Altered Carbon

(2018)

Altered Carbon
Locandina Altered Carbon
Altered Carbon e' una serie di genere Fantasy del 2018 girata in USA e diretta da Ciaran Donnelly, Salli Richardson-Whitfield, Michael R. Perry, Sang Kyu Kim. Si compone di 2 stagioni e 18 episodi. Ogni episodio dura in media 60 minuti. Prima visione assoluta venerdì 2 Febbraio 2018 su Netflix. In Italia debutta su Netflix venerdì 2 Febbraio 2018. Nel cast anche Anthony Mackie, Renée Elise Goldsberry, Lela Loren, Simone Missick, Chris Conner, Dina Shihabi, Torben Liebrecht, James Saito.

Altered Carbon ritrae una società trasformata dalle nuove tecnologie, dove la coscienza può essere digitalizzata, i corpi umani diventano intercambiabili e la morte non è più una condizione permanente.

Takeshi Kovacs (Joel Kinnaman) non ha tempo. Mercenario e ribelle del 22esimo secolo, viene fatto ritornare in vita 300 anni dopo con il compito di scovare un killer. Alla ricerca di indizi che facciano luce su una morte avvolta nel mistero, Kovacs decide per prima cosa di interrogare la vittima stessa. Altered Carbon, la morte non è inevitabile. Dopo tre secoli di evoluzione, gli umani sono in grado di immagazzinare le loro coscienze su dischi scaricabili che possono essere trasferiti in un nuovo corpo, una nuova "custodia". Ma i super ricchi, che vivono in una città tra le nuvole, hanno custodie firmate o possono creare cloni di se stessi. Laurens Bancroft (James Purefoy) non è l'uomo più ricco della Terra. È uno degli uomini più ricchi dei pianeti conosciuti. È ritornato in nuove custodie per secoli, fino a quando qualcuno non l'ha ucciso e ha neutralizzato la sua pila corticale. Arrivato nella violenta città della Terra chiamata Bay City, Kovacs ha di fronte più domande che risposte. In quale corpo è stato trasferito? Che fine ha fatto la donna che ha amato in passato? Perché il tenente Kristin Ortega (Martha Higareda) è così interessata a lui? E può fidarsi dell'ex ufficiale militare Elliott (Ato Essandoh) e dell'Intelligenza Artificiale che risponde al nome di Poe (Chris Conner) insediata nel fatiscente hotel Il Corvo?

INFO TECNICHE

Titolo Italiano: Altered Carbon
Titolo Originale: Altered Carbon
Genere: Fantasy
Stagioni: 2 - Episodi: 18 (durata media 60 minuti)
Nazionalità: USA | 2018

Stagioni e Episodi

Stagioni - EpisodiPrima Visione AssolutaPrima Visione Italia
Stagione 1
Episodi 10
venerdì 2 Febbraio 2018
su Netflix
venerdì 2 Febbraio 2018
su Netflix
Stagione 2
Episodi 8
giovedì 27 Febbraio 2020
su Netflix
giovedì 27 Febbraio 2020
su Netflix

Cast e personaggi

Regia: Ciaran Donnelly, Salli Richardson-Whitfield, Michael R. Perry, Sang Kyu Kim, Cortney Norris, Adam Lash, Cori Uchida
Sceneggiatura: Michael J. Bassett, Jeremy Webb, Laeta Kalogridis, Sarah Nicole Jones, Nevin Densham, Alison Schapker, Elizabeth Padden
Musiche: Jeff Russo
Fotografia: P.J. Dillon, Bernard Couture
Scenografie: Carey Meyer
Costumi: Cynthia Summers


Cast Artistico e Ruoli:
foto Anthony Mackie

Anthony Mackie

Takeshi Kovacs
(8 episodi)
foto Renée Elise Goldsberry

Renée Elise Goldsberry

Quellcrist Falconer
(8 episodi)
foto Lela Loren

Lela Loren

Governatore Danica Harlan
(8 episodi)
foto Simone Missick

Simone Missick

Trepp
(8 episodi)
foto Chris Conner

Chris Conner

Poe
(8 episodi)
foto Dina Shihabi

Dina Shihabi

Dig 301
(8 episodi)
foto Torben Liebrecht

Torben Liebrecht

Ivan Carrera
(8 episodi)
foto James Saito

James Saito

Tanaseda Hideki
(8 episodi)


Cast Ruolo principale
Anthony Mackie...Takeshi Kovacs
Renée Elise Goldsberry...Quellcrist Falconer
Lela Loren...Governatore Danica Harlan
Simone Missick...Trepp
Chris Conner...Poe
Dina Shihabi...Dig 301
Torben Liebrecht...Ivan Carrera
James Saito...Tanaseda Hideki

Immagini

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E TRATTA DAL ROMANZO CYBERPUNK DI RICHARD K. MORGAN
ALTERED CARBON

Netflix presenta ALTERED CARBON: PRIMA STAGIONE Serie creata da Laeta Kalogridis Tratta dal romanzo di Richard K. Morgan. Diretta da Uta Briesewitz, Peter Hoar, Nick Hurran, Andy Goddard, Alex Graves, Miguel Sapochnik. Written by Brian Nelson, Steve Blackman, Laeta Kalogridis, David H. Goodman, Nevin Densham, Russel Friend, Garrett Lerner e Casey Fisher. Prodotta da John G. Lenic, Brad Fischer, James Vanderbilt. Coprodotta da Allen Marshall Palmer. Produttore associato: Adam Banks. Produttori esecutivi: Steve Blackman, Nick Hurran, Laeta Kalogridis, James Middleton, Mike Medavoy, Arnold Messer, Ralph Winter. Coproduttore esecutivo: Brian Nelson. Direttori della fotografia: Martin Ahlgren, Neville Kidd. Montaggio: Barry Alexander Brown, Julian Clarke, Jonathan Chibnall, Amy Fleming, Bryon Smith, Monty Degraff, Glenn Garland. Scenografia di Carey Meyer. Direzione artistica: Chris Beach, Harrison Yurkiw. Costumi di Christine Wada (ep.1) e Ann Foley (ep. 1-10). Materiali di scena di Nevin Swain. Supervisore VFX: Everett Burrell. Coordinatori stuntmen: Larnell Stovall, Larry Lam.

UN INTRICATO MISTERO IN UNA NUOVA REALTÀ

"Non vi è sicurezza da questa parte della tomba."
Robert A. Heinlein, "Straniero in terra straniera" (1961)

"…indossa la nuova carne come guanti presi a prestito
e scottati di nuovo le dita…."
Richard K. Morgan, "Altered Carbon" (2002)

Chi eravamo, chi siamo, cosa possiamo ottenere e cosa distruggiamo dipende da come finiamo e da come cominciamo. Altered Carbon ha luogo in un mondo dove tali differenze sono sfumate: un futuro lontano centinaia di anni, illuminato dai neon, pericolosamente elegante e dipendente dalla tecnologia, ma moralmente vuoto, nel quale gli individui sono in grado di immagazzinare le proprie menti su dischi installati sulla nuca, chiamati "pile corticali", e i dati dell'esperienza umana, o I.D.U. (Immagazzinamento Digitale Umano), possono essere trasferiti alle pile di altri corpi.

Nel lasso di tempo necessario per il backup dei dati mentali su un cloud satellitare, un individuo è pronto a ritornare in vita, dopo un giorno, una settimana o un secolo. La tecnologia, originata da innovazioni aliene, viene perfezionata da un rivoluzionario del 21º secolo e nel 24º secolo raggiunge violente e inquietanti modalità di implementazione.

