Kenneth Branagh arriva per la 94esima cerimonia annuale degli Academy Awards al Dolby Theatre di Hollywood, Los Angeles, California, USA, il 27 marzo 2022. [credit: EPA/David Swanson]
Kenneth Branagh arriva per la 94esima cerimonia annuale degli Academy Awards al Dolby Theatre di Hollywood, Los Angeles, California, USA, il 27 marzo 2022. [credit: EPA/David Swanson]
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Buon compleanno, Kenneth Branagh: vita e carriera dell’attore e regista


Oggi, 10 dicembre, facciamo gli auguri a Kenneth Branagh, acclamato interprete e regista, che spazia dalle opere di Shakespeare alle grandi saghe fantasy per tutta la famiglia.

Kenneth Branagh nasce il 10 dicembre del 1960 a Belfast, nell’Irlanda del Nord, che lascerà all’età di nove anni insieme alla sua famiglia, esponente della classe operaia protestante, a seguito dell’insorgere dei Troubles, i conflitti tra cattolici e protestanti che spingono suo padre William, idraulico e falegname, a spostarsi, insieme alla moglie e ai tre figli, a Reading, in Inghilterra; è lì che Kenneth inizia a frequentare una compagnia di cinema amatoriale e la compagnia teatrale Progress Theatre, di cui in futuro diventerà il patrono, per poi formarsi artisticamente alla prestigiosa RADA (Royal Academy of Dramatic Art) di Londra (di cui ora è Presidente, dal 2015), dove si esibisce anche in un monologo tratto dall’Amleto durante una visita dell’allora regina Elisabetta II.

I primi passi di Kenneth Branagh fra grande e piccolo schermo

Fa il suo debutto al cinema, in un piccolo ruolo non accreditato, nel dramma sportivo Momenti di gloria (1981), mentre avrà il suo primo ruolo vero e proprio nel dramma Un mese in campagna (1987) al fianco di Colin Firth. Nei primi anni della sua carriera però recita soprattutto in produzioni televisive, come Play for today (1982), che trasmetteva spettacoli televisivi e adattamenti teatrali e letterari, una trasposizione televisiva di Gita al faro (1983) di Virginia Woolf e di Il ragazzo nella boscaglia di D.H. Lawrence, la miniserie Fortunes of war (1987) con Emma Thompson, sua compagna di vita per anni e al suo fianco in diversi progetti televisivi e cinematografici, tra cui anche il film tv Look back in anger (1990), trasposizione per il piccolo schermo di una pièce teatrale che avevano già portato sul palcoscenico, con la regia di Judi Dench.

La carriera da regista

Kenneth Branagh è ufficialmente noto come uno degli attori shakespeariani più affermati, attivi e acclamati, potendo vantare una lunga e proficua storia di adattamenti dell’autore inglese, che spaziano fra il teatro, il cinema e la televisione. È proprio William Shakespeare, infatti, a fornire a Branagh l’occasione per il suo debutto alla regia: dopo aver portato in scena, con la Royal Shakespeare Company, l’Enrico V, ne realizza una trasposizione cinematografica, da lui scritta, diretta e interpretata nel 1989; il film ottiene un’ottima accoglienza critica e Kenneth viene candidato all’Oscar sia come attore che come regista. Branagh dirige poi un adattamento di Molto rumore per nulla (1993), commedia corale del Bardo, che è anche un grande successo commerciale, a cui segue un epico Hamlet (1996), in una versione di oltre quattro ore trasposta nel 19esimo secolo, e una versione musical di Pene d’amor perdute (2000), che però non convince né pubblico né critica, mentre il successivo As you like it-Come vi piace (2006), trasferisce la storia nel Giappone ottocentesco, e non vede Branagh comparire come attore. Più di recente, infine, l’attore e regista ha dato volto allo stesso William Shakespeare dirigendo e interpretando il film Casa Shakespeare (2018), che segue le vicende del drammaturgo dopo l’incendio del Globe Theatre nel 1613.

All Is True | Trailer
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Fra le altre celebri trasposizioni letterarie da lui dirette, troviamo anche Frankenstein di Mary Shelley (1994), che segue il Dracula di Francis Ford Coppola (il quale passò la regia di questo progetto a Branagh, rimanendo come produttore) ma senza avere altrettanto successo, anzi fonte di contrasti interni alla produzione e critiche, sebbene sia stato un discreto successo commerciale. Un’altra trasposizione, e una delle sue opere registiche meno note, è Il flauto magico (2006), musical drammatico ispirato all’omonima opera di Mozart.
Branagh si occupa poi anche della regia di Sleuth-Gli insospettabili (2007), in cui però non compare come attore ma i protagonisti sono Jude Law e Michael Caine, remake di un film interpretato dallo stesso Caine, Gli insospettabili (1972), a sua volta tratto da una pièce teatrale di Anthony Shaffer.
È proprio invece anche per i suoi trascorsi shakespeariani che Branagh viene scelto come regista del primo Thor (2011), che inaugura la saga tratta dall’omonimo fumetto Marvel, che ha le sue radici nella mitologia norrena, e di cui lo stesso Kenneth era un fan fin da bambino.

