Sin City - Una donna per cui uccidere (2014)
Sin City: A Dame to Kill ForAl Kadie's Bar di Sin City si incrociano le strade di sei personaggi assetati di vendetta. Un giovane e presuntuoso giocatore d'azzardo, Johnny sfida e sconfigge più volte il perfido Senatore Roark suscitando la sua ira e le sue minacce. La bella Nancy – la cui vita è precipitata nel baratro dopo la morte dell'amato Hartigan – al Kadie's Bar fa la spogliarellista e proprio su quel palco matura il desiderio di vendicare il suo uomo con l'aiuto di Marv. Ma soprattutto per Dwight il bar della "città del peccato" ha un grande significato. Dopo anni, rincontra lì Ava, la femme fatale per cui aveva perso la testa e il cuore. Pentita per averlo fatto soffrire, Ava gli chiede aiuto per liberarsi dai soprusi del marito milionario. Ma è davvero una donna per cui uccidere? Desideri e passioni infiammano gli animi degli abitanti di Sin City. Per le vie della città disegnata da Frank Miller prendono vita spettacolari scontri mai visti prima.
Info Tecniche e Distribuzione
Uscita al Cinema in Italia: giovedì 2 Ottobre 2014Uscita in Italia: 02/10/2014
Data di Uscita USA: venerdì 22 Agosto 2014
Prima Uscita: 22/08/2014 (USA)
Genere: Azione, Poliziesco, Thriller, Fantasy
Nazione: USA - 2014
Durata: 98 minuti
Formato: Colore 3D
Distribuzione: Lucky Red
Box Office: USA: 12.906.000 dollari | Italia: 1.466.246 euro
Classificazioni per età: ITA: 16+
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SAGA Sin City
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IL RITORNO A SIN CITY
Quando Sin City uscì al cinema nel 2005, il film fu un successo di critica e pubblico.
Esplorando nuove tecniche, il film fu girato interamente in green screen e riportò in vita il graphic novel in bianco e nero di Miller. Ricco di donne coraggiose, eroi imperfetti e crudeli nemici, i fan chiesero immediatamente un sequel.
I co-registi Robert Rodriguez e Frank Miller erano d'accordo fin da subito che se ci fosse stato un seguito sarebbe dovuto essere ancora più audace del primo.
Avendo diffuso il 3D con Spy kids 3D: game over, Rodriguez sapeva che il mondo di Sin City sarebbe tornato in vita in un modo completamente nuovo usando questa tecnica. Sebbene alcuni film 3D lascino i cinefili un po' sopraffatti, Rodriguez era convinto che portare l'universo di Sin City in 3D avrebbe fatto l'esatto contrario. "Ho sempre pensato che un film da fare in 3D fosse quello tratto dal fumetto di Sin City, proprio per la tipicità del graphic novel." – sostiene Rodriguez. Secondo lui, infatti, l'estetica in bianco e nero del film può potenziare ancora di più l'esperienza del 3D, e aggiunge "con il 3D sembra proprio di essere all'interno del graphic novel."
Alcune delle storie di Sin City: Una Donna Per Cui Uccidere sono precedenti a quelle raccontate nel primo film. Personaggi morti in Sin City, come Marv (Mickey Rourke), Goldie (Jamie King) e Hartigan (Bruce Willis), ritornano in questo nuovo capitolo. Parlando della linea temporale, Miller dice: "Tendo a giocare molto nei libri di Sin City, così come nei film adesso. Passo da un periodo all'altro, così sembra che i personaggi tornino in vita, ma in realtà sono solo tornato io indietro nel tempo."
Sia Rodriguez che Miller concordavano sul fatto che dovesse essere Una Donna Per Cui Uccidere, quella preferita dai fan, la storia centrale del film. Non solo riunisce i personaggi più amati, ma introduce anche una della creature più malvagie di Sin City: la bella e fatale Ava Lord (Eva Green). Cronologicamente questa storia è collocata prima di Un'abbuffata di Morte (presente nel primo film) e spiega come Dwight McCarthy (Josh Brolin) abbia drammaticamente cambiato faccia. "Costruita intorno ad una tragica storia d'amore tra un uomo e una donna, il film ha molto a che fare con il tradimento, l'oscurità e il senso di colpa… quella roba dei film noir. E' una storia di cui vado molto fiero e che Robert adora" – commenta Miller.
Avendo precedentemente seguito fedelmente i libri, questa volta Rodriguez e Miller hanno deciso di incorporare nuove storie. Spiega Rodriguez: "Nel primo film volevamo essere fedelissimi ai libri e tradurli direttamente sullo schermo. Per il secondo abbiamo pensato di dare al pubblico una sorpresa, così da evitare che fosse già al corrente di quello che sarebbe successo, avendo acquistato il libro in un negozio di fumetti"."
In una delle storie originali, Quella lunga, brutta notte facciamo la conoscenza di un giovane giocatore d'azzardo chiamato Johnny (Josepg Gordon-Levitt). Il ragazzo ritorna a Sin City per trovare fortuna con il poker, giocando contro il politico più potente e malvagio della città, il Senatore Roark (Powers Boothe).
La seconda storia originale, L'ultimo ballo di Nancy si svolge dopo Quel bastardo giallo la storia della ballerina esotica Nancy Callahan (Jessica Alba) e della sua relazione con il poliziotto e personale salvatore, John Hartigan (Bruce Willis).