Tuttavia, aiuterà anche un soldato del passato a risolvere un omicidio. In particolare, l'omicidio dell'uomo più ricco della Terra… che è ancora vivo.

La chiave di questo mistero a tinte allucinate va ricercata tra i ranghi di una facoltosa classe dirigente chiamata "Mat", che vive al di sopra di un mondo duro e fatiscente, nei grattacieli tra le nuvole dell'Aerium, dove la coscienza di ognuno, di cui viene eseguito un backup ogni 48 ore, può essere trasferita in custodie firmate o in cloni del proprio corpo, in pratica un salvacondotto per la vita eterna. I non privilegiati sono chiamati "Grounder" e vivono un'esistenza alla giornata sulle strade sudicie e pericolose della Terra; la coscienza di alcuni si risveglia in una custodia in affitto o in ruoli subordinati, ad esempio guardie del corpo, prostitute o altri esseri tenuti a rispondere al Protettorato UN, che sovrintende alla legge interplanetaria.

Altri scoprono che le loro menti sono dentro a corpi invecchiati o danneggiati, gli unici disponibili per il loro livello economico. I bambini si svegliano in custodie di anziani; le persone vedono i propri cari in corpi di generi o razze differenti. Questo mondo multiconnesso è pieno di individui che hanno vissuto più "ricustodie", con il rischio di sviluppare una crisi psicotica. Ma una volta diventata merce, è la vita stessa che assume un valore diverso da come è stata considerata in precedenza.

In questo mondo del futuro alcuni decidono di non vivere più e si lasciano andare a quella che è denominata la "vera morte". Ma per i super ricchi, noti come "Matusalemme", o "Mat", la morte non è definitiva; vivendo in una successione di nuovi corpi, avranno per sempre la situazione sotto controllo. In questo mondo di corpi mutanti e vita modificata, ogni cosa può essere acquistata, venduta o corrotta e il confine tra giusto e sbagliato non esiste più.

Questo è quanto scopre un uomo di nome Takeshi Kovacs (Joel Kinnaman, "House of Cards", "The Killing", Suicide Squad, Robocop) nelle sue prime settimane sulla Terra, 250 anni dopo essere stato ucciso. Kovacs, nato su un pianeta dove si erano insediati dei lavoratori giapponesi e slavi, era uno "Spedi", un combattente della resistenza. Ora in una nuova custodia e tormentato da un amore perduto oltre due secoli prima, Kovacs scopre di essere stato preso in affitto. Laurens Bancroft (James Purefoy, "Hap and Leonard", "Roma"), lo straricco magnate dei Matusalemme che ha pagato per avere la coscienza e le abilità di Kovacs trapiantate in una nuova custodia, rivela il suo scopo: il corpo precedente di Bancroft è stato assassinato, un omicidio fatto passare per suicidio, e lui vuole che Kovacs trovi il colpevole. Se risolve il caso, Kovacs potrà guadagnare la libertà.

         Rintracciare il killer dell'uomo che gli sta di fronte può essere per Kovacs la via per la libertà. Accetta il compito e l'aiuto della detective Kristin Ortega (Martha Higareda, "Royal Pains", La notte non aspetta), una tosta poliziotta che lavora per la sezione Danni Organici del dipartimento di polizia di Bay City e ha legami insospettati sia con Kovacs sia con Bancroft. Ma quello che il futuro ha in serbo per Kovacs e quello che emerge dal suo passato è inimmaginabile.

LA NASCITA DI UN NUOVO MONDO

Il mondo sconcertante e incredibilmente dettagliato dell'acclamato, influente e sbalorditivo romanzo di fantascienza cyberpunk  Altered Carbon di Richard K. Morgan ha allettato il desiderio dei lettori per un potenziale adattamento cinematografico fin dalla sua pubblicazione nel 2002. La sua trasposizione, tuttavia, si è rivelata difficoltosa. Solo quando Laeta Kalogridis, ideatrice e produttrice esecutiva della serie, ha collaborato con Skydance Television e Netflix per il lancio della serie Altered Carbon, con 10 rivoluzionari episodi densi di narrazione, il racconto epico di Morgan è riuscito a trovare una nuova forma artistica.

Il passaggio al nuovo mezzo di comunicazione ha portato con sé valori di produzione di forte impatto, elaborate sequenze d'azione e un'elegante struttura che permette il tipo di caratterizzazione dei personaggi necessario per questa storia. "In televisione si cominciavano a sperimentare stagioni più brevi con maggiori effetti cinematografici, in grado di proporre un diverso tipo di energia", dice Kalogridis. "E questo ci ha permesso di realizzare una storia che ha tutti gli aspetti di un film prolungato."

Kalogridis, sceneggiatrice di Shutter Island, Terminator Genisys e dell'imminente Alita – Angelo della battaglia, oltre che produttrice di Sotto assedio – White House Down e del super campione d'incassi Avatar di James Cameron, dichiara che il suo apprezzamento per la storia di Morgan, che ha vinto il premio Philip K. Dick come miglior romanzo nel 2003 (e che l'autore ha approfondito in due libri successivi), e i suoi legami alle componenti fondamentali dell'esperienza umana sono state le basi del suo innovativo adattamento di Altered Carbon. La prima stagione di quest'epica serie ripercorre il libro, ma vale anche come opera a sé stante.

"Il libro di Morgan è un testo di fantascienza di grande importanza", afferma Kalogridis a proposito dell'opera da cui è tratta la serie. "È una storia di fantascienza molto seria su una tecnologia che permette di estendere la vita illimitatamente. Eppure la storia non viene privata di emozioni umane ben note. Ha tutti i tratti tipici della grande fantascienza, ma in profondità è una storia molto umana. Ed è un noir, un genere che amo moltissimo."

"Il libro ridefinisce anche magnificamente la relazione degli esseri umani con la propria fisicità", spiega Kalogridis. "Nel mondo di Altered Carbon, puoi esistere in qualsiasi corpo. Trovo molto affascinante l'idea che nell'arco di milioni di anni gli umani si siano evoluti fino ad esistere parallelamente al corpo fisico."

"Il mondo di Morgan è talmente vasto e incredibile che ci vorrebbero 10 stagioni per descriverlo!" dice Kalogridis. "Morgan ha immaginato i pianeti conosciuti, l'architettura aliena, le rovine aliene, la tecnologia e la mitologia avanzate in un modo molto ricco e sfaccettato. Sono contenta di quello che siamo riusciti a riprodurre, ma ci sono tanti altri aspetti che non abbiamo nemmeno iniziato a esplorare."

Kinnaman dice che l'adattamento della storia da parte di Kalogridis gli ha dato molto materiale da interiorizzare e affinare, in preparazione al ruolo di Takeshi Kovacs.

"Lavorare con Laeta è stata un'esperienza molto stimolante", ammette Kinnaman. "Letto il libro m'ero fatto una mia idea di Kovacs, ma Laeta lo vedeva in modo diverso. Quando ho capito il modo in cui lei l'interpretava, e ci siamo, per così dire, incontrati a metà strada, si è creato qualcosa che non avevamo immaginato. Unendo le nostre forze, abbiamo creato qualcosa di nuovo."

"Laeta porta con sé l'intero universo della serie", aggiunge Kinnaman. "Parli con lei di un piccolo dettaglio e ti sciorina la storia di 200 anni prima di quello stesso dettaglio. Quindi puoi sempre contare su di lei per ogni dubbio. È completamente immersa nella storia e il suo entusiasmo ha contagiato tutti in ogni reparto. Ha trasmesso a tutti la sua profonda passione."