Thor, God of Thunder, as Told by Chris Hemsworth and Kenneth Branagh
Thor, God of Thunder, as Told by Chris Hemsworth and Kenneth Branagh

Branagh torna poi a dirigere un film d’azione quando viene scritturato in tutta fretta, per rimpiazzare un altro regista già occupato, come regista di Jack Ryan-L’iniziazione (2014), reboot delle avventure dell’agente segreto nato dalla penna di Tom Clancy, in cui interpreta anche il villain, un oligarca russo.
L’anno dopo, dirige quello che ad oggi è il suo più grande successo commerciale, il live-action di Cenerentola (2015) con protagonista Lily James.
È basato sul primo volume di una saga di romanzi per ragazzi anche Artemis Fowl (2020), ma che ottiene un’accoglienza negativa, e non diventa un franchise come previsto nelle intenzioni.
Branagh ha anche diretto il thriller L’altro delitto (1991), le commedie Gli amici di Peter (1992) e Nel bel mezzo di un gelido inverno (1995).
La sua carriera registica ha poi trovato una sorta di summa e apoteosi con la direzione di Belfast (2021), il suo film più autobiografico, il cui giovanissimo protagonista (Jude Hill) è un alter ego dello stesso Kenneth che ripercorre, in bianco e nero, il suddetto periodo, durante la sua infanzia, in cui la sua famiglia venne spinta ad abbandonare la città irlandese; per questo film, Branagh ha ottenuto il premio Oscar alla Miglior sceneggiatura originale, oltre ad essere stato candidato anche per la Miglior Regia e il Miglior Film.

Belfast - Trailer
Belfast - Trailer

Negli ultimi anni, Kenneth Branagh si è dedicato, sia come regista che come protagonista, a un nuovo franchise, basato sui notissimi romanzi della regina del giallo Agatha Christie che hanno per protagonista il detective belga Hercule Poirot, da lui stesso interpretato: il primo titolo è stato Assassinio sull’Orient Express (2017), grande successo al box-office anche se non ha convinto del tutto la critica, seguito da Assassinio sul Nilo (2022), la cui uscita è stata più volte rimandata dalla pandemia, e dal recentissimo Assassinio a Venezia (2023), che traspone per l’appunto nella città lagunare la vicenda del romanzo originario, scegliendo una chiave più mystery-horror; tutti e tre i film sono accomunati dalla presenza di un cast stellare ed estremamente variegato.

Assassinio sull'Orient Express | Trailer
Assassinio sull'Orient Express | Trailer

I successi come attore

Alle opere da regista Branagh ha sempre continuato ad affiancare il suo lavoro da attore, spesso diretto anche da nomi importanti in pellicole d’autore: ha rivestito il ruolo di Iago in una trasposizione cinematografica di Othello (1995), ricordiamo poi il legal thriller Conflitto d’interessi (1998) con la regia di Robert Altman, basato su un manoscritto inedito di John Grisham, La teoria del volo (1998) sul tema della disabilità, la commedia amara Celebrity (1998) di Woody Allen, il dramma storico australiano La generazione rubata (2002), il thriller biopic Operazione Valchiria (2008) di Bryan Singer con Tom Cruise, per poi avviare una proficua collaborazione con il regista Christopher Nolan, che lo ha diretto nel dramma bellico Dunkirk (2017), il fantascientifico Tenet (2020) e il biopic Oppenheimer (2023).

Dunkirk, clip con Kenneth Branagh
Dunkirk, clip con Kenneth Branagh

Uno dei ruoli che gli hanno portato più riconoscimenti come attore, poi (compresa una candidatura all’Oscar), è stata la sua interpretazione dell’attore e regista Laurence Olivier nel biopic Marilyn (2011) con Michelle Williams nei panni della celebre attrice.
Ha avuto meno successo, invece, un altro progetto in cui Kenneth ha rivestito i panni di un nome e un volto noto: per la miniserie This England (2022), un docudrama televisivo diretto da Michael Winterbottom, l’attore è quasi irriconoscibile nella sua interpretazione dell’ex Primo Ministro Boris Johnson, in sei episodi che ricostruiscono lo scoppio della pandemia di Covid-19 e la gestione dell’emergenza da parte del governo.

Marilyn, clip con Kenneth Branagh
Marilyn, clip con Kenneth Branagh

Nella sua ampia ed eclettica filmografia troviamo anche la partecipazione, come attore, a grandi produzioni: su tutte, la saga di Harry Potter, per cui Kenneth è uno dei tanti attori britannici ad aver preso parte al celeberrimo franchise con un ruolo che è, dunque, uno dei suoi più noti e amati dal pubblico, quello del vanitoso e bugiardo professor Gilderoy Lockart (Allock, nella traduzione italiana) in Harry Potter e la camera dei segreti (2002). Qualche anno prima, l’attore si era avventurato anche nel territorio dei grandi blockbuster americani con la commedia fantawestern Wild Wild West (1999): il film, realizzato con un budget altissimo per l’epoca, che vedeva protagonista Will Smith e che puntava quindi ad essere un enorme successo, invece è stato un flop, con recensioni estremamente negative. Branagh è anche nel ricchissimo cast corale della commedia I Love Radio Rock (2009), che alla sua uscita ha ottenuto un risultato commerciale inferiore alle aspettative ma resta comunque di culto, specialmente fra gli appassionati di musica rock.
Sul piccolo schermo, inoltre, l’attore è stato protagonista di una serie di successo internazionale come Il commissario Wallander (2008-2016), in cui interpreta l’omonimo personaggio dei romanzi dello scrittore svedese Henning Mankell, ruolo rivestito per quattro stagioni e per il quale ha ricevuto diversi premi.

Harry Potter, clip con Kenneth Branagh
Harry Potter, clip con Kenneth Branagh
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