Poster Il Gatto con gli Stivali 2

Il Gatto con gli Stivali 2: L'Ultimo Desiderio (2022)

Puss in Boots: The Last Wish
Locandina Il Gatto con gli Stivali 2: L'Ultimo Desiderio
Il Gatto con gli Stivali 2: L'Ultimo Desiderio (Puss in Boots: The Last Wish) è un film del 2022 prodotto in USA, di genere Animazione diretto da Joel Crawford. Il film dura circa 103 minuti. Il cast include Antonio Banderas, Salma Hayek, Harvey Guillen, Florence Pugh, John Mulaney, Wagner Moura, Olivia Colman, Ray Winstone, Samson Kayo, Anthony Mendez, Da'Vine Joy Randolph. In Italia, esce al cinema mercoledì 7 Dicembre 2022 distribuito da Universal Pictures. Disponibile in homevideo in DVD da giovedì 23 Febbraio 2023, in Digitale da giovedì 9 Febbraio 2023.

Il temerario, sbruffone e goloso Gatto con gli Stivali, idolo di grandi e piccini, torna in una nuova avventura direttamente dall'universo di Shrek. In questo episodio, l'impavido felino si ritrova a pagare a caro prezzo la sua imprudenza e passione per il pericolo. Gatto ha bruciato otto delle sue nove vite, anche se ormai ha perso il conto.

L’intenditore di leche preferito, il più spavaldo e impavido felino è pronto a tornare.
Per la prima volta dopo dieci anni, DreamWorks Animation presenta un nuovo capitolo dalle favole di Shrek in cui l’audace fuorilegge, il Gatto con gli Stivali, pagherà un prezzo alto per la sua famigerata passione per il pericolo e la noncuranza per la sicurezza. Nonostante abbia perso il conto lungo la strada, il Gatto ha bruciato otto delle sue nove vite… Per riaverle si imbarcherà in un viaggio epico alla ricerca della leggendaria Stella dei Desideri nella Foresta Nera. Avendo una sola vita a disposizione, il Gatto sarà costretto a chiedere aiuto alla sua ex partner e nemesi: l’affascinante Kitty “Zampe di Velluto”. Nella loro impresa, il Gatto e Kitty saranno aiutati – contro ogni buon senso – da un malconcio, loquace e gioioso randagio, di nome Perro. Insieme, il nostro trio di eroi dovrà rimanere un passo avanti rispetto a Riccioli D’oro e alla Famiglia Criminale dei tre Orsi, composta da “Big” Jack Horner, e dal terrificante cacciatore di taglie, il Grande Lupo Cattivo.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: mercoledì 7 Dicembre 2022
Uscita in Italia: 7 Dicembre 2022 al Cinema (anteprime il 3 e 4 Dicembre 2022); 9 Febbraio 2023 in TVOD; 23 Febbraio 2023 in DVD
Data di Uscita USA: mercoledì 21 Dicembre 2022
Genere: Animazione
Nazione: USA - 2022
Durata: 103 minuti
Formato: Colore
Distribuzione: Universal Pictures
Note:
Seguito del film 'Il Gatto con gli Stivali' del 2011 e nominato agli Oscar.
Classificazioni per età: ITA: 0+ (MIC)
Conosciuto anche come: Il gatto con gli stivali 2 - L'ultimo desiderio [Italia], Il gatto con gli stivali 2 [Italia]
In HomeVideo: in Digitale da giovedì 9 Febbraio 2023 e in DVD da giovedì 23 Febbraio 2023 [scopri DVD e Blu-ray]

SAGA Il Gatto con gli Stivali

Cast e personaggi

Regia: Joel Crawford

Cast Artistico e Ruoli:
foto Antonio Banderas

Antonio Banderas

Il Gatto con gli Stivali (voce)
foto Salma Hayek

Salma Hayek

Kitty 'Zampe di Velluto' (voce)
foto Harvey Guillen

Harvey Guillen

Perro (voce)
foto Florence Pugh

Florence Pugh

Riccioli D'oro (voce)
foto John Mulaney

John Mulaney

'Big' Jack Horner (voce)
foto Wagner Moura

Wagner Moura

Grande Lupo Cattivo, cacciatore di taglie (voce)
foto Ray Winstone

Ray Winstone

- (voce)
foto Samson Kayo

Samson Kayo

- (voce)



Produttori:
Mark Swift (Produttore), Christopher Meledandri (Produttore esecutivo)

Recensioni redazione

Il Gatto con gli Stivali 2: L'Ultimo desiderio, la recensione
Il Gatto con gli Stivali 2: L'Ultimo desiderio, la recensione
Giorgia Tropiano, voto 7/10
Il secondo capitolo che vede protagonista Il Gatto con gli Stivali è molto divertente e piacerà sia a chi ha già amato il primo, sia a chi ancora non ha avuto il piacere di fare la sua conoscenza.

Immagini

[Schermo Intero]

Curiosità

Il personaggio del Gatto con gli stivali è apparso per la prima volta nel 2004 nel film nominato agli Oscar Shrek 2 e immediatamente il pubblico di tutto il mondo lo ha amato. Il Gatto inoltre, è stato co-protagonista di altri due sequel di Shrek prima del suo film da protagonista, comparendo anche in diversi video di animazione e serie TV DreamWorks. I film di “Shrek” e de “Il Gatto con gli Stivali” hanno incassato complessivamente più di 3,5 miliardi di dollari nel mondo.

ANTEFATTO

L’ultima volta che avevamo visto il Gatto con gli Stivali era stato nel suo film da protagonista del 2011. Allora stava mettendo in atto tutta la sua astuzia per salvare il mondo ed essere adulato per questa ragione. Lo ritroviamo 11 anni dopo, in tutta la sua arroganza, mentre si sveglia dopo la sua ottava morte e si rende conto che gli resta una sola vita. All’improvviso, lo spregiudicato felino si domanda se ha perso per sempre il suo amuleto, e con esso la vera essenza di ciò che fa di lui il Gatto con gli Stivali. “È stato l’inizio perfetto per un personaggio così teatrale come il Gatto con gli Stivali”, afferma Margie Cohn, presidente di DreamWorks Animation. “Chi è il Gatto se non un epico avventuriero che ride in faccia al pericolo? Adesso che ha provato la paura per la prima volta, sarà in grado di superare quella vulnerabilità per ritrovare il suo amuleto?”.
Per il team di DreamWorks Animation era fondamentale che questo nuovo capitolo onorasse il tanto atteso sequel delle favole di Shrek, oltre a garantire che la storia fosse un’esplorazione completamente autonoma di tutte le creature magiche che il Gatto incontra. Tutti erano concordi sul fatto di rendere il ritorno del Gatto con gli Stivali elettrizzante, divertente, teatrale e meraviglioso al tempo stesso. Il regista Joel Crawford e il produttore Mark Swift entrano a far parte del team che nel 2020 ha realizzato il film di successo I Croods 2 – Una nuova era. “Abbiamo scelto Joel e Mark perché sapevamo che avrebbero realizzato un film accattivante e gioioso, in grado di inaugurare una nuova era di questa saga così amata, portando sullo schermo tutto ciò che il pubblico adora del personaggio”, afferma Cohn. “I due sono stati capaci di rendere le scene molto cinematografiche e di riportare il tono divertente della saga di Shrek anche ne Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio, senza però mai renderla una mera imitazione e facendo attenzione a non dominare la vera essenza del tema di fondo. Ci sono molti personaggi e molte storie che si intrecciano, che sono interconnesse, per poi giungere a una conclusione soddisfacente. E Joel e Mark erano i narratori perfetti per questa storia”.
Nell’intraprendere l’impresa di ritrovare la Stella dei Desideri e riappropriarsi delle vite perdute, il Gatto si ritrova a competere con una serie di entità malvagie, anche loro interessate a impossessarsi della Stella. Per la struttura narrativa del film, Crawford e Swift si sono ispirati a un classico di Sergio Leone del 1966. “Il film si ispira a Il buono, il brutto e il cattivo, afferma Swift. “Anche qui sono presenti criminali agguerriti che si contendono il tesoro. Abbiamo deciso di mantenere lo stile western, e di inserire quattro diverse tipologie di persone alla ricerca dell’oggetto che erano convinte avrebbe cambiato per sempre le loro vite. Ciò ha dato al film una marcia in più”.
Il film porta la saga e il temerario Gatto in un territorio inesplorato. “In questo capitolo, si alternano toni diversi”, dice Crawford. “Alcuni sono più cupi e ricordano le fiabe dei Grimm, altri ci permettono di raccontare la storia facendo ricorso all’umorismo, così da soddisfare i fan del Gatto con gli Stivali, oltre a coinvolgere nuovi spettatori nel suo temerario mondo”.
Il Gatto è un avventuriero che si trova per la prima volta a un punto di svolta, che lo conduce a riconsiderare il suo modo di essere e di vivere. “Nel complesso il tono di questo film è decisamente divertente e gioioso, ma per avvertire quei toni positivi, occorre sperimentare anche quelli negativi”, afferma Crawford. “Il Gatto prova una paura tangibile quando si domanda se i suoi anni migliori siano quelli che si è lasciato alle spalle. A un livello più superficiale, questa storia racconta di un Gatto che ha paura che i suoi anni migliori siano passati, ma a un livello più profondo il film è un inno alla vita e alle meravigliose esperienze che ci consente di vivere”.

