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Rai e Mediaset per la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus 2021


La Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia da Coronavirus è stata istituita per 'conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa della pandemia'. Rai e Mediaset commemorano questa importante Giornata nazionale per non dimenticare chi non c'è più e per sensibilizzare sull'emergenza sanitaria che continua.

L'11 marzo 2020 l'OMS ha dichiarato ufficialmente la pandemia di Coronavirus. A un anno di distanza, il 18 marzo si celebra la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia da Coronavirus, istituita per "conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa della pandemia". Per onorare la memoria di tutte le vittime di Coronavirus, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha anche disposto l'esposizione a mezz'asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici.  Nel rispetto del proprio ruolo di Servizio Pubblico, Rai è in prima linea con una programmazione dedicata all'anniversario del giorno più buio, quello in cui gli autocarri militari uscirono da Bergamo carichi di bare. Anche Mediaset commemora questa importante Giornata nazionale per non dimenticare chi non c'è più e per sensibilizzare sull'emergenza sanitaria che continua.

Draghi a Bergamo per la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia da Coronavirus 

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, giovedì 18 marzo parteciperà a Bergamo alla Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia da Coronavirus. Alle ore 11.00 verrà deposta una corona di fiori al Cimitero monumentale della città. Alle ore 11.15, al Parco Martin Lutero alla Trucca, si svolgerà l'inaugurazione del Bosco della Memoria con la cerimonia per la messa a dimora dei primi 100 alberi. Durante la commemorazione sono previsti saluti e interventi istituzionali. A causa della situazione epidemiologica e nel rispetto delle norme anti Covid, le immagini della commemorazione saranno messe a disposizione dalla Rai e sui canali ufficiali della Presidenza del Consiglio. 

La programmazione speciale RAI per la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia da Coronavirus

Giovedì 18, a partire dalle 6.45 con Unomattina su Rai1, tutte le trasmissioni Rai dedicano alla ricorrenza ampi spazi. 

Alle 9.40 (e in replica alle 16.05 su Rai3 e alle 23.30 su Rai2) in onda il cortometraggio istituzionale "Io sono…Italia" prodotto da Rai Cinema, con il patrocinio del Ministero della Cultura e di Rai per il Sociale, scritto da Mauro Berruto con la musica originale di Giovanni Allevi: è dedicato alla tragedia del covid che ha causato già oltre 100 mila morti solo in Italia, ma anche alla ripartenza del nostro Paese con la voce narrante di numerosi attori italiani. Lo stesso corto va in onda su Rai 4 venerdì 19 marzo alle 10.10, su RaiMovie sabato 20 marzo alle 14.00 e su RaiPremium alle 15.05 con disponibilità ondemand su RaiPlay e Rai Cinema Channel.

Alle 10.50 di giovedì 18 su Rai1 una diretta a cura del Tg1 seguirà la visita del Presidente del Consiglio Mario Draghi a Bergamo. La visita sarà anche al centro di uno Speciale in onda su Rai News24, alle 11.00, dal titolo "Centomila lacrime", condotto da Milena Minutoli, con ospiti in studio, collegamenti da Bergamo e servizi dedicati alle tante vittime e ai loro familiari.

Il racconto della giornata proseguE poi su Rai1 con "Oggi è un altro giorno" e con  "La vita in diretta".

Su Rai2 e Rai3, spazio alla Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia da Coronavirus nei programmi "I fatti vostri", "Detto Fatto", "Elisir" e "Agorà".

La giornata nazionale in memoria delle vittime del Coronavirus, il caso AstraZeneca e la campagna vaccinale a rilento; la zona rossa e l'arrivo della Pasqua con nuove restrizioni; le preoccupazioni economiche degli italiani e il Dl sostegno sono i temi della puntata di Agorà in onda giovedì 18 marzo alle 8.00 su Rai3. Tutti gli aggiornamenti in diretta con gli esperti, e i collegamenti in Italia e dall'estero. Spazio ai sondaggi di Emg Acqua, come ogni giovedì, in esclusiva per Agorà. Tra gli ospiti di Luisella Costamagna: Dario Nardella, sindaco di Firenze – Pd; Giorgio Mulè, sottosegretario alla Difesa – Forza Italia; Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lombardia – Lega; Maria Cecilia Guerra, sottosegretaria all'Economia e alle Finanze – Leu; Marco Damilano, direttore L'Espresso; Luciano Fontana, direttore Corriere della Sera; Giancarlo Loquenzi, giornalista e conduttore Zapping Radio 1; Mariolina Sattanino, giornalista; Fabrizio Masia, sondaggista; Angelo Pan, direttore malattie infettive ASST Cremona; Gigi Riva, giornalista L'Espresso e scrittore; Emanuela Bonchino, inviata Rainews24; Claudio Pagliara, corrispondente Rai. 

