Rai per Venezia 76
Rai per Venezia 76

Venezia 76: Programma, Film e Ospiti di Giovedi 5 settembre 2019


A Venezia 76 il giorno di 'ZeroZeroZero' di Stefano Sollima, 'Gloria Mundi' di Robert Guédiguian, 'Herdade' di Tiago Guedes, 'Tutto Il Mio Folle Amore' di Gabriele Salvatores.

Tra i film in programma a Venezia 76, Giovedi 5 settembre 2019, in Concorso: Gloria Mundi di Robert Guédiguian, con Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin; A Herdade di Tiago Guedes, con Albano Jerónimo, Sandra Faleiro, Miguel Borges, Ana Vilela da Costa; Waiting For The Barbarians di Ciro Guerra, con Mark Rylance, Johnny Depp, Robert Pattinson, Gana Bayarsaikhan, Greta Scacchi. Fuori Concorso: The Burnt Orange Heresy di Giuseppe Capotondi, con Claes Bang, Elizabeth Debicki, Mick Jagger, Donald Sutherland; Tutto Il Mio Folle Amore di Gabriele Salvatores, con Claudio Santamaria, Valeria Golino, Diego Abatantuono, Giulio Pranno; Citizen Rosi di Didi Gnocchi, Carolina Rosi; Il Pianeta In Mare di Andrea Segre; ZeroZeroZero di Stefano Sollima, con Andrea Riseborough, Dane DeHaan, Gabriel Byrne, Giuseppe De Domenico, Adriano Chiaramida; State Funeral di Sergei Loznitsa.

GLORIA MUNDI [Venezia 76 Concorso] – A Marsiglia una famiglia si riunisce per la nascita della piccola Gloria. Nonostante la gioia, per i giovani genitori sono tempi duri. Mentre lottano per uscire dalla difficile situazione, si ricongiungono con il nonno di Gloria, un ex carcerato. . Regia di Robert Guédiguian, con Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Anaïs Demoustier, Robinson Stévenin, Lola Naymark. (Francia, Italia; 107').

A HERDADE [Venezia 76 Concorso] – Il film racconta la storia di una famiglia portoghese che possiede una delle più grandi proprietà fondiarie d'Europa sulla riva meridionale del fiume Tago. A herdade scava nei segreti della loro proprietà, rappresentando le vicende storiche, politiche, economiche e sociali del Portogallo a partire dagli anni Quaranta, passando per la Rivoluzione dei garofani fino ad arrivare ai nostri giorni. Regia di Tiago Guedes, con Albano Jerónimo, Sandra Faleiro, Miguel Borges, Ana Vilela da Costa, João Vicente, João Pedro Mamede. (Portogallo, Francia; 164').

WAITING FOR THE BARBARIANS – [Venezia 76 Concorso] – Un magistrato, amministratore di un isolato avamposto di frontiera al confine di un impero senza nome, aspetta con impazienza la tranquillità della pensione, fino all'arrivo del colonnello Joll. Incaricato di riferire sulle attività dei barbari e sulla sicurezza al confine, Joll conduce una serie di spietati interrogatori. Il trattamento dei barbari per mano del colonnello e la tortura di una giovane donna barbara spingono il magistrato a una crisi di coscienza che lo porterà a compiere un atto di ribellione donchisciottesco. Regia di Ciro Guerra, con Mark Rylance, Johnny Depp, Robert Pattinson, Gana Bayarsaikhan, Greta Scacchi. (USA, 112')

