Pirati dei Caraibi: Oltre i confini del mare: la Recensione

In questo quarto capitolo della saga, Pirati dei caraibi: Oltre i confini del mare, iniziamo da Londra dove il capitano Jack Sparrow deve essere impiccato ma con l’astuzia che conosciamo riesce ad evitarla con una fuga travolgente che lo ha portato a rincontrare l’amico (o nemico?) Barbossa, non più pirata ma normale corsaro (e con una gamba di legno) al servizio di sua Maestà. Sempre in questa fuga Sparrow scopre che ‘voci che circolano’ dicono che c’è un pirata che si finge lui ed è in cerca di una ciurma e di una nave per andare alla ricerca della ricercata Fontana della Giovinezza. Ecco che inizia così una nuova avventura sulla nave del pericolosissimo Barbanera e della figlia e del primo ufficiale Angelica della quale Jack è innamorato. Tante battaglie, incontri inaspettati e canti melodiosi con un finale assolutamente da vedere sono gli ingredienti della corsa a chi riuscirà ad accaparrarsi l’acqua della Fonte della Giovinezza fino ad ora sconosciuta.

Pirati dei caraibi è la saga rivelazione degli ultimi anni che ci ha fatto conoscere e ammirare Johnny Depp trasformandolo in un vero mito, oltre che a Orlando Bloom che però non è presente in questo quarto capitolo. L’assoluto protagonista de Pirati dei caraibi: Oltre i confini del mare rimane solo il capitano Jack Sparrow con la sua astuzia, perfidia, intelligenza e anche un pò di ingenuità che ne rivela anche la parte del rubacuori.

A firmare la regia del film è Rob Marshall (lo ricordiamo anche per Nine e Chicago) ha messo al centro della storia e delle scene Jack sparrow (Johnny Depp) affiancandolo al personaggio femminile di Angelica (Penélope Cruz) che sa come difendersi e farsi rispettare. Unica pecca forse sono alcune scene che diventano a volte troppo lunghe, nonchè alcune battaglie che possono sembrare scontate.

Tra le scene piu’ interessanti e riuscite del film segnalo la battaglia con le sirene che dietro la loro bellezza nascondono puro male per prendere con la forza del loro canto l’anima degli uomini. Qui lo scontro è stato ben girato con buoni effetti speciali con il giusto timbro, senza esagerazione. Un’altra scena che seppur breve è divertente la ritroviamo sul finale, nella grotta della Fontana della Giovinezza, nella quale Sparrow domanda agli uomini delle due ciurme che stanno per scontrarsi “perchè combattete per loro due? Non è meglio che ci sediamo e puntiamo scommesse lasciando che siano loro due a combattere?“.

In generale Pirati dei caraibi: Oltre i confini del mare è un film che è sulla scia d’onda dei primi tre capitoli, un’avventura che si può guardare e gustare in famiglia dato che il divertimento e il sarcasmo non mancano e lasciano spazio ad alcuni momenti di risate.

Concludo dicendo che vale la pena pagare il prezzo del biglietto (guardabile anche in 2D poichè in 3D non c’è molto che esalta) almeno per conoscere il nuovo personaggio Barbanera che gli autori del primo capitolo, Ted Elliott e Terry Rossio, non ci avevano ancora mostrato, ma comunque a tutti gli appassionati che seguono le avventure del capitano Jack Sparrow non rimarranno affatto delusi di questo capitolo.