In seconda serata su Rai3, alle 23.10, in onda il documentario "Pandemic: il mondo ai tempi del COVID", doc co-prodotto da Rai Documentari con MBC – South Korea, con la regia italiana di Luca Rosini: un omaggio ai cittadini del mondo che vivono quest'era, una riflessione sullo stato della pandemia a livello globale e un messaggio di solidarietà che viaggia oltre le frontiere. Dal Brasile alla Svezia passando per l'Inghilterra e l'Indonesia, il doc racconta la vita in lockdown, i dolori vissuti da chi ha perso i propri cari ma anche le piccole e grandi risorse che hanno mantenuto in vita tutti noi. Rai Documentari ha raccolto le storie e i video messaggi di persone che in tutto il mondo hanno, a vario titolo, attraversato l'esperienza del covid 19.

Una coproduzione internazionale Rai Documentari con MBC, la televisione pubblica sudcoreana, con la regia italiana di Luca Rosini, "Pandemic – il mondo al tempo del Covid", in onda giovedì 18 marzo alle 23.10 su Rai3, raccoglie le storie e i video messaggi di persone che in tutto il mondo hanno, a vario titolo, attraversato l'esperienza del Covid 19. Un omaggio all'umanità, una riflessione sullo stato attuale della pandemia a livello globale e un messaggio di solidarietà che viaggia oltre le frontiere. L'Italia è stato il primo paese occidentale ad essere colpito. Il dolore vissuto a Cremona e Bergamo si intreccia nel documentario con quello delle persone nel mondo, accomunate dallo stesso copione: la perdita di una persona cara, che si è spenta in solitudine, i familiari che non possono piangerla. Metropoli deserte, abbracci negati, interi settori economici in crisi. Dal Brasile alla Svezia, passando per l'Inghilterra e l'Indonesia, il documentario racconta la vita quotidiana durante il lockdown, il dolore e la solitudine ma anche le piccole e grandi risorse che hanno mantenuto in vita ognuno di noi, storie di disperazione, di resistenza, di vita vissuta e resilienza in un anno impossibile da dimenticare. Le telecamere di Rai Documentari sono tornate a Vo' Euganeo, in provincia di Padova, dove si è registrata la prima vittima europea di Covid-19 e dove è stato imposto il primo lockdown, raccogliendo preziose testimonianze. Tra queste, il virologo Andrea Crisanti, tra i primi a dare l'allarme, il musicista Federico Paciotti, che ha perso la madre a causa del virus e lo scrittore Paolo Giordano, con la sua riflessione sul dolore provocato nell'umanità dall'impossibilità di seppellire i propri morti.

"Gli invisibili della pandemia", con la regia di Catia Barone, in onda giovedì 25 marzo alle 23.10 su Rai2, affronta l'eredità del Covid-19, un capitolo incerto e in buona parte sconosciuto anche al mondo medico-scientifico, raccontando in presa diretta le vite dei "long-covid", i reduci del Coronavirus, che continuano a soffrire nonostante siano guariti dal virus. L'OMS ha annoverato tra le priorità la comprensione della gestione clinica dei pazienti post covid e del mistero dei postumi duraturi dell'infezione da coronavirus: sintomi inaspettati, complicazioni, disturbi neurologici, fino al blocco degli arti e a gravi disfunzioni renali. Raccontati nelle storie di Antonio Mastrogiacomo, 36 anni, mai ricoverato e negativizzato a dicembre, che a distanza di mesi non riesce a stare in piedi, vittima di una perenne stanchezza invalidante; di Morena Colombi, che dopo aver contratto una forma lieve di Covid ha continuato ad avere sintomi e dolori e ha fondato un gruppo Facebook per confrontarsi con altri guariti con effetti collaterali duraturi, che oggi conta migliaia di iscritti. E ancora Gianfranco Lamberti, medico fisiatra ricoverato per 4 mesi, che ha rischiato di rimanere tetraplegico e si è ripreso solo dopo una lunga riabilitazione; Rita Avanzini, 72 anni, ammalatasi ai reni dopo un periodo in terapia intensiva e una lunga degenza in ospedale dovuti al Covid, oggi costretta a dipendere dalla dialisi. Ritorna anche Franco Pugliese, già protagonista di "Senza respiro", il primo medico vaccinato a Piacenza che coordina le squadre dei "vaccinatori". Con la speranza di tornare alla normalità, anche se la cronaca di oggi lascia l'amaro in bocca. Sono solo alcune delle tante storie di chi è guarito dal virus ma si trova ad affrontare una nuova difficile sfida. Come testimoniano i medici del Columbus Covid Hospital del Policlinico Gemelli di Roma, il primo in Italia ad aver attivato il monitoraggio dei pazienti dimessi e ancora sofferenti. Tra loro, gli psichiatri stanno riscontrando anche disturbi da stress post-traumatico, come i reduci di guerra o le vittime di un attacco terroristico.

