato quasi tutte le battute dell’incontro iniziale tra Lugosi e Dwight Frye. Gli attori e il team addetto agli effetti visivi hanno fatto un lavoro incredibile, ricreando quei momenti del classico Dracula”.

I Personaggi

Renfield (Nicholas Hoult)
Dopo più di un secolo di servitù, Renfield desidera ardentemente allontanarsi dall’onnipotente Dracula, ma il vampiro non ha intenzione di permettere a Renfield di andarsene liberamente. In questa condizione Renfield si sente in gran parte senza speranza e infelice. Il ruolo è interpretato dal candidato agli Emmy, Nicholas Hoult. “Nick Hoult è un attore che mi è sempre piaciuto molto”, dice il regista Chris McKay. “Sono stato davvero felice del fatto che abbia accettato la parte, perché onestamente non avrei immaginato il film senza di lui. È un gran lavoratore; si butta a capofitto in tutto. Ed è particolarmente sveglio e divertente. Nick non ha ego e vuole solo divertirsi. È super rispettoso riguardo alla sceneggiatura ed ai personaggi. È il miglior partner con cui girare un film”.
Hoult si è subito concentrato sul nucleo emotivo dello suo personaggio. “Renfield è semplicemente esausto della prospettiva di continuare a fare il lavoro sporco di Dracula”, dice Hoult. “È sfinito, abbattuto e cerca una via di fuga o una sorta di scintilla per tornare ad una vita normale, e a ciò che gli manca. È una relazione tossica quella tra Renfield e Dracula: avendo passato così tanti anni insieme si conoscono perfettamente, sanno come provocarsi o mettersi l’uno contro l’altro”.
Renfield trova finalmente la motivazione per rompere questa relazione tossica con Dracula (Nicolas Cage), quando incontra la poliziotta di New Orleans, Rebecca (Awkwafina). Renfield è ispirato dall’impavidità di Rebecca e dalla sua forte bussola morale, quindi inizia esitante a cercare di scrollarsi di dosso il suo malessere manifesto, nella speranza di lasciarsi alle spalle il passato e ricongiungersi al mondo dei vivi. È un’impresa difficile che richiede il dover scendere a patti con alcune verità scomode… e consumare un sacco di insetti inquietanti.
Per i realizzatori, la portata ed il fascino di Hoult lo hanno reso il candidato ideale per il ritratto di Renfield. “Ci sono molte ‘barriere d’ingresso’ per innamorarsi di Renfield, che mangia insetti e uccide persone”, afferma il produttore Bryan Furst. “Eppure Nick è così accattivante e attraente che si fa amare dal pubblico, nonostante quello che esteriormente sembrerebbe un comportamento spregevole”.
Hoult è uno degli attori più versatili della sua generazione, protagonista di blockbuster di genere su larga scala come X-Men: Giorni di un futuro passato e Mad Max: Fury Road, oltre a gemme indipendenti come l’insolita storia d’amore sugli zombi Warm Bodies e, più recentemente, la satira horror The Menu. La sua versatilità è più visibile nel suo ruolo nominato agli Emmy in The Great, in cui interpreta il viziato, narcisista, sociopatico (ma stranamente accattivante) imperatore uomo-bambino russo, Peter. La dualità che Hoult abbraccia in quel ruolo – di essere sia amabile che ripugnante – è tanto impavida quanto rara, e lo ha reso l’artista ideale per il ruolo di Renfield.
Per prepararsi a interpretare la parte, Hoult ha letto Dracula di Stoker e ha guardato il film del 1931 per cogliere le sfumature dell’affascinante interpretazione di Dwight Frye. “Ho rubato quello che potevo”, dice Hoult. “Ho cercato di condire la mia performance con piccoli accenni a ciò che è venuto prima anche se, ovviamente, il tono di questo film è più vicino ad una commedia d’azione, con un’interpretazione in chiave moderna del personaggio. E questo mi ha lasciato molta libertà per il ruolo”.
Hoult si è altresì sottoposto ad un intenso allenamento per il combattimento previsto per la parte, in modo da poter eseguire più facilmente il lavoro acrobatico richiesto. Ciò per cui non poteva necessariamente prepararsi era il numero di insetti che avrebbe dovuto consumare. Fortunatamente per Hoult, per la maggior parte erano dolciumi del reparto oggetti di scena, anche se ha assaggiato vari gusti di grilli essiccati, e almeno un vero insetto. “Hanno realizzato degli scarafaggi al caramello, quindi fortunatamente non ho dovuto mangiare quelli veri”, dice Hoult. “Non consiglierei la dorifora”, dice Hoult. “Ha un sapore pessimo”.