Il sequel si svolge quattro anni dopo il suicidio che Hartigan commette per salvare Nancy. Ancora ballerina al Kadie's Club, Nancy è alla disperata ricerca di vendetta nei confronti dell'uomo che incolpa per la morte di Hartigan. Incapace di vederla sprofondare in questa spirale senza controllo, Marv le offre il suo aiuto.
I NATIVI RITORNANO
La produzione di Sin City: Una Donna Per Cui Uccidere è cominciata nel tardo ottobre 2012, otto anni dopo le riprese del primo film ai Troublemaker Studios, gli studi di produzione di Rodriguez in Texas. Coordinare gli impegni di più di una dozzina di attori principali si è rivelato essere abbastanza problematico, per questo Rodriguez ha messo in atto una tecnica che usa nella maggior parte dei suoi film: in più occasioni ha girato la stessa scena coinvolgendo singolarmente gli attori. In altre parole, molti degli attori che sono in una stessa scena non hanno necessariamente girato lo stesso giorno. Nonostante Jessica Alba abbia girato diversi film con Rodriguez, era emozionata all'idea di realizzare il sequel del film che ha cambiato la sua carriera. "Adesso sono molto più sicura di me sia come donna che come attrice. Sento di avere un coraggio che non avevo quando ho fatto il primo film." – ha commentato.
Mickey Rourke invece non è un fan delle protesi di Marv e parla apertamente: "Non mi piace stare per più di 10 minuti seduto in sala trucco, ma ciò nonostante sto lì per ore, per non parlare della mezz'ora che ci impiego a togliermele. Ma la cosa importante, senza considerare il trucco, è che è sempre un piacere lavorare. Non vedo l'ora di tornare sul set e lavorare con un regista che amo, che rispetto e a cui tengo, e so che per lui è lo stesso, quindi faccio del mio meglio. E quando Frank mi rivela qualcosa del personaggio, lo porta completamente ad un altro livello."
Rosario Dawson, che interpreta Gail, la feroce e sexy leader delle prostitute della Città Vecchia, paragona i suoi sentimenti attuali rispetto a quelli di nove anni fa. "E' lo stesso stordimento che avevamo la prima volta che lo abbiamo girato. Torni ad interpretare personaggi che hai già interpretato, ma c'è un entusiasmo diverso nel modo in cui lo stiamo facendo adesso e nel fatto che sia in 3D. Robert ha imparato davvero molto con le nuove tecnologie e lui e Frank sono felicissimi di avere la possibilità di giocare con questi materiali e riportarlo in vita in un modo completamente nuovo." Poi aggiunge: "Questa volta posso solo immaginarlo, con tutte le cose che saltano dallo schermo, ogni schiaffo, ogni goccia di sangue, ogni ringhio e Gail che attacca in tutta la sua forza!"
Di ritorno ai Troublemaker per il suo terzo film con Rodriguez, Bruce Willis dice, "E' come tornare in famiglia e tutti sono super entusiasti del film, queste storie sembrano davvero reali. Mi fa sempre piacere tornare a Austin."La prima a girare è stata l'attrice Jamie King, che interpreta le prostitute gemelle della Città Vecchia, Wendy e Goldie. Sul suo ritorno dice "Che nostalgia essere qui…il green screen, Frank e Robert. E' una gioia interpretare di nuovo questi personaggi in un modo diverso e approfondito." Powers Booth, che interpreta il corrotto Senatore Roark, commenta "La prima volta che ho lavorato col green screen è stato molto strano. Questa volta sapevo come funzionava e mi sono sentito più libero e in grado di fare ciò che faccio insieme a questi due gentlemen. E' stato magnifico."
I NUOVI ABITANTI
I nuovi membri del cast comprendono attori con cui Rodriguez ha già lavorato in passato, come Josh Brolin, Jeremy Piven e Lady Gaga. Gli altri sono amici o attori che Frank e Robert ammiravano da tempo, come Joseph Gordon-Levitt, Ray Liotta, Stacy Keach e Christopher Meloni. Eva Green ha stupìto i registi con la sua recente performance in 300: L'alba di un impero, il sequel di 300, basato sempre su un graphic novel di Miller. Rodriguez e Miller hanno dovuto sostituire alcuni ruoli, tra cui Manute, interpretato originariamente da Michael Clarke Duncan e Miho, interpretata da Devon Aoki. I registi hanno scelto rispettivamente Dennis Haysbert e Jamie Chung, che hanno entrambi regalato performance impressionanti.
In quasi tutti i suoi film, Rodriguez ingaggia attori conosciuti per ruoli che si differenziano molto dalle loro solite scelte. E' il caso di Christopher Lloyd, che interpreta Kroening, l'illegale dottore tossicodipendente di Quella lunga, brutta notte. Lloyd ride "Ho letto lo script e ho amato il personaggio. Non so se avrei mai pensato a me per quel ruolo, ma sono contento che Robert e Frank ci abbiano pensato."
Nella sua seconda apparizione troviamo Lady Gaga, che ha avuto di recente un cameo come La Chameleon in Machete kills. Questa volta interpreta la cameriera Bertha che prova pietà per Johnny in Quella lunga, brutta notte. Riguardo al suo casting Gaga spiega: "Robert e io avevamo già parlato a proposito di un paio di ruoli e quella volta per puro caso avevo uno show a Houston. Mi ha telefonato e mi ha chiesto se il giorno seguente sarei potuta andare a interpretare Bertha. Aveva bisogno di una ragazza di New York quindi è stato il ruolo perfetto da fare."