Costruire il team perfetto
Una nuova vita per il Gatto con gli Stivali

Januel Mercado, co-regista di Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio ed head of story di I Croods 2 – Una nuova era, lavora con il regista Joel Crawford da più di un decennio. “Ci capiamo subito”, dice Crawford. “Entrambi abbiamo iniziato come storyboard artist alla DreamWorks e abbiamo lavorato insieme per la prima volta in Kung Fu Panda 2. Januel è un head of story straordinario e in I Croods 2 – Una nuova era ha davvero superato se stesso. Sapevo di volerlo come co-regista e partner in Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio.
Inoltre, molti degli altri talenti creativi del film avevano già lavorato insieme al film I Croods 2 – Una nuova era. A completare il team creativo composto da Crawford, Swift e Mercado, ci sono JIM RYAN, tecnico del montaggio in I Croods 2 – Una nuova era, la story artist HEIDI JO GILBERT, che nel film ha lavorato come head of story, e lo sceneggiatore PAUL FISHER, che ha lavorato anche in I Croods 2 – Una nuova era. I sei creativi hanno trascorso molto tempo insieme per capire come raccontare la storia. “Negli ultimi due anni siamo stati sempre insieme”, racconta Swift. “Ci incontravamo e immaginavamo ogni sequenza. Poi Paul se ne andava, la scriveva, tornava e la rivedevamo insieme. Abbiamo dovuto lavorare a una sequenza alla volta per poi inserirle rapidamente nella storia. Ha funzionato perfettamente, siamo riusciti a trovare il giusto ritmo”.
Dal punto di vista visivo, Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio apre nuovi orizzonti ed eleva lo stile visivo dei film d’animazione. Lo scenografo NATE WRAGG, anche lui veterano di I Croods 2 – Una nuova era, è riuscito a trovare un equilibrio nel disegno a mano, senza compromettere la grande distribuzione del film e ciò che intendeva trasmettere. “Abbiamo dato un nuovo aspetto ai personaggi delle favole di Shrek“, afferma Swift. “Per noi è come averli immersi in un dipinto, in un libro di fiabe illustrato. Il Gatto con gli Stivali è una fiaba, e dunque non può che avere uno stile pittorico e ricco di illustrazioni. Ci sono tutti i dettagli vividi e precisi frutto dell’animazione digitale, ma da lontano si intravedono i colpi di pennello. Il team di Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio voleva inoltre tracciare una sottile linea rossa che collegasse questo film all’universo di Shrek, sorprendendo il pubblico con colpi di scena legati a questo personaggio.
Il risultato è un film intriso di umorismo, emozione, avventura e bellezza. “Questo film è stato pensato per essere come un folle giro sulle montagne russe: divertente, teatrale e spaventoso”, spiega Crawford. “Ed è proprio così che tutto sta in equilibrio. È una grande commedia d’azione e avventura, ma volevamo inoltre che il pubblico interpretasse il viaggio del Gatto con gli Stivali come un modo per apprezzare l’unica vita che tutti noi abbiamo ricevuto in dono. Il mio augurio è che il pubblico si lasci andare alle risate, magari pianga un po’ e faccia ancora una volta il tifo per il Gatto con gli Stivali. Sarebbe meraviglioso se gli spettatori uscissero dalle sale cinematografiche sentendosi pieni di vita”.
Per Mercado, lavorare a Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio è stato come realizzare un desiderio dopo aver lavorato tanti anni con Crawford. “Io e Joel ne abbiamo passate così tante insieme come amici e colleghi, che penso che sia stato anche un po’ il destino a farci lavorare fianco a fianco in un film sulla riscoperta della passione per il lavoro e la vita”, dice Mercado. “Sappiamo entrambi cosa voglia dire intraprendere una carriera nel mondo creativo con tutti i suoi alti e i bassi, e infondere nel Gatto una tale determinazione e risolutezza è stato come chiudere il cerchio. Il personaggio è simile a noi per tanti aspetti e spero che il pubblico, quando guarderà il film, percepisca la dedizione, la spinta e la resilienza di tutto il nostro team.

PERSONAGGI

Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio vanta un cast straordinario: sebbene le aspettative dei cineasti fossero alte, gli attori hanno superato se stessi. “Sapevamo che ci saremmo divertiti molto con i nostri riferimenti a Il buono, il brutto e il cattivo e con la presenza di un cast di voci incredibilmente talentuoso. Ma ciò che non sapevamo era che avrebbero condotto questo film a nuovi livelli emotivi”, dice il regista Joel Crawford. “Quando abbiamo iniziato a mettere a punto la storia, abbiamo voluto incontrare tutti gli attori per guidarli attraverso la trama. Siamo rimasti sbalorditi dalla loro capacità di portare nel film temi forti e personali, a partire dalla riconoscenza e dalla gratitudine, i più significativi all’interno della storia”.

