![Catherine Zeta-Jones e Michael Douglas allo UK Gala Screening di 'Ant-Man And The Wasp: Quantumania' al BFI IMAX Waterloo a Londra, Inghilterra, il 16 Febbraio 2023. [credit: Fred Duval/Shutterstock.com]](https://www.movietele.it/wp-content/uploads/2023/09/Catherine-Zeta-Jones-and-Michael-Douglas_16022023_shutterstock_2262946607-e1695626159461.jpg)
![Catherine Zeta-Jones e Michael Douglas allo UK Gala Screening di 'Ant-Man And The Wasp: Quantumania' al BFI IMAX Waterloo a Londra, Inghilterra, il 16 Febbraio 2023. [credit: Fred Duval/Shutterstock.com]](https://www.movietele.it/wp-content/uploads/2023/09/Catherine-Zeta-Jones-and-Michael-Douglas_16022023_shutterstock_2262946607-e1695626159461.jpg)
Buon compleanno, Michael Douglas e Catherine Zeta-Jones: vita e carriera della celebre coppia
Sono una coppia da molti anni e il destino ha voluto che fossero nati nello stesso giorno, ma ciascuno dei due, individualmente, ha intrapreso una carriera ricca di successi e riconoscimenti: oggi, 25 settembre, si festeggia il compleanno di Michael Douglas e Catherine Zeta-Jones
di Matilde Capozio / 25.09.2023
Sono due tra gli interpreti più noti e amati in tutto il mondo, protagonisti di film memorabili e iper premiati, ma non solo: Michael Douglas e Catherine Zeta-Jones, oltre a condividere la data del compleanno, il 25 di settembre, fanno coppia nella vita ormai da molti anni, marito e moglie dal 2000, dalla loro unione sono nati un figlio e una figlia, hanno affrontato periodi difficili (lui ha combattuto contro un tumore, lei ha dichiarato pubblicamente di soffrire di un disturbo bipolare) che li avevano anche portati a un periodo di separazione, nel 2013, poi risolto con una riconciliazione l’anno successivo.
Complessivamente vincitori di 3 premi Oscar in due, oltre a moltissimi altri premi, andiamo a dare uno sguardo più approfondito alle loro rispettive carriere.
Michael Douglas: famiglia ed esordi sullo schermo
Michael Douglas nasce il 25 settembre del 1944 a New Brunswick, nel New Jersey, in una famiglia dove respira il cinema fin da piccolo: suo padre è il leggendario attore Kirk Douglas (scomparso nel 2020 all’età di 103 anni) protagonista di cult della storia del cinema come Orizzonti di gloria, Spartacus e Ventimila leghe sotto i mari, mentre sua madre è l’attrice Diana Dill, e anche i fratelli di Michael sono attivi nel mondo dello spettacolo come attori o produttori (parte del clan Douglas si ritroverà a recitare insieme nella commedia, dagli accenni autobiografici, Vizio di famiglia, nel 2003). Dopo la laurea in arti drammatiche all’Università della California, Michael Douglas ha studiato recitazione a New York, all’American Place Theatre.
Fa il suo debutto in un film, non accreditato, nel dramma bellico Combattenti della notte (1966), con protagonista proprio suo padre; inizialmente, infatti, Michael avrebbe dovuto avere un ruolo nel finale, che poi venne tagliato per via della parentela. Il suo esordio da protagonista avviene quindi con Hail, Hero! (1969), nel ruolo di uno studente che si arruola nell’esercito ai tempi della guerra in Vietnam, e per la sua performance viene nominato a un Golden Globe come New star of the year. In televisione, invece, ottiene un ruolo da protagonista nella serie poliziesca Le strade di San Francisco, andata in onda per cinque stagioni e che lo fa candidare a un Golden Globe.
Al cinema interpreta alcuni titoli poco visti fino al successo di Sindrome cinese (1979), thriller drammatico, candidato a 4 premi Oscar, sui pericoli dell’energia nucleare, in cui recitano anche Jane Fonda e Jack Lemmon.
Una coppia (cinematografica) di successo
Una svolta, nella carriera cinematografica di Michael Douglas, arriva con All’inseguimento della pietra verde (1984), commedia romantica avventurosa diretta da Robert Zemeckis che diviene, contro le previsioni degli insiders, un trionfo al botteghino, e segna l’inizio di una collaborazione tra Douglas e la co-protagonista Kathleen Turner, lanciati come due dei principali sex-symbol degli anni ’80, che l’anno dopo recitano nel sequel Il gioiello del Nilo (1985), che però ottiene molti meno consensi del suo predecessore, e di cui anche i suoi interpreti si dichiarano parzialmente delusi, facendo così crollare i piani per un eventuale terzo capitolo. La coppia Douglas-Turner si riformerà però, sul grande schermo, con La guerra dei Roses (1989), diretto da Danny De Vito, che aveva recitato anch’egli nei due film precedenti, che viene apprezzato sia dalla critica che dal pubblico e fa ottenere a Douglas anche una nomination al Golden Globe.
I titoli cult sul grande schermo
Tra i ruoli drammatici che hanno consacrato il suo successo, un posto di primo piano spetta a Wall Street (1987), che gli ha portato il suo primo (e finora unico) Oscar come Miglior attore protagonista; il film diretto da Oliver Stone è diventato un archetipo dei ritratti degli eccessi anni ’80 e dell’America dell’era reaganiana, celebre per l’elogio dell’avidità pronunciato dal suo personaggio, Gordon Gekko, ed è diventato da allora un cult, tanto che regista e protagonista si sono riuniti anni dopo per il sequel, Wall Street: il denaro non dorme mai (2010), che ha avuto successo anche se le recensioni sono state contrastanti.