Dracula (Nicolas Cage)
Pochi sono gli attori che si impegnano in un ruolo come il premio Oscar® Nicolas Cage, e la sua presenza fuori misura lo ha reso una scelta ovvia per interpretare il ruolo iconico di Dracula. Per non parlare del fatto che in precedenza, agli esordi della sua carriera, aveva già manifestato le sue qualità di vampiro nel cult del 1988, Stress da vampiro.
Quando Cage ha letto per la prima volta la sceneggiatura di Renfield, è rimasto impressionato dall’originalità della premessa. “Ho trovato molto interessante questo nuovo approccio alla trama, che ci avrebbe dato la possibilità di rifarci al tono che ho molto apprezzato del film Un lupo mannaro americano a Londra“, dice Cage. “Se riesci a fondere la commedia con l’ horror, il risultato è qualcosa di molto speciale e delizioso”.
Fin dall’inizio Cage si è completamente dedicato ad ottenere la migliore incarnazione del Principe delle Tenebre, e ha arricchito il processo di realizzazione del film fin dal primo giorno. “Nick ha iniziato subito a lavorare sul personaggio e sulla voce”, afferma Chris McKay. “Abbiamo effettuato via Zoom delle chiamate con sue improvvisazioni, dove provava a fare le battute ed impostare la voce. È un attore fantastico e di grande ispirazione per gli altri”.
Il rapporto di Cage con il personaggio di Dracula risale ai tempi della sua infanzia, quando suo padre August Coppola, proiettava film in 35 mm in bianco e nero su uno schermo nel salotto di casa. Tra questi c’era il rivoluzionario muto Nosferatu del 1929, un adattamento non ufficiale del libro di Bram Stoker, dove Max Schreck indossa i panni del sinistro vampiro Conte Orlok. La raccapricciante creatura con la testa calva e le unghie lunghe simili ad artigli è rimasta impressa nella memoria di Cage. “Lascia che ti dica una cosa: quando vedi quel film all’età di appena 5 anni, con lui che fa cose folli, con quegli occhi e quelle dita, ti rimane un segno indelebile”, afferma Cage.
Per interpretare Dracula in Renfield, Cage ha tratto ispirazione dal passato: Schreck è stato un’influenza, così come l’imponente attore inglese Christopher Lee, che ha recitato in molti film di Dracula prodotti dalla londinese Hammer Films, a cominciare da Dracula il vampiro del 1958. Cage in aggiunta, ha apprezzato la vulnerabilità dell’interpretazione di Gary Oldman del personaggio in Dracula di Bram Stoker del 1992, diretto da suo zio Francis Ford Coppola. Ma la sua influenza più diretta è arrivata da una relazione familiare ancora più stretta. “Mio padre era un uomo molto elegante che parlava con un accento medio-atlantico ed era incredibilmente intelligente”, dice Cage. “Si è sempre ritenuto l’uomo più intelligente di tutti. Quindi, ho pensato che proprio papà sarebbe stato un buon modello per questo personaggio”.
Inoltre, Cage ha guardato alle relazioni notoriamente tossiche dei film classici, inclusa quella tra la seducente e provocatrice Mrs. Robinson di Anne Bancroft e il disinteressato Benjamin Braddock di Dustin Hoffman in Il laureato di Mike Nichols, ma ha incanalato i suoi punti di ispirazione in qualcosa di nuovo e del tutto originale. “La voce di Anne, così come tutte le influenze che ho assorbito, le ho filtrate e le ho fatte mie”, dice Cage.
Per l’attore, la sfida consisteva nell’attingere alla complicata dinamica tra il suo personaggio e quello di Hoult, trovando le sfumature del loro rapporto rimanendo fedele sia ai momenti di terrore che a quelli comici. “L’argomento in sé non è divertente, è inquietante”, afferma Cage. “Ma alla radice c’è una sorta di affetto. Ci sono momenti in cui guardo Nick Hoult e penso ‘Oh, questo è praticamente mio figlio’. E poi ci sono momenti in cui lo maltratto. È il lato oscuro delle relazioni umane che esploriamo in questo progetto. Non è un argomento facile da affrontare e certamente, volendogli dare un tocco di commedia, diventa ancora più complicato”.

