Locandina Il re di Staten Island

Il re di Staten Island (2020)

The King of Staten Island
Locandina Il re di Staten Island
Il re di Staten Island (The King of Staten Island) è un film del 2020 prodotto in USA, di genere Commedia diretto da Judd Apatow. Il cast include Pete Davidson, Pamela Adlon, Steve Buscemi, Marisa Tomei, Bill Burr, Bel Powley. In Italia, esce al cinema giovedì 30 Luglio 2020 distribuito da Universal Pictures. Disponibile in homevideo in Digitale da giovedì 30 Luglio 2020.

Scott (Davidson) è rimasto un ragazzo immaturo, soprattutto a causa della morte del padre pompiere quando aveva solo sette anni. Ora ne ha più di venti e poche cose gli sono riuscite nella vita, sempre appeso all'illusoria speranza di diventare un tatuatore di successo. Mentre la sua ambiziosa sorella più piccola (Maude Apatow, su HBO con Euphoria) parte per il college, Scott rimane a vivere con la madre, un'esausta infermiera del Pronto Soccorso interpretata dal Premio Oscar Marisa Tomei, passando le sue giornate a fumare erba con gli amici – Oscar (Ricky Velez), Igor (Moises Arias) e Richie (Lou Wilson) – oltre a frequentarsi segretamente con l'amica d'infanzia Kelsey (Bel Powley). Quando la madre inizia a portare in casa un vigile del fuoco millantatore e fanfarone di nome Ray (Bill Burr), si mette in moto una catena di eventi che spingerà Scott a fare i conti con il proprio dolore e ad affrontare i primi passi per andare avanti nella vita.

Info Tecniche e Distribuzione

Uscita al Cinema in Italia: giovedì 30 Luglio 2020
Uscita in Italia: Al cinema e in Digitale dal 30 Luglio 2020
Genere: Commedia
Nazione: USA - 2020
Durata: N.d.
Formato: Colore
Produzione: Apatow Productions
Distribuzione: Universal Pictures
In HomeVideo: in Digitale da giovedì 30 Luglio 2020

Cast e personaggi

Regia: Judd Apatow
Sceneggiatura: Judd Apatow, Pete Davidson, Dave Sirus
Fotografia: Robert Elswit
Scenografia: Kevin Thompson

Cast Artistico e Ruoli:
foto Pamela Adlon

Pamela Adlon

Gina, ex moglie di Ray
foto Steve Buscemi

Steve Buscemi

Papa, pompiere veterano
foto Marisa Tomei

Marisa Tomei

Margie Carlin
foto Bill Burr

Bill Burr

Ray Bishop



Produttori:
Pete Davidson (Produttore, Produttore esecutivo), Barry Mendel (Produttore), Michael Bederman (Produttore esecutivo), Judah Miller (Produttore esecutivo), Judd Apatow (Produttore)

Immagini

[Schermo Intero]

