Matera Film Festival
Matera Film Festival

Matera Film Festival, i Vincitori della Prima Edizione (24-26 settembre 2020)


L'evento ha promosso il cinema attraverso la città di Matera, la città dei sassi, dal 24 al 26 settembre, articolandosi in tre sezioni competitive. La balena 'Giuliana' l'emblema della statuetta di premiazione consegnata ai vincitori del festival.

Si è tenuta la prima edizione del Matera Film Festival dal 24 al 26 settembre 2020 nella Città dei Sassi. E da domenica 27 settembre al via la sua sezione "OFF".

La storica sala cittadina è stata il cuore pulsante della manifestazione: qui sono state proiettate le più di quaranta "pellicole" che hanno composto l'intero programma del festival internazionale. Oltre ai 4 film della sezione lungometraggi, presentati in concorso 6 documentari e 10 cortometraggi. A completare il percorso cinematografico, fuori concorso, altri titoli tra film, documentari e cortometraggi. Un ruolo importante per gli "Incontri d'Autore" i cui partecipanti hanno potuto confrontarsi con sceneggiatori, attori e protagonisti della cultura italiana e internazionale. Agli interventi degli ospiti presenti a Matera se ne sono affiancati altri in collegamento streaming sul sito web del festival.

Ad affiancare l'evento cinematografico, all'Openspace cittadino il 24 settembre è stata inaugurata la mostra "SASSI, NUVOLE E LUPI" organizzata da APT Basilicata e dal Matera Film festival, promossa da Lucca Changes(Lucca Comics & Games) in collaborazione con la Sergio Bonelli Editore, che ha visto coinvolti i disegnatori Giuseppe Palumbo e Alessio Fortunato e lo sceneggiatore Giorgio Giusfredi. Lo stesso giorno, la Città di Matera ha conferito ufficialmente la cittadinanza onoraria ad Enzo Sisti, presidente onorario del Festival e produttore di fama internazionale che ha realizzato a Matera diverse produzioni internazionali, a partire da "La Passione di Cristo" di Mel Gibson fino all'ultimo film di James Bond, "No Time to Die". Tra i film a cui ha lavorato ci sono "Ladyhawke" di Richard Donner; "Indiana Jones e l'ultima crociata" di Steven Spielberg, "Le avventure del barone Munchausen" di Terry Gilliam; "Kundun" e "Gangs of New York" di Martin Scorsese, "Il talento di Mr. Ripley" e il premio Oscar "Il Paziente Inglese" di Anthony Minghella. È stato co-produttore di "Le avventure acquatiche di Steve Zissou" di Wes Anderson e "La fontana dell'amore" di Mark Steven Johnson; produttore di "The Nativity Story" di Catherine Hardwicke. È stato produttore esecutivo di numerosi film internazionali per i segmenti produttivi girati in Italia: "Mission: Impossible III", "Avengers: Age of Ultron"; "Operazione U.N.C.L.E", "Il giovane Messia", "Ben Hur". I suoi ultimi progetti sono "Wonder Woman" in qualità di line producer, e la produzione del primo film VR mai realizzato "Jesus – the Story of Christ", dove è tornato a lavorare a Matera. Inoltre ha collaborato anche alla lavorazione dei film "La migliore offerta" del regista premio Oscar Giuseppe Tornatore, e "Spectre-007" del regista premio Oscar Sam Mendes.

Il 25 settembre, Antonio Spoletini, attore e casting director di Cinecittà, ha presentato il racconto biografico "Nessun nome nei titoli di coda" che attraverso i propri aneddoti narra decenni di cinema italiano girato a Roma. Lo stesso giorno, Franco Nero, interprete in concorso al festival, ha dialogato in un "incontro d'autore" con Salvo Bitonti, docente e regista di cinema e teatro. Il programma della giornata ha previsto anche l'incontro con lo sceneggiatore Nicola Guaglianone ("Lo chiamavano Jeeg robot") per raccontare con Alberto Crespi i suoi lavori tra cui l'ultimo, "Freaks Out", la nuova pellicola di Gabriele Mainetti. Hanno chiuso il programma del venerdì Gianluca e Massimiliano De Serio con la presentazione del loro nuovo film "Spaccapietre", dopo la loro recente partecipazione alle "Giornate degli autori" alla Mostra internazionale di arte cinematografica di Venezia.