Un entusiasmo che ha accompagnato ogni linea narrativa nel più piccolo dettaglio. Secondo Kalogridis una buona parte della progettazione creativa della serie ha fatto leva su un'arguta e lungimirante immaginazione, che fa da ponte tra l'oggi e il domani, tra il mondo attuale e quello in cui verranno trasportati gli spettatori di Altered Carbon.

"Abbiamo cercato in tutti i modi di far apparire questo mondo reale e con i piedi per terra", spiega Kalogridis. "Una costante del mondo di Altered Carbon è la continuazione delle disparità sociali, che diventano sempre più grandi. Questo futuro può essere roseo per chi sta al vertice, perché avrà sempre più libertà di azione e acquisizione, ma chi sta in basso, con un'esistenza sempre più segnata dalle privazioni, vivrà in un incubo ancora peggiore."

"Ciò è particolarmente vero in quanto le persone al vertice non potranno mai essere rimosse e non potranno mai morire", aggiunge la sceneggiatrice. "Un unico gruppo ristretto di persone gestisce tutte le risorse e gestisce quella più preziosa, la vita stessa, senza mai lasciare la presa. Tutto il resto e tutti gli altri non sono che materia prima da sfruttare. E dato che sappiamo tutti che si tratta di una vetrina del peggio della natura umana, questo aspetto della storia appare insidiosamente reale."

Come nelle migliori opere di fantascienza, Altered Carbon delinea problemi morali o sociologici sui cui il pubblico deve riflettere. È un processo che questo genere artistico realizza in un modo che coinvolge le nostre speranze, i nostri timori, i nostri sogni e le nostre aspettative di quello che verrà.

"In Altered Carbon, la pila corticale è il cardine da cui è derivata l'evoluzione della civiltà umana", spiega il produttore esecutivo James Middleton. "La pila è un componente tecnologico posto sulla nuca degli individui, che permette l'archiviazione della mente, così che se il corpo dovesse morire, la mente potrebbe continuare a vivere in un altro corpo. Ogni individuo riceve la propria pila a un anno di età, un'innovazione che comporta un cambiamento epocale, fino ad arrivare a considerare i corpi usa e getta."

"La divisione tra ricchi e poveri ritratta nella serie riflette la contemporaneità", puntualizza Higareda. "Nel mondo di Altered Carbon solo in pochi possiedono molto denaro, quasi tutti gli altri sono Grounder, che trovano ingiusto il fatto che solo i ricchi possano clonarsi e vivere per sempre. I Grounder possono aspirare a un altro corpo solo in caso di calamità, ad esempio se vengono investiti o in caso di ingiustizia: possono ottenere una nuova custodia ma non possono scegliere il corpo in cui essere trasferiti."

"L'idea centrale di questa storia futuristica in pratica è quella che gli umani sono diventati come gli dei, e non solo, ma degli dei gravemente imperfetti", spiega Kalogridis. "Si preoccupano solo di se stessi: Cosa otterrò? Cosa non butterò via? Cosa avrò in futuro, per sempre?"

Purefoy crede che questi temi e motivi abbiano un'attrattiva universale.

"Penso che qualsiasi storia che tratti temi condivisi da tutti, ad esempio amore, perdita, speranza, tragedia, morte, elaborazione del lutto e sofferenza, faciliti un'immedesimazione", afferma Purefoy. "Non importa se è ambientata 500 anni fa, 1000 anni fa o tra 500 anni. Finché attori, produttori, registi e sceneggiatori si prenderanno cura di quegli aspetti ed esisteranno storie affascinanti e interessanti che poggiano su basi essenziali, funzionerà."

"La mitologia di Altered Carbonè complessa, ma anche radicata nelle nostre conoscenze", afferma Kalogridis. "Spesso ci dimentichiamo quanto la tecnologia abbia trasformato le cose nella nostra vita. Cose che 15 anni fa non facevano parte della norma ora le diamo per scontate."

"A dir il vero questo rende più difficile creare un mondo fittizio dove esiste una nuova tecnologia capace di trasformazioni epocali, come è avvenuto per Internet, che ha cambiato tutto", continua Kalogridis. "Si tratta probabilmente della parte più difficile. L'idea su cui è strutturata la serie, anche se fondamentalmente semplice, porta con sé grandi differenziazioni in termini di come viene utilizzata e dei principi etici sollevati."

Middleton nota che l'inebriante dualità della storia e il suo sapore noir sono tra gli elementi che la rendono intrigante, incluso il legame di Kovacs con le figure femminili della sua vita passata e presente.

Fondamentalmente "Altered Carbon è un giallo, ma è anche una storia d'amore", ammette Middleton. "Takeshi Kovacs è un personaggio che trascina l'amore della sua vita per centinaia di anni nel futuro, fino al tempo presente. L'intenso ricordo d'amore è qualcosa in cui il pubblico può immedesimarsi, persino in un contesto fantascientifico."

Tutti questi elementi sono sintetizzati in un protagonista che è rétro e ultramoderno al tempo stesso.

"Il nucleo portante di Altered Carbon è il personaggio di Takeshi Kovacs e il danno che ha subito", indica Kalogridis. "È un uomo che vuole nascondersi dietro la maschera di sociopatico, ma non lo è affatto. Vuole convincersi del fatto che non gli interessi nulla di nulla, ma non è vero. Kovacs è qualcuno che è stato sbalzato fuori dalla sua vita e gettato in un mondo di cui non voleva far parte. Essere vivo è uno stato che ha ben poco da fare con la sua volontà."

"Kovacs è il veterano di una rivolta fallita avvenuta secoli prima e un uomo in guerra con se stesso", continua Kalogridis. "Da giovane era una sorta di assassino delle Brigate Nere. Poi, la lotta di alcune fasce della società contro il fatto che i ricchi e i potenti si accaparrassero nuove custodie per l'eternità, mantenendo e incrementando il proprio potere, fomentò una rivolta, durante la quale venne addestrato da una donna di cui si innamorò."

"Dopo il fallimento della rivolta, Kovacs divenne un mercenario e gli venne tolto tutto. Adesso è costantemente diviso tra la persona che era e la persona che è diventato. Ora, in una nuova custodia e in un altro momento storico, affiora il coté rivoluzionario di chi vuole cambiare le cose."

Kinnaman vede Kovacs come un uomo la cui brama di lottare contro le ingiustizie della società spazia letteralmente più millenni, pianeti e involucri corporei.
"Penso che Kovacs abbia una grande fibra morale", dice Kinnaman. "Non è perfetto, ma sa distinguere tra giusto e sbagliato. Quando ottiene una nuova custodia, per lui è una seconda possibilità. Quindi, dopo aver accettato la custodia e iniziato il suo viaggio, riscopre la volontà di vivere, spinto dalla realtà che deve affrontare e dalle persone che incontra in questo nuovo mondo."

ALTERED CARBON: ANALISI APPROFONDITA

Le sfide dell'arte visionaria sono molteplici. Ma una delle difficoltà maggiori di Altered Carbon è stata realizzare il mix di storia fittizia fascinosamente intricata, di significativi antefatti, di terminologia unica e di regole universali che caratterizza il suo straordinario universo.

