Rush
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Rush: il ritorno dei cavalieri


E' nei cinema italiani il film 'Rush' di Ron Howard, che racconta la storia dei due più grandi rivali che la Formula 1 abbia mai conosciuto: Niki Lauda e James Hunt.

Il due volte premio Oscar Ron Howard (A Beautiful Mind, Frost/Nixon) fa di nuovo squadra con lo sceneggiatore Peter Morgan (Frost/Nixon, The Queen), due volte candidato agli Oscar, per Rush, lo spettacolare adattamento cinematografico ambientato nel mondo spietato e leggendario della Formula 1, che racconta la rivalità fra il talentuoso playboy inglese James Hunt (Chris Hemsworth, The Avengers, Thor) e il suo rivale, l'austriaco, intransigente, Niki Lauda (Daniel Brül, Inglorious Basterds, The Bourne Ultimatum).

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Ambientato negli anni d'oro della Formula 1, ricchi di sensualità e glamour, Rush mette in scena l'emozionante e vera storia del carismatico Hunt e del metodico e geniale Lauda, due dei più celebri rivali che il mondo dello sport abbia mai conosciuto. Mostrandoci le loro vite private e le loro lotte fuori e dentro le piste del Grand Prix, Rush segue i due piloti impegnati in una sfida verso un loro punto di rottura, fisico e psicologico, dove non esiste alcuna scorciatoia per la vittoria e non sono ammessi errori.

Olivia Wilde (Tron: Legacy) e Alexandra Maria Lara (The Reader) affiancano i due protagonisti in questo action-drama epico, rispettivamente nel ruolo di Suzy Miller e Marlene Lauda, i grandi amori di James e Niki ma anche le testimoni preoccupate delle loro imprese al limite con la morte.

Rush è prodotto da Andrew Eaton (A Mighty Heart, The Killer Inside Me), Eric Fellner (Les Misérables, Tinker Tailor Soldier Spy), Brian Oliver (Black Swan, The Ides of March), Peter Morgan, il premio Oscar Brian Grazer (Apollo 13, A Beautiful Mind) e Ron Howard. Il film è stato cofinanziato dalla Cross Creek Pictures e dalla Exclusive Media e prodotto in associazione con la Revolution Films e la Imagine Entertainment.

Howard ha creato una squadra stellare di professionisti impegnati nel backstage. Tra questi il direttore della fotografia premio Oscar Anthony Dod Mantle (Slumdog Millionaire, The Last King of Scotland), lo scenografo MARK DIGBY (Slumdog Millionaire, 28 Days Later) i montatori premio Oscar DAN HANLEY e MIKE HILL (Apollo 13, A Beautiful Mind), il costumista Julian Day (Nowhere Boy, Salmon Fishing in the Yemen) e il compositore premio Oscar Hans Zimmer (The Lion King, The Dark Knight Rises).

I produttori esecutivi del film sono Guy East (The Woman in Black, The Ides of March), Nigel Sinclair (The Ides of March, End of Watch), Tobin Armbrust (End of Watch, The Woman in Black), Tim Bevan (Les Misérables, Tinker Tailor Soldier Spy), Tyler Thompson (Black Swan, The Woman in Black) e Todd Hallowell (Apollo 13, Frost/Nixon). Negli Stati Uniti la pellicola è distributa dalla Universal Pictures.

Rush è stato girato nel Regno Unito, in Germania e Austria.

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L'inizio di una Rivalità: verso il Campionato Mondiale del 1976

Nel 1975 il pilota austriaco Niki Lauda vinse il campionato di Formula 1 (comunemente conosciuto come F1) alla guida di un motore Ferrari, ponendo così fine all'egemonia della Ford durata sette anni. La sua vittoria diventa il presupposto per la drammatica stagione del 1976 durante la quale viene raccontata la nostra storia.

