Blue Valentine
Blue Valentine

Recensione Blue Valentine


Recensione del film Blue Valentine di Derek Cianfrance con Ryan Gosling, Michelle Williams: film straordinariamente meraviglioso nel suo tendere agli aspetti più bassi delle relazioni amorose.
Voto: 9/10

Quanto dura l’amore? E’ possibile riuscire a rimanere innamorati della persona che si è scelto di avere accanto per tutta la vita? Derek Cianfrance, regista dalla forte esperienza documentaristica, sembra non saper trovare una risposta nel suo meraviglioso Blue Valentine. Uscito in America nel 2010, costato a Michelle Williams una nomination agli Oscar, arriva finalmente anche in Italia il film sull’amore. Lungi dal limitarsi a raccontare una relazione sentimentale tra due esseri umani, con i loro problemi e le loro speranze, Cianfrance sembra più che mai interessato a cercare di scorprire quella scintilla che nutre l’amore, che lo fa bruciare e che, molto più facilmente, lo distrugge, lasciando solo cenere di un sentimento che si credeva perfetto. Proprio grazie all’esperienza maturata in campo documentaristico, Cianfrance riesce a confezionare una pellicola che alle luci fredde che baciano i protagonisti alterna una viscerale compassione, una vicinanza emotiva ed empatica che sembra saltare fuori dalla realtà quotidiana di una coppia qualunque.

Dean (Ryan Gosling) e Cindy (Michelle Williams) si sono conosciuti da giovani e, in un attimo di estatica felicità, si sono innamorati. La loro vita insieme, dal matrimonio alla nascita della piccola Frankie (Faith Wladyka) lentamente si trasforma, deformata da un’abitudinarietà che modifica i sentimenti, trasformandoli in una versione negativa di se stessi. Dean non riesce a trovare un lavoro stabile, incapace com’è di crescere fino in fondo, accettando però che la vita non è la stessa di quando era ragazzo. Cindy, dal canto suo, ammantata dalla responsabilità del proverbiale pater familias, ha accettato la fine del suo percorso d’amore, senza però essere pronta ad ammettere di essere cambiata così tanto da aver ucciso la ragazza che era un tempo, quella di cui Dean si era innamorato. Pur essendo quello cambiato più esteticamente, Dean è rimasto il ragazzo invaghito dei giorni della gioventù, pronto a salvare il proprio amore. Ecco allora che in una lunga notte in un motel dalla veste quasi fantascientifica, i due cercano di avvicinarsi e di far collimare di nuovo la propria carne e la propria anima, rivivendo gli attimi dorati di un passato quasi troppo bello per essere vero.

Blue Valentine è un film che respira e ansima, che mostra le lacerazioni carnali e spirituali dei suoi protagonisti, inculcandosi nella coscienza dello spettatore, dove rimane a galleggiare imperterrito, come monito per tutti coloro che hanno paura dell’amore. Derek Cianfrance si mostra senz’altro abile nel dirigere un film che, pur presentando tutte le caratteristiche del cinema indie americano, riesce ad emergere dalla massa, facendosi vedere con morbosa potenza. Tutto questo è reso possibile anche dalla prova offerta da un cast ridotto all’osso ma incredibilmente efficace. Michelle Williams, lontani i sospiri della Jen di Dawson’s Creek, conferma il suo talento calandosi nei panni di una donna quasi fastidiosa, maniaca del controllo e a tratti saccente. Con le sue scene di nudo eleganti e quasi poetiche e le lunghe scene di corteggiamento, la Williams interpreta forse il personaggio più facile, intrappolato com’è in convinzioni di tutti i giorni. Cindy è una donna pratica, che ha rinunciato a se stessa per diventare madre. Al suo fianco Ryan Gosling è senza dubbio l’elemento più seducente di tutta l’operazione drammaturgica. L’attore, che ha convinto la critica con prove d’attore come quella di Drive, e che l’Academy continua ad ignorare, in una sorta di copia-incolla della carriera di altri grandi interpreti come Johnny Depp e Leonardo DiCaprio, regala al pubblico e al regista che lo dirige un personaggio dai tratti quasi favolistici, dove rabbia, risentimento e speranza si mescolano insieme.

Bello e dannato, Gosling è il personaggio più positivo della diegesi, pur presentando elementi che risulterebbero negativi in chiunque altro: la sindrome di Peter Pan, la mancanza di responsabilità pratiche nel sostentamento della famiglia e così via. Ma Dean è anche un sognatore, un innamorato fedele che non è disposto ad arrendersi, che crede in se e nella ragazza che ha conosciuto da ragazzo. In questo dualismo tra presente e passato, poi, Cianfrance mostra un’abilità inaspettata. Il “presente” dei due protagonisti viene girato con un freddo digitale, come se la vita di Dean e Cindy fosse diventata meccanica, fredda, come legata ad una macchina. Il passato, al contrario, è confezionato con un nostalgico 16 mm che esalta i colori e la cui granulosità rimanda la sensazione di vecchi filmati colmi di meraviglia e gioia.

Tutti questi elementi, collegati tra loro dalla mano sapiente di un regista di cui si avverte la fiducia cieca nella storia che sta raccontando, cooperano alla riuscita di un film straordinariamente meraviglioso nel suo tendere agli aspetti più bassi delle relazioni amorose, senza scivolare in facili pietismi o drammi esistenziali. Cianfrance in Blue Valentine mette in scena la vita, quello spettacolo grottesco che si instaura tra un’alfa e un omega quando due persone si incontrano, si prendono per mano e tentano di attraversale l’oceano dell’esistenza insieme, attraverso sole e burrasca. Dean e Cindy, con i volti degli interpreti che danno loro vita, sono insieme arcobaleno e tempesta, sesso e amore, gioia e dolore. Tutte emozioni primarie e fondamentali che si rispecchiano negli occhi puri e innocenti di Ryan Gosling che, nascondendo i muscoli sotto una giacca di pelle, presta il fianco ad una Michelle Williams quasi algida nella sua bellezza. Dietro di loro, l’ombra di Derek Cianfrance si allunga fiduciosa e sicura di sè. E lo spettatore, allora, non può fare a meno di innamorarsi.

Valutazione di Erika Pomella: 9 su 10
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