Nel mondo di Altered Carbon Takeshi Kovacs ha due identità: quella della sua nascita naturale sul pianeta Harlan's World, 250 anni prima dell'inizio della serie, e quella in cui ritorna a vivere in una nuova custodia all'inizio del primo episodio. Il governo totalitaristico noto come il Protettorato ha goduto a lungo di una forte influenza interplanetaria e il pianeta Harlan's World è stato popolato da lavoratori giapponesi e slavi provenienti dalla Terra (da qui il retaggio multiculturale di Kovacs). Il "Kovacs di nascita naturale" e la sorella minore, Reileen, sono vittime di un padre abusivo. Quando da ragazzo mostra un coraggio e un'attitudine al combattimento non comuni, Takeshi viene reclutato come combattente delle Brigate Nere, mentre la sorella perde i contatti con lui e finisce in un orfanotrofio, un evento che avrà ripercussiioni a catena sulla personalità della ragazza.

Anni dopo, Kovacs adulto (interpretato da Will Yun Lee, coprotagonista di "Hawaii Five-O", San Andreas, e Wolverine – L'immortale) viene ingaggiato da un gruppo di combattenti chiamati Spedi (membri del Corpo di Spedizione), che si oppone alla regola totalitaria dei Mat e del Protettorato e infine all'idea stessa dell'immortalità. Quando Harlan's World, pieno di foreste lussureggianti, cade sotto il controllo del Protettorato, Kovacs viene addestrato dalla leader degli Spedi, la coraggiosa guida dei ribelli nonché inventrice Quellcrist Falconer (Renée Elise Goldsberry, coprotagonista di "La vita immortale di Henrietta Lacks" e "The Good Wife" e vincitrice di Tony per il ruolo originale di Angelica Schuyler in Hamilton, grandissimo successo di Broadway), di cui Kovacs si innamora.

Quando alcuni gruppi di individui ricchissimi noti come Matusalemme, o "Mat", implementano il piano per l'immortalità basato su pila corticale e custodia, gli Spedi danno inizio a una rivolta. "Quella guerra voleva impedire l'esistenza eterna dei Mat", ricorda Kalogridis. "Quellcrist riteneva che la vita eterna avrebbe operato una selezione naturale a favore degli esponenti peggiori e più corrotti dell'umanità. Se avessero accumulato beni materiali all'infinito, il loro potere sarebbe aumentato esponenzialmente e il divario tra i ricchi e i poveri sarebbe diventato insormontabile."

Quando il "Kovacs di nascita naturale" viene ucciso, la sua pila viene messa sotto ghiaccio, una sorta di prigione virtuale. Trasferito in una nuova custodia oltre 250 anni dopo, Kovacs si ritrova a Bay City (ex San Francisco) nel corpo di un detective screditato, nonché ex amante della detective Ortega, i cui dati I.D.U. sono stati messi sotto ghiaccio in attesa del processo per i reati che ha commesso. Per principi etici e religiosi Ortega ha scelto di rifiutare la "ricustodia", quindi la sua coscienza non verrà mai trasferita in un altro corpo. La detective decide di aiutare Kovacs a trovare il killer di Bancroft per ragioni personali, rivelate in seguito.

Diventa chiaro che anche dopo tutti gli anni passati da Kovacs in ibernazione, Quellcrist fa ancora parte del suo subconscio. "Kovacs ha dei ricordi della donna", indica Kalogridis. "Sente la sua voce e vede le sue sembianze. E lei gli dice in modo criptico che c'è qualcosa che lui deve fare in questa nuova era in cui è tornato con un nuovo corpo, un'era in cui gli Spedi vengono ricordati come terroristi."

"Quell è viva e vegeta nella mente di Kovacs. Una volta entrato nella nuova custodia, lui continua a farla apparire nei momenti più estremi. Lei diventa il suo intuito, la personificazione del suo sé superiore. Diventa la persona che in pratica gli salva la vita, l'angelo buono sulla sua spalla che lo protegge da un mondo molto pericoloso. Arriveremo a capire l'importanza della donna in quel mondo e per Kovacs", spiega Goldsberry.

Reileen è un'altra che torna dal passato. Quando riappare nella vita di Kovacs (interpretata da Dichen Lachman, coprotagonista di "The Last Ship", "Agents of S.H.I.E.L.D.", "Shameless e "The 100"), lui deve fare di nuovo i conti con una vita che pensava chiusa per sempre.

Nel frattempo, il potente e influente Mat che ha approvato la "ricustodia" della "pila" neurale di Kovacs è l'enigmatico Laurens Bancroft, consapevole del fatto che come ultimo Spedi Kovacs vanta particolari doti e capacità. Bancroft, che con la sua ricchezza si può permettere di creare cloni infiniti del suo corpo di nascita naturale da usare come ricustodia, offre a Kovacs la grazia per le sue attività illecite da Spedi. In cambio dovrà scoprire chi l'ha ucciso, inscenando un suicidio. Dato che della coscienza di Bancroft viene eseguito un backup ogni 48 ore, il suo omicidio è avvenuto in un intervallo non salvato, prima dell'esecuzione del nuovo backup. Ritornato in una nuova custodia clonata di se stesso, Bancroft ora cerca risposte.

"Bancroft ha 375 anni, ma al momento della sua uccisione non è ancora stato completato il suo 'agotransfer', vale a dire il trasferimento su satellite di un backup della sua mente, di tutta la sua memoria e della sua personalità. Quindi mancano all'appello le ultime 48 ore della sua vita", spiega Purefoy. "Bancroft è alla continua e infinita ricerca di un'espansione del suo impero. È la sua occupazione principale. E se non espande il suo impero sulla Terra, lo fa in nuovi pianeti."

"Penso che uno dei temi della serie siano gli effetti deleteri dell'essere immortali", aggiunge Purefoy. "Se avessi l'opportunità di essere immortale, questa condizione ti rovinerebbe progressivamente l'anima? Credo che la risposta sia chiara per chiunque provi a rifletterci sopra, quindi sì, con ogni probabilità la risposta è sì."

"Una pila contiene chi sei: la tua personalità, la tua mente, i tuoi ricordi", spiega Kalogridis. "La mente è racchiusa in forma di impulsi elettrici in quella pila corticale. Quindi esiste sul satellite una copia di Bancroft che può essere scaricata nel suo nuovo clone, ma mancano i dettagli cruciali di chi l'ha ucciso e perché."

"Uno degli aspetti più affascinanti di Laurens Bancroft è che dovrebbe risultarci molto familiare", dice Kalogridis. "In realtà è molto simile a noi, rientra non solo nell'1 percento, ma nello 0,00001 percento della popolazione. È figlio del nostro tempo e della nostra cultura, e a partire dal tardo 21º secolo si è clonato nello stesso corpo. Nonostante abbia 350 anni, il suo corpo ha un'età tra i 45 e i 55 anni, l'età migliore secondo lui per raggiungere il vero potere." Anche la moglie di Bancroft, Miriam (Kristin Lehman), è ritornata più volte in cloni sempre più forti e belli del suo corpo originale. I due sono insieme da 118 anni.

Tra gli altri personaggi che incideranno sull'indagine di Kovacs e Ortega figurano Vernon Elliot (Ato Essandoh, "Chicago Med", "Vinyl", Jason Bourne), un ex medico militare del Protettorato che non si dà pace per la detenzione della moglie ed è perseguitato dalle visioni della figlia Lizzie, una disperata tossicodipendente, che all'insaputa di Elliott era diventata una prostituta a Bay City, per poi finire assassinata.