THE BURNT ORANGE HERESY – [Fuori Concorso] – Il mondo dell'arte e della malavita si scontrano in questo thriller neo-noir, elegante ed erotico. Nell'Italia dei giorni nostri, il carismatico critico d'arte James Figueras ha una relazione con la provocante e attraente americana Berenice Hollis. Mentre lui è il classico antieroe in fieri con un fascino che nasconde le sue ambizioni, lei è una figura innocente che viaggia attraverso l'Europa, libera di essere chiunque desideri. I due amanti raggiungono l'opulenta tenuta sul lago di Como di Joseph Cassidy, un potente collezionista d'arte. Il loro ospite risulta essere il mecenate di Jerome Debney, il solitario J.D. Salinger del mondo dell'arte, e fa una richiesta molto diretta a James: deve sottrarre a tutti i costi un capolavoro di Debney dallo studio del pittore. Trascorrendo del tempo con il leggendario artista, la coppia inizia a rendersi conto che, per quel che riguarda sia Debney che la loro missione, nulla è come sembra. Ma James è un uomo di profonde e celate ambizioni disposto a tutto pur di avanzare nella propria carriera: dall'incendio doloso al furto con scasso, fino all'omicidio. Regia di Giuseppe Capotondi, con Claes Bang, Elizabeth Debicki, Mick Jagger, Donald Sutherland (Regno Unito, Italia; 98').

TUTTO IL MIO FOLLE AMORE – [Fuori Concorso] – Sono passati sedici anni dal giorno in cui Vincent è nato e non sono stati anni facili per nessuno. Né per Vincent, immerso in un mondo tutto suo, né per sua madre Elena e per il suo compagno Mario, che lo ha adottato. Willi, che voleva fare il cantante, senza orario e senza bandiera, è il padre naturale del ragazzo; una sera qualsiasi trova finalmente il coraggio di andare a conoscere quel figlio che non ha mai visto e scopre che non è come se lo immaginava. Non può sapere che quel piccolo gesto di responsabilità è solo l'inizio di una grande avventura, che porterà padre e figlio ad avvicinarsi, conoscersi e volersi bene, durante un viaggio in cui avranno modo di scoprirsi a vicenda, fuori dagli schemi, in maniera istintiva. E anche Elena e Mario, che si sono messi all'inseguimento del figlio, riusciranno a dirsi quello che, forse, non si erano mai detti. "Ora capisco cosa cercavi di dirmi e quanto soffrivi sapendo di avere ragione. […] Ma avrei potuto dirti, Vincent, che questo mondo non è adatto a uno così bello come te". (Don McLean, Vincent). Regia di Gabriele Salvatores, con Claudio Santamaria, Valeria Golino, Diego Abatantuono, Giulio Pranno. (Italia; 97').

CRASH [Venezia Classici] – Il film è uno studio dell'erotismo e della tecnologia: esplora la passione sessuale provocata da incidenti automobilistici traumatici. Il dirigente pubblicitario James Ballard e sua moglie Catherine conducono vite sessuali complesse e superficiali. Dopo un incidente quasi mortale con la dottoressa Helen Remington, Ballard è attratto dall'esplorazione delle connessioni tra pericolo, sesso e morte. Mano a mano che il loro coinvolgimento con lo scienziato-fotografo Vaughan e la vittima di un incidente, Gabrielle, si fa più profondo, Ballard e Catherine trovano modi nuovi e inquietanti di esprimere il loro amore. Regia di David Cronenberg, con James Spader, Holly Hunter, Elias Koteas. (1996, Canada; 100').

CITIZEN ROSI– [Fuori Concorso] – Rosi ha inventato un nuovo stile narrativo per un cinema che prima di lui non esisteva. I suoi film nascevano da ricerche e inchieste sulla realtà del Paese: lavorava sui documenti, su "ciò che era noto". Ha raccontato il 'potere' che corrompe e si corrompe quando si mischia alla criminalità. Il racconto si snoda attraverso i film di Rosi messi in fila non nell'ordine in cui sono stati girati; ma in base alla precedenza storica dei fatti di cronaca che raccontano. In questo modo il documentario non racconta solo il lavoro di Rosi, ma restituisce anche mezzo secolo di storia d'Italia. I suoi film di impegno civile hanno obbligato a riflettere intere generazioni. Ma soprattutto Rosi ha anticipato la narrazione di una democrazia inquinata dalla corruzione fin dalla sua nascita. Ci accompagna in questo viaggio la figlia Carolina ed è Rosi stesso, in frammenti delle sue interviste, a dare senso e intensità al suo cinema. Tanti gli intervistati: magistrati, giornalisti, registi e amici. Regia di Didi Gnocchi, Carolina Rosi. (Italia; 130').