I RESIDENTI
MARV
Marv, che appare in tutti i quattro episodi di Sin City: Una Donna Per Cui Uccidere, è uno dei più improbabili eroi di Sin City. Nonostante sia un colosso dal temperamento incontrollabile, Marv farebbe di tutto per i suoi amici ed è molto protettivo nei confronti delle donne, specialmente in quelli di Nancy Callahan. Frank Miller commenta: "Marv è una persona considerata folle da tutti per il modo in cui si comporta. Ma è solo un uomo nato nel millennio sbagliato. Sarebbe potuto essere un gladiatore romano e le persone lo avrebbero onorato. È solo un disadattato che frequenta bar e spacca molte facce, ma è un uomo leale e sempre in cerca di giustizia." Parlando di Marv, Rourke dice: "È uno di quei personaggi che confondono il pubblico: 'Ci piace questo tizio? Ha le rotelle a posto?? Marv non vede le cose nell'insieme, vive il momento. Non pensa alle conseguenze e al prezzo che deve pagare per quello che fa."
NANCY CALLAHAN
Nel primo Sin City, la ballerina Nancy viene salvata due volte da John Hartigan, che poi muore per poterla salvare una terza volta. L'ultimo ballo di Nancy è la storia di come la ragazza affronta le conseguenze di quell'evento.
Miller dice: "In questa storia ci siamo resi conto di quanto fosse profondo il suo dolore e il disprezzo per se stessa. Nella storia precedente, Quel bastardo giallo, l'abbiamo vista diventare una ballerina che ballava per amore della danza. In questa storia si rende conto che non è più così, è diventata semplicemente un pupazzo con il solo compito di far eccitare un paio di uomini arrapati. E' piena di disprezzo nei confronti di se stessa e prova molta rabbia. Diventa una creatura piena di demoni interiori e deve convivere con questo e riuscire a tirare fuori una sua forma di giustizia."
Jessica Alba aveva discusso a lungo del ritorno di Nancy Callahan. Ricorda: "Frank, Robert e io abbiamo lavorato a questa storia dalla fine di Sin City. Abbiamo parlato di Nancy e della sua evoluzione e dove si trovasse adesso." Continuando a descrivere il suo personaggio, dice: "Affronta un bel viaggio. E' una Nancy che non riconosciamo più rispetto al primo film. Penso sia grandioso vedere un personaggio innocente e ingenuo diventare questo guerriero."
Sulla relazione con Hartigan e il suo tormento, Alba commenta: "Per lei Hartigan era il suo cavaliere dall'armatura splendente e si toglie la vita alla fine del primo film. Questa storia mostra cosa questo le abbia comportato fisicamente e spiritualmente." Continua: "È ancora ferma alla morte di Hartigan. Nancy si sente abbandonata, arrabbiata e vittimizzata da lui perché l'ha lasciata ad affrontare tutto da sola. Nel film si parla molto di questo." Nancy Callahan è conosciuta per la sua danza fluida e sensuale e anche questo cambierà una volta che il suo spirito si sarà indurito. Nel primo film, Alba creava i suoi balli da sola. Questa volta ha richiesto di lavorare con un coreografo a causa della trasformazione del suo personaggio.
Spiega: "Ho lavorato con un coreografo, anche se Robert non voleva, perché non sono una ballerina. Volevo davvero far vedere una Nancy che cade a pezzi dall'inizio del film fino al suo esaurimento nervoso. Non volevo che saltasse fuori dal nulla, quindi la vedrete diventare man mano un'altra persona attraverso il ballo e poi perdere completamente la testa."
Riguardo l'influenza del Senatore Roark su Nancy, Alba dice: "Ha rappresentato molto per lei, ma è un personaggio uscito da un incubo e la tortura continuamente, adesso lei ne ha abbastanza. "
Sulla sua performance, Rodriguez dichiara: "È il personaggio che ha subìto più trasformazioni. E' passata dall'essere una ragazzina innocente nel primo film al personaggio più oscuro di Sin City. Siamo tutti molto fieri di quello che ha fatto, e sbalordirà tutti."
JOHNNY
Quella lunga, brutta notte si concentra su Johnny, un personaggio completamente nuovo che Frank Miller ha scritto per il film. Arriva a Sin City su una Crovette convertibile del 1960 e in abiti eleganti passeggia per il Kadie's facendo roteare un dollaro d'argento tra le dita. Attratto subito da Marcie, una dolce ma sfacciata novellina di Sin City, comincia a vincere un bel mucchio di soldi alle slot machine, prima di chiedere come fare ad entrare nella stanza del poker del Senatore Roark, portando Marcie con lui. E così ha inizio la lunga, brutta notte di Johnny.