"La moglie di Elliott viene sorpresa a fare 'dipping', un'attività che consiste nell'insinuarsi brevemente e illegalmente nelle vite dei ricchi e dei famosi", spiega Kalogridis. "Per questo viene arrestata e la sua coscienza imprigionata sotto ghiaccio per 30 anni, mentre il suo corpo, o custodia, viene venduto a un negoziatore aziendale." Questi avvicendamenti comportano tragiche conseguenze per la figlia, che Elliott cerca disperatamente di contattare nel mondo virtuale.

Un altro personaggio fondamentale di Altered Carbon è l'incarnazione di un memorabile scrittore americano. Edgar Allan Poe, chiamato semplicemente Poe (Chris Conner, coprotagonista di "Il caso O.J. Simpson: American Crime Story"), è un sistema di Intelligenza Artificiale altamente evoluto che gestisce l'Hotel Il Corvo, l'albergo magnificamente rétro dove risiede Kovacs nella sudicia Bay City. Conscio della sua identità di sistema operativo, Poe si propone tuttavia come avatar digitale del famoso scrittore, aiutando Kovacs a riordinare i suoi pensieri e fornendo il proprio punto di vista quando il caso di Bancroft prende direzioni moralmente discutibili. (In ogni caso Poe, uno spirito felice affascinato regolarmente dagli orpelli umani, trascorre un po' del suo tempo libero giocando a poker virtuale con altre Intelligenze Artificiali)

"Una delle cose più affascinanti dell'universo di Altered Carbon è la presenza di Intelligenze Artificiali e il fatto che queste, nonostante siano state create dagli esseri umani, siano diventate indipendenti", dichiara Middleton. "Poe è un'Intelligenza Artificiale indipendente che gestisce un hotel. Ama tutto ciò che è umano, sebbene non abbia avuto ospiti per decenni. Kovacs è il primo cliente del Corvo dopo tanti anni. Poe viene ad assumere il ruolo di partner di Kovacs. Ha anche una nobiltà che farebbe invidia a molti umani ed è di grande importanza per Kovacs nella risoluzione del mistero."

"Nell'universo di Altered Carbon le Intelligenze Artificiali sono semplicemente un'altra specie, e loro ne sono consapevoli", chiarisce Kalogridis. "Alcune I.A. disprezzano gli umani. Alcune di loro voglio esser come gli umani. Poe, dal canto suo, vuole capire cosa sono gli umani, ed è il motivo per cui ha voluto impersonare il famoso autore. Ovviamente Poe è ideale come I.A. in questo caso perché Altered Carbon è una storia noir, e il vero Poe ha inventato il racconto breve poliziesco moderno nel 19º secolo. Era una scelta perfetta."

I temi e i motivi di Altered Carbon costringono gli spettatori a pensare non solo al futuro, ma anche al presente, secondo modalità che generano interpretazioni complicate.

"Il concetto dello 'stare attenti a quel che si desidera', tipico della fantascienza, fa parte del libro e della serie, insieme alla capacità degli esseri umani di creare tecnologie che quasi sempre superano la possibilità di essere utilizzate in modo coscienzioso", afferma Kalogridis. "Ma qui prendiamo anche in considerazione l'idea della distribuzione non equilibrata delle risorse: quando nelle mani di pochi finisce troppo e nelle mani di tutti gli altri finisce troppo poco, qual è l'impatto sulla società? E ogni distopia fa sempre scattare la domanda che considero più importante per le opere di fantascienza, oltre a costituire la loro tematica più profonda: Cosa significa essere umani? Se vivi in un mondo dove l'umanità è deteriorata e degradata, cosa significa fondamentalmente far parte degli esseri umani?"

L'ambientazione e il riferimento noir lasciano spazio a ipotesi di espiazione e l'indagine di Kovacs in ultima analisi non conduce solo alla scoperta di un assassino.

"Il genere noir non lascia mai spazio al riscatto personale, i suoi eroi ne sono profondamente consapevoli e da questo punto di vista, Kovacs è simile al classico protagonista noir, eppure è anche unico nel suo genere", chiarisce Kalogridis. "Gli eroi del noir sanno che probabilmente non sopravviveranno, che quello che stanno facendo alla fin fine è per gli altri. Possono sembrare dei nichilisti, ma non lo sono. Kovacs cerca di espiare le sue scelte del passato che hanno avuto conseguenze che lui non ha mai voluto."

UNA SQUADRA SENZA TEMPO

Dar vita a Altered Carbon ha richiesto un cast in grado di impersonare il passato e il futuro dei personaggi e dar loro la consapevolezza di contenere più esseri. Per Kalogridis il fulcro della storia è Joel Kinnaman, che ha interpretato personaggi dalla muscolosa e intelligente scorza dura in film come Suicide Squad, Robocop e Millennium – Uomini che odiano le donne, oltre che in produzioni TV come "The Killing". Nei panni di Kovacs, Kinnaman ricorda i più famosi investigatori del cinema post-bellico, in cerca della verità perché fedeli a un codice morale del tutto personale.

"Joel è incredibile", dichiara Kalogridis. "Dà vita al personaggio in modi che nemmeno ci sognavamo. Ha completamente interiorizzato Kovacs, la sua identità e le sue tribolazioni. Joel si è adattato all'intrico della storia con una tale naturalezza che quando lo vedi non puoi immaginare nessun altro al suo posto. Il che è strano, considerando il fatto che Kovacs appare nella prima stagione in altre due "custodie" e che lui stesso ora non è quello che era alla nascita. Ma la performance di Joel è incredibile. Gli spettatori rimarranno colpiti dalla sua intensità."

"In un romanzo puoi condividere la vita interiore di un personaggio senza vederne il volto", afferma Kalogridis. "Ma quando vedi un attore, l'immedesimazione è personale. Vivi la storia attraverso quell'attore specifico. E cambiare la faccia dell'attore in un racconto di fantascienza come questo può creare qualche scompenso. Quindi nel nostro caso invitiamo gli spettatori a una lettura metatestuale, perché devono abituarsi a vedere i personaggi dentro altri corpi e continuare a seguire la storia. In pratica devono dire: 'Ok, questo è Kovacs, e anche quello è Kovacs, e quell'altro è ancora Kovacs.' Di sicuro il fisico di Joel si presta al personaggio e lo presenta al meglio."

"Quando combatte, Kovacs è una forza della natura", afferma la sceneggiatrice. "Fa veramente paura nelle scene di lotta! In condizioni normali il Kovacs di Joel è carismatico, ma quando si arrabbia cambia completamente intensità."

Il coordinatore degli stuntmen Larnell Stovall riconosce l'importanza dello stile di combattimento unico di Kovacs e della dedizione di Kinnaman nel proporlo in modo naturale.

"Mi piace il modo in cui Kovacs si adatta al nuovo mondo dopo la 'ricustodia'. Si guarda sempre alle spalle, ricordandosi le lezioni imparate centinaia di anni prima, e si ricorda il suo addestramento", dice Stovall. "Per quanto il futuro possa influenzare un persona, lui rimane allineato con la sua passata corporalità. E a Joel piace essere protagonista in prima persona delle proprie scene d'azione, entro i dovuti criteri di sicurezza. Non si è mai tirato indietro in nessuna scena. Fa di tutto. È un professionista, impara la coreografia dell'azione e dà sempre il 100%."

La messicana Martha Higareda, megastar cinetelevisiva nel suo paese, interpreta in modo affascinante ed elegante il ruolo della tenente detective Kristin Ortega, alimentando il lato umano della nuova esistenza di Kovacs e proponendosi come modello di coraggio e di analisi interiore.