Rebecca (Awkwafina)
All’inizio del film, Renfield potrebbe rimanere intrappolato in una relazione tossica, ma è decisivo l’incontro con la poliziotta di New Orleans, Rebecca, che già di suo ha altri problemi da affrontare. Il ruolo è interpretato da Awkwafina, nota per il suo lavoro in film acclamati come Crazy & Rich, The Farewell – Una bugia buona, Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli della Marvel, nonché la sua serie TV, Awkwafina è Nora del Queens.
Rebecca, dopo aver tragicamente perso suo padre a causa dell’organizzazione criminale  della famiglia Lobo – una morte che è rimasta impunita e non vendicata – la reputazione di Rebecca nella polizia ha subito un duro colpo, dovuto ai suoi problemi di rabbia incontrollata, e si è allontanata dalla sorella agente dell’FBI di successo, Kate (Camille Chen di Game Night – Indovina chi muore stasera). Pur laureata a Quantico, Rebecca ora è costretta a lavorare bloccata nel traffico con un collega ben intenzionato, anche se un po’ ottuso, Chris (Adrian Martinez).
“Quando Rebecca incontra Renfield, si trova in un momento in cui ha bisogno di risolvere i propri problemi, credo, nello stesso modo in cui lo fa lui”, dice Awkwafina. “Sono in un percorso di riconciliazione con il passato. Alla fine, Rebecca vuole comportarsi bene con sua sorella: non vuole essere una persona dai cattivi istinti o che reagisce per rabbia. Ma è altrettanto in cerca di vendetta”.
La rapper ed attrice ha portato l’energia perfetta alla virtuosa poliziotta. “Adoro Awkwafina”, afferma il regista Chris McKay. “È un po’ una piantagrane, ed è per questo che ho pensato che sarebbe stata una grande Rebecca. È sempre un po’ fuori di testa e su di giri, pronta a prendere di petto qualcuno. Aveva una grande chimica con Nick Hoult. Formavano un’ottima strana coppia. Li vedrei bene in una serie di ‘Ren-becca’ in cui viaggiano per il mondo e risolvono crimini, come i vecchi film di Thin Man“.
Il loro rapporto sembra così naturale soprattutto perché i due attori si sono davvero divertiti a lavorare insieme. “Nick Hoult è il partner perfetto”, dice Awkwafina. “La sua energia è magnetica, ed ha apportato a questo personaggio un livello di umorismo davvero difficile da incarnare. Sono morta dal ridere a lavorare insieme a lui”.

Tedward Lobo (Ben Schwartz)
Tedward “Teddy” Lobo, il figlio maggiore assetato di potere di una potente famiglia criminale di New Orleans, immagina d’essere il più grande gangster, anche se fatica ad essere riconosciuto come tale. All’ombra della sua prepotente e terrificante madre, Bellafrancesca, Teddy è disposto a fare qualsiasi cosa per elevare e amplificare la sua reputazione, e questo lo rende imprevedibile e sempre più pericoloso. Per l’attore vincitore dell’Emmy Award, Ben Schwartz (Parks and Recreation, Sonic), il ruolo gli ha permesso di tirare fuori un lato oscuro da sé. “Subito fuori dal cancello, Teddy si fa un sacco di coca e uccide immediatamente delle persone”, dice Schwartz. “Non c’è un prologo per questo personaggio, vive nel delirio di onnipotenza. È stato un vero spasso interpretarlo”.
Schwartz ha teorizzato che per quanto Teddy sia cattivo, gran parte del suo atteggiamento è semplicemente un’imitazione del comportamento che secondo lui dovrebbe avere un gangster. Quindi, prima delle riprese l’attore ha ri-familiarizzato con alcuni dei film che pensava che Lobo avrebbe interpretato a rotazione, per ottenere la giusta fisicità del personaggio. “Ho guardato Mean StreetsDomenica in chiesa, lunedì all’inferno; Quei bravi ragazzi e Donnie Brasco“, aggiunge Schwartz. “Abbiamo giocato con l’idea che la sua spavalderia nasce da quei film che idolatra, come Scarface o Heat – La Sfida. Malgrado sia un personaggio tosto, non arriverà mai ad essere come uno dei protagonisti di quei film”.
La reputazione di Teddy è minata da una donna davvero temibile nella sua vita: la matriarca dei Lobo, Bellafrancesca (Shohreh Aghdashloo). Non importa quanto sia dura la facciata che Teddy presenta al mondo esterno, tutti nella famiglia Lobo sanno chi comanda davvero. “Ho adorato l’idea che questo cattivo avesse ancora problemi con la mamma”, dice Schwartz.