Il Gatto con gli Stivali (Antonio Banderas)
Alcuni lo considerano un eroe, altri un fuorilegge. Ma tutti concordano sul fatto che questo felino spadaccino abbia stile da vendere. Conosciuto per i suoi stivali iconici e originali, il Gatto è un abile spadaccino, affascinante, impavido e determinato, oltre a essere un ballerino da urlo.
Il Gatto è una leggenda che ha vissuto appieno le sue vite. Passa di città in città, di festa in festa. E dovunque si trovi, diventa l’anima della festa. Ma proprio come le rock star, che suonano ogni sera ai concerti e sono al top della loro forma, ogni notte torna in albergo da solo, si sdraia a letto, senza nessuno intorno. Questa è la storia del Gatto. Non permette a nessuno di entrare nella sua vita. Ma lungo il viaggio, inizia a mettere in discussione questa scelta.
Antonio Banderas ha dato voce al Gatto con gli Stivali per quasi vent’anni, e ha assistito in prima persona all’impatto del personaggio in ogni angolo del globo. “Mi hanno intervistato da tutte le parti del mondo e ho pensato che fosse incredibile: quando hanno visto Shrek 2 avevano 7-8 anni”, racconta Banderas. “Oggi invece hanno 28 o 29 anni e mi intervistano su un personaggio che hanno scoperto anni fa. È incredibile che i giovani siano cresciuti con questo personaggio che ha avuto un impatto così forte nelle loro vite. È giunto il momento di riportare il Gatto sul grande schermo: è questo il posto a cui appartiene”.
Nel corso della storia il Gatto è alle prese con alcuni problemi piuttosto gravi, e Banderas si ritrova in sintonia con l’evoluzione e la trasformazione del personaggio. “Tornare a dar voce a questo eroe memorabile è stata un’esperienza straordinaria”, dice Banderas. “È stato come far visita a un caro amico molto perspicace di cui non avevo notizie da alcuni anni. Entrambi abbiamo i baffi più grigi e non siamo più i giovani sfacciati farfalloni di un tempo. Ma adesso siamo più saggi e più riflessivi (o almeno lo spero!). Questa nuova versione del Gatto ha sicuramente molto da offrire”.
La vera essenza del Gatto rimane, tuttavia, invariata. “Ciò che amo di più dell’interpretazione del Gatto è che nel profondo ha un forte senso dell’onore e della lealtà, oltre a un lato malizioso e divertente, che fanno sì che sia amato da un pubblico di tutte le età”, afferma Banderas. “Adoro inoltre il fatto che sia l’eroe e che abbia l’accento spagnolo, mentre i cattivi non ce l’hanno affatto, e tutto ciò è meravigliosamente decostruente.
Banderas racconta di essere rimasto sbalordito per la precisione delle espressioni, che i creatori di animazioni sono stati in grado di cogliere durante le sessioni di registrazione dell’attore. “È stato come giocare a ping pong: il gioco si faceva sempre più interessante man mano che si andava avanti”, commenta Banderas. “Ad essere straordinari sono i dettagli della recitazione dei personaggi, che vengono catturati dai creatori di animazioni. Grazie a loro la qualità del film raggiunge livelli molto alti”.
Il regista Joel Crawford è rimasto colpito dal sentito entusiasmo di Banderas per il suo personaggio e per il film. “Ogni volta che registravamo, condivideva con noi ciò che lo aveva colpito del viaggio del Gatto ed era convinto che il pubblico avrebbe colto la complessità del personaggio, che non è meramente impavido”, afferma Crawford. “Antonio è stato capace di cogliere le sfumature del personaggio e ama il messaggio veicolato dal film. Abbiamo discusso di come i bambini di tutto il mondo abbiano dovuto affrontare tanta ansia e paura negli ultimi anni, e di quanto sia importante che questo film non cerchi di ignorare gli aspetti più duri della vita. Accettando anche i momenti più difficili, si può apprezzare quanto possa essere speciale la vita e quanto si possa gioire per questo.
Crawford ha inoltre apprezzato l’abilità di Banderas nel trovare sfumature nell’umorismo. “Antonio conosce questo personaggio da molto più tempo rispetto a me, e dunque quando abbiamo registrato, era sufficiente che io e Januel Mercado gli spiegassimo quale fosse il contesto della scena”, afferma Crawford. “È in grado di entrare dentro una scena e recitare alla perfezione, sorprendendoci lungo il percorso. Ha questa voce incredibile, piena e profonda, ma poi è capace di alzare all’improvviso il tono. E si diverte moltissimo a cambiarlo, tanto da farlo sembrare naturale. Quando si guarda Il Gatto con gli Stivali al cinema non si può fare a meno di sorridere per la ricca varietà di toni di cui è caratterizzata la sua voce”.
La partner e nemesi di Banderas sul grande schermo concorda con il regista. “Si prova una fiducia impenitente nel Gatto”, afferma Salma Hayek Pinault. “Non conosco nessuno al mondo tranne Antonio che possa renderlo così affascinante. Prova tanta gioia, passione e amore per la vita. Il Gatto adesso è più adulto e ha realizzato tanto nella vita, proprio come Banderas. Ma nulla è riuscito minimamente a scalfire la passione dell’attore per la vita. Forse adesso è anche più saggio, trasmette gioia e leggerezza.