A differenza delle storie del primo film, Miller ha scritto Una lunga, brutta notte e il suo protagonista esclusivamente per il grande schermo. Gordon-Levitt ha avuto l'eccezionale opportunità di collaborare con Rodriguez e Miller sullo sviluppo del suo personaggio. Gordon-Levitt commenta: "Il personaggio di Johnny era nello script ma non c'erano disegni quindi non aveva caratteri specifici. E' il sogno di molti attori quello di lavorare con registi così collaborativi, aperti e impazienti di incorporare il mio contributo artistico all'interno del film." Joseph Gordon-Levitt era un grande fan di Sin City. Spiega: "Mi piace il fatto che non rispecchi la realtà, è un fumetto amplificato e stilizzato, una sorta di ritratto del mondo uscito dalla mente di Frank Miller. E questo rende l'attore libero perché non ti fa domandare se succederebbe davvero nella realtà."
Elogiando la sua creatività e abilità, Miller commenta: "Joseph, come tutti gli attori migliori, insegna tanto al regista e all'autore con la performance e l'interpretazione che regala. Grazie al suo lavoro, sono stato in grado di scrivere dialoghi più concentrati, potenti ed emozionanti…"
SENATORE ROARK
Presente in Quella lunga, brutta notte e L'ultimo ballo di Nancy, il Senatore Roark è l'uomo più potente di Sin City e anche uno dei suoi più depravati cittadini.
Powers Boothe afferma: "È dispotico e impavido perché sa come far muovere le sue marionette. Ha la mania di voler essere come Dio. Roark ha una battuta pazzesca, in cui dice 'Quando leggo di Dio, succede la cosa peggiore. Voglio essere lui e a Sin City lo sono."
Il Senatore Roark è presente nel primo film nell'episodio Quel bastardo giallo, in cui suo figlio, Roark Jr., è un serial killer che rapisce l'undicenne Nancy Callahan. Quando il poliziotto John Hartigan la salva, mutila senza pietà Roark Jr.. Convinto che Hartigan abbia causato a suo figlio una grande ingiustizia, il Senatore Roark lo incastra. Anni dopo, Hartigan salva di nuovo Nancy da Roark Jr., adesso completamente sfigurato, e lo uccide. Hartigan decide infine di suicidarsi per evitare che il Senatore Roark possa poi vendicarsi e dare la caccia a Nancy.
Riguardo i sentimenti di Roark nei confronti di Nancy, Boothe commenta: "Il Senatore Roark è un po' indeciso su Nancy, perché era molto più giovane nel primo film, ma adesso è matura, attraente e il suo atteggiamento nei confronti delle donne è molto discutibile. Gli giunge voce che sta cercando di lavorare nella sua città in un modo negativo, quindi gioca un po' con lei."
E lo stesso fa con Johnny. Boothe afferma: "Si diverte molto con Johnny. Lo vede come un giovanotto con la testa calda che pensa di saperne più di tutti, quindi lo stuzzica e lo usa come se fosse il suo giocattolino."
DWIGHT MCCARTHY
Il protagonista di Una donna per cui uccidere è l'investigatore privato e fotografo Dwight McCarthy, interpretato da Josh Brolin. Prequel di Un'abbuffata di morte, la storia mostra come Dwight sia arrivato ad avere una plastica facciale. Nel film, l'aspetto e l'abbigliamento di Dwight sono completamente diversi.
Quattro anni prima, la bellissima Ava Lord lasciò Dwight per sposare uno degli uomini più ricchi di Sin City. Devastato, Dwight si rifugia nell'alcol e nella rabbia incontrollabile, che lui definisce "lasciare uscire il mostro".
Miller dichiara: "Dwight è una figura molto metaforica. E' il personaggio che subisce più cambiamenti a Sin City. Quando lo incontriamo per la prima volta nel film, ha avuto una tragica relazione che è finita in modo orribile e ora cerca di andare avanti. Proprio quando sta per superare tutto, la donna dei suoi sogni torna e ricominciano i guai."
Quando Ava Lord supplica Dwight di salvarla, lui si sente di nuovo obbligato ed essere il suo protettore. Brolin commenta: "Quando questa donna torna nella sua vita, è incredibile come tutti i quattro anni che è riuscito a costruire spariscano così velocemente." Continua: "Diventa di nuovo ossessionato dal pensiero di lei e questo riporta a galla il mostro che lui ha cercato di nascondere tutto questo tempo. Una volta uscito, è disposto a tutto per lei… uccidere, picchiare, e anche mettersi in pericolo. Si tratta di ossessione e brama e di come sia facile perdere se stessi."
Mentre il suo mondo si sgretola e lui diventa un uomo perseguitato, Dwight è costretto a rifugiarsi nel mondo da cui ha sempre cercato di fuggire: la Città Vecchia. In questa zona di Sin City, il suo primo amore, Gail, governa la gang di letali prostitute.
Dwight è un uomo di poche parole e i suoi pensieri vengono fuori con la narrazione. Brolin parla così del modo in cui il suo personaggio si esprime senza dialoghi: "È tutto negli occhi, e ogni movimento è intenzionale, quindi cerchi un modo per farlo senza indicare necessariamente qualcosa. Ho molta fiducia in Robert perché sa come fare queste cose, quando inquadrare qualcosa o quando tagliare per renderlo più convincente possibile."
Da fan di Miller, Brolin non vedeva l'ora di lavorare con lui e tornare a collaborare con Rodriguez, con il quale aveva già lavorate in Grindhouse. Dichiara: "Sono abituato a lavorare con due registi perché ho lavorato con Joel e Ethan Coen ed è lo stesso con Frank e Robert. C'è molta fiducia tra i due."