Bellafrancesca Lobo (Shohreh Aghdashloo)
Per interpretare l’intimidatoria Bellafrancesca Lobo, i realizzatori si sono rivolti alla vincitrice dell’Emmy e candidata all’Oscar, Shohreh Aghdashloo, che ha puntato sulla forza, il sangue freddo e l’inflessibile spinta al comando per caratterizzare il suo personaggio. “Bellafrancesca è una persona ipocrita che ha costruito un impero, la più potente famiglia criminale in questo paese di fantasia”, afferma la Aghdashloo.
Sebbene Bellafrancesca ami suo figlio Teddy, i suoi ripetuti fallimenti la frustrano, perché vanno a ledere la reputazione della famiglia. La Aghdashloo aggiunge: “Continua a chiedere a suo figlio: ‘Ricorda che quando i tuoi nemici non ti temeranno più, è perché avrai perso il potere’. E non ha affatto torto”.

Chris (Adrian Martinez)
Per quanto Rebecca sia impegnata e motivata, il suo partner Chris, interpretato dallo stimato attore veterano Adrian Martinez (Stumptown; American Hustle – L’apparenza inganna), è l’esatto opposto. “Rebecca vuole fare la differenza, dice: ‘Andiamo a rimettere in riga questi malintenzionati!’ “, dice Martinez. “Chris è più tipo, ‘Forse dovremmo mangiare prima?’ “.
E sebbene Chris faccia alcune scelte sorprendenti che vanno contro i migliori interessi di Rebecca, nutre un vero affetto per la sua collega. “Chris ci tiene davvero a lei”, dice Martinez. “La considera una sorellina, quindi se ne prende cura”.
Martinez si è confrontato con dei poliziotti prima di iniziare le riprese, per avere un’idea migliore su come Chris avrebbe dovuto comportarsi sul lavoro. Ma è stato sul set che lui e Awkwafina hanno forgiato la dinamica “Abbott/Costello” dei loro personaggi. “Awkwafina è un’assassina creativa, è così che la penso”, dice Martinez. “È piccolina, ma sarebbe capace di illuminare il mondo”.

Mark (Brandon Scott Jones)
In qualità di leader di un gruppo di supporto per la co-dipendenza che avvia Renfield sulla strada per una nuova vita, Mark prova molta compassione per le persone che partecipano ai suoi incontri, anche se, come sottolinea l’attore Brandon Scott Jones, “Non è un vero e proprio psicoterapeuta, e questo sicuramente non lo rende la persona più adatta”, dice Jones. Ovviamente, anche il consulente con le credenziali più impeccabili farebbe fatica a gestire la specifica serie di problemi di Renfield. “Mark vuole solo aiutare le persone a fuggire dalle cattive relazioni, anche se non ha idea di quanto possano essere cattive”, dice Jones.
Noto per il suo acclamato ruolo del fantasma di un veterano della Guerra d’indipendenza, Isaac Higgintoot nella commedia televisiva di successo Ghosts, l’attore, sceneggiatore e produttore è stato deliziato dall’opportunità di interpretare un piccolo ma fondamentale ruolo in Renfield. Appassionato di generi non convenzionali, Jones dice di aver adorato l’approccio creativo della sceneggiatura alla mitologia dell’orrore. “È esattamente il tipo di film che andrei a vedere”, dice Jones. “È fantasioso e divertente pur conservando tutti gli elementi divertenti di un classico film sui mostri della Universal. Molte storie soprannaturali sono allegorie fantastiche, divertenti e catartiche con qualcosa da dire, e penso che Renfield racchiuda un po’ tutto”.
Anche l’opportunità di lavorare al fianco di Nicholas Hoult e Nicolas Cage è sembrata la realizzazione di un sogno. Jones descrive l’apparizione di Cage sul set in costume completo da vampiro, come un’esperienza che non dimenticherà facilmente. “Ricordo di aver pensato: ‘Oh mio Dio, quello è Dracula’ “, dice Jones. “E poi, subito dopo mi son detto: ‘Oh mio Dio, ma quello è Nicolas Cage’. Era veramente strepitoso”.

