Il commissario Montalbano (stagione 12)

Il commissario Montalbano (stagione 12)

Scheda Stagione 12 di Il commissario Montalbano
Locandina Il commissario Montalbano (stagione 12)
Stagione numero 12 della serie televisiva Il commissario Montalbano composta da 2 episodi.
Prima visione in Italia da lunedì 12 Febbraio 2018 a lunedì 19 Febbraio 2018 su Rai 1.
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Elenco Episodi

La Giostra Degli Scambi
St12, Ep1

La Giostra Degli Scambi

La Giostra Degli Scambi
Prima Visione Assoluta: lunedì 12 Febbraio 2018
Prima Visione Italia: lunedì 12 Febbraio 2018
Logline: Un negozio di elettronica è stato bruciato, un incendio chiaramente doloso. Ma non si tratta solo di questo: Marcello Di Carlo, il proprietario del negozio, è scomparso, di lui non c'è più alcuna traccia. È un bell'uomo Di Carlo, e anche un playboy di un certo successo, ma ha il vizio di spendere molto più […]
Amore
St12, Ep2

Amore

Amore
Prima Visione Assoluta: lunedì 19 Febbraio 2018
Prima Visione Italia: lunedì 19 Febbraio 2018
Logline: Insomma, inutile girarci attorno: Montalbano non è molto a suo agio con le faccende legate all'amore. E la scomparsa della bellissima Michela Prestia mette quanto mai a dura prova la sua capacità di districarsi nei labirinti della complessità e dei fatali inganni del sentimento amoroso. Michela è una ragazza dal passato drammatico, se non addirittura […]

Diciotto anni con Salvo

Dal 1999, anno di messa in onda del primo episodio Il ladro di merendine, il personaggio inventato dalla magica penna di Andrea Camilleri, interpretato da Luca Zingaretti, è diventato amico imprescindibile del pubblico di Rai1, conquistando ad ogni film nuovi spettatori e consensi unanimi. Con questi due nuovi episodi la più fortunata, premiata e acclamata tv movie collection arriva a 32 film complessivi. Il successo delle storie del commissario di Vigàta, oltre alle prime visioni sempre vincitrici della serata, ha raggiunto, nelle ultime serie, punte di ascolto di ben oltre i 10 milioni di spettatori e il 40% di share, e si è consolidato negli anni anche grazie alle repliche che hanno allietato le serate degli italiani con oltre 140 emissioni in prima serata, continuando ad ottenere ascolti record anche al sesto o settimo passaggio televisivo. Ma il successo de Il Commissario Montalbano non si ferma all'Italia, infatti è stata la prima serie italiana venduta all'estero e negli anni è stata trasmessa in oltre 60 paesi tra Europa e resto del mondo ottenendo un ottimo successo di pubblico anche in paesi molto diversi per audience come la Gran Bretagna e gli Stati Uniti. Ma Montalbano è andato in onda in tutti i continenti dall'Asia al Sudamerica passando anche per l'Iran, facendo conoscere a tutto il mondo una vera e propria eccellenza audiovisiva italiana.

Note di regia

Chi più di Camilleri ha saputo raccontare le mille anime dell'amore? Dal frenetico impulso degli innamoramenti giovanili, con quel desiderio ardente di bruciarsi nel piacere, alla quiete dell'amore coniugale, fino agli amori senili dove il desiderio si trasforma nella tenerezza. Nei nuovi episodi La giostra degli scambi e Amore il maggiore indiziato è ancora una volta l'amore. "Nell'amore, che è lo stato d'animo più ricco di illusioni, la più dritta strada al piacere è il dolore" scrive Leopardi. Camilleri va oltre il dolore, ci porta sulla strada del più efferato delitto, del più assurdo sacrificio al dio crudele dell'amore. Nel primo film, "La giostra degli scambi", lo spettatore assiste a una serie di strani indizi in un paesaggio stralunato. Il commissario Montalbano è trascinato dalla pantomima di una serie di vicende al limite del grottesco, non riesce a decifrare i segnali e, per la prima volta, sembra sul punto di arrendersi. La scomparsa dei due giovani amanti Marcello e Silvana è come il sasso in uno stagno: increspa per un attimo la superficie, poi tutto si placa. Assistiamo ad una serie di episodi che sembrano non avere alcuna relazione tra loro. Solo il caso consegna a Montalbano un ultimo tassello che ci porta rapidamente alla soluzione. Al regista il compito, in questo film, di muoversi nel grottesco fino alla scena finale, quando entra con lo spettatore nella camera della morte. Lascia il commissario solo nella gelida aria di morte a immaginare il più assurdo dei delitti. Mai come in questa storia assistiamo alla contrapposizione tra vecchi e giovani, ed è ancora una volta l'amore la linea di demarcazione tra i due schieramenti. Nella seconda storia "Amore" il titolo racconta un'altra lettura del sentimento. La gelosia. La gelosia cieca degli amori passati che non possono essere cancellati dalla memoria. E l'infinita tenerezza di amori perenni che non vogliono finire. Conosciamo due vecchi attori di teatro che sono tornati a Vigàta per finire insieme i loro giorni. Montalbano li scopre una notte, mentre si preparano all'ultimo viaggio, provando la scena come in una commedia dell'assurdo. Entriamo nella vita di Saverio Moscato, che avvelena il suo amore per la povera Michela Prestia, per la folle pretesa di cancellare il passato. Persino Montalbano, in questo film, cade nella trappola. Accecato dalla gelosia costringe Catarella a macchiarsi di una improbabile indagine. Navigando goffamente sulle pagine di un social network il commissario crede di scoprire il ritorno di fiamma di un amore giovanile di Livia. A sciogliere i nodi delle vicende sono gli esiti finali, imprevisti e sorprendenti insieme. Ancora una volta Camilleri ci consegna un finale aperto. Porta i suoi personaggi al compimento degli amori, a volte tragici, a volte comici, a volte teneri e consolatorii. 

LE NUOVE CANZONI DI OLIVIA SELLERIO

Due brani originali per due nuovi episodi, diventano così dieci le canzoni composte dalla cantante siciliana per il commissario di Vigàta. Due canzoni che affrontano il distacco dagli angoli opposti della rassegnazione e la ribellione, ma con lo stesso carico di rimpianto. In "Tornu dissi amuri", composta per l'episodio Amore, Olivia canta la pena del dividersi, del separarsi l'uno dall'altro, dell'andare e del restare, dell'ultimo congedo: un "canto di spartenza" in chiave contemporanea. In "Nuddu è di nuddu (e nuddu m'avi)", che ascolteremo ne La giostra degli scambi, l'interprete palermitana canta e racconta, tra rabbia e melanconia, la liberazione da una schiavitù sentimentale che confonde l'amore col possesso, ché, dice, "nessuno possiede nessuno, né gli appartiene, dovrebbe trattarsi soltanto di un prestito, un reciproco prestito, fin quando meritato". Due nuovi tasselli nel mosaico dell'artista palermitana da anni impegnata nel rinnovare la tradizione musicale della sua terra con contaminazioni inattese: nel suo repertorio interpretazioni di riconoscibile impronta jazz e sonorità di Sicilia, vocalità mediterranee e africane, latinoamericane e neolatine, si fondono in un incontro inedito, in un lavoro di ricerca e sintesi che coniuga linguaggi e generi musicali di mondi diversi al melos siciliano.

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