AVA LORD
Considerata spesso una succube, Ava Lord è la classica femme fatale. Con i suoi capelli nero corvino, i penetranti occhi verdi, le labbra rosso rubino e il corpo da dea, gli uomini cadono ai suoi piedi. Affermando di essere in pericolo, Ava implora Dwight di salvarla da suo marito e dalla sua guardia del corpo, Manute.
Eva Green descrive il suo personaggio così: "Ava è un'incantatrice, una sirena, lancia il suo incantesimo sugli uomini. Può leggere la loro mente e diventare chiunque loro vogliano. Con Dwight è ancora più interessante perché tra loro c'è una connessione concreta. Probabilmente è l'unico uomo che lei abbia mai amato." E continua: "Ava ha molte sfaccettature… può essere una donzella in pericolo per Dwight, con Manute è una dea e con Mort è la gattina sexy. Come attrice è magnifico perché sono in grado di interpretare diversi aspetti di uno stesso personaggio."
Frank Miller si riferisce a Ava Lord come " il sogno più glorioso di ogni uomo, ma allo stesso tempo, il loro incubo peggiore." Rodriguez e Miller hanno impiegato molto tempo per trovare l'attrice perfetta per interpretare Ava. Dice Rodriguez, "E' uno dei personaggi più amati e anche un ruolo molto impegnativo. Ma c'era sono una persona sulla quale eravamo d'accordo… e si trattava di Eva Green. T i fa dire davvero 'Okay, quella è una donna per cui uccidere.'" Miller aggiunge: "Sapevamo che c'era bisogno di un'attrice che sapesse incarnare tutte le caratteristiche di questa femme fatale, e le abbiamo trovate in Eva Green."
MANUTE
Una costante dell'universo di Sin City e anche uno dei suoi cittadini più misteriosi è Manute. Guardia del corpo leale e letale, Manute ha servito molte delle figure più potenti della città. Il pubblico ha conosciuto Manute con un occhio d'oro nel primo capitolo. La storia dietro questa sua malformazione viene raccontata in Una donna per cui uccidere.
Miller spiega: "Riveleremo di più sul passato di Manute. È sempre in cerca di qualcuno da venerare. Nel primo film venerava il boss del crimine di Sin City e in questa storia venera Ava Lord." Nel descrivere il rapporto complicato tra Ava e Manute, Haysbert dice: "È in parte protettore, in parte amante, ma in realtà è tutto quello che lei vuole che lui sia."
Nel primo film, Manute era interpretato da Michael Clarke Duncan che ci ha regalato una performance potentissima. Clarke Duncan è venuto a mancare poco prima dell'inizio delle riprese. Trovare un attore che potesse interpretare quel ruolo e amplificare l'iconico personaggio è stata una cosa che i registi hanno preso molto sul serio. Robert e Frank hanno poi incontrato Dennis Haysbert. Haysbert ricorda: "Siamo subito andati d'accordo e ho sperato per il meglio. E' stato un grande onore interpretare questo ruolo e soprattutto rendere omaggio a Michael Clarke che ha fatto davvero un ottimo lavoro nel primo film, ma quando ho ottenuto il ruolo ero determinato a dargli un mio marchio personale."
Sull'esperienza di lavorare con Haysbert, Miller dice: "La sua presenza fisica è una cosa importante, ma ha una voce rombante che sembra avere una forza assoluta. Dennis ha portato alla luce il lato spirituale e oscuro di Manute nella storia."
GAIL
L'area della Città Vecchia di Sin City è controllata da un team di feroci prostitute equipaggiate con un arsenale di armi e governate dalla più tosta dei leader. Gail (Rosario Dawson) è molto fiera della sua posizione e trasuda passione e intensità come nessun altro. Parlando del ritorno nel ruolo per la seconda volta, Dawson afferma: "È la più feroce delle guerriere amazzoni e uno dei personaggi più stravaganti che io abbia mai interpretato. Gail è intensa 24 ore su 24." L'unico suo punto debole è l'altalenante relazione con Dwight McCarthy, che ritorna nella Città Vecchia chiedendo disperatamente il suo aiuto, pur sapendo che metterà se stessa e le sue amiche in pericolo. Dawson spiega, "La storia dà l'opportunità di vedere un lato diverso di Gail, di solito molto violenta, aggressiva e forte, e adesso innamorata di Dwight, quindi vedrete un lato più delicato." Continua: "Sacrificherebbe la sua vita per ciascuna delle ragazze e per le sue convinzioni, ma Dwight è qualcosa di ancora più profondo. Il suo cuore è a Sin City, così come Dwight, e lo difenderà fino alla morte. Non vuole compromettere nessun altro, ma sicuramente non permetterà a Miho, o Goldie/Wendy di intromettersi, se vuole tenere Dwight al sicuro."
MIHO
La piccola e letale Miho è uno dei personaggi preferiti di Miller. Non dice mai una parola, i suoi nemici non vedono né sentono il taglio silenzioso della sua lama prima che sia troppo tardi. Originariamente era interpretata da Devon Aoki, che però aspettava il suo secondo figlio durante le riprese e non ha potuto ricoprire il ruolo. Rodriguez ricorda: "Avevamo solo un paio di giorni per trovare qualcuno che sostituisse Davon. Abbiamo incontrato Jamie Chung… Fisicamente era perfetta, così come il modo in cui si muove, sembrava che avesse vissuto per anni con il personaggio. E' stata la sostituta perfetta."