Note di Produzione

Location e Scenografie
Renfield è stato girato in esterni a New Orleans e dintorni, in Louisiana, da gennaio ad aprile del 2022.
• Lo scenografo Alec Hammond (RED; R.I.P.D. – Poliziotti dall’aldilà; Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini) ha studiato i fotogrammi dei classici film horror della Universal e dei più recenti film sui vampiri, per ricercare l’estetica più giusta per Renfield. McKay era interessato a creare ambienti ancor più esasperati, che completassero il tono di genere del film e che avessero un fascino senza tempo. “I classici film di mostri della Universal hanno una sensibilità dell’epoca, ma sono ancora oggi pazzeschi da vedere”, dice Hammond. “Questo era uno degli obiettivi che avevamo per l’intera produzione”.
• Per la sequenza di flashback di apertura, Hammond ha progettato un set con una notevole biblioteca, capace di poter accogliere l’elaborata coreografia acrobatica prevista per la scena. Voleva che il set sembrasse un “discendente diretto del film di Bela Lugosi… dove si intravedono gli ornamenti di 200, 300, 400, 500 anni di ricchezza accumulata”, dice Hammond. “Doveva anche essere un set in cui era possibile litigare, dare fuoco a qualcuno o frantumare oggetti d’antiquariato”.
• Attualmente Dracula non vive più in un castello. Piuttosto, il suo covo è all’interno del seminterrato del dismesso Charity Hospital di New Orleans, che è stato chiuso da quando l’uragano Katrina ha inondato la città.
• Invece di girare all’interno del reale Charity Hospital, la produzione ha ricreato una versione più grande ed ampia dello spazio dilapidato su un teatro di posa, secondo le specifiche di Hammond. “Sembra quasi una vecchia cattedrale fatiscente, fatta di piastrelle, vecchi tubi dell’ossigeno e flebo per infusioni di sangue”, dice Hammond.
• McKay e Hammond hanno ipotizzato che Renfield potesse aver pensato di far rivivere Dracula nutrendolo per via endovenosa, così Hammond ha creato un “trono di sangue” per il vampiro. La base del trono era un’antica poltrona per la chirurgia orale, che è stata poi dotata di decine di sacche di sangue, alcune appese dietro Dracula a forma di coda di pavone. “È un aggeggio fatto in casa”, dice Hammond. “Vediamo lo sforzo fatto da Renfield per mantenere in salute Dracula. Inoltre, abbiamo dato a Dracula un aspetto regale sul trono. Certo, ai tempi avrebbe potuto sedere sul trono dei re. Ora invece è seduto su una vecchia poltrona chirurgica, circondato da un mucchio di sacche di sangue.
• Hammond ha progettato l’appartamento di Renfield per riflettere l’evoluzione personale del personaggio. “Questa è la prima casa che Renfield ha dagli anni ’30, quando ha lasciato la sua famiglia, e ne è super entusiasta”, dice Hammond. “Nella sua esuberanza di liberarsi finalmente da Dracula, ha semplicemente esagerato”.
• Anche se inizialmente piuttosto squallido, l’appartamento è stato subito decorato con un tripudio di colori vivaci, e con poster ispiratori che ricoprono tutte le pareti. “Renfield non sa vivere da persona autonoma, quindi eccede in tutto”, dice Hammond. “Quando sei così felice, vuoi che tutto ciò che ti circonda rispecchi la tua gioia, senza moderazione”.
• Il formidabile complesso occupato dalla famiglia Lobo è ugualmente esagerato, sebbene in un modo molto diverso. “È completamente ricoperto di foglie d’oro con due giganteschi muri super grotteschi all’esterno”, afferma Hammond. “È delizioso nella sua insipidità. Mostra quanta arroganza abbia la famiglia Lobo. Nessun signore del crimine è mai stato così in vista in una città. Dimostra, a prima vista, che sono al di sopra della legge”.