NOTE DI PRODUZIONE

Durante la sua ricca carriera, JUDD APATOW è stato capace di scommettere su una nutrita serie di promettenti e giovani talenti comici e condurli alla loro prima apparizione sul grande schermo, come potranno testimoniare Steve Carell, Seth Rogen, Jonah Hill, Jason Segel, Kristen Wiig, Amy Schumer e Kumail Nanjiani.
Questa estate, Apatow dirige l'ultima scoperta del Saturday Night Live, PETE DAVIDSON, in una graffiante commedia su amore, lutto e divertimento a Staten Island.
Scott Carlin (Davidson) è il classico esempio di immaturo, anche per la precoce morte del padre, un vigile del fuoco morto in servizio quando il figlio aveva appena sette anni. Ora che ha superato i venti, continua a immaginare un futuro da tatuatore che sembra semplicemente irrealizzabile.
Mentre l'ambiziosa sorella più giovane, Claire (MAUDE APATOW, Euphoria su HBO) parte per il college, Scott rimane a vivere con la madre Margie, una stanca infermiera del Pronto Soccorso, interpretata dalla vincitrice del Premio Oscar MARISA TOMEI. Le giornate del protagonista si ripetono fra erba e giri con gli amici del suo gruppo, Oscar (RICKY VELEZ, Master of None), Igor (MOISES ARIAS, A Un Metro Da Te – Five Feet Apart) e Richie (LOU WILSON, in TV con The Guest Book)— e una segreta frequentazione con l'amica d'infanzia Kelsey (BEL POWLEY, su Apple TV+'con The Morning Show).
I problemi nascono quando la madre inizia a frequentarsi con un vigile del fuoco attaccabrighe, Ray (BILL BURR, Netflix's F Is for Family), scatenando una serie di eventi che porteranno Scott a fare i conti con il proprio dolore e ad affrontare il primo serio tentativo di sbloccare il proprio percorso.
Il film vede la partecipazione di STEVE BUSCEMI nel ruolo di Papa, uno dei vigili del fuoco più anziani che prende Scott sotto la propria ala, e PAMELA ADLON (su FX con Better Things) nei panni dell'ex moglie di Ray, Gina.
Il Re di Staten Island – The King of Staten Island è diretto da Apatow (Un Disastro di Ragazza – Trainwreck, Molto Incinta – Knocked Up, 40 Anni Vergine – The 40-Year-Old Virgin) da una sceneggiatura firmata da Apatow, Davidson e dall'autore DAVE SIRUS. Il film è prodotto da Apatow per la sua società Apatow Productions insieme a BARRY MENDEL. Il duo ha già lavorato fianco a fianco per le produzioni nominate per il Premio Oscar The Big Sick – Il Matrimonio Si Può Evitare, L'Amore No…. e Le Amiche Della Sposa – Bridesmaids, oltre a Questi Sono I 40 – This Is 40, Un Disastro di Ragazza – Trainwreck e Funny People. I produttori esecutivi sono Pete Davidson, MICHAEL BEDERMAN (Il Caso Spotlight – Spotlight, Motherless Brooklyn – I Segreti di una Città) e JUDAH MILLER (su HBO con Crashing, per FOX con American Dad).
Apatow ha guidato una squadra di collaboratori collaudati e nuovi ingressi, come il direttore della fotografia vincitore del Premio Oscar ROBERT ELSWIT (Il Petroliere – There Will Be Blood, Mission: Impossible-Rogue Nation); i montatori JAY CASSIDY (American Hustle – L'Apparenza Inganna, A Star Is Born), WILLIAM KERR (Un Disastro di Ragazza – Trainwreck, Le Amiche Della Sposa Bridesmaids) e BRIAN OLDS (Le Amiche Della Sposa – Bridesmaids, Una Spia e Mezzo – Central Intelligence); lo scenografo KEVIN THOMPSON (Birdman o (L'Imprevedibile Virtù dell'Ignoranza) -Birdman or (The Unexpected Virtue of Ignorance), Un Disastro di Ragazza – Trainwreck); la costumista SARAH MAE BURTON (The Big Sick – Il Matrimonio Si Può Evitare, L'Amore No…., Giù Le Mani Dalle Nostre Figlie – Blockers); e il compositore MICHAEL ANDREWS (Le Amiche della Sposa – Bridesmaids, The Big Sick – Il Matrimonio Si Può Evitare, L'Amore No….).

LE PREMESSE
Lutto e Risate
La genesi di The King of Staten Island
In qualsiasi ruolo si sia messo alla prova, regista, autore o produttore, Judd Apatow ha sempre saputo affrontare con maestria alcuni degli argomenti più difficili della nostra contemporaneità, dalla verginità in età adulta alle gravidanze inattese, passando per i comportamenti autolesionisti, le malattie letali e la mezza età, usando una combinazione unica di assurdo, commedia, osservazione incisiva di ogni dettaglio e genuina empatia. Con Il Re di Staten Island – The King of Staten Island ha portato il pubblico su un piano prettamente personale che prende il via dai trascorsi, tanto divertenti quanto cupi, del protagonista Pete Davidson.
Quando Davidson era ancora un ragazzo di Staten Island, il padre, il vigile del fuoco Scott Davidson ha perso la vita durante l'attacco dell'11 settembre 2001 al World Trade Center. La morte del padre ha avuto un grande impatto sulla vita di Pete Davidson. Nel film, Scott Carlin, un personaggio di fantasia ispirato a Pete, vive la stessa dinamica del lutto del padre pompiere sin dall'infanzia ed è impegnato a trovare qualsiasi espediente per evitare di diventare adulto, a discapito della madre e della sorella.
Il Re di Staten Island – The King of Staten Island parla a una generazione di giovani sempre più aperti ad affrontare problemi, sfide future e dipendenze.