Da fan del film, Chung afferma: "Appena ho ricevuto la telefonata per Miho, la mia prima domanda è stata su Devon Aoki, perché ero e sono una sua fan. Non era facile rimpiazzarla. E' stata una sensazione dolce amara, ma ero sicuramente entusiasta." Riguardo l'impegno fisico che ha richiesto il ruolo, Chung dice "Facevo stunts come saltare 36 volte o brandire una spada senza respirare, è stata una bella sfida. E' difficile essere così fisici e non battere ciglio. Ma è stato davvero divertente e tutto quel trucco funziona un po' come una maschera."
WENDY & GOLDIE
Jamie King torna ad interpretare le gemelle identiche di Sin City, Goldie e Wendy, prostitute della Città Vecchia. Nel primo film, Marv si risveglia trovando il corpo senza vita di Goldie accanto a lui e decide di vendicare la sua morte. Nel prequel, scopriamo di più su Goldie e sul suo rapporto con la sorella. Parlando dei personaggi, King dice: "Sebbene siano gemelle, sono due persone completamente diverse. Wendy è più spietata, intransigente, fredda e meticolosa. Mentre Goldie è quella con un cuore più grande, più compassionevole e gentile. Sono diverse ed è divertente interpretare sullo schermo due persone così." Rodriguez aggiunge: "Mi dimentico che è la stessa attrice ad interpretarle… Il modo di camminare, l'atteggiamento, è tutto diverso. Jamie è pazzesca."
MORT
Interpretato da Christopher Meloni, Mort è uno dei pochi poliziotti di Sin City che seguono le regole, fin quando non incontra Ava Lord.
Meloni racconta: "Mort e il suo partner devono investigare sull'omicidio del marito di Ava, ma anche lui si innamora di lei. Mort è solo un'altra mosca nella rete di Ava. E' questo poliziotto sposato, che non ti risparmierebbe una multa per divieto di sosta, e poi cade sotto l'incantesimo di Ava. "
Maloni ricorda la prima volta che ha sentito parlare del film: "Ho ricevuto una telefonata circa tre anni fa in cui mi dicevano che Frank Miller era mio fan." Ride, poi continua: "Ho pensato 'Ma smettila! Frank Miller non sa nemmeno chi sono' ma era molto eccitante. Poi ho parlato su Skype con lui e Robert. Frank è il mio mito."
BOB
Partner di Mort, Bob rappresenta il tipico poliziotto di Sin City, che abusa del suo potere. Bob cerca di salvare Mort dai modi sleali di Ava. Piven dichiara, "Alla fine Bob ha una morale quando pensi che invece sia lo stronzo. Amo questo particolare espediente, solo Frank Miller avrebbe potuto pensarci. E' stato un colpo di scena inaspettato."
Avendo lavorato in Spy kids: e' tempo di eroi, Piven è diventato molto amico di Rodriguez e non vedeva l'ora di tornare a collaborare con lui. Da fan di Frank Miller, Piven spiega: "Conoscevo già i lavori di Frank e ovviamente c'è qualcosa di molto oscuro e divertente in quello che fa. Ho colto l'opportunità e ne sono stato felicissimo."
WALLENQUIST
Stacy Keach ha interpretato il vendicativo e grottesco boss della mafia, Wallenquist. Lavorando nove ore sotto strati di protesi, Keach ha dato la vita al personaggio che Frank Miller non vedeva l'ora di portare sul grande schermo.
Sul suo personaggio Keach dice: "Wallenquist è un cattivo vero, ma sento che c'è un altro lato di lui che è giustificabile in termini di motivazione. Sì, è cattivo ed è il boss, ma diventa uno stupido in presenza di una bella ragazza ed è proprio il caso di Ava."
EFFETTI VISIVI & 3D
Rodriguez ha insistito nel girare il film in 3D piuttosto che convertirlo poi in post-produzione. Avendo già girato con la camera Alexa nei suoi film precedenti, ha compreso tutte le possibilità e ha usato il sistema Pace 3D.
L'intero film è stato girato in green screen con pochissimi set. Come nel primo film, il mondo virtuale di Sin City è tutto in digitale. Tuttavia, l'avanzamento tecnologico ha permesso a Rodriguez di raggiungere un aspetto ancora più fedele alle illustrazioni di Miller. Il graphic novel di Miller è servito come riferimento dello storyboard per gli artisti degli effetti visivi.
Il produttore degli effetti visivi, Crys Forsyth-Smith commenta: "Robert ha voluto spingere ancora di più gli elementi grafici. Il 3D porta davvero gli spettatori all'interno del mondo di Sin City."
La Prime Focus si è occupata della maggior parte degli effetti visivi e del 3D, con poco meno di 2300 inquadrature.
COSTUMI
Sin City: Una Donna Per Cui Uccidere segna la nona collaborazione tra la costumista Nina Proctor e Robert Rodriguez. Avendo già portato in vita le creazioni di Miller nel primo Sin City, Proctor sapeva già come i tessuti e i colori apparissero in bianco e nero.
Proctor commenta: "Abbiamo girato con il colore contro il green screen e adesso il 3D aggiunge un nuovo livello al processo. Devo prestare molta attenzione. Prima studio i tessuti e poi penso al tutto in bianco e nero."