Gli Oggetti Di Scena
• Per creare gli insetti e i vermi che Renfield mangia nel film, il prop master GARY TUERS e la sua squadra hanno utilizzato stampe in 3D di blatte, scarabei, vermi e formiche a grandezza naturale, per creare stampi in silicone alimentare. Alla fine, sono stati creati quasi un centinaio di ogni insetto.
• Tra gli svariati metodi di ricerca e sviluppo per determinare quali materiali fossero più adatti per ogni stampo di insetto, il migliore, secondo Tuers, è stato quello di iniettare del caramello fuso negli stampi del corpo degli insetti. Solo quando il caramello si era asciugato, venivano aggiunte le zampe.
• Il test dei materiali è stato esteso. Un tentativo ha incluso l’utilizzo della gelatina colorata con del carbone, prima di congelare gli stampi per produrre i vermi. Alla fine però non è stata questa la scelta.
• La sfida più grande per Tuers e il suo team è stata realizzare tutti gli insetti e conservarli in un luogo sicuro e asciutto finché non fossero stati necessari per la produzione. Girare a New Orleans in inverno ha ovviamente complicato questa sfida.
• Prima dell’inizio della produzione, Tuers ha incontrato il regista Chris McKay e Nicholas Hoult per un approfondimento sugli insetti. In particolare, ha mostrato i disegni di insetti che Tuers intendeva modellare, ha portato caramelle gommose a forma di vermi e veri insetti commestibili che si possono acquistare su Internet. Tra questi, dei grilli in tre gusti differenti (ranch, barbecue e sale e aceto), scarafaggi, dorifore e persino tarantole. McKay e Hoult hanno effettivamente mangiato alcuni degli insetti durante il Show-and-Tell e, nel corso dei tre mesi di produzione, Tuers stima che Hoult abbia mangiato circa 100 grilli.

Gli Stunt
Per Renfield, i realizzatori hanno deciso di creare uno stile d’azione mai visto prima sullo schermo, affidando all’acclamato coordinatore degli stuntman CHRIS BREWSTER (Black Adam; La guerra di domani) la progettazione dell’azione folle del film. “Ho lavorato con Chris in La guerra di domani, ed ho particolarmente apprezzato il suo stile cinetico e brutale”, dice il regista Chris McKay. “Sapevo di volere proprio questo… ma in chiave divertente. I combattimenti dovevano essere cinetici, per mostrare i “poteri di Dracula” attraverso Renfield, ed esagerare. Ci siamo focalizzati sul modo in cui sono stati coreografati i combattimenti di Jackie Chan: quanto può essere divertente una rissa, e come ci sia sempre un po’ di improvvisazione in quei combattimenti; quindi sembrano spontanei e tuttavia vicini alla realtà”.

Il coordinatore degli stunt Chris Brewster ha osservato a fondo il personaggio di Dracula nei film passati. Brewster ha quindi proposto delle idee per i movimenti del vampiro, che sarebbero rimasti fedeli alla sua eredità regale. “Dracula è un principe”, dice Brewster. “Passa dall’essere un matador, all’essere il toro. Si nota un cambiamento molto chiaro nella sua fisicità e nella sua postura, così come in tutto ciò che fa”.
Una volta definito lo stile, Brewster ha determinato le mosse di Renfield. Avendo quest’ultimo ingerito parte del sangue di Dracula, Brewster ha deciso che lo stile di combattimento di Renfield avrebbe dovuto rispecchiare quello del vampiro.
Nicholas Hoult ha iniziato ad allenarsi a Los Angeles sei mesi prima dell’inizio delle prove, per essere in grado di eseguire tutte le azioni richieste dalle sequenze di combattimento. “Nick ha imparato tre dei combattimenti nelle prime tre ore di allenamento”, dice Brewster. “E’ una persona che apprende velocemente. E ha ripetuto quei combattimenti più e più volte, prima da solo, poi con me, poi con l’intera squadra di stuntman, e ha lavorato talmente tanto sulla coreografia che è diventata di memoria muscolare. Quando stavamo girando, non pensava a quale mossa avrebbe dovuto fare dopo, ma agiva naturalmente a favore di telecamera”.
Tra le sequenze più impegnative da coreografare c’era l’apertura del film, in cui Hoult e Nicolas Cage sono stati ingegnosamente incorporati nei finali dei precedenti film sui vampiri. “Il modo in cui Chris McKay l’ha descritto originariamente, era come se stessimo saltando nella battaglia finale del film di qualcun altro”, dice Brewster. “Quindi, entriamo subito in un’azione massiccia. Ed è lì che gli spettatori vedranno per la prima volta il nostro Dracula”.
Questa breve sequenza prevedeva un’intensa coreografia di combattimento con armi, reti metalliche e acrobazie incendiarie. “Tutti gli elementi del mondo degli stunt sono contenuti in una sequenza di due minuti”, afferma Brewster. “Ogni fotogramma che abbiamo girato, così come ogni momento di quella scena di combattimento, è perfetto”.