Kitty “Zampe di Velluto” (Salma Hayek Pinault)
Le sue mosse abili e il suo tocco soffice rendono Kitty una gatta ladra senza eguali. È profondamente indipendente e arguta, è una vera tosta. Lei è l’unica ad essere all’altezza del Gatto, e lui ne è consapevole. Antonio Banderas e Salma Hayek Pinault sono fin da subito rientrati in sintonia con i loro personaggi e tra di loro. “Sembrava che avessimo concluso il primo film de Il Gatto con gli Stivali solo poche settimane fa”, afferma Banderas. “È stato fantastico ritrovarsi con l’incredibile protagonista Kitty “Zampe di Velluto”, doppiata dalla straordinaria e talentuosa Salma. Come sempre accade con i buoni amici, abbiamo ripreso facilmente dove avevamo interrotto”.
Fin dalla prima sessione di registrazione, Hayek Pinault ha colto i lati comici di Kitty. “In questa storia si intessono relazioni comiche e al tempo stesso profonde fra Kitty, Perro e il Gatto”, afferma il regista Joel Crawford. “E Salma è il collante che tiene insieme questo improbabile trio per tutta la durata del film. Salma ha la capacità di cogliere l’autenticità in ogni interazione di Kitty. Per esempio, quando Kitty incontra il cane per la prima volta, l’istinto di Salma suggeriva che Kitty dovesse essere molto dura con lui. Ci siamo chiesti: ‘Come si può essere cattivi con un cane così dolce?’ Ma per Salma era una reazione naturale perché – spiega – ‘Kitty non lo conosce. Perché dovrebbe fidarsi di lui?’. Avendo una conoscenza profonda del suo personaggio, afferma: ‘Kitty non si fida di nessuno. È stata circondata da criminali per tutta la sua vita. L’unica persona di cui pensava di potersi fidare è quella che l’ha fatta soffrire di più. Non si fida di nessuno’. Ma all’improvviso ero curiosa di capire come Kitty trattasse il Gatto e il cane: erano disfunzionali in modo esilarante! Ed è stato magico. Kitty contribuisce a dare sfogo al lato comico di Perro. Si assiste infatti alla trasformazione del personaggio, con il Gatto e Kitty che iniziano ad accettare Perro e diventano una vera e propria famiglia. E ciò avviene perché Salma affronta tutto con spontaneità e autenticità”.
Crawford ha adorato il fatto che Hayek Pinault cercasse sempre il modo di far parlare Kitty in spagnolo. “Trova tantissimi riferimenti culturali per il suo personaggio”, afferma Crawford. “Per esempio, quando vedono la Foresta Nera, Kitty esclama: ‘Vorrei celebrare la mia quinceañera qui!’. ‘Il film sarà adorato dalle ragazzine’ – afferma Salma -. E a proposito del pubblico e dell’esperienza culturale, mi piace il modo con il quale l’attrice fa confluire parti di sé all’interno del ruolo che interpreta”.
Per Hayek Pinault il tempo trascorso con i registi è stato gratificante dal punto di vista creativo. “Abbiamo analizzato il personaggio insieme, Joel è stato molto gentile a invitarmi a prendere parte al processo di realizzazione del film”, afferma Hayek Pinault. “Mi fidavo completamente di lui e mi sentivo di poter osare, di essere audace. Non c’erano limiti, potevamo esplorare tutte le possibilità. È stato sempre molto divertente, ho nostalgia di quei momenti”.
Hayek Pinault ama il fatto che il suo personaggio sia caratterizzato da più sfaccettature e livelli caratteriali. “Kitty è molto determinata e impavida, ma dentro di sé nasconde la sua vulnerabilità”, afferma Hayek Pinault. “Non dà a vedere il fatto di essere una romantica con un cuore grande, ma è prudente. Deve fare i conti con le sue emozioni ed essere abbastanza coraggiosa da essere fedele ai suoi sentimenti. Amo molto questo personaggio, ed è per me molto divertente poterlo interpretare. Kitty è ferma nelle sue posizioni e, al tempo stesso, lei e il Gatto si completano a vicenda. È un’ottima compagna di avventure”.
Banderas e Hayek Pinault si conoscono da molto tempo e la loro amicizia nella vita reale aggiunge profondità al rapporto tra i personaggi che interpretano. “Sono quasi trent’anni che io e Antonio ci conosciamo”, afferma Hayek Pinault. “Anche se registriamo separatamente seguendo la sceneggiatura, so già come reciterà le battute e quali sono le diverse versioni. Abbiamo questo rapporto che ci permette di comunicare anche se l’altro non è presente. È come essere fratello e sorella: sappiamo perfettamente cosa fare quando vogliamo far ridere l’altro”.
Per l’attrice è stato importante tornare a lavorare per la saga, per continuare a esplorare un personaggio e un film in cui si sente così coinvolta emotivamente. “Sono entusiasta che la nuova generazione scopra questo film e conosca il personaggio di Kitty”, afferma Hayek Pinault. “Le favole di Shrek erano molto innovative per quei tempi. Sono stati prodotti avanzamenti nell’animazione, sono molto orgogliosa di farne parte. E tratta temi molto importanti: l’amicizia, il senso della comunità e la famiglia”.
Allo stesso modo, l’attrice è stata entusiasta di assistere all’evoluzione dell’animazione digitale negli ultimi dieci anni. “L’aspetto e l’espressione dei personaggi sono molto più emozionanti”, afferma Hayek Pinault. “C’è una raffinatezza emotiva che fa sì che ognuno possa vivere un’esperienza diversa a seconda del momento della vita in cui si trova. Guardare un film d’animazione è una delle cose che può renderci più vulnerabili”. Dopo una pausa, afferma: “Sentire l’odore dei popcorn al cinema, ridere e piangere insieme agli altri: questa è una bellissima forma d’arte. Che contiene in sé sia l’aspetto nostalgico che la fresca reinvenzione.

Perro (Harvey Guillén)
Perro (nella versione inglese “Perrito”, ovvero “cagnolino”), non ha né una casa né un nome. Non ha mai avuto nessuno che gliene desse uno. È un piccolo bastardino tea-cup, un cane di strada che è tutt’altro che navigato. Un chiacchierone felice, un inesorabile ottimista, che accetta le avversità con infinita grazia e buon umore. Anche quando le cose sembrano farsi più complicate, Perro cerca sempre il lato positivo.
Sogna di essere un cane per la pet therapy e non si fa scoraggiare dal fatto di avere uno strano aspetto, di essere infestato dalle pulci e di avere un bisogno urgente di farsi il bagno: ecco perché nessuno vuole accarezzarlo. Quando Perro incontra il Gatto e Kitty viene trascinato in un mondo di emozione e pericolo: qui la sua saggezza e il suo carattere solare fanno di lui il compagno perfetto.
In mezzo a questi personaggi brillanti, Perro è quello che spicca di più. “Quando arriva ruba la scena”, dice il produttore Mark Swift. “Fa davvero commuovere questo personaggio che non ha proprio nulla per cui essere grato, eppure colpisce tutti per la sua solarità”. Il regista Joel Crawford e l’attore Harvey Guillén hanno studiato insieme l’essenza di Perro. “Perro è molto dolce con tutti, indipendentemente da come venga trattato dagli altri”, spiega Crawford. “Per il suo carattere amorevole, riconoscente e altruista, il cane viene inizialmente liquidato come ingenuo. Circondati da personaggi cinici e da ladri incalliti, tutti sono convinti che il cane li stia truffando perché, dal loro punto di vista, la sua gentilezza è inconcepibile. Ed è da questa errata convinzione che hanno origine le parti più comiche ed emozionanti del film”.
Sebbene all’inizio Kitty non sopporti Perro, pian piano si appassiona al suo irresistibile fascino. “Perro è la personificazione della bontà d’animo: è tenero e ingenuo”, spiega Salma Hayek Pinault. “Non si può fare a meno di innamorarsi di lui. Alcune di queste caratteristiche possono aiutare Kitty e il Gatto a guarire dal loro cinismo. Con le sue qualità rende più emozionante l’avventura: tre creature solitarie si uniscono per creare una famiglia tutta loro. È molto difficile resistere a un cane, anche se sei un gatto”.
Guillén ha dato vita a questo personaggio incredibilmente dolce, che apprezza qualsiasi cosa si trovi di intorno a lui. “Rappresenta tutte le classiche qualità di un cane: la lealtà, l’ottimismo imperturbabile”, afferma Crawford. “I cani tengono semplicemente al proprio padrone. Harvey è stato in grado di costruire il personaggio perfetto dotato di quelle qualità, nel contesto di un film d’animazione”.
La decisione di Guillén di entrare a far parte del film è stata presa con facilità. “Sono un fan sfegatato della saga di Shrek e del personaggio del Gatto con gli Stivali”, afferma Guillén. “Quel mondo rappresenta la mia infanzia. È intriso di nostalgia, ed essere qui per me è davvero surreale. Far parte del film nel ruolo del terzo “amigo” del gruppo? Ancora non mi capacito che sia vero”.
L’attore ha adorato lo sfacciato ottimismo del suo personaggio, che a suo parere si bilanciava perfettamente con il cinismo di Kitty e del Gatto. “Perro osserva la vita in modo diverso: attraverso una lente di ingrandimento, o forse non ci vede affatto”, dice Guillén. “Chi può dirlo? Ciò che è certo è che la osserva con ottimismo, che è quello di cui abbiamo talvolta bisogno nella vita per affrontare le difficoltà. Anche se per qualcuno le persone ottimiste possono essere irritanti, la loro energia positiva non può che essere benefica”.
Anche dopo aver registrato le battute per il suo personaggio, Guillén si sentiva estremamente positivo e pieno di vita. “Ricordo solo di essermene andato e di aver iniziato a camminare”, dice Guillén. “Era un giorno di sole. Ma anche nei giorni in cui era nuvoloso, sentivo ancora questo stato di benessere. Partecipare al film non ha fatto altro che mettermi di buon umore, e si spera che il mio personaggio faccia lo stesso con il pubblico, perché non c’è proprio un briciolo di cattiveria dentro di lui. Osservare la vita attraverso la lente dell’ottimismo ti fa sentire bene: dovremmo tutti imparare da Perro.