Nina e il suo team hanno realizzato a mano la maggior parte dei costumi negli studi della Troublemaker.
Frank Miller ha incoraggiato Nina a lavorare liberamente e a non rispettare necessariamente tutti i dettagli del fumetto. Proctor commenta: "Frank ha disegnato molte pieghe nelle sue rappresentazioni e abbiamo usato i fumetti per lo storyboard. Quello a cui ero davvero fedele era la silhouette che ha disegnato. E' il mio lavoro portare colore, profondità e consistenza ai costumi e dargli un po' di vita."
Commenta: "Con queste nuove storie, Frank mi ha dato molta libertà sui costumi e grazie alla nostra esperienza con il primo Sin City, si fida di me e lascia che sia io ad occuparmene."
Di seguito quanto dichiarato da Proctor sul lavoro per alcuni dei personaggi principali.
Nancy: "Jessica e io abbiamo potuto lavorare insieme già un mese e mezzo prima delle riprese, anche prima di avere un programma. Mi ha mandato la musica sulla quale avrebbe ballato, quindi sapevo quali dovessero essere le sue emozioni e ho provato a disegnare costumi che riflettessero i suoi sentimenti. Volevo che alcuni dei costumi avessero un bel movimento, come quello con le piume di pelle. Alla fine abbiamo aggiunto altri strati perché era molto efficace girarlo con il colore e poi cambiarlo in bianco e nero con la telecamera 3D."
Gail: "Una delle grandi sfide è stata come abbinare il costume a quello che Gail indossa nel primo film. Con lei è davvero cruciale che la forza della donna si noti attraverso i costumi. Rosario interpreta così bene il personaggio che è stato divertente disegnare il suo costume. Abbiamo mantenuto la pelle e le borchie e abbiamo aggiunto un po' di colore questa volta."
Ava: "Volevo che Ava avesse un po' l'aspetto degli anni '40, senza essere ovviamente degli anni '40, perché Sin City è senza tempo. Abbiamo cercato di evitare un'era in particolare, ma c'è un che di molto sensuale e meraviglioso nei suoi vestiti anni '40. Eva e io la pensavamo uguale sui costumi. Il suo guardaroba è molto particolare e volevo essere fedele al graphic novel."
Dwight: "Il suo abito è diverso dal primo film, dove era sempre in trench e All Stars. Questa volta mi sono soffermata su cosa facesse il suo personaggio nel film: è un fotografo, un po' detective e un lottatore, quindi ho considerato tutti questi aspetti."
Johnny: "Ha un unico costume che indossa durante tutto l'episodio. Joseph aveva un'idea molto chiara di come vedesse il suo personaggio, quindi abbiamo lavorato insieme per rispettarla. È stato delizioso lavorare con lui."
Manute: "Abbiamo fatto uscire Manute dalle pagine del fumetto. È più o meno un costume da chauffeur, fatto su misura e impostato, ma Manute è molto più di questo, è quasi un essere spirituale. Dennis ha dato molto potere al costume."
Miho: "Lei è una guerriera e lavora molto con la spada, quindi è un costume che la avvolge molto sui fianchi. In questo modo, la spada può essere legata al fianco e lei può muoversi liberamente senza essere limitata dal costume."
Parlando di Nina Proctor, Miller dice: "Col tempo credo di aver imparato a fare un lavoro decente nel disegnare i costumi dei miei personaggi, ma la vera esperta è Nina. Le do qualche nozione e quello che ricevo non è ciò che ho chiesto, ma molto più di quanto immaginassi."
Proctor spiega, "Frank e Robert lavorano in modo diverso. Robert vuole vedere tutto prima di filmarlo. Frank preferisce essere sorpreso. Adora vedere gli attori aggirarsi sul set pienamente vestiti e truccati come i loro personaggi."
TRUCCO
Oltre alle bellissime e prorompenti donne disegnate da Frank Miller, l'universo di Sin City è pieno di uomini che sono stati sfigurati durante i loro anni nella città del peccato. Nel primo film, il pubblico è rimasto scioccato dal corpo deforme di Quel Bastardo Giallo, dalla carica della pistola conficcata nella fronte di Jackie Boy, e dalla forma della testa di Marv. Questi look sono stati perfezionati dal collaboratore di lunga data di Rodriguez, Greg Nicotero della KNBEFX.
Durante il film, Nicotero puntava a diminuire il tempo impiegato nell'applicare le protesi di Marv a Mickey Rourke. Racconta: "Abbiamo ricreato le protesi e velocizzato il processo di applicazione. Avevo con me il mio braccio destro, Gino Cragnole, che nel primo film mi ha dato una mano ad applicare le protesi a Mickey. Siamo diventati molto amici con Mickey e ci siamo divertiti molto per il secondo film."
Nicotero e il suo team hanno applicato le protesi di Marv anche alla controfigura di Mickey, lo Stunt Coordinator Jeff Dashnaw. Dashnaw ha indossato le protesi anche nel primo film. Ridendo, Nicotero ricorda: "Quando abbiamo fatto il primo film, Jeff e io eravamo nell'ufficio di Robert con un paio di possibili controfigure di Marv e Robert disse, 'Perché non le facciamo su Jeff?' E da quel momento Jeff ha indossato il trucco dalle 25 alle 30 volte. Non sta mai fermo e mi fa ridere tutto il tempo, non riesco mai a tenere fermo l'aerografo. Me lo ricorda ogni giorno."