Douglas è stato poi protagonista del film che si è rivelato il più grande successo dell’anno al box-office mondiale, il thriller psicologico Attrazione fatale (1987) con Glenn Close, candidato a sei premi Oscar e dal forte impatto nella cultura popolare (tanto che ne è appena stata tratta una versione tv, naturalmente con cast diverso).
Tra gli altri successi, citiamo Black rain-Pioggia sporca (1989) di Ridley Scott, un altro cult assoluto come Basic instinct (1992), il thriller erotico con protagonista femminile Sharon Stone, il dramma Un giorno di ordinaria follia (1993), anch’esso di grande impatto culturale e sociale, Rivelazioni (1994), thriller con Demi Moore basato sull’omonimo romanzo di Michael Crichton, The Game-Nessuna regola (1997) di David Fincher, il remake di Delitto perfetto (1998), Traffic di Steven Soderbergh (2000) e, per lo stesso regista, Douglas recita anche in Dietro i candelabri (2013): il film, in cui interpreta il celebre musicista Liberace, è una produzione HBO che da noi è uscito nelle sale cinematografiche, ma in USA ha fatto vincere al suo protagonista premi nelle categorie televisive, fra cui un Golden Globe e un Emmy.

Commedie e supereroi
Nella fase successiva della sua carriera si dedica spesso alle commedie, anche in ruoli secondari, come Matrimonio impossibile (2003), Tu, io e Dupree (2006), La rivolta delle ex (2009), Last Vegas (2013), Mai così vicini (2014).
Negli ultimi anni, l’attività cinematografica di Douglas è stata rinverdita da un ruolo nel Marvel Cinematic Universe, quello dello scienziato Hank Pym, ex membro dello S.H.I.E.L.D., nella saga di Ant-Man, che lo ha visto apparire anche in Avengers: Endgame (2019). In televisione, invece, ha ottenuto un grande riscontro come protagonista della serie dramedy The Kominsky method (2018-2021), nel ruolo di un insegnante di recitazione, ex attore di successo, che gli ha portato un altro Golden Globe.

Una carriera da produttore
In parallelo alla carriera da attore, Michael Douglas avvia anche una proficua attività come produttore: è proprio suo padre Kirk a cedergli i diritti del romanzo Qualcuno volò sul nido del cuculo, che voleva portare sul grande schermo con l’intenzione di interpretarne il protagonista (come era già successo per la versione teatrale); il film verrà poi realizzato, come sappiamo, nel 1975, con Jack Nicholson nel ruolo principale, e otterrà un ottimo successo aggiudicandosi, tra i tanti premi, cinque statuette dell’Oscar di cui una come Miglior film, che quindi va proprio a Michael Douglas. Tra i film da lui prodotti, anche senza la sua presenza nel cast, ricordiamo il fantascientifico Starman (1984) con Jeff Bridges, Flatliners-Linea mortale (1990) e il suo remake (2017), Face/Off di John Woo (1997), L’uomo della pioggia-The Rainmaker (1997) di Francis Ford Coppola, dall’omonimo romanzo di John Grisham.