I Costumi
Proprio come il suo appartamento, il guardaroba di Renfield riflette la sua evoluzione personale. La costumista Lisa Lovaas (Horizon; Ambulance; Transformers: L’ultimo cavaliere) inizialmente ha disegnato un abito marrone su misura per Renfield che avrebbe dovuto indossare fin dagli anni ’30. Ad oggi, l’abito si sta letteralmente sgretolando. “In qualità di devoto servitore del conte Dracula, Renfield è sempre molto indaffarato, con poco tempo da dedicare a sé stesso”, afferma la Lovaas. “Per questo costume Chris McKay ed io abbiamo optato per un look che non sembrerebbe fuori luogo per le strade di New Orleans di oggi. È notevolmente consumato e rammendato, ma fortunatamente Nick Holt indossa i vestiti molto bene, e quindi diventa elegante e moderno”.
Quando Renfield decide di andare a vivere da solo, il suo guardaroba cambia radicalmente. All’improvviso, indossa maglioni dai colori vivaci con pantaloni chino e scarpe da ginnastica, nel tentativo di adattarsi alla società moderna.
Per il Dracula di Cage, la Lovaas si è ispirata ad una vasta gamma di fonti – Bela Lugosi, David Bowie, persino Liberace – creando un sorprendente abito di velluto rosso abbinato a un elegante mantello per le scene moderne del personaggio. Tutti i suoi costumi sono ricamati con le iniziali “CD”, per suggerire che ogni pezzo è stato realizzato su misura per l’aristocratico vampiro.
La Lovaas ha anche creato un medaglione tempestato di diamanti e rubini per Dracula, che doveva assomigliare a quello indossato da Lugosi nel film del 1931, pur essendo stato creato appositamente per Cage. “Mio marito ha realizzato un dipinto di Dracula basato su un ritratto dal vivo di Vlad l’Impalatore”, afferma la Lovaas. “Ha sostituito la faccia nel dipinto con quella di Nick, l’ha rifatta in miniatura e l’abbiamo messa sotto un vetro. Quindi, c’è un ritratto in miniatura di Nick Cage nei panni di Vlad al centro dell’amuleto”.
L’uniforme della polizia che la Lovaas ha disegnato per Awkwafina, ha permesso all’attrice di vivere una fantasia a cui mirava da una vita. “Awkwafina mi ha detto chiaramente, ‘Ho sempre voluto essere una poliziotta’ “, dice la Lovaas. “Ha indossato quell’uniforme e l’ha semplicemente fatta sua. Si è mossa con grande autorevolezza, come se per anni si fosse esercitata a fare una ufficiale di polizia.
La Lovaas ha vestito il Tedward Lobo di Ben Schwartz con camicie appariscenti, per sottolineare la sua energia e la sua eccessiva ansia di ambizione. Sua madre, Bellafrancesca (Shohreh Aghdashloo) sembrava sempre avere un’aria immacolata in abiti completamente bianchi, con giacche gettate sulle spalle. Inoltre, indossava un bellissimo mantello di raso.


dal pressbook del film

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Renfield disponibile in Digitale da giovedì 27 Luglio 2023
info: 25 Maggio 2023 al Cinema; 27 Luglio 2023 in TVOD.


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