Copertina 'Un fidanzato per Natale' di Erika Pomella
Copertina 'Un fidanzato per Natale' di Erika Pomella

Un fidanzato per Natale, intervista all’autrice Erika Pomella


'Un Fidanzato per Natale' è il nuovo romanzo scritto da Erika Pomella e, in occasione dell'uscita, prevista per il 21 dicembre, l'autrice stessa, in una intervista, ci ha rivelato qualcosa in più sul libro e sui suoi prossimi progetti.

Uscirà per Tiskell Edizioni il 21 dicembre Un fidanzato per Natale, nuovo libro dell'autrice Erika Pomella, alla sua seconda pubblicazione con la casa editrice dopo il successo di Semper Fidelis [RECENSIONE], che vi consigliamo vivamente di leggere se amate il genere romance.

La trama ufficiale del libro recita così:

Emma ama il Natale.
Etienne passerebbe volentieri al 7 gennaio.
Emma lavora in una libreria e ama leggere.
Etienne è uno scrittore, ma ha promesso che non scriverà mai più.
In una Roma vestita a festa, con il cielo che promette neve, questi due personaggi così diversi cadranno l'uno nella vita dell'altra. Chi l'ha detto che un Grinch non può innamorarsi di un folletto?

Copertina 'Un fidanzato per Natale' di Erika Pomella
Copertina 'Un fidanzato per Natale' di Erika Pomella

In occasione di questa nuova uscita abbiamo avuto il piacere di intervistare l'autrice, ecco cosa ci ha detto.

Erika, questa è la tua seconda pubblicazione, come è stata questa seconda esperienza rispetto alla prima?
Forse la differenza maggiore riguarda la fase di editing. Con Semper Fidelis avevo molto timore di editing e controllo qualità. Avevo paura che fosse un passaggio che avrebbe messo in luce i miei difetti, come scrittrice. Invece – anche perché ho avuto la fortuna di collaborare con persone splendide – ho scoperto che è una fase che mi piace molto. Quindi quando è stato il momento di iniziare l'editing di Un fidanzato per Natale ero molto più tranquilla. Per il resto, non ho notato grandi differenze: sono ancora incredula che il mio libro sia nelle librerie e che ci siano persone che decidono di leggerlo. E non è minimamente venuta meno l'ansia da prestazione. Ho paura che questi elementi non se ne andranno mai.

Stavolta il tema è più frivolo. In Semper Fidelis avevamo tutto il discorso sulle armi, qui invece affronti il Natale. Perché questa scelta?
Ho scritto il libro che mi sarebbe piaciuto leggere. O, almeno, ci ho provato. Sono sempre stata una grande fan del Natale in generale e delle commedie romantiche in particolare. Non volevo un libro che somigliasse a Semper Fidelis, che ha avuto un riscontro davvero caloroso, che non mi aspettavo. Ma in realtà la creazione di Un fidanzato per Natale non è stato qualcosa di ponderato o studiato. Ho cominciato a pensare che sarebbe stato bello leggere una storia di Natale e poi, pian piano, è venuto tutto il resto. E poi il Natale, personalmente, è un argomento che vale sempre la pena affrontare.

Parlaci dei tuoi protagonisti. Cosa ti piace di loro?
I miei protagonisti sono due personaggi non particolarmente tormentati, ma hanno entrambi il cuore spezzato, per motivi diversi. Emma è un po' come me: un piccolo folletto di Natale un po' rumoroso innamorata dei libri. Molte delle sue tradizioni sono le mie. Del suo carattere amo la sua capacità di inseguire comunque la luce anche quando cerca di essere cinica e spietata. È una persona buona per natura e questo fa sì che le si voglia bene. Étienne è apparentemente più burbero, ma è un uomo con una creatività che mi affascina. Di lui, soprattutto, mi piace che non abbia paura di ammettere i suoi errori e di chiedere scusa quando sbaglia.

Se dovessi descrivere Un fidanzato per Natale, come lo descriveresti?
Direi che è una rom-com natalizia piena di libri e film. Anche piena di amicizia. Ah, e piena di ironia. Ecco, se dovessi trovare un fil rouge nella mia scrittura sarebbe proprio l'ironia. È qualcosa che uso molto, forse perché la uso anche nella vita. E poi direi che è anche un libro che, seppur con la leggerezza che gli compete, affronta anche il tema delle relazioni tossiche e abusive. Si tratta comunque di una commedia, quindi i toni sono leggeri. Ma spero di aver parlato almeno un po' a tutte quelle persone che subiscono violenza nella loro relazione. E non parlo della violenza fisica, ma di quella psicologica, che a volte fa altrettanto male anche se non lascia i lividi. Vorrei che capissero che non è mai loro la colpa, non sono mai loro ad essere sbagliate e che ci sarà sempre qualcuno disposte ad aiutarle. Ma, appunto, Un fidanzato per Natale è prima di tutto una commedia romantica.

A chi consigli la lettura?
A chi ama il Natale, ma non solo. Certo, un lettore che di solito comincia a fare l'albero a inizio novembre si riconoscerà più facilmente in Emma. Ma direi che Un fidanzato per Natale è un libro perfetto per gli inguaribili romantici e gli amanti dei libri e dell'editoria in generale. Ah, e per chi ha amato i libri di Nicolas Barreau. Lo cito molto, nel romanzo.

Una delle particolarità che ho amato di Un fidanzato per Natale è stata la scelta di intitolare ogni capitolo con il titolo di un film. Perché questa scelta?
Per me il Natale, sin dall'infanzia, è legato a doppio filo con il cinema. Sin da bambina per me le feste iniziavano quando mettevamo la VHS di S.O.S. Fantasmi o quando mia madre si commuoveva vedendo La Vita è Meravigliosa. Erano film rassicuranti, perché a dispetto di tutto sapevi che c'era comunque un lieto fine ad attenderti. Oggi i detrattori direbbero che si tratta di film banali. Ma, proprio come Emma, penso che le cose banali sono tali perché sono vere. Poi crescendo il cinema è diventato il mio percorso di studi e ora il mio lavoro, quindi rappresenta una parte ampissima del mio immaginario. Ho scelto quasi tutti i miei film preferiti, mentre un paio – come The Family Man – sono stati aggiunti per necessità di trama, visto che ogni capitolo si apre con una citazione del film che rispecchia il contenuto delle pagine.

Ormai, anche grazie ai social, c'è questa moda dei trope. Quindi, quali dobbiamo aspettarci di trovare?
Direi che c'è una buona dose di enemies-to-lovers, visto che Emma ed Étienne non partono proprio con il piede giusto. Poi c'è sicuramente il grumpy/sunshine, ma basta leggere le caratteristiche dei due protagonisti per comprenderlo. Infine – proprio come avveniva anche in Semper Fidelis – c'è anche un pizzico di fake dating, che è il mio trope preferito in assoluto.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?
A proposito di fake dating, ho da poco concluso la prima revisione di un retelling su Orgoglio e Pregiudizio che parte proprio dal fake dating. Dovremo però aspettare il responso della casa editrice per capire se è un titolo che vale la pubblicazione. Ora sto scrivendo un romanzo ambientato a Venezia, mia seconda città del cuore (escludendo Roma). Mi piace molto l'idea di scrivere tanti romanzi in città diverse, legati proprio dalla presenza massiccia della metropoli. Semper Fidelis aveva New York. Un fidanzato per Natale ha Roma. Poi c'è Londra e Venezia. Ma, appunto, è ancora troppo presto per fare progetti. Vedremo come andrà.

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