"Martha sa raggiungere un'intensità pari a quella di Joel", afferma Kalogridis. "Sono entrambi attori molto intensi e dedicati e riescono a sincronizzare i rispettivi livelli di energia. Il suo ritratto di Ortega è quello di una donna sicuramente di Bay City, ma anche di una donna legata alla propria cultura."

"Ha un'incredibile energia e dà tutto quello che ha", aggiunge Kalogridis. "E comprende il personaggio in un modo che a molti di noi sfugge, perché Ortega viene da una famiglia di profonde convinzioni religiose, dove i conflitti sono la norma. Martha riversa nel ruolo la propria esperienza di vita, oltre a fornire l'esempio di una cultura diversa. È fenomenale."

"Un altro elemento del mosaico che affiora spesso nella narrazione è la riflessione su cosa sia l'amore. Ed è un punto fondamentale dell'arco narrativo di Ortega. In che misura l'amore appartiene alla sfera chimica, alla sfera fisica o a quella dell'anima? L'interazione tra Ortega e Kovacs approfondisce questo punto."

Per Will Yun Lee, il quadro psicologico di quello che il team di produzione di Altered Carbon ha chiamato "Kovacs di nascita naturale" o "Kovacs originale" doveva farsi sentire su più linee narrative e temporali. La soluzione scelta da Lee gli è venuta dal di dentro.

"Dovevo trovare i collegamenti che gli spettatori avrebbero dovuto seguire lungo il corso della serie e per me erano le due relazioni fondamentali di Kovacs, quella con Quellcrist e quella con la sorella Reileen", riassume Lee. "Ho pensato che quel filo rosso avrebbe fornito al Kovacs futuro spunti di sviluppo nell'arco dell'intera stagione. Ho sentito che quelle due relazioni erano basate sull'amore puro, anche se il Kovacs futuro deve lottare per ritagliarsi uno spazio. Con Laeta abbiamo discusso di come Quell fosse la prima persona a cercare Kovacs dopo la sua cattura da parte del Protettorato. Si trattava di un punto di svolta per quest'uomo cresciuto da solo. Grazie a Quell, gli Spedi erano la prima famiglia a cui poteva appartenere."

La complessità, l'umanità e l'aggressività dei personaggi femminili è un altro aspetto che rende Altered Carbon estremamente attuale nel contesto cultural-popolare contemporaneo.

"Mi piace vedere che i personaggi femminili della serie sono forti e a loro modo pericolosi", afferma Goldsberry. "Amo lo scontro tra Quell e Reileen. E il fatto che Quell sembri così potente e solida ma che comunque si innamori e che il suo maggiore antagonista sia una donna. C'è qualcosa di fragile in Quell, è al 100 percento femminile e anche al 100 percento un'eroina fortissima. È intelligente, calcolatrice e pericolosa e la serie non teme di mostrarlo."

"Penso che alcuni considerino la fantascienza un genere maschile, con tanti gadget, combattimenti e qualche versione di guerra interstellare, e che non ci sia posto per il dramma delle emozioni. Non sono per niente d'accordo", continua Goldsberry. "Quello che ho sempre apprezzato della fantascienza è che nel bel mezzo dell'imperturbabilità e dell'aggressività c'è spazio per una caratterizzazione profonda dei personaggi. Sono possibili itinerari emotivi tra di loro e uno sviluppo delle loro interazioni. Questo mondo immaginario è molto cupo e l'amore tra Kovacs e Quell, persino quello tra Ortega e Kovacs, lo fanno più interessante e contemporaneamente rendono universale la storia."

"Sono una grande fan della fantascienza, ma anche chi non pensa di amarla rimarrà affascinato, perché è una serie non definita da un genere particolare", aggiunge Goldsberry. "A tutti piacciono storie ben scritte che siano fonte di ispirazione per il mondo in cui viviamo e Altered Carbon è proprio questo. In più ha un respiro internazionale. Soprattutto, è perfettamente allineata con Netflix. Non è solo per una fascia demografica, un gruppo di spettatori, un paese o una lingua. Va oltre tutto ciò. È il mondo in cui viviamo che Laeta incorpora nella narrazione."

Higareda è d'accordo con la valutazione dei personaggi femminili di Altered Carbon. "Kristin Ortega è una donna forte sempre in tensione, perché si trova in una situazione molto complessa", racconta Higareda. "È forte, ma allo stesso tempo è sempre sull'orlo di una crisi per la situazione difficile che deve affrontare. È molto intelligente e tra i suoi valori maggiori c'è il senso di giustizia. È ciò che la fa andare avanti."

Dichen Lachman fa notare che Reileen, la sorella di Takeshi Kovacs, metterà a dura prova la fedeltà degli spettatori, fatto importante in sé per comprendere la parte.

"Reileen è incredibilmente complicata", afferma Lachman. "Crede fermamente in quello per cui si batte. Ha un passato tormentato e un coté dark, ma ama suo fratello Takeshi più di ogni cosa al mondo. Non è mai facile interpretare qualcuno che compie azioni inimmaginabili, continuando a mostrare il suo lato umano."

"Reileen lotta per ottenere l'amore del fratello e il suo perdono, eppure lotta anche per la possibilità di vivere per sempre, e non credo possa accettare di continuare per la sua strada senza di lui", aggiunge Lachman. "Sta costruendo un impero, così quando Takeshi si riavvicinerà a lei e la perdonerà, potranno vivere insieme per l'eternità. Su Harlan's World lui era tutto per lei. Ma trasferita in un nuovo corpo sulla Terra del 24o secolo, lei si fa coinvolgere in attività orribili e compie azioni riprovevoli, concentrandosi su potere e denaro. È bello vedere che nella serie è rappresentato ogni tipo di donna, non solo in termini di vita interiore, debolezze e punti di forza, ma anche in termini di diversità ed estrazione sociale."

Kalogridis conosce bene il modello classico delle opere di fantascienza letterarie o cinematografiche e sa come esplorare nuove dimensioni.

"Il concetto dello 'stare attenti a quel che si desidera', tipico della fantascienza, fa parte del libro e della serie, insieme alla capacità degli esseri umani di creare tecnologie che quasi sempre vanno oltre la loro possibilità di utilizzarle in modo coscienzioso", afferma Kalogridis. "Ma qui prendiamo anche in considerazione l'idea della distribuzione non equilibrata delle risorse: quando nelle mani di pochi finisce troppo e nelle mani di tutti gli altri finisce troppo poco, qual è l'impatto sulla società? E ogni distopia farà scattare la domanda che considero più importante per le opere di fantascienza, oltre a costituire la loro tematica più profonda: Cosa significa essere umani? Se vivi in un mondo dove l'umanità è deteriorata e degradata, cosa significa fondamentalmente far parte degli esseri umani?"

Kalogridis ha chiamato una squadra formidabile di registi alla guida degli episodi dell'ipnotica prima stagione.

"I nostri registi sono tutti dei numeri uno", dichiara Kalogridis. "Miguel Sapochnik ("Il Trono di Spade", "Iron Fist", "Dr. House – Medical Division") è un visionario puro. È un fenomeno e ha dato il tono l'intera stagione. Per la realizzazione del futuro mitologico di Altered Carbon era fondamentale partire con una visione artistica netta e decisa. Nick Hurran ("Sherlock", "Doctor Who"), il nostro direttore di produzione, è dotato di incredibile ingegno e occhio fino ed è stato un convinto sostenitore del processo in tutte le sue fasi."