La faccia ricostruita di Dwight è stata un'altra sfida per il team creativo. Nicotero commenta: "Abbiamo fatto dei cambiamenti minori, gli abbiamo costruito una protesi al naso, un labbro superiore, una mascella, il mento, lenti a contatto e una parrucca."
Nicotero ha anche dovuto ricreare il bulbo oculare di Dwight, che ad un certo punto esce dalla testa. Nicotero spiega, "Abbiamo usato i libri di Frank e le bozze per una sagoma visiva come riferimento e da lì abbiamo creato le protesi dimensionali. C'è una scena in cui Dwigt viene picchiato da Manute e nel graphic novel è molto tetra, ci sono schizzi di sangue e un occhio che viene fuori. Così abbiamo realizzato una scultura molto figa e l'abbiamo applicata a Josh. Il modo in cui l'hanno girata dà ancora più profondità alla scena, ad esempio c'è la carne che è stata rimossa dall'occhio e molti tagli e lividi, è spettacolare."
Un'altra sfida è stata creare la faccia ingrossata e scoscesa del boss Wallenquist, interpretato da Stacy Keach. Nicotero ha usato strati di protesi per gonfiare la testa di Wallenquist e ha creato il collo da circa 70 centimetri e l'aspetto sfigurato.
Keach parla della sua esperienza con la KNB: "Mettere quelle protesi è stata un'esperienza fantastica. Avevo già messo maschere prima e pensavo fosse orribile stare con quelle protesi per otto o nove ore, ma non è stato così. La cosa peggiore era quando dovevo toglierle. Ma hanno reso il mio lavoro molto facile."
Miller parla dell'incredibile lavoro della KNB: "Greg Nicotero è capace di guardare i miei disegni e interpretarli in tre dimensioni, cosa non facile da fare perché un fumettista può sempre cavarsela mentendo. Posso disegnare il profilo di un personaggio e metterci una folla di persone davanti e nessuno può dirmi niente, ma Greg deve far funzionare tutto da entrambe le angolature."
Il Capo del dipartimento Trucco e Capelli, Ermahn Ospina, ha lavorato con Rodriguez da Desperado.
Da quasi 20 anni, Ermahn crea il trucco per le sexy e potenti donne dei suoi film, tra cui il primo Sin city.
Ospina commenta: "Lavorare con il 3D e il green screen è stata una vera sfida. Si può capire tutto dalle espressioni di una persona. Dovevo prestare molta attenzione perché ci tenevo che i personaggi sembrassero reali, soprattutto le donne. Non volevo si vedesse che indossassero trucco, il che è piuttosto ironico."
SCENOGRAFIA
Il team di scenografi, Steve Joyner e Caylah Eddleblute, ha lavorato con Rodriguez fin dal film Dal tramonto all'alba. Negli studi della Troublemaker hanno creato una struttura con un equipaggiamento che farebbe invidia a qualsiasi studio di Hollywood.
Il primo film usava alcuni set davanti il green screen, tra cui il Kadie's bar. Questa volta, Rodriguez non ha voluto alcun set. Gli unici pezzi utilizzati erano le porte che gli attori dovevano oltrepassare, le scale quando necessario e oggetti base come tavoli e sedie. Il resto del set è fatto di effetti visivi. A causa di questa sfida, Joyner e Eddleblute hanno costruito modellini 3D di ogni set, così i registi e gli attori potevano farsi un'idea di dove si trovassero.
Dal momento che Troublemaker usa solo studi green sceen, parlando del processo di sostituzione
delle scene, Eddleblute dice: "Ogni 40 minuti, portavamo dentro un set, poi lo portavamo fuori e poi sistemavano quello seguente."
Joyner aggiunge, "Non abbiamo mura perché Robert vuole poter illuminare gli attori in un modo unico e dinamico. Risolviamo il fatto di non avere un set realizzando modellini per ogni set creati grazie agli artwork che Frank ha messo nei fumetti. Ma molte volte, Frank ha solo disegnato la cornice di una grande entrata e nient'altro, quindi andiamo da lui e lui scoppia a ridere dicendo, 'Ho disegnato la porta, mica il piano architettonico per un set cinematografico!'"
Eddleblute aggiunge: "I modellini sono un ottimo modo per avere un'idea di dove posizionare le luci e avere un senso di continuità quando riprendi un ambiente più volte, in base alla disponibilità di un attore. Per esempio, abbiamo ricreato il set del Kadie's bar circa 15 volte durante le riprese. Abbiamo bisogno di una configurazione ben precisa in modo da muovere la macchina da presa in base al punto di vista degli attori. Ogni volta è come montare un puzzle."
Continua: "Robert è stato molto chiaro all'inizio nel volere un aspetto assolutamente stilizzato, perché nel mondo fisico nulla era così. L'unica cosa che potevamo inserire, per quanto riguarda l'allestimento dei set, erano tutti i tessuti, perché come nei disegni di Frank, le lenzuola e la tappezzeria aumentano ancora di più il tono."
Essendo modesta a proposito del suo lavoro e della lunga collaborazione con Robert, Eddleblute dice ridendo: "Se nessuno ci richiama, allora vuol dire che abbiamo fatto un buon lavoro."
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info: 02/10/2014.
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