IL PIANETA IN MARE – [Fuori Concorso] – Entrare nel pianeta industriale di Marghera, cuore meccanico della Laguna di Venezia, che da cento anni non smette di pulsare: è un mondo in bilico tra il suo ingombrante passato e il suo futuro incerto, dove lavorano operai di oltre sessanta nazionalità diverse. Perdersi e stupirsi in luoghi quasi mai raggiunti prima, come il ventre d'acciaio delle grandi navi in costruzione, le ombre dei bastioni abbandonati del Petrolchimico, gli altoforni e le ciminiere delle raffinerie, il nuovo mondo telematico di Vega o le centinaia di container che navi intercontinentali scaricano senza sosta ai bordi dell'immobile Laguna. Attraverso le vite di operai, manager, camionisti e della cuoca dell'ultima trattoria del Pianeta Marghera, le immagini ci aiutano a capire cosa è rimasto del grande sogno di progresso industriale del Pianeta Italia, oggi immerso, dopo le crisi e le ferite del recente passato, nel flusso globale dell'economia e delle migrazioni. Regia di Andrea Segre. (Italia; 93').

ZEROZEROZERO – [Fuori Concorso] – La serie segue il viaggio di un carico di cocaina, dal momento in cui un potente clan della 'Ndrangheta decide di acquistarlo fino a quando viene consegnato e pagato. Attraverso le storie dei suoi personaggi, ZeroZeroZero getta luce sui meccanismi con cui l'economia illegale diventa parte di quella legale e su come entrambe siano collegate a una spietata logica di potere e controllo che influenza le vite e le relazioni delle persone: i cartelli messicani che gestiscono la produzione di droga, le organizzazioni criminali italiane che ne amministrano la distribuzione in tutto il mondo e le compagnie americane che, al di sopra di ogni sospetto, controllano la quantità apparentemente infinita di denaro coinvolta in questo giro di affari. Un'epica lotta per il potere si scatena coinvolgendo tutti i livelli di questa gigantesca piramide criminale, dallo spacciatore all'angolo della strada fino al più potente boss della malavita organizzata internazionale: i loro introiti e le loro stesse vite sono in pericolo. Regia di Stefano Sollima, con Andrea Riseborough, Dane DeHaan, Gabriel Byrne, Giuseppe De Domenico, Adriano Chiaramida. (Italia; 100').

STATE FUNERAL – [Fuori Concorso] – Filmati d'archivio unici, in gran parte inediti, mostrano il funerale di Josip Stalin, culmine del culto della personalità del dittatore. La notizia della morte di Stalin, il 5 marzo 1953, fu uno shock per l'intera Unione Sovietica. La cerimonia della sepoltura fu seguita da decine di migliaia di persone a lutto. Osserviamo ogni fase dello spettacolo del funerale, descritto dalla Pravda come "il Grande Addio", e possiamo accedere, come mai prima, all'esperienza spettacolare e assurda della vita e della morte nel regno di Stalin. Il film evidenzia che il culto della personalità di Stalin era una forma di illusione indotta dal terrore. Approfondisce la natura del regime e della sua eredità che ancora perseguita il mondo di oggi. Regia di Sergei Loznitsa. (Paesi Bassi, Lituania; 135').

