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Biancaneve e il cacciatore: la recensione

Recensione del film Biancaneve e il cacciatore (2011) diretto da Rupert Sanders e con protagonisti Kristen Stewart, Chris Hemsworth, Charlize Theron, Sam Claflin, Sam Spruell, Ian McShane.

Biancaneve e il cacciatore porta nuovamente sul grande schermo una delle favole più famose al mondo con una versione più vicina a quella dei fratelli Grimm per il tono dark rispetto alla versione edulcorata della Disney. Lo fa pochi mesi dopo l’uscita della Biancaneve divertente e colorata di Tarsem Singh e dopo il grande successo della serie tv ABC C’era una volta. La regia è dell’esordiente sul grande schermo Rupert Sanders, regista tra i più famosi e richiesti nel campo pubblicitario e la sceneggiatura è realizzata a tre mani da Evan Daugherty, che l’ha scritta quasi otto anni fa mentre era uno studente universitario, da John Lee Hancock (The Blind Side) e da Hossen Amini (Drive). Il cast è d’eccezione: Charlize Theron è la strega cattiva, Kristen Stewart è Biancaneve e Chris Hemsworth è il cacciatore.

Ravenna (Charlize Theron), una strega cattiva che sposa giovani Re per poi ucciderli e impossessarsi dei loro regni, diventa Regina e matrigna di Biancaneve (Kristen Stewart), la quale viene tenuta prigioniera nel castello da quando è ancora bambina. Allo scoccare del suo diciottesimo compleanno lo specchio delle brame fa sapere a Ravenna che ora c’è una fanciulla che è più bella di lei e che sarà proprio con la sua morte che la Regina potrà restare giovane per sempre. Prima che possa strapparle il cuore, Biancaneve riesce però a fuggire e si perde all’interno della Foresta Oscura. Un cacciatore (Chris Hemsworth) viene inviato da Ravenna per riportare la giovane al castello ma presto l’uomo si schiererà al fianco della fanciulla per combattere e sconfiggere la strega cattiva.

La moda del momento è rivisitare le favole più famose, cambiando e aggiungendo elementi diversi a seconda dell’occasione e dello stile che si sceglie di adottare. Come succede però quando esplode una moda e nasce un vero e proprio filone cinematografico e non solo, il rischio è quello di perdere l’originalità che tanto si vuole ottenere in lavori di questo tipo. Perché puoi stravolgere degli aspetti e variarne altri ma, vuoi o non vuoi, il tema di base rimane lo stesso e prima o poi annoia. È quello che accade in questa pellicola che parte alla grande, dando molto risalto alla Regina (una bellissima e bravissima Charlize Theron), alla sua storia, alla sua infanzia, alle motivazioni che l’hanno portata a diventare così crudele (perché lo è veramente!) e così folle, al suo legame così stretto, nel bene e nel male con la sua figliastra, unite da tre gocce di sangue, che sono state benefiche per una e saranno letali per l’altra. Questa è infatti la parte migliore del film, con scene visivamente molto belle e affascinanti, abiti stupendi e un personaggio che rimane impresso nella memoria.

Poi, tutta la seconda parte di Biancaneve e il cacciatore si focalizza su i due protagonisti della pellicola, Biancaneve e il cacciatore, e tutto diventa più scontato, meno interessante e più noioso. Una Biancaneve combattiva si è già vista, dei nani ladri e furbi anche e il cacciatore che aiuta la principessa non è nulla di originale. Anche l’unico personaggio veramente interessante, Ravenna appunto, viene abbandonato a se stesso e nel finale diventa soltanto una delle tante cattive dei film che vanno sconfitte.

Nel complesso, Biancaneve e il cacciatore è godibile, ben realizzato, con dei buoni effetti speciali e che vale la pena di essere visto anche solo per la prima parte molto interessante e affascinante.

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