L'incredibile stagione del 1976

Durante le prime fasi della stagione del 1976 siamo ancora lontani dall'incredibile dramma che avrebbe poi avuto luogo fra due dei più importanti piloti di Formula 1. Le prime nove gare vedono il campione in carica appartenente alla scuderia Ferrari, Niki Lauda, vincere ben sei gare delle prime nove della stagione, e vincere in Brasile, Sud Africa, Belgio, Monaco e Gran Bretagna. È inoltre sul podio come secondo nei Grand Prix di Spagna e Stati Uniti. In Svezia si qualifica terzo.

A metà stagione (sono state corse otto gare), Lauda e la scuderia Ferrari sono in testa alcampionato con un punteggio che sembra loro imbattibile, è infatti superiore al doppio dei punti accumulati dal loro rivale più prossimo. E mentre Lauda domina il Gran Prix, James Hunt – il pilota che sarebbe poi diventato il suo più grande rivale- fa una grande fatica per essere competitivo per gran parte delle corse. Durante il suo primo anno con la scuderia McLaren riesce solo a qualificarsi quarto nelle prime sei gare della stagione.

Ma le difficoltà inseguono Hunt anche quando vince. Nonostante abbia battuto Lauda al traguardo durante la quarta gara della stagione al Gran Prix di Spagna, dopo la corsa viene squalificato dai giudici – a giustificare la squalifica il fatto che la sua Marlboro McLaren-Ford M23 è troppo larga. La McLaren contesta la decisione dichiarando che la discrepanza è dovuta all'espansione delle gomme durante la gara. La scuderia vince l'appello ma è solo dopo due mesi di continue richieste che Hunt vede il proprio punteggio ristabilito.

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Hunt vince al Gran Premio di Francia (l'ottava gara del campionato) quando Lauda si vede costretto a ritirarsi per problemi al motore della sua auto. Questa è l'unica gara durante la quale il pilota austriaco non riesce a raggiungere il traguardo. In seguito al suo trionfo in Francia, Hunt fa ritorno a casa come un eroe pronto per correre al Grand Prix britannico di Brands Hatch. Ma Lauda infliggerà una delusione agli appassionati britannici ottenendo la pole e dominando la prima metà della gara. Quando Lauda ha dei problemi con le marce a soli 15 minuti dalla fine, Hunt prende il controllo della corsa facendo impazzire la folla sugli spalti. Hunt vince la gara e Lauda si classifica secondo.

Ma le controversie non sono ancora finite per Hunt. Il Gran Premio britannico è stato portato a termine dopo una ripartenza durante il primo giro. Clay Regazzoni, il compagno di squadra di Lauda, immediatamente attacca Lauda. Le loro auto si toccano. Regazzoni va in testa coda e viene colpito da Hunt e Jacque Laffite. Nonostante il resto dei piloti sia passato senza problemi, i frammenti dell'auto sparsi sulla pista rendono necessaria una seconda partenza.

Per la seconda partenza Hunt opta per l'auto di riserva della scuderia, lo stesso fanno Laffite e Regazzoni, anche se obbligati a ritirarsi. Dopo la gara, la Ferrari e altre due scuderie contestano la vittoria di Hunt a bordo di un'auto di riserva. Secondo la McLaren le contestazioni non hanno fondamento. Non essendo stato completato alcun giro, le regole della seconda partenza non possono essere applicate. La protesta viene appoggiata dall'organo ufficiale della F1 che finisce con l'annullare la vittoria di Hunt e attribuire a Lauda il primo posto. Alla decima corsa del campionato, il Gran Prix di Germania, Hunt ha accumulato un punteggio che lo porta sempre più vicino a Lauda, ma resta comunque sempre indietro di 23 punti. Sette corse lo separano dalla fine del campionato. Sembra che Lauda sia destinato a vincere il suo secondo titolo.

Ma in Germania tutto sarebbe cambiato.

Scopri altre curiosità su Rush nella scheda tecnica del film.

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