Grande Lupo cattivo (Wagner Moura)
Presentato all’inizio del film come un minaccioso cacciatore di taglie, il Grande Lupo cattivo è diverso da qualsiasi avversario che il Gatto abbia mai affrontato prima. Rappresenta l’incarnazione della paura del Gatto: veloce come un fulmine, armato di due falci che fa roteare come fosse un pistolero, il Grande Lupo cattivo è implacabile, guidato da un rancore che prova da tempo immemore nei confronti del Gatto e da un insaziabile appetito per le ultime vite del felino.
Interpretato da Wagner Moura, il Grande Lupo cattivo non rappresenta solo un ostacolo per il Gatto. “Sin dall’alba dei tempi, il compito del Grande Lupo cattivo è stato quello di far fuori le sue prede e condurle a miglior vita”, afferma Wagner Moura, che interpreta questo personaggio agghiacciante. “E niente rappresenta per lui offesa più grande del fatto che il Gatto abbia sprecato otto delle sue nove vite. Il Grande Lupo cattivo non vuole solo prendere il Gatto, ma vuole anche che soffra per la sua arroganza nei confronti delle leggi della natura.
Il regista Joel Crawford e il co-regista Januel Mercado per il personaggio hanno tratto ispirazione da storie inaspettate. “Io e Januel siamo entrambi amanti dei film di Akira Kurosawa e Sergio Leone, che hanno in comune la presenza di personaggi fantastici e straordinari, e al tempo stesso molto umani”, afferma Crawford. “La sfida del samurai di Kurosawa e Il buono, il brutto e il cattivo di Leone sono state tra le principali ispirazioni per la narrazione”.
Moura non voleva ritrarre il Grande Lupo cattivo semplicemente come un malvagio. “Sarebbe stato troppo scontato e avrebbe presupposto uno scarso impegno mentale”, dice Moura. “il Grande Lupo cattivo non è affatto malvagio. È paziente, rigido, irritato e infastidito per il fatto che ci sia qualcuno che spreca la vita con tanta superficialità. In molti sensi, rappresenta la coscienza del Gatto: lo spinge a essere la migliore versione di se stesso prima che sia il momento di passare all’aldilà. È stato estremamente bello dar voce a questo personaggio”.
Moura è rimasto impressionato dalla capacità di Crawford e dei suoi colleghi cineasti di esprimere idee e temi complessi. “Può risultare difficile affrontare argomenti impegnativi nei film d’animazione, ma lui c’è riuscito perfettamente”, afferma Moura. “Il pubblico è curioso di sapere perché il Grande Lupo cattivo perseguiti un personaggio che tutti amano così tanto, e come si svolgerà il viaggio di autorealizzazione del Gatto. Non è lineare, né semplice: a volte è angosciante, altre divertente. Le favole più intense sono quelle che ci mostrano chi siamo veramente e ciò che possiamo diventare”.
La collaborazione con Moura è stata una gioia anche per Crawford. “Wagner mi piace moltissimo, è stato divertente costruire insieme il personaggio del Grande Lupo cattivo”, racconta Crawford. Ha dato molti spunti alla sceneggiatura. Abbiamo passato tanto tempo insieme durante le sessioni di registrazione. Januel era lì con noi, leggevamo insieme, e provavamo tutte le diverse variazioni. Il Grande Lupo cattivo è spaventoso per natura, ma non volevamo che fosse solo questo. Wagner ha attribuito peculiarità uniche a un personaggio che rappresenta il più grande cacciatore di taglie”.

Riccioli d’Oro (Florence Pugh)
La piccola orfana della celebre fiaba dei Tre Orsi è diventata un’adolescente e guida la Famiglia del Crimine dei Tre Orsi nell’impresa volta a ritrovare la leggendaria Stella dei Desideri e rimettere le cose al posto giusto. Cresciuta senza regole, è esuberante, indisciplinata e ha un caratteraccio. I suoi obiettivi li tiene segreti, non condividendoli con nessuno. Interpretata da Florence Pugh, Riccioli d’Oro è astuta proprio come la sua famiglia adottiva.
Pugh stava pensando al personaggio solo poche settimane prima che DreamWorks Animation bussasse alla sua porta. “Era così emozionata”, ricorda il regista Joel Crawford. “Non aveva mai visto Riccioli d’Oro in un film d’animazione e aveva confidato a un amico che le sarebbe piaciuto interpretarla. Poco dopo ha ricevuto una chiamata da DreamWorks. È successo tutto per caso”.
Pugh è subito entrata in sintonia con Riccioli d’Oro. “L’ho adorata fin da subito”, dice Pugh. “Ho visto gli schizzi di quello che pensavano sarebbe stato il personaggio, sembrava un incredibile ‘pirata folletto’. Tutto ciò che indossava e tutto ciò di cui parlava sembrava giusto. Era una piccola esuberante, scontrosa e sfacciata. Non potevo credere che mi fosse stato assegnato questo ruolo. Ho dato voce a un personaggio molto entusiasmante”.
Pugh ha poi attinto dalle sue stesse esperienze per contribuire a dar vita a Riccioli d’Oro, puntualizza Crawford. “Le abbiamo raccontato la fiaba, la storia contorta di Riccioli d’Oro, un’orfana in fuga che si imbatte nella Famiglia del Crimine dei Tre Orsi e viene cresciuta da questa gang cockney di scassinatori incalliti. E Florence ci ha confidato che quand’era un’adolescente si sentiva fuori posto”, racconta Crawford. “Aveva circa 15 anni quando pensava: ‘Ancora qualche anno e non dovrò più avere a che fare con queste persone’. Ma poi il suo punto di vista è cambiato quando è diventata adulta: ‘La mia famiglia è davvero fantastica’”.
Crawford si è divertito ed è rimasto impressionato dalle sue sessioni di registrazione con Pugh. “Abbiamo rivisto tante volte insieme le battute”, dice Crawford. “E tutte le volte che a Florence non ne piaceva una, proponeva qualcosa che le sembrava suonasse meglio e poi riprovava l’interpretazione, cambiando le parole o revisionando qualcosa che non mi aspettavo. Alla fine mi rendevo conto che aveva perfettamente ragione. È stata una gioia lavorare con lei, ci ha aiutato a far emergere le sfumature del personaggio”.