Progetti futuri
Michael Douglas sarà protagonista, insieme al figlio Cameron, del dramma Blood knot, diretto da Roberto Sneider, basato sul romanzo Looking through water di Bob Rich; in tv, invece, sarà l’interprete di Benjamin Franklin nella miniserie storica Franklin, e di Reagan & Gorbachev, al fianco di Christoph Waltz.
Catherine Zeta-Jones, famiglia ed esordi sullo schermo
Catherine Zeta-Jones nasce il 25 settembre del 1969 a Swansea, nel Galles, figlia di David, proprietario di una fabbrica di dolci, e Patricia, una sarta; Catherine prende lezioni di danza fin da bambina, comincia a ottenere ruoli in produzioni teatrali, e a quindici anni decide di trasferirsi a Londra, per seguire un corso di studi in teatro musicale e dedicarsi alla recitazione a tempo pieno.
Il suo debutto al cinema avviene con il ruolo di Sheherazade in Le mille e una notte (1990), co-produzione italo-francese basata sulla famosa leggenda araba, interpretata anche dal nostro Vittorio Gassman, che ottiene poca attenzione, così come i successivi Cristoforo Colombo-La scoperta (1992) con Marlon Brando, Duca si nasce! (1993), Blue Juice (1995) e The Phantom (1996); lei nel frattempo, si dedica anche alla televisione, dove ha un ruolo importante nella serie The darling buds of May, storia di una famiglia nel Kent rurale anni ’50, inedita da noi, il ruolo della protagonista nel film per la tv Caterina di Russia, e Titanic, miniserie in due puntate che si rivelerà molto importante per la sua carriera.
Il successo a Hollywood
Dopo averla notata in Titanic, Steven Spielberg fa il suo nome al regista Martin Campbell, che la sceglie così per il ruolo di Elena al fianco di Antonio Banderas in La maschera di Zorro (1998), grande successo che lancerà la carriera hollywoodiana dell’attrice, e che avrà anche un sequel a distanza di sette anni, The legend of Zorro (2005).
Tra le altre interpretazioni di Catherine Zeta-Jones, ricordiamo l’action-thriller Entrapment (1999) con Sean Connery, il remake horror Haunting-Presenze (1999), la commedia Alta fedeltà (2000), il crime drama Traffic (2000), la satira I perfetti innamorati (2001) con Julia Roberts, la commedia dei fratelli Coen Prima ti sposo, poi ti rovino (2003) con George Clooney, The Terminal (2003) di Steven Spielberg con Tom Hanks, il sequel Ocean’s Twelve (2004), il sentimentale Sapori e dissapori (2007) con Aaron Eckhart.

Seguono poi alcuni anni in cui l’attrice riduce gli impegni di lavoro, e quei pochi progetti in cui si imbarca sono comunque di scarso successo, come Houdini-L’ultimo mago (2007), la commedia romantica The Rebound-Ricomincio dall’amore (2009), Una ragazza a Las Vegas (2012), Quello che so sull’amore (2013), uno dei film americani di Gabriele Muccino, il crime-thriller Broken city (2013). Il suo ultimo film è la commedia bellica L’esercito di papà (2016) con Bill Nighy.
La passione per il musical
Appassionata di danza e canto fin da piccola, era inevitabile che il musical fosse uno sbocco naturale per Catherine Zeta-Jones: al cinema, il ruolo della ballerina omicida Velma Kelly in Chicago (2003) le fa ottenere un Oscar come Miglior attrice non protagonista, oltre a molti altri premi, e ritorna a cantare sul grande schermo anche nel musical Rock of Ages (2012) con Tom Cruise. In teatro, invece, dopo aver preso parte da giovanissima a diversi musical, da Annie a Bugsy Malone, The pajama game e 42nd street, è tornata, da interprete ormai affermata, in un revival di A little night music di Stephen Sondheim, per cui nel 2010 è stata anche premiata con un Tony Award.
I progetti più recenti sul piccolo schermo
Negli ultimi anni, la sua carriera si è dedicata principalmente al piccolo schermo: ha interpretato l’attrice Olivia De Havilland (storica Melania di Via col vento, tra i tanti ruoli) nella miniserie di Ryan Murphy Feud: Bette and Joan (2018), poi la narcotrafficante colombiana Griselda Blanco in Cocaine Godmother (2017), il poliziesco Prodigal son (2021), l’avventuroso Il mistero dei Templari-La serie (2022) e il ruolo di Morticia Addams nel grande successo di Mercoledì (2022).