"Ogni nostro regista, tra cui Uta Briesewitz, Peter Hoar, Andy Goddard e Alex Graves, è diverso dagli altri e contribuisce al progetto con la sua versione di Altered Carbon", dice Kalogridis. "Sono questi cineasti visionari che hanno reso possibile la completa realizzazione di questo universo."

"La presenza di diversi registi nella stessa stagione favorisce la caratterizzazione dei personaggi, dato che ognuno ha un diverso punto di vista e quindi hai più sfaccettature da considerare. E ovviamente ognuno di loro ha una sua personalità e un'ottica diversa sul mondo presentato. Richard Morgan ha stabilito un incredibile universo. Il libro è crudo, dark e violento, ma ha anche molte cose bizzarre e interessanti. Quello che ha fatto Laeta è prendere quegli elementi e convogliarli in qualcosa di completamente epico", afferma Essandoh.

INCREDIBILE DESIGN VISIVO, AZIONE MOZZAFIATO E TECNOLOGIA ESTREMA:
UNA COMBINAZIONE AVVENIRISTICA PERFETTA

Le opere di fantascienza rivoluzionaria hanno sempre abbinato un'estetica d'avanguardia a una narrazione visionaria. A partire dai film di George Méliès (Viaggio nella Luna del 1902, Viaggio attraverso l'impossibile del 1904) fino a La vita futura di William Cameron Menzies (1936), L'uomo che visse nel futuro di George Pal (1960), 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick (1968), l'influente Blade Runner di Ridley Scott (1982) e il suo sequel del 2017, Blade Runner 2049, le parabole fantascientifiche ci hanno aperto gli occhi e la mente sugli spesso scioccanti scenari che ci aspettano nel futuro.

Adesso Altered Carbon alza l'asticella. Con l'innovativa trasposizione di Kalogridis in serie Netflix dei racconti distopici multilivello di Richard Morgan ambientati nel 24º secolo, la leggendaria complessità del progetto ha richiesto un lavoro livello dietro le quinte parimenti innovativo.

"Il libro offre tantissimi livelli e pone tantissime sfide, ci sono ragioni effettive per cui ci sono voluti anni per adattarlo", ammette Kalogridis. "Abbiamo la possibilità di esplorare temi molto complessi sia sul piano tecnologico sia sul piano intellettuale. E possiamo esplorarli con incredibili effetti speciali: effetti in videocamera, elementi prostetici e tutto l'occorrente per le sparatorie. Abbiamo anche gli effetti speciali basati sul chroma key (green/blue screen). Poi mettiamo insieme tutti gli elementi per ottenere una coerenza visiva di grande impatto."

Il supervisore agli effetti speciali Everett Burrell dichiara che l'idea di realizzare il mondo di Altered Carbon, con le sue scenografie eleganti e rimaneggiate, un'attenzione letteraria ai dettagli ed emozionati e intense scene d'azione, era così attraente che non vedeva l'ora di cominciare.

"Ho incontrato Laeta e Steve Blackman e mi hanno spiegato l'ambientazione e le loro idee", spiega Burrell. "Quando ho visto le bozze iniziali, ho capito subito che dovevo far parte del progetto."

Burrell dichiara che le scenografie della serie sono piene di spunti provocatori a tutti i livelli, dal più grande al più piccolo.

"Nella San Francisco del futuro, qui chiamata Bay City, appaiono costruzioni iconiche come il Golden Gate Bridge, ma abbiamo anche aggiunto tocchi unici all'ambientazione. Quando guardi la serie ti chiedi: 'Perché c'è una diga gigante intorno alla baia?' E la risposta è che nel futuro il riscaldamento globale avrà fatto alzare il livello dell'acqua intorno a San Francisco."

"A livello della strada, buona parte della città è realizzata con effetti pratici", aggiunge Burrell. "Abbiamo costruito un enorme set urbano con fantastici effetti in videocamera. Bay City ha diversi livelli: la parte inferiore è riservata ai Grounder, è il distretto con affitti economici per chi sta al gradino più basso della società. La classe media risiede in un'area chiamata Twilight, in una zona un po' più elevata della città. In alto svetta l'Aerium, dove vivono i Mat , corrispondente allo 0,00001 percento della popolazione sulla Terra. La zona dei Grounder è pericolosa, sudicia e piena di fumo, con uno strato di smog da cui non si può uscire. Nel Twilight ci sono condomini costosi e si può vedere un po' di cielo. L'Aerium è invece tutto torri d'avorio, grattacieli, ricchezza, privilegio e decadenza: una vita tra le nuvole."

Carey Meyer, scenografo di Altered Carbon, riconosce il modello dei film di fantascienza del passato nelle rifiniture visive della zona dei Grounder.

"Siamo partiti dai tanti riferimenti del libro di Morgan, poi la nostra ricerca si è concentrata su diversi film di fantascienza, tra cui ovviamente Blade Runner del 1982", ricorda Meyer. "Il mio set preferito è stato quello della strada. È stata la prima idea che mi è venuta per questo progetto."

"La cosa più importante da considerare erano le superfici e i colori delle vie principali", dichiara Meyer. "È un mondo caratterizzato da superfici di cemento con tanta ruggine e deterioramento. Il set della strada è il livello base di Bay City, quindi sono presenti acqua, contrasti, ruggine e cemento crepato, in pratica il peggior posto dove vivere a Bay City. Abbiamo cercato di usare per quella strada le superfici più rozze e spregevoli possibili."

"Ci siamo chiesti a lungo: Quanto fumo vogliamo qui? Possiamo evitare il blue screen qui?", ricorda Burrell. "La decisione di mantenere il mondo dei Grounder completamente in videocamera è stata presa da Laeta, Carey Meyer, me e tutti i direttori della fotografia."

Le scene d'azione sono una componente di Altered Carbon che propone effetti estremi, tra cui una memorabile battaglia Null G, ovvero a gravità zero.

"In quella scena Kovacs lotta nei pressi di un buco senza fine e i combattenti che cadono al di fuori dell'area a gravità zero precipitano verso una morte certa", ricorda Meyer. "Quando entrano ed escono dall'area a gravità zero, si schiantano sui muri e lottano ai margini, poi rientrano nell'arena di combattimento per raccogliere le armi. È una scena veramente incredibile."

Larnell Stovall, coordinatore degli stuntmen della serie, ha dovuto sudare sette camicie per realizzare quella scena.

"Ogni episodio ha diverse scene di lotta, ma la battaglia Null G è quella che risalta di più", afferma Stovall. "Come riesci a far fluttuare le persone nell'aria evitando ogni rischio, dopo una quantità sufficiente di prove, ma in modo che risulti credibile, emozionante, pericoloso e al tempo stesso sicuro? Per noi tutti è stata una sfida speciale e stimolante."

Individuare la forma di combattimento del futuro di ogni personaggio, in particolare per Kovacs e Ortega, ha rappresentato un'altra sfida per Stovall nella prima stagione di Altered Carbon.

"Per ogni personaggio abbiamo abbiamo creato un mix di diversi stili di combattimento", aggiunge Stovall. "L'addestramento degli attori è avvenuto sul modello dei boot camp. Abbiamo creato per loro delle esercitazioni tattiche con pistole e fucili d'assalto. Nelle sue custodie precedenti Kovacs aveva ricevuto un ampio addestramento militare, mentre Ortega è nel dipartimento di polizia, per cui volevamo essere sicuri che ciò fosse evidente in ogni loro movimento, in ogni pistola usata, in ogni sparatoria. Volevamo che durante i loro combattimenti fosse distinguibile il loro stile individuale."