Mamma orso (Olivia Colman)
Mamma orso ha sempre desiderato una figlia e con Riccioli d’Oro è stato amore a prima vista. È completamente devota a lei, e si imbarca senza riserve o lamentele nella sua missione per trovare la Stella dei Desideri. Emotiva e focalizzata sulla famiglia, è il collante che tiene insieme il clan degli orsi. Ma non fatevi un’idea sbagliata: può passare alla modalità “orso feroce” in un batter d’occhio.
Tutto il cast ha abbracciato l’idea della “famiglia ritrovata”, ma la risposta e l’impegno di Olivia Colman nei confronti del suo personaggio hanno sorpreso anche il regista. “È la storia di un’orfana: ciò che conta in una famiglia è stare insieme, e non condividere lo stesso sangue”, dice Crawford. “Olivia si è particolarmente ritrovata in quest’affermazione e si è emozionata quando l’abbiamo pronunciata. Era molto legata all’idea di amore materno. La prima volta che abbiamo registrato la sua voce eravamo in una stanza d’albergo in Irlanda. Le pareti erano molto sottili, è stato divertente: si sentivano le persone camminare su per le scale. Diceva: ‘Aspetta. Va bene, possiamo ricominciare’. Doveva poi recitare una battuta in cui urlava, e ha commentato: ‘Penso che la sicurezza verrà a prendermi’. È incredibile, la sua bravura è spiazzante”.
Colman ha accolto con entusiasmo l’opportunità di entrare nell’universo del Gatto con gli Stivali. “Ero entusiasta di realizzare un’animazione che piacesse a mio figlio più piccolo”, afferma Colman. “Adoro tutta la saga de Il Gatto con gli Stivali, nel corso degli anni ho guardato tutti i film con i miei figli”.
Registrare le voci nei film di animazione è di solito un lavoro solitario. Ma Olivia Colman, Florence Pugh, Samson Kayo e Ray Winstone hanno dovuto eseguire alla perfezione lo stesso accento cockney per apparire come una famiglia credibile. E ci sono riusciti, senza mai incontrarsi fisicamente. “Vorrei che fossimo stati tutti nella stessa stanza, sarebbe stato un divertimento!”, esclama Colmann. “L’altro giorno ho incontrato Samson, che interpreta Piccolo orso. È stata una festa. Joel è stato uno spettatore perfetto e anche un ottimo leader, rideva anche delle improvvisazioni più sciocche. Mi sono davvero goduta ogni singolo momento, il team è straordinario ed entusiasta. Che divertimento, anche quando mi trovavo nella mia camera da letto durante il lockdown!”.

Papà orso (Ray Winstone)
Il fondatore della Famiglia del Crimine dei Tre Orsi, Papà orso, è un orso all’antica, tosto e di poche parole. Gli piace che ci sia pace in famiglia ed è felice di assecondare i piani di Riccioli d’Oro, se è questo ciò Mamma orso vuole. Anche se non è sicuro di comprenderne il senso. Papà orso, interpretato da Ray Winstone, vorrebbe tornare ai vecchi tempi, quando gli affari criminali della famiglia vivevano il loro periodo di splendore. Ma prima vorrebbe mangiare. Poi andare in letargo. E ancora ricominciare a mangiare.
“Il pubblico, specialmente nel Regno Unito, avrà modo di apprezzare l’interpretazione di Ray”, afferma il regista Joel Crawford. “Il film è emblematico per i suoi personaggi cockney, che si comportano da duri. Eravamo molto entusiasti quando gli abbiamo dato la parte, e lui ha accettato di farlo. È acuto e intenso al tempo stesso”.
Winstone sostiene che sia stata la presentazione del produttore Mark Swift e del regista Joel Crawford a farlo appassionare al film. “Parlano di questi personaggi in modo così appassionato e ragionato che sembra quasi si riferiscano a persone in carne e ossa”, afferma Winstone. “Non avevo mai conosciuto prima d’ora animatori così dediti alle storie su cui lavorano. La loro energia è contagiosa e il loro impegno ha ispirato il mio”.
L’attore ha inoltre apprezzato l’elasticità del processo di registrazione con Crawford e il co-regista Januel Mercado. “Quello che apprezzo di Joel e Januel è il fatto di non dipendere strettamente dalla sceneggiatura”, dice Winstone. “Sono stati entrambi accoglienti, incoraggianti e collaborativi in ​​ogni fase del processo. Mi hanno invitato ad accogliere ciò che pensavo avrebbe funzionato per il personaggio e a improvvisare quando lo ritenevo opportuno”.
Fra le parti improvvisate di Winstone, è da citare l’osservazione di Papà orso rivolta a Riccioli d’Oro: “Immagino che alcune persone rimangano finché il porridge non è terminato…”. “Quello che mi ha colpito – afferma Winstone – è che Riccioli d’Oro ha davvero aspettato il momento giusto per lasciare la famiglia. Quanto deve essere straziante per queste tre sensibili creature che hanno aperto la loro casa a una sconosciuta? Ho avuto una reazione istintiva, il mio è stato un commento franco, e sono onorato che Joel, Mark e Januel abbiano deciso di includere la battuta nel film”.

Piccolo orso (Samson Kayo)
Enorme e incredibilmente forte, Piccolo orso è solito lanciare sguardi cupi e brontolare. Non ha proprio una mente acuta, ma il suo senso dell’olfatto lo è, il che può tornare sempre utile: è la sua qualità migliore. Piccolo orso è convinto di poter pianificare una rapina così come – se non meglio di – Riccioli d’Oro. Lui e Riccioli d’Oro litigano e si lanciano frecciatine in continuazione, una rivalità tra fratelli che non accenna a esaurirsi.
Interpretato dalla stella nascente della commedia Samson Kayo, Piccolo orso fa di tutto per entrare in sintonia con la sorella adottiva. “Samson è molto divertente quando interpreta Piccolo orso”, afferma il regista Joel Crawford. “La mia più grande sfida era rendere Piccolo orso un personaggio divertente, e Samson mi faceva piangere dalle risate. Durante le sessioni di registrazione era aperto a lasciarsi andare a tutte le possibilità, è un improvvisatore straordinario. E ha trasmesso tutta la sua passione al ruolo che ha interpretato”.
Kayo non solo è cresciuto con la DreamWorks Animation, ma ha inoltre imparato ad apprezzare l’acutezza dei suoi personaggi, che ha poi ritrovato lavorando con Crawford e Swift. “Da Shrek e Dragon Trainer a Troppo cattivi, tutti i momenti della narrazione di DreamWorks sono sempre intrisi di autenticità”, afferma Kayo. “Joel e Mark mi hanno permesso di interpretare il personaggio, contando sempre sul fatto che avrei dato loro ciò che si aspettavano, sia nei i momenti comici che per in quelli drammatici. Joel ha investito tutta la sua passione in questo progetto, per lui è stato incredibilmente importante raccontare questa storia dal punto di vista di personaggi che cercano di dare un senso al loro mondo fantastico. Non sono personaggi come tanti: lottano per grandi idee, proprio come facciamo tutti noi nella vita reale. ‘Qual è il mio posto nel mondo, chi è la mia famiglia e qual è il luogo che chiamiamo casa?’ La profondità con cui volevano raccontare la storia mi ha commosso tanto quanto le immagini”.
Quando Kayo si è reso conto che i genitori del suo personaggio erano Olivia Colman e Ray Winstone, e che sua sorella sarebbe stata Florence Pugh, è rimasto sbalordito. “Sono tre attori britannici straordinari, sono disposti a interpretare questi personaggi fantastici nelle parti più buffe, così come in quelle pregne di pathos”, dice Kayo. “Sono onorato di far parte della storia e sono entusiasta di poter dare un contributo nel raccontarla”.

