Rush
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Recensione Rush di Ron Howard


Rush di Ron Howard con Chris Hemsworth, Daniel Bruhl è un film calibrato che alterna momenti rilassati e divertenti ad altri dove c'è tensione. Sceneggiatura quasi perfetta, attori molto bravi e colonna sonora coinvolgente.
Voto: 8/10

Ron Howard, già vincitore di un Oscar come miglior regista per A Beautiful Mind, realizza il suo nuovo film, Rush, basandosi nuovamente su una storia vera (la rivalità tra i due piloti di Formula 1 Niki Lauda e James Hunt) e avvalendosi di un cast di prim'ordine. Innanzitutto lavora su una sceneggiatura scritta dall'autore dello script di Frost/Nixon e di The Queen, per i quali è stato candidato all'Oscar e poi forma un cast di attori incredibili: Chris Hemsworth, conosciuto al mondo finora come Thor, interpreta il playboy James Hunt e Daniel Bruhl, diventato famoso grazie al ruolo in Bastardi senza gloria, è Niki Lauda. Completano il cast Olivia Wilde, Pierfrancesco Favino e Alexandra Maria Lara (The Reader).

Rush racconta la carriera, fin dagli esordi, di due piloti che più diversi non potrebbero essere, James Hunt (Chris Hemsworth) è istintivo, spericolato, amante della bella vita, delle donne e del pericolo, per lui il rischio della morte è qualcosa che lo esalta; Niki Lauda (Daniel Bruhl) è l'opposto, è un tipo razionale, burbero, intransigente, che vive la corsa non come passione ma come unica possibilità di lavoro perché è quello che sa fare e cerca di limitare il rischio al minimo. Ma entrambi hanno un talento unico e la loro rivalità ha fatto la storia della Formula 1 negli anni Settanta. In particolare la pellicola si sofferma sulla stagione del 1976 in cui Lauda ebbe il terribile incidente che gli provocò forti ustioni e per il quale rischiò gravemente la vita, ma dal quale si riprese velocemente per poter tornare in pista e difendere il suo titolo da Hunt. Un campionato vissuto sul filo del rasoio fino all'ultimo, che ha tenuto sulle spine milioni di tifosi dei due schieramenti opposti (Ferrari/Lauda, Maclaren/Hunt) e ha segnato un'epoca per la Formula 1.

Lo sport al cinema riscuote sempre successo ed è anche facile che ci riesca perché quando si racconta di sfide sportive (qualsiasi sia il campo) si riesce sempre a creare interesse, a realizzare storie accattivanti, insegnamenti di vita; questo perché alla base della competizione c'è la passione, c'è la voglia di vincere, di riuscire in ciò in cui si crede, di realizzare i propri sogni. Tutte tematiche che piacciono al pubblico perché è facile identificarsi in storie di questo tipo, ed è anche questo il motivo per cui lo sport di qualunque tipo è una passione che accomuna tutti a livello mondiale. Rush per questo motivo parte già con punti a suo favore, se poi ci aggiungi che il duello sportivo che si racconta è quello storico tra due mostri della Formula 1 (uno degli sport più seguiti al mondo), tra le due scuderie più importanti e si sofferma su un incidente che ha tenuto incollati allo schermo milioni di persone, ecco che l'interesse intorno al film è altissimo. Non basta questo però per determinare o meno la riuscita di un film, ci vogliono talento e bravura e a Ron Howard di certo non mancano.

Rush è un film calibrato alla perfezione, alterna momenti più rilassati e divertenti ad altri dove la tensione è alle stelle, su tutti il momento dell'incidente ma soprattutto quello dell'ultima gara in Giappone, dove si deve decidere chi sarà il campione del mondo. Il film si basa su una sceneggiatura quasi perfetta, gli attori forniscono tutti interpretazioni importanti, la musica accompagna lo spettatore all'interno della storia e la regia di Howard è studiata in ogni minimo dettaglio. La riproduzione del suono della macchine e dei motori e il montaggio serrato sono forse l'aspetto migliore della pellicola. Non un capolavoro, c'è qualche difetto, ma nel complesso è un ottimo film. Assolutamente consigliato.

Valutazione di Giorgia Tropiano: 8 su 10
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