BOROTMOKMEDI (THE CRIMINAL MAN) – [Orizzonti] – La vita monotona del ventottenne Giorgi Meskhi, vice ingegnere capo in una città operaia, viene sconvolta quando assiste casualmente all'omicidio di un famoso portiere calcistico. Partecipa al funerale e, cercando di passare inosservato, spia la moglie e la figlia del defunto. Una volta a casa, cerca di chiamare la polizia ma riappende non appena sente la voce dell'agente. Giorno dopo giorno, continua a ritornare sulla scena di questo crimine, che lo ha contagiato come un virus e diventa infine un'ossessione. Regia di Dmitry Mamuliya, con Giorgi Petriashvili, Madona Chachkhiani, Natalia Jugheli, Nukri Revishvili, Vasilisa Zemskova, Anna Talakvadze. (Georgia, Russia; 135').

ZUMIRIKI – [Orizzonti] – È possibile esplorare lo stesso ricordo due volte? Il regista ha costruito una capanna sulle sponde isolate di un fiume, proprio di fronte all'isola della sua infanzia inghiottita dall'acqua in seguito alla costruzione di una diga. Lo scopo era ritornare in quel luogo, diventato invisibile. Solo gli alberi dell'isola dove aveva giocato si ergevano stoicamente in mezzo all'acqua, come gli alberi di una barca giocattolo rotta; l'aria era il solo spazio rimasto, l'ultima traccia di un passato ancora da conquistare. Il film è il diario di un naufrago che si aggira tra i ricordi: quattro mesi di un'esperienza stile Walden in un paradiso perduto con due galline, un piccolo orto e un orologio fermatosi per sempre alle 11.36 e 23 secondi. Regia di Oskar Alegria. (Spagna; 122').

LE COUP DES LARMES – [Orizzonti] – Florence è un'attrice. I preparativi per un nuovo ruolo la impegnano in un modo che non si aspettava affatto… Regia di Clémence Poesy, con India Hair, Sabine Timoteo. (Francia; 20').

CONDOR – [Orizzonti] – Una pellicola 16mm che riprende in bianco e nero e audio in tempo reale l'eclissi solare totale avvenuta il 2 luglio 2019 sulla costa cilena. Il condor è l'uccello simbolo del Cile. Regia di Kevin Jerome Everson. (USA; 8').

GUO4 – Lo scontro tra due nuotatori all'interno di uno spogliatoio finisce in lacrime. Una collaborazione con il gruppo musicale londinese GUO. Regia di Peter Strickland, con Gyula Muskovics, Csaba Molnár. (Ungheria; 3').

THE DIVER – Rabbia, caos e confusione consumano la mente di Callan, creando un contesto devastante per tutti coloro che lo circondano. Solamente la solitudine del mondo subacqueo dà sollievo alla sua instabilità. Ma quando i suoi istinti primordiali sono senza controllo, la violenza di cui è capace si mostra in tutta la sua potenza. Regia di Jamie Helmer, Michael Leonard, con Nicholas Denton, John Brunpton, Kaarin Fairfax, Julie Nihill, Dana Miltins. (Francia, Australia; 12').

ROQAIA – Dopo essere sopravvissuta a un attentato suicida, la dodicenne Roqaia si ritrova nel mezzo del clamore mediatico, mentre affronta il suo trauma in completa solitudine. Regia di Diana Saqeb Jamal, con Roqia Rasuli, Asadullah Rasuli, Gavhar Taj Salmanian, Qorban Ali Salmanian. (Afghanistan, Bangladesh; 11').