Pete e Dave
Autori e Amici
Già prima di incontrare e lavorare con Judd Apatow, Pete Davidson aveva iniziato a valutare l'idea di inserire alcuni elementi della propria esperienza personale in una sceneggiatura.
Il diciottenne Davidson incontra il comico e autore Dave Sirus, suo futuro compagno di scrittura, e si crea un legame fondato sulla comune passione per Los Angeles e i suoi negozi di scarpe: i due partono insieme per visitare la città, si divertono e decidono di iniziare a scrivere insieme per Comedy Central. Poco dopo, Davidson ha cominciato a lavorare per il Saturday Night Live, e Sirus lo ha seguito l'anno successivo per autore dello spettacolo.
Riuniti su questa esperienza, Davidson e Sirus hanno rafforzato rapporto e collaborazione. "Dave è la persona più divertente che io conosca. È fra gli uomini più dolci e intelligenti del mondo, anche se ad alcuni può lasciare più di qualche dubbio," racconta Davidson. "Sta finalmente riscuotendo le sue soddisfazioni, completamente meritate. Senza paura di essere smentito, io non sarei dove mi trovo oggi."
Con il passare del tempo, la coppia ha cominciato a pensare a una sceneggiatura basata sulla vita di Davidson. "È sembrata la volta giusta, tanto per il momento che stavo vivendo nella mia vita e nella mia carriera," sono le parole di Davidson. Ma nessuno dei due aveva mai scritto una sceneggiatura prima e avevano concretamente bisogno di una guida esperta.