“Grande” Jack Horner (John Mulaney)
Il piccolo Jack Horner è stato una delle prime “baby star”. Purtroppo, come talvolta accade in questi casi, il piccolo Jack è diventato rancoroso e arrabbiato, o meglio ancora cattivo. Oggi “Grande” Jack Horner è un boss della malavita che opera dal retro di un inquietante panificio. Questo padrino delle favole è un boss della mafia medievale che vuole trarre la sua fortuna a scapito degli altri. La sua ambizione è diventare la figura più potente dell’universo delle fiabe. E non bisogna mai chiamarlo “piccolo”.
“Grande” Jack Horner è uno dei personaggi fiabeschi minori che ha sempre desiderato ciò che hanno gli altri ma che è consapevole che non sarà mai in grado di ottenerlo. John Mulaney è partito da questa idea e l’ha ampliata: l’unica cosa che riuscirà a porre rimedio alla vita di Jack è l’unica cosa che non ha. “John ha fatto propria l’idea della ricerca della felicità esteriore per riempire un vuoto interiore”, afferma il regista Joel Crawford. “Riusciva perfettamente a dimostrarlo in modo divertente, anche quando si trattava del modo con cui si relazionava con la Dozzina dei Fornai, i suoi dodici scagnozzi in viaggio con lui. John è stato ineccepibile nel creare questo personaggio che nella storia rappresenta il male, ma che allo stesso tempo riesce a far sorridere”.
Jack non apprezza la vita e calpesta le persone per ottenere egoisticamente ciò che vuole. “Per lui sono tutti un mezzo per raggiungere un fine”, dice Crawford. “Dopo aver incontrato John, abbiamo riscritto alcune scene comiche chiave sulla base dei suoi suggerimenti. L’attore improvvisa in modo straordinario, è una persona piacevole con cui lavorare e fa morire dal ridere. Ogni volta che lo vedevamo arrivare era una gioia. Ha subito fatto proprio il significato della storia e, com’è tipico delle fiabe dei Grimm, è stato interessante mostrare cosa succede se si racconta una storia scegliendo il punto di vista del “cattivo”. Ed è incredibile come il personaggio riesca a convincere il pubblico ad assumere anche quel punto di vista ‘sbagliato'”.
Jack Horner ha inoltre a che fare con il Grillo parlante (doppiato da Kevin Mccann, script supervisor), che compare sulla spalla di Jack nei momenti decisivi. Il personaggio è stato ispirato da Jimmy Stewart. “Volevamo mettere un angelo sulla spalla del diavolo”, dice Crawford. “È successo quando ci siamo chiesti: ‘E se la sua coscienza lo accompagnasse?’ Il pubblico lo adorerebbe. I film di Shrek sono una parodia di ciò che ci si aspetta dalle fiabe, dunque mi è sembrato coerente introdurre questo personaggio nella storia”.

Mama Luna (Da’Vine Joy Randolph)
Eccentrica dal cuore d’oro, Mama Luna è un’appassionata di gatti che accoglie randagi e li nutre con amore e gentilezza. La sua casa è un rifugio per centinaia di gatti felici, tra cui il Gatto con gli Stivali. Mama Luna è la quintessenza della gattara, e va divinamente fuori di testa quando si tratta dei suoi piccoli.

Dottore (Anthony Mendez)
Il Dottore è un simpatico veterinario che visita il Gatto e gli fa una diagnosi che lo coglie di sorpresa: è arrivato alla sua ultima vita. Con i suoi modi gentili di trattare i pazienti (e con l’aiuto di qualche croccantino), il Dottore convince il Gatto ad abbandonare il suo stile di vita rischioso e spericolato. E ci riesce, almeno per un minuto.

PRODUZIONE

• La sequenza in cui il Gatto incontra il Grande Lupo cattivo è stata realizzata dai registi per lo più scrivendo su pezzi di carta e post-it.
• Sono state prese in considerazione 65 soluzioni diverse per le 8 morti del Gatto.
• Nel manifesto di Riccioli d’Oro e i Tre Orsi con su scritto “Wanted”, il disegno di Riccioli d’Oro è stato realizzato dal regista Joel Crawford.
• All’inizio del film, quando il Gatto combatte contro il Gigante, c’è un’inquadratura della folla che esulta. Guardando più da vicino, è possibile scorgere il Lupo in piedi in un vicolo mentre osserva il Gatto.
• Per indicare la Dozzina dei Fornai di “Grande” Jack Horner, i registi hanno scelto nomi legati ai prodotti da forno o alla pasticceria. Fra questi: • Nutmegan • Butter Scott • Terror-Misu • Crustina
• Rhubarbara • Stevia • Cinnaman • Pete & Jerry Cobbler • Tommy Lee Scones
• Nel corso delle riprese, la produzione ha realizzato un totale di 68 sessioni di registrazione con gli attori.
• Quando Kevin McCann, script supervisor di DreamWorks Animation, ha iniziato a scrivere i dialoghi provvisori per il personaggio del Grillo parlante, i cineasti e i dirigenti lo hanno apprezzato così tanto da decidere che Kevin dovesse diventare la voce ufficiale del personaggio.
• Il regista Joel Crawford, lo scenografo Nate Wragg, l’head of story Heidi Jo Gilbert, il character designer Shiyoon Kim e lo story artist Steve MacLeod, hanno tutti frequentato nello stesso periodo il California Institute of the Arts (CalArts).
• Il regista Crawford e il co-regista Januel Mercado sono entrati insieme alla DreamWorks per fare uno stage come storyboard artist.
• La battuta di Piccolo orso “No, le api no!” è un omaggio alla famigerata battuta di Nicolas Cage in Il prescelto. Cage ha dato la voce a Grug in I Croods 2 – Una nuova era, debutto alla regia di Crawford.
Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio è fortemente ispirato al western all’italiana e più specificamente al lavoro di Sergio Leone. Perro, all’inizio etichettato come “cane senza nome”, è un riferimento a “L’uomo senza nome” di Clint Eastwood.
• Il Gatto ha circa 1,2 milioni di peli.
• I film di Guy Ritchie hanno ispirato la famiglia di scassinatori incalliti composta da Riccioli d’Oro e dai Tre Orsi.
• Quanti gatti ci sono nella casa di Mama Luna? Nel film compaiono 37 varietà di gatti. / Il team Voci attori sullo sfondo, guidato da Todd Zullo, ha previsto la presenza di 150 gatti che corrono in casa di Mama Luna.
• Quello della Stella dei Desideri è l’elemento che appare più volte nel film, coprendo cinque sequenze in cui si susseguono momenti più intimi legati ai personaggi e azione:
– La creazione del design finale della Stella dei Desideri è stata affidata a Baptiste Van Opsta, responsabile dell’estetica del film e creatore della stessa Stella dei Desideri, nonché agli artisti dei team di modellazione e rifinitura. L’illuminazione, gli effetti visivi e la pittura opaca digitale hanno contribuito a produrre il risultato finale.
– Per rendere dimensioni e profondità, la Stella dei Desideri contiene al suo interno una serie complessa di geometrie sfaccettate e luci volumetriche; si estende per più di 137 metri di diametro ed è alta all’incirca quanto un edificio di quattro piani.