800 MAL EINSAM – EIN TAG MIT DEM FILMEMACHER EDGAR REITZ – [Venezia Classici Documentari] – Il film è un documentario artistico sul celebre regista tedesco ottantaseienne Edgar Reitz. Anna Hepp, la giovane regista di questo documentario, incontra Reitz in una delle più famose sale cinematografiche della Germania: il Lichtburg di Essen. Il focus principale di questo film è il dialogo continuo tra queste due persone appartenenti a due generazioni diverse e di sesso opposto: giovane e vecchio, donna e uomo. Anna chiede all'esperto regista se e come il cinema stia gradualmente scomparendo dalla cultura mediatica tedesca e si confronta in merito alle difficoltà del fare cinema e alla lotta per sopravvivere nel settore, nel passato e oggi. L'idea di fondo del film è questa: così come arriva il momento nella vita in cui ci si deve congedare da tutto, amici, famiglia, persone amate, così potrebbe accadere di doversi congedare dalla cultura del cinema. La cinematografia è un tentativo di preservare i ricordi per sempre. Il film è una dichiarazione d'amore per il cinema e per la produzione cinematografica. Regia di Anna Hepp, con Edgar Reitz, Anna Hepp. (Germania; 84').

GHOST IN THE SHELL: GHOST CHASER – [Venice Virtual Reality] – Nella Repubblica del Kuzan, il ministro della Difesa, atteso a un incontro del Consiglio di coordinamento delle armi di futura generazione, ha ordinato un sopralluogo avanzato in loco. La sezione di pubblica sicurezza n. 9, capeggiata dal maggiore Motoko Kusanagi, deve garantire la sicurezza dell'area e liberarla da una presunta minaccia terroristica. Regia di Hiroaki Higashi, con Kira Buckland, Kaiji Tang, Stephanie Sheh. (Giappone; 8').

ARRIVI E PARTENZE DEL 5 SETTEMBRE. A presentare Gloria Mundi arrivano gli attori Jean-Pierre Darroussin, Anaïs Demoustier, Robinson Stévenin, Lola Naymark, Grégoire Leprince-Ringuet e il produttore Marc Bordure. A presentare A Herdade arrivano gli attori Miguel Borges, Ana Vilela da Costa, João Vicente, João Pedro Mamede, Beatriz Brás, Rodrigo Tomás con il montatore Roberto Perpignani e il produttore Paulo Branco. A presentare Waiting for the Barbarians arriva l'attrice Gana Bayarsaikhan. A presentare The Burnt Orange Heresy arriva il regista Giuseppe Capotondi. A presentare Tutto il mio Folle Amore arrivano il regista Gabriele Salvatores con gli attori Claudio Santamaria e Giulio Pranno. A presentare Crash arriva il regista David Cronenberg. A presentare Citizen Rosi arrivano gli sceneggiatori Anna Migotto e Fabrizio Corallo. A presentare Il Pianeta in mare arrivano il regista Andrea Segre con lo sceneggiatore Gianfranco Bettin oltre a Nicoletta Zago, Violetta Bovo, Marco Dalla Libera, Mass Fall, Marian Erimia e i produttori Enrico Bufalini e Gabriele Genuino e il direttore della fotografia Matteo Calore. A presentare ZeroZeroZero arriva lo scrittore on gli attori Andrea Riseborough, Harold Torres e Adriano Chiaramida, gli headwriters Leonardo Fasoli e Mauricio Katz, i produttori Nicola Maccanico e Riccardo Tozzi. A presentare State Funeral arriva il regista Sergei Loznitsa. A presentare Borotmokmedi (The Criminal Man) arriva l'attrice Natalia Jugheli. A presentare Zumiriki arriva il produttore Fernando Perez de Laborda. A presentare Le Coup des larmes arriva il regista Clémence Poésy. A presentare Condor arriva il regista Kevin Jerome Everson. A presentare GUO4 arrivano il regista Peter Strickland con la produttrice Dora Nedeczky. A presentare The Diver arrivano i registi Jamie Helmer e Michael Leonard. A presentare Roqaia arriva il regista Diana Saqeb Jamal. A presentare 800 Mal Einsam – Ein Tag mit dem Filmemacher Edgar Reitz arrivano la regista Anna Hepp con la produttrice Susanne Heinz. A presentare Ghost in the Shell: Ghost Chaser arriva il regista Higashi Hiroaki con il produttore Hitoshi Ito.

Waiting for the BarbariansVenezia 2019
Impostazioni privacy