Il 26 settembre un appuntamento sulle professioni del cinema animato da Leonardo Cruciano, fondatore della casa di produzione di effetti speciali e visivi "Makinarium" e Marco Spoletini, il montatore di tutti i film di Matteo Garrone. In serata, l'evento di premiazione dei vincitori del festival condotto dall'attrice, cantante e comica Liliana Fiorelli, preceduto da un omaggio musicale al maestro Ennio Morricone, organizzato da Annarita Del Piano, e seguito dalla proiezione di "The Nest" di Roberto De Feo che ha ritirato il premio per la migliore opera prima.

Il Matera Film Festival è organizzato dall'Associazione Making-of in collaborazione con l'associazione Camera con vista. I promotori hanno ricercato nei diversi linguaggi cinematografici la finestra sul mondo in cui "possono convivere in armonia le tradizioni millenarie della Città e le spinte postmoderne e innovative dell'audiovisivo". Per i presidenti del festival, Anna Rita Del Piano e Dario Toma, con il direttore artistico Nando Irene, il Matera Film Festival è, in sintesi: "incarna idealmente il motto di Matera Capitale della Cultura Europea 2019 – Open Future – senza dimenticare che nel 1993 l'Unesco ha riconosciuto la Città patrimonio mondiale dell'Umanità – per l'eccezionale continuità storica che si è conservata intatta fin da portare l'Età della Pietra alle porte della modernità nello sviluppo di un sistema insediativo in perfetta simbiosi con la natura".

I vincitori della prima edizione del Matera Film Festival

La giuria del concorso Internazionale Lungometraggi e Cortometraggi (MFF LONG, MFF SHORT), presieduta dai registi Giuseppe Stasi e Giancarlo Fontana e composta dalla docente di Storia del cinema Manuela Gieri, dalla scrittrice e sceneggiatrice Mariolina Venezia, dalla produttrice Elisabetta Olmi, dal regista Fabrizio Cattani, dal fumettista Giuseppe Palumbo, dall'attrice Sara Ricci, e la giuria del concorso Internazionale Documentari (MFF DOC), presieduta dal regista Francesco Cabras e composta dalla delegata di produzione Giulia Campagna, dalla vice-presidente Doc.it Adele Dell'Erario, dal direttore della fotografia Gianni Cigna hanno assegnato i seguenti premi:

Premio miglior film a:  
ROSA PIETRA STELLA di Marcello Sannino (Italia) 
Con la seguente motivazione: Per la rilevanza della tematica affrontata, risolta in una struttura coerente che, in maniera non banale, racconta una storia di sopravvivenza tutta al femminile. La regia misurata, mai invasiva, è accompagnata da un'interpretazione sincera ed emozionante.

Premio per la miglior attrice a
IVANA LOTITO, per il film Rosa Pietra Stella di Marcello Sannino  (Italia) 

Premio per il Miglior attore a: 
FRANCO NERO per il film Havana Kyrie di Paolo Consorti (Italia/Cuba/USA) 

Premio miglior attore esordiente a: 
PIERLUIGI GIGANTE per il film Mors tua vita mea di Salvatore Metastasio (Italia)

Premio miglior esordio alla regia a:
ROBERTO DE FEO per il film The Nest (Italia)

Premio miglior cortometraggio a:
SLAUGHTER di Saman Hosseinpour e Ako Zandkarimi (Iran)
Con la seguente motivazione: Una favola amara e ironica, di ispirazione neorealista, che mette in scena la miseria dell'umanità e l'umanità della miseria. Nel finale il regista supera l'urgenza della prosa e arriva a sfiorare, con uno struggente finale aperto, la poesia.

Menzione specialecortometraggi a:
MALAKOUT di Farnoosh Abedi 
Con la seguente motivazione: Un pregevole esempio di cinema di animazione, che magistralmente crea un'ibridazione di linguaggi, di generi e di temi: l'horror, il noir e il mélo sono i veicoli di una narrazione in cui si incontrano arte e vita, finzione e realtà, eros e thanatos.

Premio Miglior documentario a:  
SAMIRA'S DREAM di Nino Tropiano (Italia, Svizzera, Irlanda)
Con la seguente motivazione: Per la costante e discreta capacità di osservazione durata sette anni, per la passione produttiva e narrativa, per il gusto di un racconto scevro da sensazionalismi ed estetismi. 'Samira's Dream' ritrae una storia apparentemente lontana senza mai scivolare nelle trappole dell'esotismo. "Ci vuole coraggio per essere felici" diceva Karen Blixen, lo stesso coraggio e dedizione che serve a fare un documentario come questo.

