Chiamami ancora amore (2021)
Chiamami ancora amoreCome si fa ad amare così tanto e a sbagliare tutto lo stesso? Solo chi ami può distruggerti. Solo la persona a cui hai rivelato le tue debolezze e i tuoi errori, a cui hai chiesto aiuto e ne hai dato, solo quella persona può davvero rovinare la tua vita. Anna ed Enrico si sono molto amati. E poi si sono molto odiati. Dopo undici anni di matrimonio e un figlio, si separano. La loro separazione diventa ben presto una guerra distruttiva, col risultato che i servizi sociali sono costretti a intervenire per valutare la loro capacità genitoriale. Com'è possibile che una coppia che è stata così complice e affiatata non riesca a risparmiarsi umiliazioni e vendette? Come può un amore così grande sfociare in un odio tanto cieco? Toccherà a un assistente sociale andare in fondo alla loro storia, ripercorrendola dall'inizio fino a scoprire il vero motivo dello scontro.
INFO TECNICHE
Titolo Italiano: Chiamami ancora amoreTitolo Originale: Chiamami ancora amore
Genere: Drammatico, Romantico
Stagioni: 1 - Episodi: 6 (durata media 50 minuti)
Nazionalità: Italia | 2021
Produzione: Indigo, Rai Fiction (in collaborazione con), About Premium Content
Stagioni e Episodi
Stagioni - Episodi | Prima Visione Assoluta | Prima Visione Italia |
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Stagione 1 Episodi 6 | lunedì 26 Aprile 2021 su RaiPlay, Rai 1 | lunedì 3 Maggio 2021 su Rai 1 |
Cast e personaggi
Regia: Gianluca Maria TavarelliMusiche: Ralf Hildenbeutel
Fotografia: Marco Pieroni
Montaggio: Alessandro Heffler
Scenografie: Simona Garotta
Costumi: Camilla Giuliani
Ideatori: Giacomo Bendotti
Cast Artistico e Ruoli:
Produttori: Viola Prestieri (Produttore esecutivo), Marica Gungui (Produttore delegato), Daria Hensemberger (Produttore RAI), Filippo Rizzello (Produttore RAI), Nicola Giuliano (Produttore), Francesca Cima (Produttore), Carlotta Calori (Produttore)
Soggetto di serie: Giacomo Bendotti | Soggetti di puntata e sceneggiature: Giacomo Bendotti | Responsabile editoriale Indigo Film: Federica Felice | Casting: Gabriella Gianattasio, Marco Matteo Donat-Cattin, (U.I.C.D.). Aiuto Regia: Giovanni Vaccarelli | Fonico: Giampaolo Catanzaro | Direttore di produzione: Sabina Bianchini | Organizzatore generale: Elia Mazzoni.
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Serie realizzata con il patrocinio del Comune di Bracciano e con il patrocinio della Città di Anguilla Sabazia.
NOTE DELL'AUTORE – Giacomo Bendotti
"'Dovrei mettere una telecamera nascosta qua dentro' pensai un giorno. Qua dentro era la cameretta di mia figlia, che aveva poco più di un anno. Ciò che volevo spiare era il comportamento della mia compagna, sua madre, per capire se sapeva giocare con lei. Fu un pensiero fugace, di cui mi vergognai un attimo dopo averlo formulato, ma era l'evidente frutto della difficoltà che stavamo vivendo, sopraffatti dalla stanchezza, dalla mancanza di sonno, dalle insicurezze di entrambi. Eravamo maldestramente alle prese con una complessità nata insieme a nostra figlia nell'istante stesso in cui le forbici stondate dell'ostetrica aveva reciso il suo cordone ombelicale. Quelle forbici a forma di scimitarra non avevano separato la madre e la neonata, che continuarono per mesi a essere un unico corpo. Separavano invece gli amanti. Noi due dovevamo fare spazio, nel mezzo, a una terza persona, che ci avrebbe definito per sempre come genitori e che ci avrebbe costretto a ridisegnare il nostro rapporto. Chiamami ancora amore nasce dal desiderio di raccontare quel passaggio delicato, che a volte dura settimane e a volte anni, ma che qualsiasi coppia con figli ha attraversato. È un momento di trasformazione e di conflitto. È il punto di convergenza di due storie famigliari, di due diverse educazioni, di due separati bisogni di affermazione e riparazione. È il momento in cui ci ritroviamo inaspettatamente a rimproverare all'altro di essere come suo padre o sua madre. È una prova che ci obbliga a rifondare il patto amoroso o a distruggerlo. Anna ed Enrico, i nostri protagonisti, hanno deciso di distruggerlo. Di più: hanno deciso di distruggersi."
NOTE DI REGIA – Gianluca Maria Tavarelli
Nell'affrontare la regia di: Chiamami ancora amore ho immediatamente realizzato che la strada che volevo percorrere per raccontare questa storia fosse quella di non spettacolarizzare il testo. Volevo che la macchina da presa seguisse i nostri protagonisti in modo semplice e naturale. Volevo che lo spettatore fosse sempre addosso e insieme a loro, in tutti i momenti delle loro vite. Per questa ragione nella serie non ci sono quasi movimenti di macchina, carrelli o dolly, la macchina è sempre a mano e segue i personaggi in modo quasi documentario. E anche la luce non è mai troppo "costruita" o leccata è sempre molto naturale. Ho evitato qualsiasi tipo di ripresa che potesse essere eccessivamente artefatta o elaborata e potesse dare una sensazione di eccessiva finzione. Durante il montaggio anche l'utilizzo dei droni è risultato scollato dal racconto, come se l'eccessiva bellezza di alcune riprese e di alcuni panorami ci allontanasse dalla verità della storia, dalla sua normale quotidianità. Riducendo al minimo l'impatto che la macchina da presa ha con l'attore, diventava fondamentale che anche il più piccolo ruolo fosse scelto con estrema cura. Ed è in quest'ottica che il lavoro di ricerca e selezione degli interpreti è stato determinante. Oltre ai nostri due protagonisti, Greta Scarano e Simone Liberati, e a Claudia Pandolfi, è stato fondamentale che tutti gli altri personaggi non perdessero mai di credibilità, fossero sempre perfettamente inseriti nel tessuto narrativo del racconto, che insieme ai nostri protagonisti "vivessero" con intensità le varie vicende della nostra storia. Dai ruoli più grandi a quelli più piccoli troverete sempre un'estrema verità e realtà. Dalla visione di questa serie spero che trarrete la sensazione di essere immersi "nelle vite degli altri", vite, che per molti versi, sono identiche alle nostre.