"Abbiamo considerato il fatto che Kovacs in una vita precedente era stato un membro super addestrato degli Spedi, e come questa esperienza avrebbe potuto riflettersi nel futuro, quando la tecnologia e gli stili di combattimento sarebbero stati più avanzanti", aggiunge Stovall. "Gli abbiamo quindi affibbiato un insieme di modalità di lotta: stile americano e russo, un po' di arte marziale Hapkido, un po' di judo, taekwondo e assalto con coltelli, un po' di arti marziali kali. Ho preso gli stili dell'Indonesia, come il Silat, e li ho riuniti insieme."

Stovall rivela che gli attori hanno accettato l'addestramento fisico con entusiasmo.

"Joel si allenava con noi durante le sessioni di judo e jujitsu, poi era in prima linea nella coreografia di combattimento, sbattuto a destra e a manca insieme agli avversari", ricorda Stovall. "Era insieme a noi nelle scene più dure, lo vedrete negli episodi. Spesso è proprio lui, non una controfigura."

"Non sono nuovo alle scene d'azione ma qui ho avuto la possibilità di salire di livello", afferma Kinnaman. "La sequenza Null G è stata veramente memorabile. Una delle cose che mi ha entusiasmato di più di questa serie è che fai parte di un grande universo fantascientifico che di solito vedi solo nelle grosse produzioni. In più ci sono state anche delle vere e proprie acrobazie, ad esempio quando voli appeso a un cavo nella sequenza di combattimento Null G. Ne avevo fatte un po' in passato, ma mai in modo intensivo come in questo caso!"

"Per quel che riguarda Martha, negli scontri sa usare bene le mani, quindi nello stile di combattimento di Kristin Ortega abbiamo inserito molta boxe", indica Stovall. "Molti calci bassi e mosse tipiche da poliziotto, oltre all'uso delle armi da fuoco e ai movimenti tattici. Lo stile di Ortega quindi è un ibrido di dirty boxe di strada e tattica di polizia. Volevo essere sicuro che il suo modo di combattere riflettesse il personaggio. Ortega è piena di passione e la sua personalità nasconde tanti problemi irrisolti. Ho pensato sarebbe stato bello mostrare tutto questo nelle sue scene di lotta. Ortega è una che non molla."

Nel caso di Will Yun Lee, la preparazione fisica per Altered Carbon ha comportato delle rinunce.

"Con Laeta siamo amici da tempo. Un giorno ricevo un suo SMS inaspettato e molto vago che diceva semplicemente: 'Quanto tempo ti ci vuole per metterti in forma?'", ricorda Lee. "Ero appena ingrassato 10 kg per un altro progetto. Pensate un po', il suo messaggio mi giunge non appena avevo finito di ingrassare. E in quel preciso istante stavo andando al supermercato a comprare una torta di mele con mia moglie perché volevamo farci una scorpacciata. Dopo aver risposto a Laeta, ho detto a mia moglie: 'Non so bene cosa voglia Laeta, ma so che non posso più comprare quella torta!'"

"In seguito la mia dieta era basata su broccoli e cose che regolarmente odio mangiare, coadiuvata da tanti esercizi cardio, pesi e assalti al sacco da boxe in palestra", ammette Lee.

Un altro aspetto della serie che gli spettatori apprezzeranno è la stimolante e spesso inquietante tecnologia che ha contribuito a creare il sistema diviso in caste della società del 24º secolo, nella quale la morte è un mero inconveniente e l'etica, come ogni altra cosa, è schiava della legge di mercato. Un'innovazione da tener d'occhio è l'ONI.

Cos'è un ONI? Come spiega Burrell, nell'universo di Altered Carbon si tratta di "un impianto neurale oculare (Ocular Neural Implant) che attiva una trasmissione via corneale per chi lo usa. È come una lente a contatto. Una sorta di iPad avanzato sull'occhio che viene comandato dal cervello. Rileva i pensieri e i movimenti oculari." Secondo Burrell può sembrare una tecnologia un po' estrema, "ma potrebbe essere più vicina di quanto non pensiamo."

"L'ONI viene applicato con un oggetto chiamato SCLEROFIT, un piccolo dispositivo che, una volta avvicinato all'occhio e premuto un pulsante, inietta una lente a contatto nell'occhio stesso. L'altro aspetto dell'ONI è il modo in cui lo si controlla. I personaggi sono dotati di dispositivi che permettono loro di controllare l'ONI", aggiunge il capo attrezzista della serie, Nevin Swain.

Burrell precisa che l'ONI è personalizzato per ogni personaggio. "Abbiamo dovuto creare per ogni protagonista un tocco personale, proprio come oggi personalizziamo gli iPhone attaccandogli degli adesivi o utilizziamo gli emoji in un testo. Lo stesso vale per gli ONI. Abbiamo dovuto personalizzarli per ogni personaggio. Ortega, ad esempio, indossa una versione militare/tattica di ONI che ha solo lui. La concretizzazione di questa idea e la familiarizzazione con gli ONI di ciascun personaggio sono state difficili e complicate, ma ne è valsa la pena."

Kalogridis rivela che anche il nome, ONI, è legato a un altro significato.

"In giapponese il termine oni viene usato per un demone o un diavolo", precisa la sceneggiatrice. "Stavamo pensando a ruota libera e ci siamo detti: 'Beh, nessuno indosserà un dispositivo in un orecchio tra 250 anni!' Così abbiamo ipotizzato un modo di comunicazione tra le persone che fosse il più naturale possibile.

"Quando abbiamo iniziato questa ricerca abbiamo considerato quello che si diceva sarebbe stata la prossima invenzione", dice Kalogridis. "Proprio come Google Glass e i display ottici indossabili di oggi. Ci siamo tutti appassionati all'idea di questa interfaccia tecnologica senza discontinuità. Anche se sono certa che tra 250 anni i dispositivi esistenti andranno ben oltre ciò che possiamo immaginare.

"Ad esempio, ho sempre amato in Blade Runner la scena dove Harrison Ford, nei panni di Rick Deckard, è in un bar e chiama Sean Young, nei panni di Rachel, su un 'videotelefono', che sembra un piccolo schermo televisivo d'altri tempi. È come nel 1982 ci si aspettava fosse il 2019 e invece guardate dove siamo arrivati."

"Penso che l'ONI sia un dispositivo molto inquietante. Non vorrei mai ricevere in continuazione tante informazioni!", afferma Burrell.

Meyer, le cui scenografie intrecciano tra loro stili diversi, mondi variegati oltre a temi e motivi diversificati, dichiara che alla fin fine gli effetti speciali di Altered Carbon hanno seguito un'unica logica innovativa dal punto di vista concettuale.

"In un mondo così visuale come questo, è di vitale importanza creare un look, rimanervi fedeli e creare un'estetica del futuro", riassume Meyer. "Non puoi semplicemente dire: 'In questa scena ci vuole un monitor olografico', oppure: 'Dobbiamo mettere qui e là degli elementi di alta tecnologia.' Ci sono diversi livelli di sfumatura. È più una questione di rimanere coerenti con le scelte effettuate, creare un look memorabile e dar vita a un futuro che abbia un aspetto reale e naturale."

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Puoi vedere Altered Carbon su queste piattaforme:
Guarda Altered Carbon su Netflix

Nota: "Altered Carbon" è un titolo Netflix Original, puoi vederlo su Netflix .

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