MUSICHE

Per la colonna sonora de Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio, i cineasti si sono rivolti all’acclamato compositore e musicista Heitor Pereira, che ha composto le musiche per un’incredibile varietà di film tra cui Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo e Cattivissimo me, Dirty Dancing 2, È complicato e Chiedi alla polvere. Vincitore di sette ASCAP Awards, un Grammy e un Emmy, Pereira ha composto musiche, scritto canzoni e suonato svariati strumenti per le colonne sonore di Madagascar, Shrek 2, Mission: Impossible 2, Black Hawk DownIl Cavaliere Oscuro.
La reputazione di Pereira legata al fatto di essere in grado arricchire le colonne sonore dei film con la sua sensibilità unica deriva dalla sua grande maestria. Poco dopo aver completato gli studi al conservatorio, Pereira ha iniziato a suonare la chitarra con alcuni dei principali artisti brasiliani, e poi è diventato il chitarrista dei Simply Red. Ha pubblicato tre album da solista e ha arrangiato musica e suonato con artisti tra cui Sergio Mendes, Alejandro Sanz, Caetano Veloso, Jack Johnson, The Chieftains, Bryan Adams, Elton John, Willie Nelson, Shania Twain, Seal, Nelly Furtado e molti altri. Nel 2005, Pereira ha vinto un Grammy per il Miglior arrangiamento, strumenti e voce per la sua collaborazione con Sting e Chris Botti.
Quando ha iniziato a lavorare alle musiche per Il Gatto con gli Stivali 2: L’ultimo Desiderio, ha posto in priorità l’importanza delle dimensioni. “L’approccio che ho adottato era quello di pensare in grande”, dice Pereira. “Il Gatto con gli Stivali è una storia senza tempo, e le favole da cui provengono tutti questi personaggi sono esistite per generazioni. Per raggiungere questo scopo, è necessario intendere questi personaggi come strumenti musicali”.
Per i personaggi del Gatto e di Kitty “Zampe di Velluto”, Pereira si immerge nelle tradizioni musicali classiche iberiche e messicane. “La colonna sonora rende omaggio alla musica e alla cultura spagnola del flamenco, in particolare in riferimento al personaggio del Gatto con gli Stivali, e alla tradizione messicana per Kitty ‘Zampe di Velluto'”, afferma Pereira. “Sono un chitarrista e sono cresciuto con quella musica, ascoltando Paco de Lucía, Tomatito, Camarón de la Isla e tanti altri musicisti. Gran parte della strumentazione – le scarpe da flamenco, le nacchere, il cajón e il coro in lingua spagnola – proviene da quella tradizione e cultura musicale. Abbiamo inoltre fatto ricorso a un’orchestra di 10 chitarre: un suono che ho sempre sentito nella mia testa ma non ho mai avuto l’opportunità di creare. Questo film mi ha permesso di renderlo finalmente realtà: l’orchestra aggiunge un ulteriore, straordinario, livello al film”.
Il viaggio del Gatto nel film ha ispirato Pereira nel conferire una nuova dimensione, un nuovo contesto e una nuova profondità al flamenco. “Il flamenco è intriso di bellezza, energia, passione e, naturalmente, coraggio”, dice Pereira. Ma per questo film, poiché il Gatto è alla sua ultima vita, abbiamo introdotto alcuni elementi che trasmettono paura e disarmonia, in particolare nelle battaglie tra il Gatto e il Lupo. Ci siamo riusciti utilizzando le scarpe da flamenco come strumento di percussione: i percussionisti hanno suonato le scarpe su una consolle microfonica da noi realizzata, dando vita a questo suono basso capace di scuotere la stanza. Quel ritmo diventa il battito cardiaco del Gatto mentre viene assalito dalla paura”.
Poiché il film stesso trae ispirazione dai film western classici, anche Pereira ha fatto lo stesso per le musiche. “Per la parte western della storia, abbiamo attinto dai film di Sergio Leone e dai cori del maestro Ennio Morricone”, dice Pereira. “Abbiamo usato l’armonica, un fischiatore solista e persino un cantante d’opera per creare un tono che rappresentasse un cactus solitario nel deserto. Ho invitato cinque cantanti-attori e abbiamo registrato urla da film western, che abbiamo poi modificato al computer, usando la mia chitarra, la tavola da Sup e la chitarra elettrica, in modo che quei suoni, ascoltati con l’orchestra, non venissero registrati semplicemente come cinque voci distinte. Questa è una delle cose straordinarie delle colonne sonore dei film: si può continuare a creare suoni a oltranza, per aggiungere colore del suono alle musiche già presenti nel film.
L’eclettico cast di personaggi del film ha permesso a Pereira di esplorare una vasta gamma di stili e tecniche musicali. “Abbiamo usato strumenti sorprendenti per conferire a ciascuno di questi personaggi una personalità musicale”, dice Pereira. “Riccioli d’Oro e la Famiglia del Crimine dei Tre Orsi si distinguono per un suono e una strumentazione particolari. Il loro strumento principale è un banjo a sei corde, ma poi abbiamo creato un set di percussioni realizzato con i bidoni della spazzatura e altri oggetti insoliti. Ho suonato utilizzando il retro della mia chitarra e quello dei mandolini. Ho suonato dovunque”.
“Grande” Jack Horner ha richiesto un’interpretazione musicale completamente diversa. “A causa delle dimensioni di Jack Horner e della sensazione di pericolo che trasmetteva, sentivo che per lui serviva un’intera famiglia di ottoni”, spiega Pereira. “Per Jack abbiamo usato il cimbasso, la tuba, quattro tromboni, quattro trombe, sei corni e molto altro ancora”. E il tema musicale di Pereira per il personaggio del Lupo conduce la musica cinematografica in una nuova direzione. “Tutte le colonne sonore dei personaggi hanno melodie, tranne che il Lupo”, dice Pereira. “Il Lupo è caratterizzato da dissonanze, con lui siamo stati in grado di giocare con diverse politonalità, che di solito non si avvertono nei principali film d’animazione. Con il Lupo avevamo bisogno di usare toni molto bassi, cupi e dissonanti, e per questo abbiamo fatto ricorso a corde stridule e ad alcuni suoni sinistri provenienti dal coro”.
Oltre alla colonna sonora, Pereira era entusiasta di poter scrivere due nuove canzoni originali per l’eroe intenditore di leche amato da tutti. “Mi è stato dato il compito di scrivere una canzone per il Gatto, Fearless Hero, che Antonio Banderas canta all’inizio del film prima che il protagonista si renda conto che quella che sta vivendo è la sua ultima vita”, dice Pereira. “L’ho scritta insieme al mio amico Dan Navarro e a Paul Fisher. È una canzone del nostro eroe giunto all’apice della sua gloria, ed è stato incredibilmente divertente scriverla e per Antonio interpretarla. Ho anche co-scritto una ballata latina più tradizionale con Gaby Moreno, intitolata Por Qué Te Vas“.

Il Gatto con gli Stivali 2: L’ultimo Desiderio contiene anche una nuova canzone originale co-scritta ed eseguita dalla pluripremiata star della musica latina Carolina Giraldo Navarro, conosciuta con lo pseudonimo di Karol G. La canzone, La Vida Es Una, è stata scritta da Navarro e Daniel Oviedo, che ha anche prodotto la canzone con il nome di Ovy On Drums. Karol G. è l’artista latina che quest’anno ha fatto più tour negli Stati Uniti. Fra i suoi successi del momento: Cairo, Provenza e Gatúbela“.


dal pressbook del film

HomeVideo (beta)


STREAMING VOD, SVOD E TVOD:
Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio disponibile in Digitale da giovedì 9 Febbraio 2023 e in DVD da giovedì 23 Febbraio 2023
info: 7 Dicembre 2022 al Cinema (anteprime il 3 e 4 Dicembre 2022); 9 Febbraio 2023 in TVOD; 23 Febbraio 2023 in DVD.

Puoi vedere Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio su queste piattaforme:
Nota: "Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio" potrebbe non essere più disponibile sulle piattaforme indicate.
Puoi cercare "Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio" nelle principali piattaforme di VOD: [Apri Box]
DVD E BLU-RAY FISICI:
"Il Gatto con gli Stivali 2: L’Ultimo Desiderio" disponibile su supporto fisico da giovedì 23 Febbraio 2023, puoi aprire i risultati di una ricerca su Amazon.it: [APRI RISULTATI].
Impostazioni privacy