Menzione speciale documentari a:
HOWLING di  Parsa Bozorgani (Iran) 
Con la seguente motivazione: Un lavoro che riesce a fondere il clima narrativo del documentario d'inchiesta con la videoarte attraverso un linguaggio personale e perentorio. In un brevissimo arco temporale 'Howling' inventa un'atmosfera tesa, surreale e raggelante con la sola forza delle idee e della libertà espressiva trasversale dell'autore.  

Ai vincitori delle tre sezioni competitive assegnati 5 mila euro (MFF LONG), 3 mila euro (MFF DOC) e 2 mila euro (MFF SHORT) in servizi messi a disposizione da Camera Service Group, la società di noleggio service e produzione digitale.

L'idea degli organizzatori del Matera Film Festival è di far vivere il festival tutto l'anno

Dal 27 settembre al via il Matera Film Festival-Off: presentazioni di libri, retrospettive e appuntamenti culturali saranno gli eventi preparatori all'edizione successiva del Festival. Inizieranno i cavalieri dell'Ordine della Stella italiana, Maurizio Mastrangelo e Marco Giannantonio, che presenteranno il documentario "E' come stare a casa" di Pippo Venditti e Luciano Barletta che racconta come il loro sogno imprenditoriale sia diventato realtà in Irlanda. A seguire, due selezioni speciali, una a cura di "CIRCE – Common Initiatives To Promote Cinema Across Italy-Albania-Montenegro", progetto europeo che intende rilanciare il sistema produttivo audiovisivo di Albania e Montenegro attraverso una partnership con le regioni Molise e Puglia; l'altra realizzata da Premier Film, che direttamente dalla settimana della critica di Venezia propone "Zombie" di Giorgio Diritti e "Penelopes" di Ludovico Cantisani, opera con la fotografia di Luciano Tovoli, storico collaboratore di Michelangelo Antonioni e Dario Argento, che dialogherà con il pubblico presente. Al termine della prima giornata "OFF", la casa di distribuzione Lucky Red, condividerà lo spirito di animazione comunitaria del progetto proponendo la pellicola "Il meglio deve ancora venire", dramedy francese d'essai uscito il 17 settembre e prima visione assoluta in Basilicata.

LA BALENA 'GIULIANA' IL SIMBOLO DEL MFF

Come simbolo del festival è stata scelta l'immagine di una balena, Giuliana, l'emblema della statuetta di premiazione consegnata ai vincitori del festival (MFF Long, MFF Doc, MFF Short, Miglior opera prima italiana, Premio alla carriera).

Giuliana è il nome dato alla balena scoperta nel 2006 sulle sponde del Lago di San Giuliano (Matera), il più grande cetaceo del Pleistocene mai scoperto. La balena è un animale onirico e ancestrale, che ha solcato per milioni di anni i mari della terra ispirando poeti e artisti di ogni secolo, dalla Bibbia fino al Moby Dick di Melville; nel ventre della balena albergano i personaggi del nostro immaginario come Giona, Pinocchio, il Barone di Münchhausen, il Soldatino di Piombo. La balena vive nei quadri tempestosi di William Turner e nelle fiabe persiane delle Mille e una notte, dove Sinbad il marinaio approda su un'isola, che si rivela la parte emersa di una monumentale balena.

Giuliana è il simbolo creativo del Matera Film Festival perchè: "la balena incarna, fin dalle origini della civiltà, quanto di più propriamente letterario e cinematografico possa esistere: il divino, il mistero, la sfida, la vendetta, il superamento dell'essere umano, l'avventura. E' questa la filosofia che muove gli ideatori e organizzatori del Matera Film Festival, novelli marinai contemporanei che solcano il cielo della terza città più antica del mondo".

Per la realizzazione della statuetta Giuliana è stato indetto un concorso di creatività a cui ci si è potuto iscrivere attraverso il sito del festival dal 16 luglio al 20 agosto 2020. Il concorso ha richiesto la realizzazione di un bozzetto che rappresentasse la balena Giuliana in diversi materiali. Per l'artista vincitore è stato riservato un premio simbolico di 500 euro e a lui è andato il compito di realizzare le statuette assegnate ai vincitori della prima edizione del Matera Film Festival, con la sua firma in calce all'opera.

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