"Pandemic è un grande affresco su una delle più grandi tragedie sanitarie della nostra epoca e sul suo impatto sulla società, la vita e la quotidianità di ciascuno di noi" ha dichiarato Duilio Giammaria, Direttore di Rai Documentari. "Con questa co-produzione internazionale, Rai Documentari affronta un tema di grande attualità, in linea con la sua missione di servizio pubblico volta a divulgare contenuti di qualità, di attualità, in grado di stimolare la riflessione del grande pubblico".

Su Rai Radio1 alle 10.30 di giovedì 18 marzo in onda uno Speciale "Che giorno è – Gr1" seguito dal racconto della visita di Draghi a Bergamo, con la conduzione di Francesca Romana Ceci e Massimo Giraldi e i collegamenti con gli inviati Federica Ionta e Simone Zazzera.

Ampia copertura informativa per la Giornata in memoria delle vittime della pandemia sulle testate Rai, nei telegiornali e nei giornali radio. In particolare, la Testata giornalistica regionale del Molise propone un servizio con il Comitato familiari vittime del Covid, costituito nella regione, mentre la redazione della Puglia ospita il Presidente dell'Ordine nazionale dei Medici nonché regionale Filippo Anelli per ricordare il personale sanitario che ha perso la vita a causa della pandemia. Tgr Emilia Romagna propone diversi servizi che ripercorrono i 12 mesi trascorsi, tra cui anche approfondimenti sui lavoratori di Carpi che lavoravano a Wuhan, l'analisi dei settori che maggiormente hanno sofferto le conseguenze del covid, le interviste a personaggi del mondo dello spettacolo e una analisi delle fake news che si sono diffuse dallo scoppio della pandemia.

Dal film documentario di Gabriele Salvatores "Fuori era primavera" al doc "Aria", anche su RaiPlay spazio al ricordo della tragedia con molti titoli disponibili online, tra questi "Senza respiro", prodotto da Rai Documentari insieme all'americana PBS, alla franco-tedesca ARTE e all'equipe di "Petrolio": storie di donne e uomini, medici, infermieri e pazienti che hanno combattuto contro il virus durante i primi mesi dell'emergenza. Sulla piattaforma anche "La prima battaglia del Covid 19", ambientato nell'ospedale di Cremona, nei giorni più drammatici del 2020 e "Ali dorate: il giorno del silenzio", che racconta la Milano deserta e silenziosa, ripresa dall'alto con un drone.

Su Rai Cinema Channel 'Il Cinema non si ferma' di Marco Serafini

Da giovedì 18 marzo, su Rai Cinema Channel, disponibile 'Il Cinema non si ferma', film diretto da Marco Serafini e ideato da Ruggero de Virgiliis nel marzo del 2020, in piena prima ondata di pandemia. Primo film non documentario al mondo girato interamente in smart-working, durante il lockdown, sicuramente primo film italiano, e attualmente in corsa per i David di Donatello. Il film, girato dalle case degli stessi attori con i loro smartphone è interpretato da un ricco cast che ha lavorato senza percepire compenso, da Maria Grazia Cucinotta – nei panni di una insegnante – a Nicolas Vaporidis nel ruolo di un prete, da Karin Proia a Remo Girone, passando per Jane Alexander, Kaspar Capparoni, Giulia Anchisi, Paola Lavini, Francesco Foti, Margot Sikabonyi, Ignazio Oliva, Maria Laura Moraci, Lavinia Longhi e Fabio Ferrari tra gli altri, e le voci di Luca Ward e Roberto Chevalier. Prodotto da Ruggero de Virgiliis in collaborazione con Delta Due Media di Daniele Muscolo e Daniele Fioretti e Coevolutions di Marco Perotti, e con Gianfranco Rinaldi come produttore esecutivo e consigliere legale, il film è stato realizzato a tempo di record, dall'idea all'ultimo ciak nell'aprile 2020 e proiettato in sala all'Ischia Global Festival, nel luglio 2020. "E´ un piccolo film – dichiara l'ideatore e produttore Ruggero de Virgiliis – ma lo abbiamo realizzato veramente con l´idea che fosse un lavoro di resistenza per tutti i lavoratori dello spettacolo, unendo una finalità benefica, la devoluzione di ogni incasso alla Protezione Civile, alla voglia di mantenere la produzione di film attiva, quando tutti i set erano fermi a marzo e aprile dello scorso anno".

Mediaset per la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia da Coronavirus 

Giovedì 18 marzo, Mediaset commemora la "Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di Coronavirus" per non dimenticare chi non c'è più e per sensibilizzare sull'emergenza sanitaria che continua. Nell'arco della giornata, in onda più e più volte su tutte le reti Mediaset un contenuto video di 30 secondi, "La memoria non si spegne", dedicato a chi non ce l'ha fatta per colpa della pandemia. Inoltre, alcuni programmi in onda sulle reti Mediaset trasmetteranno un breve filmato intitolato "In ricordo di chi vivrà per sempre". Inoltre, i programmi in onda e anche i TG, osserveranno alcuni istanti di silenzio assoluto per trasmettere il messaggio della Giornata nel modo più forte possibile.

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