Da 90 pagine di battute a un film
Judd Apatow prende il comando
Dave Sirus e Pete Davidson considerano l'ironia il punto di forza del loro talento da autori, ma era necessario il contributo dello sceneggiatore, regista e produttore Judd Apatow per rendere il loro soggetto qualcosa di più strutturato di una serie di scene comiche che si susseguono.
Conosciuto per il lavoro speso su alcune delle commedie di maggior successo degli ultimi due decenni, Apatow ha la rara abilità di intrattenere lo spettatore con un raffinato equilibrio fra umorismo e sentimento, come ha dimostrato con il suo debutto cinematografico 40 Anni Vergine – The 40-Year-Old Virgin. L'autore ha la capacità di tirare fuori emozioni oneste in commedie che affrontano questioni profonde e personali con modi autentici e sinceri.
Appena prima che Davidson approdasse al Saturday Night Live per la prima volta nell'autunno 2014, aveva già catturato l'attenzione di Apatow durante le riprese di Un Disastro di Ragazza –Trainwreck con Amy Schumer. "Amy mi stava aggiornando sui talenti comici che apprezzava in quel momento," racconta il regista. "Poi una sera mi dice che devo assolutamente vedere questo ragazzo di 19 anni matto scoppiato. Vediamo insieme un suo video e decidiamo di inserirlo nel film." Con sincerità aggiunge: "Ho sempre il bisogno di piantare una bandierina, così da poter dire di essere stato il primo a riconoscere il talento di qualcuno che poi è diventato famoso."
Poco tempo dopo, Schumer ha incoraggiato Apatow a tornare sul palco e riprendere il suo percorso da comico stand-up. Quella notte, il produttore due volte nominato per il Premio Oscar, Barry Mendel, che aveva lavorato con Apatow in cinque precedenti film, assiste a quello che Davidson è in grado di fare. "La notte che Judd si sarebbe esibito al The Cellar, abbiamo trovato Pete in programma," racconta lo stesso Mendel. "È stato come scoprire un animale totalmente nuovo nell'universo. Non gli interessava se il pubblico si stesse divertendo. Si distingueva da tutti gli altri comici che tipicamente sbavano per una risata. Ma a Pete non fregava nulla. È stata una boccata d'aria fresca, molto sorprendente e ci ha lasciato la sensazione di essere veramente molto divertente."
Dopo l'esperienza con Davidson sul set di Un Disastro di Ragazza – Trainwreck, Apatow gli ha suggerito di lavorare su una propria storia. "Pete e Dave mi hanno proposto un soggetto che però secondo me non funzionava," confessa Apatow. "Poi un giorno, Pete ha raccontato di augurarsi per la madre una nuova e felice relazione sentimentale. Abbiamo cominciato a lavorare su questa idea, pensando all'ipotesi che la madre potesse uscire con un vigile del fuoco…e come questa situazione avrebbe potuto colpire il personaggio di Pete. Cosa mancava? Non c'è nulla di più divertente di odiare il fidanzato di tua madre."
Trattandosi di una sceneggiatura ispirata alla vera storia di Davidson, c'era la sensazione che non potesse bastare esclusivamente la linea comica. Apatow era la persona necessaria per riempire quei vuoti. "Judd ha dato al testo un arco narrativo e una storia," spiega Davidson. Tanto il protagonista che Sirus riconoscono che questo contributo si è rivelato ideale per ottenere un livello più profondo. "Judd ci ha mostrato l'importanza di trattare una commedia con lo stesso rispetto di qualsiasi altro genere," aggiunge Sirus. "La prima versione era composta semplicemente da 90 pagine di battute: una volta che Judd ci ha affiancato sono diventate 120 pagine di battute con una storia emozionante."
Come 8 Mile e The Big Sick – Il Matrimonio si può evitare…l'Amore no, Il Re di Staten Island – The King of Staten Island è una ricostruzione romanzata di eventi autobiografici. "Il mio personaggio mi assomiglia al 75%," dice Davidson. "Forse di più, non so veramente." Una delle prime questioni che i tre autori hanno affrontato è stata proprio la scelta di quanto il film dovesse essere aderente alla realtà. "Abbiamo deciso che poteva essere anche completamente una finzione, ma doveva mantenere comunque tutte le emozioni e alcuni degli eventi importanti della vita di Pete," spiega Apatow. "Questa non è una storia sull'11 settembre, ma è la vicenda di un giovane uomo che ha perso il padre, vigile del fuoco, durante il lavoro. Per certi versi, è una versione di quello che avrebbe potuto essere la vita di Pete se non avesse trovato la via della comicità e fosse rimasto a Staten Island senza fare nulla."
"Quando abbiamo cominciato la fase di scrittura, io, Pete e Dave passavamo il tempo semplicemente a parlare," prosegue Apatow. "Abbiamo trascorso ore ad affrontare tutto quello che Pete ha vissuto e quali sono oggi le sue emozioni. La nostra storia è nata proprio da quelle conversazioni." Il regista è stato abile nel trovare l'elemento di commedia per il film, senza trascurare la componente emotiva. "Il mio obiettivo era di dare al personaggio l'opportunità di aprirsi all'amore," spiega Apatow, "addirittura avvicinandosi a una potenziale figura paterna nella sua vita."
Mendel aggiunge, "Judd sarà sempre capace di incoraggiare le persone a scavare nelle proprie vite per trovare la soluzione giusta."
Sirus riconosce che il grande merito di questo lavoro di squadra è di non essersi attenuti alla versione definitiva della sceneggiatura, ma di aver continuato a cercare soluzioni, anche improvvisate, durante le riprese. "Judd ci ha insegnato a vedere il testo come un qualcosa di organico e vivo," sono le parole di Sirus, "superando una idea di lavoro meccanico." Davidson concorda in pieno: "Judd tira fuori il meglio da tutti."
Il regista ha sempre creduto che nessun altro avrebbe potuto ricoprire il ruolo di Davidson. "Quando ho incontrato Pete per la prima volta, ero colpito da quanto potesse essere divertente," dichiara Apatow. "Era evoluto e maturo, tanto come autore che come mente comica. È in grado di affascinare le persone e allo stesso tempo di essere empatico. Ha un carisma fortissimo e la sua storia interessa le persone. La gente vuole sapere quello che fa e questo film ha rappresentato per lui l'opportunità di raccontare cosa ha passato e come ha combattuto per superarlo."
Il regista è convinto di aver sempre realizzato commedie con una componente drammatica, mentre Il Re di Staten Island – The King of Staten Island è un film drammatico con una dimensione di commedia. "Ho provato a ribaltare le mie priorità," spiega Apatow. "In questo caso l'aspetto più importante era legato alla storia e ai suoi personaggi. Mi sono convinto di lasciare libera la narrazione e affidare il divertimento alle capacità dei nostri attori."

HomeVideo (beta)


STREAMING VOD, SVOD E TVOD:
Il re di Staten Island disponibile in Digitale da giovedì 30 Luglio 2020
info: Al cinema e in Digitale dal 30 Luglio 2020.

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